Crisi nel Caucaso: la Georgia attacca l'Ossezia del Sud

Mcgerm, ma non consideri che il 90% dei conti per la difesa in occidente se ne vanno in stipendi e spese di mantenimento, in Russia è molto ma molto diverso, gli stipendi sono molto inferiori, le aziende non hanno contratti per la manutenzione dei mezzi, l'esercito provvede per conto suo addestrando i suoi meccanici e tecnici, e nonostante la corruzione l'acquisto di nuovo materiale è in crescita vertiginosa, da 10 MBT nuovi acquistati nel 2001 si è passati ai 250 del 2006 e ai 280 del 2007. In pratica, volendo fare una proporzione, se in occidente, quando va bene solo 3%-5% del budget per la difesa viene impiegata in nuove acquisizioni e sostituzioni, in Russia e Cina queste percentuali salgono al 40% se non oltre...
In questo caso i numeri basati sul PIL non dicono nulla.

 

Dai Gy, posso essere d'accordo con te su una lettura generica, ma non esageriamo, certamente i russi risparmieranno in stipendi ma non penso proprio che riescono ad arrivare ad investire in nuove unità il 40% e la ricerca con cosa la fanno poi?
certamente il PIL non spiega tutto ma affermare che non spiega nulla mi sembra un pò eccessivo

 

Se fosse tutto legato al PIL allora non si spiegherebbe come mai l'Italia ha al momento a disposizione 199 Ariete di cui meno della metà in combat ready, mentre i russi possono permettersi di avere 3044 T80 col 65% di combat ready e sopratutto 272 T90 col 95% di combat ready, senza contare i T72 e i T64 della riserva che continuano a beneficiare di un minimo di manutenzione costante e in 72 ore possono considerarsi Combat ready a tutti gli effetti (s'è visto in Georgia). A rigor di logica, confrontando i dati che hai postato precedentemente i russi non dovrebbero avere un esercito più grande se non del 50% rispetto a quello italiano...

 

In Russia quasi ogni uomo ha fatto servizio militare 1-2 anni. In Italia?

 

Ah beh, se lo hanno fatto come me saranno bravissimi nel mettere i timbri.

 

capisco perfettamente ciò che scrivi e non possiedo i dati sui vari combat ready, quello che però vorrei fosse chiaro, è che la Russia è guidata da un uomo molto intelligente, che sa perfettamente fino a dove può tirare la corda, anche grazie ad una UE di scarso spessore, quindi Putin sa perfettamente che può fare il grosso con la Georgia, la Bielorussia o la Moldavia, ma lì il suo credito finisce. Io sono profondamente convinto che se la Russia volesse potrebbe andare a riprendersi i Baltici in 15 giorni, il problema è quello che succederebbe dopo, la russia non possiede le risorse economiche per uno sforzo prolungato nel tempo, quindi non ci pensa neanche ad arrischiare neanche lontanamente una crisi (o peggio) di lungo periodo.

 

Bhè,come nessuno del resto...

Anche noi non ci possiamo troppo permettere una crisi con la Russia...

 

Beh questo si anche perché sta guadagnando un inferno di soldi vendendo il gas all'Europa. Con gli yankee il discorso è diverso.

 

figata il multiquote!!!

Noi chi? L'italia? L'italia non si può permettere una crisi neanche con il canton ticino di Patton. Per la Nato il discorso è diverso, così come potenzialmente per la UE. Entrambi hanno le risorse economiche e militari per poter fare un braccio di ferro con la russia, ma fortunatamente la necessità non è ancora così prossima.
Un banco di prova per l'unione europa potrebbe essere concretamente una tensione tra i Baltici (paesi membri) e la Russia. Lì saremmo costretti a mostrare le carte e capire se esiste un minimo di politica estera e di difesa comune... cosa di cui io sono molto scettico. Già mi immagino paesi interventisti e i soliti che dicono: "no vabbè dai aspettiamo, chiamo io Putin" e via dicendo...
Sicuramente Putin sa con chi fare il fenomeno e con chi invece è più saggio lasciar perdere

questo è vero, però la russia deve trovare anche qualcuno a cui vendere, e più la UE continua a potenziare una politica energetica autonoma (dal nucleare alle energie alternative) più il poter di condizionamento della Russia diminuisce. Quindi sicuramente nel breve periodo è una strategia pagante, sei sicuro che lo sia anche nel medio lungo periodo? Tra l'altro da dove credi che arrivino le tecnologie per estrarre e trasportare le risorse energetiche? Ti posso assicurare che non sono tecnologie russe.

