Luglio 1943. La guerra sul fronte Orientale era in una fase d´attesa: tuttavia entrambi gli schieramenti sapevano che il peggio doveva ancora arrivare … Gli eserciti si erano già confrontati per due anni, sia nel torrido clima estivo russo così come durante il suo gelido e mortale inverno …
Ora , ognuno nelle proprie trincee, era evidente la strana sensazione di tranquillità che precede le più grandi battaglie. Precisamente, ci troviamo nel settore centrale del fronte russo, presso le cittadine di Orel,Kursk ed il grande agglomerato urbano di Kharkov: in questa zona il fronte presenta due grandi salienti, quello tedesco incentrato su Orel e quello sovietico imperniato attorno a Kursk.
Inutile dire che la zona riveste un´importanza cruciale a livello strategico, essendo il punto di passaggio obbligato per potersi spingere nel cuore dell´Unione Sovietica. Tuttavia, dopo ben due imponenti offensive (Barbarossa nel ´41 e Blau nel ´42), i tedeschi sono decisamente provati dallo sforzo bellico: quello che hanno di fronte, inoltre, non è più il nemico disorganizzato del 1941, ma uno degli eserciti più imponenti ed organizzati al mondo, che può contare su un immenso “ricambio” umano e su una produzione bellica ormai avviata a pieno ritmo. Ormai i tedeschi avevano perso ogni possibilità, dopo Stalingrado, di impossessarsi del Caucaso e nell´inverno del 1943 solo la grande abilità di Manstein aveva evitato il dilagare delle truppe sovietiche che si erano dovute riattestare sulle posizioni di partenza.
Nonostante tutto questo, l´OKW ritiene che gli obiettivi delle precendenti campagne siano ancora raggiungibili, e prepara i piani dell´Operazione Zitadelle nell´ambito di una più vasta offensiva su tutto il fronte. Il piano mira ad annientare il nemico tagliando il saliente di Kursk alla sua base ed intrappolando così gli uomini e i mezzi che lo difendono: per la riuscita di tale manovra è necessario un attacco a tenaglia, lungo le direttrici che portano a Kursk. La punta di diamante dell´offensiva ovviamente è costituita dalle divisioni Panzer tedesche, da poco dotate dei nuovissimi carri “Panther” e “Tigre”, nonchè dai semoventi “Ferdinand”. Tuttavia questo piano viene appreso con ampio margine dai sovietici che, grazie allo spionaggio e all´interrogatorio di disertori e prigionieri riescono ad intuire la gravità della situazione. In questo modo la STAVKA può provvedere a diffondere un comunicato tra le proprie truppe, che indica un probabile attacco massiccio del nemico tra il 3 ed il 6 Luglio.
Per questo i sovietici hanno tutto il tempo per prepararsi, e per fortificare l´intera zona; inoltre possono far convergere nell´area ulteriori truppe in riserva, pronte a respingere l´attacco e a sferrare una pesante controffensiva verso Kharkov in caso di successo. Quindi, ancor prima di iniziare, l´intento tedesco di prendere “in contropiede” l´Armata Rossa viene meno, ma purtroppo per loro i tedeschi non lo possono sapere.
Le forze in campo I sovietici hanno avuto tutto l´inverno per fortificare la zona: la difesa del saliente è integrata e a livelli multipli, ed in alcune zone raggiunge la profondità di 290Km con ben 8 cinture difensive; vennero scavate 5000Km di trincee, e in aggiunta furono piazzate centinaia di migliaia di mine anticarro e di “denti di drago”; tutta la zona era disseminata di capisaldi “a giro d´orizzonte” che rappresentavano serie minaccie per eventuali truppe avanzanti. A livello di uomini e di mezzi la presenza russa era formidabile: nella zona erano attivi oltre 1.300.000 uomini dell´Armata Rossa, 20.000 cannoni, 3600 carri armati, circa 6000 pezzi anticarro da 76.2mm e 2400 aerei.
Dal canto loro, i tedeschi si erano prodigati per esprimere il meglio della loro forza militare: erano presenti 900.000 uomini della Wehrmatch, 10.000 cannoni, 2700 carri armati e 2000 aerei. E´facile tuttavia capire come l´Operazione Zitadelle che stava per iniziare fosse un´impresa quasi disperata. Ma i comandi germanici ritenevano che la potenza dei nuovi mezzi tedeschi sarebbe stata sufficiente per scardinare l´intero sistema difensivo sovietico. E´da notare che le nuove macchine belliche consentivano veramente un risparmio di vite umane: questo fattore era ormai cruciale per i tedeschi, con un esercito di ormai 10.000.000 di uomini era ormai difficile reclutare buoni soldati in grandi numeri.