Il contrattacco russo
Entro dicembre i rapporti di forze erano ormai mutati. Le truppe tedesche erano esauste ed indebolite , mentre allo stesso tempo le forze dell´Armata Rossa avevano ricevuto un sostanziale rafforzamento con le armate Siberiane e dell´ Estremo Oriente. Queste erano costituite da divisioni addestrate e ben equipaggiate per gli scontri invernali , che sicuramente avrebbero fatto la differenza nella battaglia. Il comando Sovietico , fino all´ultimo le aveva conservate per la contro-offensiva , anche quando , nei giorni peggiori , la difesa di Mosca era affidata a reggimenti male equipaggiati e poco addestrati , costituiti con i cadetti delle scuole militari moscovite.
Un buon numero di storici russi contemporanei ritiene che la storia ufficiale russa abbia sovrastimato il numero delle armate tedesche , minimizzando al contempo quello delle armate russe. Da un calcolo di B.V.Sokolov , includendo la mobilizzazione ed il trasferimento delle armate orientali , il numero dei soldati russi presenti sul fronte orientale nel Dicembre 1941 aveva raggiunto la cifra di 6.2 milioni (nonostante le immense perdite subite che, tra caduti , prigionieri e dispersi si avvicinavano ai 5 milioni di unità). Quindi , sempre secondo la sua opinione , l´Armata Rossa superava la Wehrmatch di un rapporto 1.6 : 1. In questo caso la disparità di forze a Mosca (dove furono chiamate tutte le riserve disponibili) non è da sottovalutare . Infatti egli calcola in 2.7 milioni il numero di soldati Russi presenti a Mosca a Dicembre , e conclude : “La superiorità numerica dell´Armata Rossa in carri e numero di soldati presso Mosca , unita alla superiorità nel numero di aerei in quel settore ha certamente avuto un ruolo fondamentale nell´esito della battaglia”.
Preparando quindi la contro-offensiva nel settore , l´Alto Comando Sovietico ordinò al fronte di “Kalinin” di attaccare la 9°Armata Tedesca del generale Shtraus e , una volta sconfitti i tedeschi e liberata Kalinin, di avanzare verso il fianco e la retroguardia del Gruppo d´Armate Centro. Il fronte “Sud-Ovest” fu delegato ad attaccare un raggruppamento nemico nell´area di Elets e a supportare il fronte “Ovest” verso Tula. A sua volta si predispose l´attacco del fronte “Ovest” , che avrebbe dovuto eliminare i gruppi d´assalto tedeschi a Nord Ovest ed a Sud di Mosca , per sconfiggere il nerbo del Gruppo d´Armate Centro.
In base a queste istruzioni , il fronte “Ovest” si preparò ad impegnare il 3° ed il 4° PanzerGruppe tedesco, dislocati nell´area Klin – Solnechnogorsk – Istra , e la 2°PanzerArmee nell´area di Tula – Kashira. Quindi avrebbe dovuto ingaggiare la 4°Armata che minacciava Mosca da Ovest. Questo piano prevedeva che il Gruppo d´Armate “Centro” si fosse assottigliato lungo un fronte molto esteso. Infatti la linea tenuta dal 3° e dal 4° PanzerGruppe tedesco misurava 250Km , mentre quella della 2°PanzerArmee 300Km. Inoltre questi gruppi d´assalto erano particolarmente sbilanciati per l´assalto a Mosca e questo permise alle armate sovietiche di tagliar fuori le loro ali nello schieramento. Si prevedeva inoltre un´interazione strategico-operativa con i fronti “Ovest” “Kalinin” e “Sud Ovest” : si doveva eliminare la minaccia tedesca nell´area, per prevenire futuri assalti su Mosca. Allo stesso tempo la contro-offensiva sovietica a Rostov e Tikhvin avrebbe tolto la possibilità di impiego delle riserve strategiche tedesche su Mosca. Si decise anche che il cambio offensivo sarebbe avvenuto senza una pausa operativa , per cogliere impreparate le truppe nemiche ed inibire la loro capacità di reazione.
