attenzione, qui dipende molto da quale parola vuoi utilizzare, perchè alcune hanno senso solo i n una lingua: ti faccio un esempio: la parola stage, usata per indicare un'esperienza in un'azienda tipo tirocinio è una parola francese e non inglese quindi si legge stash e non steig in quanto in inglese significa palcoscenico e non "tirocinio"
Si hai ragione ma sono casi rari. E comunque si possono usare termini alternativi italiani, oppure coniare qualche bel neologismo. Ciao
"Europa Universalis" e' latino, quindi non straniero e va benissimo cosi' com'e'. I titoli da te proposti comunque suonano meglio degli originali , la mancata traduzione e' solo una questione commerciale (in fondo qual e' la differenza tra il titolo di un gioco e quello di un film o di un romanzo?) Ed ecco qui un'altra parola ormai entrata in italiano ed usata a sproposito: "film" che in inglese vuol dire esattamente pellicola (mentre il film e' il "movie"). Che seccatura, viva la pellicola! non sono d'accordo, perche' stai parlando in italiano, non in inglese. Un conto e' parlare in inglese, un altro in un italiano zeppo di parole inglesi, il 50% delle quali usate a sproposito (stage pronunciato "steig" e non "stasg", film, ticket, notebook...) o in un significato speciale (hardware, notebook...). E l'equivalente o quasi equivalente esiste sempre.
Ok mvk ho accusato il colpo di Basileus Romanion. Prima mi sono riferito ai termini informatici solo per fare un esempio. Non intendevo escludere altri campi, ma solo riferirmi ad uno in particolare che era già stato trattato. Sul fatto che "schermo" al posto di "monitor" va bene, e "topo" al posto di "mouse" no, è secondo me perchè ad esempio schermo non ha altri significati troppo differenti, però in effetti è vero ciò che dici: la mia scelta è influenzata dall'uso attuale più frequente. Sul fatto che non si tratta di tradurre semplicemente le parole, la penso come te: ho detto in un messaggio precedente che si può tranquillamente coniare un neologismo. Non intendevo discriminare nessuno quando ho detto "qualsiasi ingerenza straniera, che non sia anglofona", solo che la lingua inglese ha avuto un maggior impatto sulla storia del pianeta che non ad esempio il francese o il tedesco. Sì, hai ragione quando dici che usare tante parole inglesi non vuol dire conoscere l'inglese, ma io non ho mai detto il contrario, o sbaglio? Ciò che intendevo con motivi di praticità è che il sapere parlare inglese diventa utile dal momento che tutt'oggi il mondo parla inglese (finchè non comincerà a parlare cinese...). Attenzione: io non dicevo di inserire nel nostro vocabolario termini inglesi, ma mi riferivo ad una più ampia conoscenza della lingua inglese. Sul tuo ultimo punto non mi trovi d'accordo: se oggi non si parla inglese negli usa, o in mezzo mondo, non è perchè noi italiani non siamo stati in grado di influenzare a sufficienza, ma "semplicemente" per questioni politiche-militari-storiche: l'Inghilterra era una nazione unita sotto un'unica bandiera quando ha conquistato le sue colonie, mentre nello stesso periodo noi eravamo divisi più che mai in diverse entità minuscole e ridicole. Sta di fatto che come ho già detto nella musica i termini internazionali sono quelli italiani. Perchè è stata "riconosciuta universalmente" la nostra superiorità in questo campo, per fare un'esempio. Non ho capito invece cosa c'entra l'intelletto con l'uso di termini inglesi:humm:. Ciao
concordo con basileus in ogni parola ma ormai questa è la tendenza e la mentalità,sono troppi gli italiani ignoranti che che si appropriano di parole inglesi perchè è cuul...