La vita è troppo breve per bere vini mediocri.
Johann Wolfgang von Goethe (1749 – 1832)
Ci voglia scusare il grande letterato tedesco ed europeo se ci facciamo fregio di questo aforisma che ci appare adatto ad introdurre il gioco oggetto di questa recensione: “Middle East War 1948-2010” (d’ora in avanti “MDE”)
Per pochi appassionati, la “game experience” è più importante di ogni altro fattore, e in nome di essa sono disposti a sopportare parecchi disagi in termini di semplicità di installazione, gestione dell’interfaccia e aspetti grafici per potersi calare ad assaporare un “vino”, pardon: un “gioco”, dal sapore intenso e unico; come MDE, che ha il coraggio (o l’incoscienza) di proporsi al mercato sottostimando l’importanza di elementi da sempre ritenuti importanti per ottenere un best seller.
Si potrebbe affermare che questo gioco si propone come se fosse il manufatto di un autore di opere d’arte e non il prodotto di una moderna software house in grado di reggere la concorrenza del gioco digitale multipiattaforma tipico del XXI secolo.
Per capire cosa ci troviamo di fronte e’ necessario introdurre l’editore americano del gioco: “Schwerpunkt games”. Nell’ ambito del wargame digitale, è una software house tanto piccola quanto prestigiosa. L’url del sito internet ne è l’icona: http://schwerpunkt.wargamer.com. L’editore non ha un proprio dominio internet ma e’ ospitato come dominio di secondo livello da uno dei siti di settore più importanti al mondo: www.wargamer.com, appunto.
Il motore di gioco
L’editore produce giochi da oltre 10 anni, ma a listino propone soltanto 3 titoli e tutti basato sullo stesso motore di gioco.
La saga è iniziata con il primo titolo, dedicato allo scontro tra Russia e Germania durante la seconda guerra mondiale. La collana e’ poi proseguita con il teatro del Mediterraneo sempre nel periodo 40-45. Con questa seconda uscita, il motore subì robusti aggiustamenti e miglioramenti per la gestione della guerra aerea e navale. Nel 2010 è uscito il terzo capitolo, ancora una volta profondamente rinnovato, con l’ambiziosissima prerogativa di simulare 52 anni di guerre che hanno ben poco in comune se non di appartenere allo stesso teatro: il Medio Oriente.
La scala del motore di gioco e quella del “grande operazionale”, la mappa e’ quasi da gioco strategico. Non e’ dichiarato quanti kilometri rappresenti ciascun esagono ma, ad esempio, sono necessari soltanto 8 esagoni per attraversare l’intero stato di Israele, nel suo punto più stretto, dal mare al confine con la Giordania .
Sono le regole e le unità a dare una dimensione fortemente operazionale al gioco. Si prendano ad esempio, le unità aeree: ciascuna di esse rappresenta soltanto pochi velivoli. Sono divise in diverse e variegate tipologie (combattimento, bombardamento e trasporto nelle varie declinazioni) e possono essere assegnate ad una vastissima varietà di missioni (ben 9!):
-CAP- Air Fighter Combat Air Patrol; – Air Search & Destroy Air units; – Air Search & Destroy Naval units – Air Ground Support – TAC – Air Tactical Attack – Air Supply – Airborne Drop-Air Recon – Air Transport.