l'inglese per me non è mai stato un problema, avevo al media del 9 alle superiori e se prendevo di meno mi incavolavo pure Il sistema migliore per imparare la lingua è quella di PARLARLA con chi è capace o ritrovarsi in un territorio straniero senza nessuno che spiaccichi la tua lingua o tu nel non sapere quella locale. In sostanza.... Stati Uniti o Inghilterra. Evitare Australia, Nuova Zelanda, India e soprattutto... Sud Africa. Là non parlano inglese, là parlano uno slang continuo incomprensibile.
Per le basi un buon corso di grammatica è essenziale purtroppo. E quella è la parte più noiosa. Poi utilizzando siti, forum ecc. in inglese potrai avere quel minimo di pratica con la lingua necessaria a giocare ai primi videogame in inglese. Il resto viene quasi da solo, ti assicuro che come lingua è tutt'altro che ostica. A confronto l'italiano con la sua grammatica è molto più difficile. Ovviamente il massimo sarebbe un viaggio in inghilterra per iniziare anche a parlare e soprattutto a capire l'inglese in maniera decente. A un certo punto arriverai a non notare più grande differenza tra un testo in italiano e uno in inglese e a capire ascoltando con un po' di attenzione i testi delle canzoni. Dunque non mollare e dacci dentro anche perchè è essenziale per quasi tutte le facoltà di qualsiasi università.
Concordo pienamente e mi associo. (ben detto!) d'accordo sul "dacci dentro" e sull'utilita' ma non esageriamo sull'importanza essenziale (esperienza diretta mia ma non solo), in tal caso non si laureerebbe nessuno! PS: un contro e' leggere un testo in inglese (non troppo difficile con qualche rudimento di grammatica ed un dizionario da cui scriversi su un foglietto le 20-30 parole non ovvie che e' necessario sapere), un conto cercare di capire qualcuno che parla, soprattutto se non si rivolge a te. Tieni pero' presente che il 90% delle tue conversazioni in inglese avverranno sempre con persone non di madrelingua inglese, che quasi sicuramente conosceranno l'inglese meglio di te ma che 1) non lo pronuceranno come gli anglofoni, cioe' parleranno in modo comprensibile scandendo le parole, 2) useranno un lessico piu' limitato e soprattutto non useranno tutte quelle "frasi idiomatiche" tanto care agli anglofoni ma assolutamente prive di significato per gli altri (posto che capiscano che cosa abbiano pronunciato).
Fai conto che le società di selezione danno per scontato una conoscenza buona dell'inglese. Se vuoi arrivare a certe posizioni, il fluent è essenziale; l'ottimo è avere una seconda lingua straniera da affiancargli. Che un laureato sappia parlare e leggere inglese, nel mondo del lavoro odierno, è dato per scontato. Poi magari nel lavoro che farai non lo userai mai, ma sicuramente rischi di perderti anche grosse occasioni se non lo conosci bene... Alle multinazionali piacciono molto anche le certificazioni, che certe università danno in automatico passando i loro esami (PET, FIRST ecc). Insomma, perché partire svantaggiato? Saluti
Se avessi avuto 5 in inglese per tutti i 5 anni di superiori che mi hanno portato ad inutile diploma , sarei stato contento al pari dei 2 nei compiti di ecomia aziendale durante l' ultimo anno (in genere il voto era 1 per me e per un terzo della classe )
Nelle mie righi che citi facevo notare che: 1) ci si puo' iscrivere all'universita' anche con conoscenze di inglese nulle senza avere problemi 2) molte facolta' impongono corsi d'inglese o i certificati che citi (in genere e' il PET) per cui esiste la possibilita' d'imparare qualcosa durante gli studi. Comunque studiare per superare questi esami non e' imparare davvero l'inglese... 3) l'assoluta necessita' dell'inglese nel corso degli studi e' un mito. Lo s'incontra per la prima volta durante la tesi o poco prima e si tratta essenzialmente di leggere libri ed articoli in inglese, cosa fattibile anche senza una conoscenza approfonditissima. La mia tesi era il fatto che l'inglese fosse "indispensabile" in molte facolta' e' in gran parte un mito. Che poi sia utile nel mondo del lavoro non ci sono dubbi, anche se: 1) in gran parte dei lavori una buona conoscenza di base e' piu' che sufficiente, perche' non lo si usa mai. 2) chiaro che "i fighetti" delle societa' di consulenza preferiscano persone che conoscano bene l'inglese, pero' oltre una conoscenza discreta si puo' arrivare solo con una pratica continua, cosa che prima della laurea non e' di fatto possibile (o si studia per laurersi ma soprattutto per imparare qualcosa o ci si mette ad imparare l'inglese). 3) la pratica che permette di andare oltre la conoscenza discreta si fa "sul campo" se l'inglese si usa davvero nel lavoro. 4) ad a questo punto va rilevato che si avra' a che fare per il 90% con non anglofoni, molto piu' facili da comprendere (e "piu' tolleranti" riguardo ad una pronuncia non perfetta o a qualche errorino di grammatica. Personalmente piu' che "piu' tolleranti" direi meno imbecilli...) 5) l'inglese che s'impara per superare PET/FIRST/ADVANCED ecc.ecc. a parte la grammatica di base non e' sempre utillimo per l'inglese "lavorativo" - vedi anche punto 4 - che e' molto settoriale e specifico (Ok, tranne forse per i superconsulenti delle supersocieta' di consulenza). 6) ecc.ecc.
