“Qualcosa sta cambiando”: così inizia il primo film della trilogia del Signore degli Anelli che descrive l’epilogo della Terza Era della Terra di Mezzo. E forse davvero ci sono segnali che un’era davvero sta per finire. Siamo di fronte ad un’azienda che investe in modo moderno credendo, con qualche dato confortante in mano, che ci sia un potenziale mercato enorme sul target “wargamer”.
Questa affermazione non vuole essere un inno laudatorio, ma vuole e deve essere un avvertimento per tutti noi wargamers. In futuro usciranno molti giochi per molte piattaforme, alcuni budget aumenteranno a spese finora inimmaginate e forse questi soldi verranno spesi per acquistare licenze di boardgames succolenti, ma anche per fare giochi semplici, in stile quasi arcade, per un pubblico che è cresciuto con la guerra asimmetrica nel televisore e Call of Duty sulla console.
Le nuove leve domandano nuove vie per avvicinarsi alla simulazione storica con modellazioni complesse. Noi che siamo cresciuti sulle tavole di “supereroica” e svezzati al wargame fatto di “dadi, tabelle ed esagoni” sapremo trovare nuove vie per giocare (tab, smartphone, touch vari…) e stimoli per avvicinarci al futuro in un mercato che cresce? I dubbi tornano a colmare la mente di un povero wargamer…
Legends of War
Non c’è tempo per marinarsi nei dubbi esistenziali perché il primo gioco presentato appartiene a questa “new generation”. Legend of War è sviluppato da una softwarehouse spagnola, Enigma Software Production, ormai da anni presente sul mercato con prodotti a budget plurimilionari. Warleaders, ad esempio. Anche questo gioco gode di un budget molto, molto elevato rispetto agli investimenti medi per un prodotto di settore. Per realizzare questo gioco verrà spesa una cifra non molto inferiore al milione di Euro… Non scandalizziamoci e non gridiamo al caso. E’ abbastanza normale avere budget milionari per sviluppare giochi con comandi e grafica ottimizzati per tutte le più importanti piattaforme sul mercato. Questo è un gioco nato e pensato per essere ottimizzato su PS, PS3, XBOX e PC.
Gli sviluppatori asseriscono che questo gioco è “l’inizio di una saga ludica”. Ogni capitolo della saga sarà dedicato ad un grande comandante della storia e permetterà di rivivere alcune delle sue gesta più significative. Il gioco quindi ha una dimensione strategica e manageriale ed una core mission nelle missioni tattiche che vedranno impegnati i nostri soldati. La struttura è quindi abbastanza nota: prima di ogni missione compro nuove unità, rinforzo quelle esistenti, compro nuove armi più potenti o semplicemente più adatte alle missioni che stanno per arrivare. Una volta terminato il management ci si trasferisce nelle singole missione tattiche (21 missioni).
Si noti con quanta chiarazza viene mostrato DOVE e PERCHE’ la LOS e’ bloccata:
Questo primo capitolo è dedicato a George Patton alle prese con l’invasione in Europa dal 1944. Dalla Normandia, via Parigi, a Berlino. Vedendo scorrere i filmati del gioco, è possibile notare un’interfaccia pulita e comoda, una buona visibilità degli elementi e una grafica che non è quella dei “top games” del pianeta consolle ma decisamente accattivante.
Non si entra negli edifici, gli elementi di paesaggio sono solo parzialmente modificabili ma incendi e fumi possono interrompere improvvisamente la linea di vista.
I wargamers che utilizzano il PC lo troveranno una sorte di “arcade” a turni, ma credo che per gli utenti consolle rappresenti un’opportunità per appassionarsi alle nuove frontiere della simulazione storica digitale attraverso un sistema di gioco molto vicino al proprio universo ludico digitale.