Entro i primi giorni di Dicembre i combattimenti su tutti i fronti procedevano con forza e ostinazione via via maggiore. Agli attacchi russi seguivano immediati contrattacchi tedeschi e per giorni i villaggi occupati , le alture e le strade principali venivano contesi tra le due forze senza un chiaro prevalere di una parte sull´altra. I tedeschi non riuscivano a comprendere che , nonostante l´estrema vicinanza, la capitale sovietica era pressochè irraggiungibile e si ostinavano a riprendere l´iniziativa, disperdendo forze e materiali preziosi.
Il 6 Dicembre , nel bollettino quotidiano , la voce esultante di U.B.Levitan (il radio-operatore) disse:”Oggi 6 Dicembre 1941 le armate del nostro fronte “Ovest” , avendo indebolito i fianchi avversari nei precedenti combattimenti, stanno contrattaccando i raggruppamenti d´assalto tedeschi. Questi si sono frammentati e si stanno ritirando con rapidità , abbandonando materiali ed equipaggiamenti , armi e subendo gravi perdite”. Il 5 Dicembre infatti era scattato l´attacco del fronte “Kalinin”, mentre il 6 erano cominciate le operazioni deil fronte “Ovest” (contro Tula) e di quello “Sud-Ovest” (contro Eletsk). Nel primo giorno i tedeschi avevano opposto una resistenza formidabile. Hitler aveva richiesto ai suoi generali di resistere ad oltranza sulle posizioni avanzate : quest´ordine da un lato provocò gravissime perdite ad alcune unità, ma allo stesso tempo permise alla maggior parte tedeschi di ritirarsi in ordine e di trincerarsi su posizioni arretrate, evitando una rotta disastrosa per le armate della Wehrmacht. Tuttavia più di 35 comandanti di corpo e divisionali tedeschi vennero rimossi dal comando per aver scelto il ripiegamento. Durante la ritirata i tedeschi bruciarono le città ed i villaggi , distruggendo ponti , acquedotti e dighe. Un freddo intenso e una gran quantità di neve, del quale soffrirono le mal equipaggiate unità tedesche, impedirono le manovre di penetrazione delle armate sovietiche , costringendole al movimento su strada. I gruppi mobili furono usati attivamente. In particolar modo il Corpo di Cavalleria di L.M. Dovator , operante presso Istra , riuscì efficacemente a bloccare la strada ai tedeschi nelle retrovie. Per la prima metà di Dicembre l´Armata Rossa aveva liberato Istra, Solnechnogorsk, Klin , mentre Kalinin (Tver)e Volokolamsk vennerò raggiunte per la seconda metà del mese. Si raggiunse Rzhev e si occuparono posizioni utili per l´attacco a nord di Vyazma.
Sulla linea del fronte centrale i tedeschi opposero una resistenza impareggiabile , ma vennero comunque respinti e dovettero abbandonare Naro-Fominsk e Borovsk.
A sud di Mosca l´Armata Rossa era avanzata per più di 100 Km. Kaluga fu liberata. Le armate si prepararono quindi a convergere su Vyazma anche da sud. Al termine della prima fase del contrattacco i Russi avevano allontanato i tedeschi da Mosca di 100-250 Km a seconda delle aree. Allo stesso tempo ad una riunione operativa del gruppo armate del fronte “Ovest” si segnalò:
“Alcune delle nostre forze , invece di aggirare e circondare il nemico , si ostinano a condurre assalti frontali in forze e lamentano difficoltà nei combattimenti e gravi perdite. Tutti questi modi di condurre l´attacco giovano al nemico , permettendogli di ritirarsi sistematicamente su posizioni arretrate più munite e di prepararsi alla difesa”.
All´inizio del 1942 10 fronti sovietici da Leningrado alla Crimea attaccarono i tedeschi. Le armate di “Kalinin” e del fronte “NordOvest” riuscirono a prendere Velige e Velikie Luki. Tuttavia un tentativo di prendere Vyazma si risolse in un fallimento. Il gruppo d´assalto della 33°Armata di M.G.Efremov fu tagliato fuori, circondato ed infine distrutto completamente. I tedeschi mantennero la testa di ponte di Rzev-Vyazma, dai quali continuarono a minacciare Mosca. Il fallimento era il risultato di una sottostima del nemico unita alla dispersione delle forze attaccanti.
In conclusione , durante l´offensiva generale dell´inverno 1942, le armate sovietiche non riuscirono a sconfiggere nessuno dei gruppi d´armate tedeschi.
La mappa dell’operazione Typhoon
Operazione Typhoon
– 18.10.2003