Una volta installato, il gioco ci mette immediatamente a nostro agio. Viene utilizzato un font gradevole, dal sapore antico ma ben leggibile. Anche il tabellone di gioco, rigorosamente 2D, ha un look da mappa del periodo. Tutto estremamente semplice, ma chiaro e molto gradevole. Non si comprano giochi come questo per la grafica, ma il fascino di questo prodotto, un po’ mappa del tesoro e un pò boardgame anni 80 ha il grande merito di catturarci. L’interfaccia, completa e semplice, è altrettanto ben strutturata.
Sul sito del publischer, matrrix games, il livello di difficoltà è dichiarato “medio”: H:R&C non è quindi un gioco semplice. Ma la curva di apprendimento è una delle migliori mai viste. Ben 7 tutorial animati ci permettono di apprendere ogni meccanica del gioco con semplicità. Terminati i tutorial, possiamo contare su un indice alfabetico on-line in grado di sostituire il comunque esauriente manuale di 118 pagine.
Imperdibile un completo elenco di 2 pagine di comodissime scorciatoie di tastiera. Il gioco offre anche una guida strategica on line molto interessante, che offre linee guida per le prime partite, ed infine anche una serie piuttosto lunga di “trucchi e consigli” (“tips & tricks”), anche questi on line.
Quindi imparare il gioco è operazione lunga e minuziosa ma non complessa. L’assistenza al giocatore è completa, una delle migliori in circolazione. Non si tratta affatto di uno spreco di energia. Il gioco è molto astratto e pieno di finezze per cui nulla di queste preziose informazioni vi sembrerà ridondante.
Il gioco offre 3 livelli di gioco. Nei tre livelli vengono manipolate sia la forza dall’AI sia le quantità di risorse a disposizione. Questo succede, più o meno dichiaratamente, in quasi tutti i giochi strategici per computer. Il gioco aggiunge però alcuni elementi di originalità. Tra questi il più caratteristico è che, variando il livello di difficoltà, si aumenta l’autonomia del Senato Cartaginese. A livello “basico” il senato Cartaginese accetterà supinamente le decisioni di Annibale, cioè le vostre, e quindi potrete gestire a piacimento dove inviare i vostri rinforzi e i vostri eserciti; ma a livello “advanded” il senato sarà fortemente critico rispetto alle scelte strategiche di Annibale, e spesso sarete costretti a dirottare le vostre risorse strategiche nelle zone imposte dal senato. Una sorte di semplicistico “fronte interno” primordiale che sa aggiungere al gioco un aspetto di originalità. Il gioco non ha scenari o altre varianti. Vi è una sola opzione: collocare Annibale libero di scorrazzare, come storicamente avvenne, per la Pianura Padana, oppure iniziare con il grande condottiero di Cartagine e il suo esercito ancora in Africa. Implicitamente questa è un’ammissione di come il gioco sia troppo astratto per simulare la grande impresa di Annibale: l’attraversamento della Spagna, della Francia e delle Alpi con tutto l’esercito al seguito.
Premendo il tasto avvio, a fine training, è forte la sensazione di claustrofobia. Possiamo giocare UN SOLO scenario con poche varianti, possiamo farlo SOLO come cartaginesi, e SOLTANTO contro l’intelligenza artificiale e, se progrediamo nel livello di difficoltà, ci troveremo spesso ad essere molto limitati nelle scelte strategiche che verranno fatte dal sistema di gioco e che potremo influenzare soltanto blandamente.