Patrician 2

E’ uscito di recente in traduzione italiana, un po’ in sordina, uno strategico inusuale e affascinante, anche se di fenomenale complessità. Dopo lo splendido Europa Universalis, è un altro esempio di come una software house piccola ma affiatata, e un’idea brillante, possano darci un prodotto di grande intelligenza, che non ha bisogno di fondere la scheda grafica a colpi di 3D, per regalarci ore e ore di indiscutibile divertimento.
Sto parlando di Patrician 2: la riedizione completamente riveduta di un vecchissimo manageriale del ’91 (che molti utenti Amiga ricorderanno ancora), ad opera dei ragazzi della Ascaron.
Le analogie con Europa Universalis non mancano, e indubbiamente i due giochi si rivolgono allo stesso tipo di pubblico. Entrambi sono in tempo quasi-reale: in Patrician 2, a dire il vero, non è possibile fermare del tutto il tempo, ma si può rallentarlo fin quasi alla stasi. Entrambi sfoggiano una grafica un po’ retro (in Patrician 2, un elegante finto 3D isometrico), temperata da una ferrea coerenza stilistica e da una palette di colori calda e accogliente. Entrambi fanno un punto di forza di un’inconsueta ambientazione storica, ed entrambi si segnalano per la scrupolosa ricostruzione, al limite della pignoleria. Per entrambi, infine, la complessità è elevata, e la curva di apprendimento è quasi scoraggiante (se avete trovato difficile Europa Universalis, non sapete cosa vi aspetta in Patrician 2!).
I punti in comune, tuttavia, finiscono qui, dal momento che Patrician 2 è in realtà un gioco molto originale, e propone un’esperienza di gioco radicalmente differente da quella che potreste aver sperimentato finora, con gli strategici più “comuni”. Qui il mondo intorno a voi segue delle regole complesse, che non potete alterare; le informazioni scarseggiano sempre, e la percentuale di imprevisti è quasi frustrante; non avrete quasi mai una posizione di vero potere, e tutto quello che potete fare, nel vostro piccolo, è cercare di approfittare delle occasioni favorevoli, prima che lo faccia qualcun altro. Dovrete improvvisare di continuo, perché… nulla è mai certo nel mondo degli affari!

DI COSA SI TRATTA.
Patrician 2 vi mette nei panni di un povero (almeno inizialmente!) mercante ai tempi d’oro della Lega Anseatica: una potentissima corporazione di marinai commercianti, che dominava i traffici del Mar Baltico nel XIII secolo. Stabilirete la vostra residenza in una delle 20 grandi città costiere del Baltico e del Mare del Nord; ma presto aprirete degli Uffici anche nelle altre città, e inizierete a tessere lentamente la vostra rete commerciale, procurandovi le merci nei posti dove costano meno, e rivendendole poi là dove ce n’è più bisogno, e i guadagni sono più alti.
Il commercio finirà per arricchirvi parecchio (o vi farà finire in bancarotta, dipende…), ma avrà anche un effetto politico non trascurabile: infatti, rifornendo la vostra città dei beni di consumo essenziali, il vostro prestigio aumenterà, e la popolazione vi sarà riconoscente. Acquisirete posizioni sempre più importanti nella corporazione dei mercanti, e alla fine potrete addirittura concorrere all’elezione per il Borgomastro della vostra città. Una volta diventato Borgomastro, il vostro potere politico sarà allo zenit, ma avrete anche nuove responsabilità: provvedere alla difesa della città, contro invasori di terra e di mare.Eppure, se sarete abbastanza abili (o forse solo abbastanza fortunati!), schiverete tutti i pericoli, il vostro prestigio salirà alle stelle, e la vostra fama si spargerà anche alle altre città. Allora, finalmente, potrete mirare al culmine della vostra carriera di mercante, e farvi eleggere Elderman, capo supremo della Lega Anseatica!

GESTIONE DEI TRAFFICI COMMERCIALI.
Patrician 2 vi offre un ventaglio così grande di aspetti differenti, tutti ugualmente entusiasmanti, che vale la pena di esaminarli uno a uno. Cominciamo dal commercio, che è poi il cuore del gioco. In sé, l’idea parrebbe semplice: avete a disposizione una piccola flotta di mercantili, e con quella percorrete il Baltico, cercando di comperare nei posti dove costa meno, e di rivendere dove la domanda è più alta (e quindi potete spuntare i prezzi migliori). Non sembra difficile, vero? Già, però considerate che le merci trattabili sono ben 20, e il prezzo di tutte fluttua in continuazione, e può essere differente da città a città, a seconda della domanda e dell’offerta locale. Considerate che molte merci hanno un andamento stagionale dei prezzi (il grano in inverno non si trova!!). Considerate che non potete disporre di informazioni molto accurate sulla situazione di una città, almeno finché non vi aprite una filiale. E anche così, la concorrenza può sempre arrivare un attimo prima di voi a soffiarvi l’affare che avevate in mente (e vi ritrovate con un carico di merce che non sapete più dove piazzare…). Considerate che la manutenzione delle navi e la paga dell’equipaggio costano un sacco di soldi. Metteteci in mezzo i pirati, le tempeste, gli iceberg, i concorrenti sleali, le pestilenze e le guerre… Comincia a venirvi il mal di testa, vero?

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