Ormai arrivato a quasi tre ore dall’inizio con ben pochi progressi al mio attivo, ho deciso di tornare alla schermata iniziale per dare un’occhiata alla modalità multiplayer, ma prima clicco sulla figura a sinistra della schermo rappresentante la fazione che sto al momento controllando. Accedo così al log informativo che oltre a darmi in veste di grafico tutti gli andamenti nei diversi settori del mio impero ( militare, economico, etc ) delle varie fazioni sotto il mio comando, mi permette di delegare all’AI la gestione di uno o più tra i seguenti aspetti della simulazione: religioso, militare, economico e diplomatico. Abbandono anche questa ultima scoperta, felice per la possibilità di eliminare parte dell’enorme “lavoro” che si deve dedicare all’amministrazione di una intera civiltà e torno al menu principale per vedere cosa vuol dire giocare in multiplayer e soprattutto se esiste qualcuno in giro per il mondo disposto a giocare! Purtroppo però non c’è un collegamento a server che propongano una lista di potenziali avversari, quindi devo essere io a trovarmi un altro pazzo maniaco disposto a passare giorni interi al PC! Il multiplayer avviene solo tramite collegamento diretto fra due giocatori, sia in LAN che Internet col solito protocollo tcp/ip.
Quello che vi ho descritto in modo molto discorsivo è un riassunto in fondo superficiale di ciò che effettivamente è questo gioco. Ho omesso infatti che per imparare a giocarci da principiante ho impiegato quasi un mese, la maggior parte per tradurre il manuale d’istruzioni allegato in formato PDF di 70 pagine e tutto in inglese.
Onestamente devo dire che il lavoro svolto dagli sviluppatori per la realizzazione di Great Invasions merita tanto di cappello sia per la grafica, tutto sommato accattivante, che per la profondità di gioco e per la realizzazione di una buona intelligenza artificiale. È però un gioco indirizzato solamente a un pubblico di autentici appassionati del genere, perché risulta molto impegnativo e estremamente complesso. Per quanto io mi ritenga un fanatico della complessità e della simulazione Great Invasions è troppo anche per me, ma mi rendo conto di dare solo una valutazione soggettiva di un gioco che oggettivamente è molto ben curato in quasi tutti i suoi aspetti. E’ probabile che gli appassionati dei giochi della Paradox lo apprezzeranno più di me, visto che questo gioco porta la firma di Phillipe Thibaut, creatore di Europa Universalis.
Ovviamente non è C&C o Age of Empires III, non è così dinamico. Può essere paragonato molto alla lontana a ROME TOTAL WAR, ma non è neppure questo. Great Invasions è ciò che è, un ottimo gioco per appassionati .
Great Invasions
– 26.07.2006
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