1945 : La fine del Reich e l´olocausto di Hiroshima L´anno si apre con la Conferenza di Yalta, dove i tre grandi tornarono ad incontrarsi nel febbraio 1945; in questa occasione fu stabilito, tra l´altro, che la Germania una volta sconfitta sarebbe stata divisa in quattro zone di occupazione e sottoposta a una radicale misura di denazificazione.Mentre i grandi discutevano ad Yalta, era già scattata l´offensiva finale che, nel giro di pochi mesi avrebbe portato al crollo del terzo Reich.
A metà gennaio, dopo un´ultima disperata controffensiva tedesca nelle Ardenne, gli alleati riprendevano l´iniziativa su tutti i fronti. I sovietici, dopo aver conquistato Varsavia, attraversavano il restante territorio polacco e, in febbraio, erano già a poche decine di chilometri da Berlino. Frattanto gli angloamericani attaccavano sul Reno e penetravano nel cuore della Germania incontrando, per la prima volta dall´inizio della guerra, una scarsissima resistenza. Il 25 aprile le avanguardie alleate raggiungevano l´Elba e si congiungevano con i sovietici, accerchiando Berlino.
Contemporaneamente il CLN lanciava l´ordine di insurrezione generale contro il nemico in ritirata. Mussolini, che tentava di fuggire in Svizzera, travestito da soldato tedesco, fu catturato e fucilato a Dongo dai partigiani e il suo corpo fu esposto impiccato per i piedi a piazzale Loreto, a Milano, insieme ad altri gerarchi fascisti.
Il 30 aprile, mentre i russi stavano entrando a Berlino, Hitler si suicidò nel bunker sotterraneo dove era stata trasferita la sede del governo, lasciando la presidenza del Reich all´ammiraglio Karl Dönitz, che chiede immediatamente la resa, firmata il 7 maggio nel quartier generale alleato di Reims.
La guerra europea si concludeva così dopo cinque anni e sei mesi dall´inizio, mentre in Estremo Oriente, dove il Giappone continuava a combattere. Decisivo in questo teatro fu soprattutto l´apporto delle grandi portaerei, capaci di trasportare fino a cinquanta apparecchi, e dei bombardamenti strategici effettuati con le cosiddette “Fortezze volanti” che, dalla fine del 1944 cominciarono a bombardare incessantemente il territorio nipponico.
Nell´estate 1945 gli alleati, ormai liberi da impegni bellici in Europa, erano pronti a portare l´attacco al territorio nemico.
Un nemico che però continuava a combattere con eccezionale accanimento, rifiutando di arrendersi anche nelle condizioni più disperate e facendo ampio ricorso all´azione dei “Kamikaze”, aviatori suicidi che si gettavano sulle navi nemiche con i loro aerei carichi di esplosivo.
Fu a questo punto che il nuovo presidente americano Henry Truman, che successe Roosvelt morto il 12 aprile 1945, decise di impiegare contro il Giappone la nuova “Arma totale”, la bomba a fissione nucleare o Bomba Atomica, che ara stata appena messa a punto da un gruppo di studiosi e sperimentata per la prima volta in luglio nel deserto del Messico. La decisione di Truman serviva innanzitutto ad abbreviare una guerra che si preannunciava ancora lunga e sanguinosa, ma aveva anche lo scopo di offrire al mondo e soprattutto agli alleati-rivali russi una dimostrazione della potenza americana.
Il 6 agosto 1945, il bombardiere americano “Enola Gay” sganciava la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima. Tre giorni dopo l´operazione fu ripetuta a Nagasaki. In entrambi i casi le conseguenze furono spaventose, non solo per il numero dei morti (100.000 a Hiroshima e 60.000 a Nagasaki) e per la distruzione totale della città, ma anche per gli effetti di lungo periodo su quanti erano stati contaminati dalle radiazioni.
Il 15 agosto dopo che l´URSS, aveva anch´essa dichiarato guerra al Giappone, l´imperatore Hiroito offri agli alleati la rasa senza condizioni. Con la firma dell´armistizio, il 2 settembre 1945 si concludeva così il secondo conflitto mondiale.