 

Io parlavo dell'UE...la Russia e l'europa sono interdipendenti e tutte e 2 per questo non vogliono rovinare i rapporti...come un pò tutte le potenze del resto,ma l'interdipendenza UE-Russia è più forte. In questa situazione non parlerei di NATO come un unico organismo,perchè gli USA e l'UE hanno dimostrato 2 politiche differenti. Sulla Politica estera bhè,la vecchia europa s'è dimostrata abbastanza amichevole con Mosca,al contrario dei paesi dell'est che odiano a morte la Russia per il loro passato e l'UK che come al solito adotta una politica autonoma...insomma,l'unica nota positiva secondo me è che finalmente si cerca di parlare in modo unitario,almeno si cerca...

 

Io ho tutti i numeri della rivista Russian Mining (sia nella versione russa che nella versione anglofona) ma si parla rarissimamente di tecnologie "estere"...
dagli un'occhio

http://www.gornoe-delo.ru/

E non fare l'errore di considerare che il potere russo si basi solo sull'energia, la gran parte dei giacimenti di molti minerali preziosi per l'industria si trovano in Siberia, cobalto, Uranio, Titanio, Oro, manganese etc etc, è l'unica nazione al mondo che può vantare capacità autarchiche praticamente totali...

 

se ne parlerà poco però per quanto ne so io gli elementi più complessi (che possiamo considerarli colli di bottiglia tecnologici) raramente sono russi, spesso sono norvegesi o inglesi, e ad esempio le valvole ad alta pressione italiane.
Certamente non penso che il potere russo si basi solo sull'energia, ma è altresì vero che buona parte di questo potere si eserciti primariamente in campo energetico.
secondo me è sbagliata l'assunzione di fondo di questo nostro discorso (che tra l'altro è off topic) e cioè che la tensione possa sfociare in uno scontro. io sono profondamente convinto che uno degli aspetti più positivi della globalizzazione sia data dalla profonda interrelazione tra le economie dei vari paesi e che questo non renda produttivo per nessuno arrivare ad uno scontro. Per questi motivi ritengo che la Russia può fare la voce grossa con la Georgia, ma non abbia nessuna intenzione di provocare degli scontri a scala sovraregionale

 

Scusa eh...ma chi è che ha detto che ci sarà uno scontro tranne Archita? :humm:

 

mi sembra che da due o tre pagine stiamo ragionando, anche grazie allo spunto di archita, se sia possibile o meno uno scontro, altrimenti su cosa stiamo scrivendo?
mica ho detto che alcuni hanno ragione e altri hanno torto, semplicemente partendo da uno stimolo proposto stiamo discutendo e confrontandoci

 

Segnalo, come anticipato sul loro sito, che il prossimo numero Limes speciale in edicola dal 9 settembre parlerà anche di questi temi.

 

Bhè,penso che stiamo discutendo più in generale dei rapporti di forza e della Russia.

Comunque avevo saltato un periodo:

Cosa intendi per scala sovraregionale? ammesso che è anche mia opinione che uno scontro diretto tra potenze sia impossibile, credo che la Russia abbia l'ambizione(e se continua a crescere così, la forza,anche perchè di suo ha ancora molta influenza politica e militare) di provocare degli scontri anche in aree sovraregionali: Insomma,penso che dopo il caucaso la Russia,oltre all'est europeo,guardi anche al medioriente: la terra di nessuno che rischia di essere sballottato tra una potenza e l'altra. Ovviamente stiamo parlando di un futuro prossimo perchè adesso oltre che appoggiare l'Iran non può fare.