Su questi due punti, concordo perfettamente. Su questa tua tesi concordo, ma bisognerebbe allora chiedersi a cosa serve una laurea, e il discorso qui si fa più complesso. Secondo me una buona università dovrebbe avere come obiettivo non quello di sfornare laureati con 110 e lode che poi vanno ad ingrassare le file dei disoccupati o sottoccupati ma persone che sappiano muoversi al meglio nel mondo del lavoro e possano aspirare a lavori di "fascia alta". Il punto non dovrebbe essere: mi arrabatto con l'inglese perché l'università me lo impone per laurearmi, ma imparo l'inglese perché mi serve e arrivo all'università con una conoscenza già più che buona. All'università dovrei già imparare una seconda lingua... Dipende moltissimo cosa vuoi fare e dove vuoi andare. Se resti in Italia e non aspiri a grosse posizioni, mi sta bene. Se vuoi fare un certo tipo di carriera, non sono d'accordo. Il punto è che se voglio fare certi lavori, scelgono uno che sa un paio di lingue rispetto a te che sai "benino" l'inglese. Perché viviamo in contesti sempre più "multinazionali" e "globalizzati", purtroppo non ci si può far molto. Sapere una lingua che è lo standard per gli affari è un vantaggio competitivo. 20 anni fa era un vantaggio competitivo sapere l'inglese, oggi l'inglese si da per scontato, il vantaggio competitivo è una seconda lingua. Poi ti puoi pure laureare senza saperlo: nessun problema, si vive bene lo stesso, ma ti perdi delle occasioni, tutto qui. E ti assicuro che parlo per esperienza personale... Non sono d'accordo sul fatto che non si possa imparare una lingua durante un corso di studi, puoi andare a studiare all'estero o andare a lavorare lì durante le vacanze se hai delle grosse lacune da colmare. Al limite seguirti un corso in una scuola di lingue e prendere una certificazione. A qualcosa serve, poi non saprai conversare amabilmente di letteratura con il principe Carlo, ma rispetto al mimo è meglio di niente... Ma è verissimo. Il punto è che se a me piace un lavoro dove mi mandano in giro all'estero, scelgono me che so benino l'inglese o uno che sa 4 lingue? Poi tutto è relativo, se sono un genio dell'informatica o dell'ingegneria, le lingue passano in secondo piano, ma se sono uno normale con una media normale, è un vantaggio competitivo, tutto qui. Vero, per me avere il FIRST non vuol dire un tubo, ma per il curriculum serve. Ci sono aziende che lo guardano e anche su questo ho esperienza diretta (Valeo tanto per dirne una)... Saluti
zio adolf non disperare!!!!!!!!! io ho il 7 di media comunque se vuoi imparare l'inglese prima devi studiare bene la grammatica, poi cominici con certificazioni e solo dopo questo vai in inghilterra perchè quando vai(io non ci voglio andare!!!!)là trovi anche gente che parla alla velocità di una MG42 e non capisci una mazza(fidati esperienza diretta )
Anch'io... 5, 5, 6. Più un 6 che la maledetta non mi ha segnato. Però io vengo da un anno senza inglese, d'altronde finchè assumi una supplente laureata in spagnolo..
Anche quest'anno scolastico è finito (finalmente)... E tanto per cambiare anche quest'anno mi tocca studiare inglese tutta l'estate.... Ho 4.....
Io inizialmente avevo 5-6, poi ho deciso di tenere ogni gioco per PC in inglese con un vocabolario vicino e di visitare e postare in forum di lingua inglese. Risultato ? 7- all'ultimo compito
Eh sì, i giochi in inglese aiutano moltissimo, ormai la maggior parte dei giochi che ho sono in inglese, e non perchè lo debba studiare, ma per abitudine. Un suggerimento: se bazzichi MMORPG tipo World of Warcraft o (come nel mio caso) Guild Wars gioca nei server inglesi o americani, così oltre a esserci più gente con cui giocare, visto che i server italiani di GW sono sempre semivuoti (non si riesce quasi mai a fare un party italiano, tanto che a volte mi sono ritrovato in squadra con italiani presi dagli inglesi !! Immagina la scena: uno muore e scrive "dio boia !!", allora io dico "ma sei italiano ??" e un altro "anch'io sono italiano !!" !!! Mi sono ammazzato dalle risate !!!) parli anche con angloamericani, che è un ottimo metodo per allenare la propria lingua, scrivere in inglese invece che leggere solo aiuta moltissimo !!!
A me per passare Inglese 2 all'università non basterebbe giocare a SR2010 in inglese per un anno intero .Non sò come cavolo fare......