http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/10/14/938895-nessuno_mostrato_pieta_fratello.shtml Meglio che sto zitto...
discussione sullo stesso argomento http://clubwargame.forumfree.net/?t=32987517 prima che saltasse fuori l'affair Petrella
Non ottenemmo l'estradizione nemmeno per Craxi o per Fiore. Avessimo un prigioniero che interessa a loro si potrebbe tentare lo scambio,ma così a gratis mi sembra difficile.
Il fatto è che gli intellettuali francesi hanno una strana idea di quel periodo in Italia: per loro infatti c'era una specie di dittatura... insomma si sono fatti convincere dai terroristi.
la Francia ha sempre avuto uno strano culto per il terrorismo di sinistra :humm: è dai tempi della guerra di spagna che la Gallia è il rifugio degli estremisti della Falce e Martello
vogliamo litigare? vorrei ricordarti che durante la guerra di spagna e fino alal presa del potere del porco il governo legittimo spagnolo era quello eletto nelle elezioni del 1936. i rifugiati in francia non furono solo gli "estremisti della Falce e Martello" vedi di studiarti un po quel periodo che è meglio.
per chi ricorda la vicenda: http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/10/14/125319-concessa_semiliberta_pietro_maso.shtml
io non ho parole, poi non stupiamoci se gli stranieri vengono in Italia a delinquere, abbiamo un sistema giudiziario degnop dei tre porcellini, in più cerchiamo anche di renderlo ancora più inutile....
perchè litigare? ho detto "dalla guerra di spagna" ( non tutti erano innocenti repubblicani amanti della democrazia,c'erano pure parecchi stalinisti, gli anarchici erano già tutti liquidati ) e comunque per dire che la Francia sopratutto negli anni '70 e '80 è stato il rifugio di molti terroristi rossi e questo è un fatto indiscutibile
Le spari grosse. In Francia scapparono migliaia di italiani oppressi da mussolini, tedeschi oppressi da hitler, ci andarono migliaia di armeni oppressi dai turchi e di russi bianchi oppressi da lenin. Ci andarono migliaia di spagnoli, molti di quelli che non andarono in urss perché non stalinisti. La francia ha accolto tutti (o quasi). Negli anni '70 e '80 la situazione politica era cambiata, ma la francia mantenne la politica di apertura verso i terroristi/dissidenti (basta cambiare il punto di vista). La Francia può avere sbagliato nella sua storia recente? certo. Però vorrei ricordare una successione di date: 1974 aprile portogallo 1974 novembre grecia 1975 novembre spagna non erano più gli anni '30, io ero già nato!
trattando specificamente l'esilio dalla Spagna quelli che andarono in Francia erano in gran parte ex-combattenti guidati in gran parte da comandanti ligi agli ordini di mosca ( nell'ultima fase della guerra gli ufficiali anarchici erano stati sistematicamente eliminati o isolati ) anche se molti commissari politici ( Togliatti ad esempio ) erano già fuggiti direttamente in Russia ( e su questo ti dò ragione sul fatto che gli stalinisti più duri erano scappati altrove ) e si racconta che durante l'esilio ci fu la fucilazione sommaria dei prigionieri franchisti rimasti insieme a loro prima di superare il confine sull'esilio dei dissidenti italiani e tedeschi non ci piove ( come pure negli anni '20 gli armeni e i russi ) invece sul caso più attinente al thread la maggior parte dei terroristi rossi che hanno commesso gravi reati in Italia si sono rifugiati in Francia come Oreste Scalzone ( Potere Operaio ),Giorgio Pietrostefani ( omicidio Calabresi ),Toni Negri ( autonomia operaia ) e circa altri 80 ricercati ( condannati e latitanti ) dal tempo degli anni di piombo. una lista completa dei latitanti in http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=150346&PRINT=S ì( lo so che è il Giornale e lo butteresti subito via )
Solo un piccolo appunto poi me ne esco. Volevo solo ricordare che la Francia ha le peggiori prigioni di europa ed è proprio quella che con i suoi terroristi è stata più dura.Ricordo anche se qualcuno lo dimeticasse visto che ormai va di moda dipingerci di nero da parte di molti, (che fanno più schifo del nero),che in italia nessuno è mai stato trattanuto in carcere per motivi di salute gravi,e che da questo punto di vista le nostre carceri sono molto più umane di quelle francesi.Questa è un offesa all'Italia e la signora Bruni dovrebbe pensare a cantare le sue canzoncine e fare sfilate di moda,invece di abbuonarsi la sinistra francese e proteggere dei criminali che hanno ucciso funzionari dello stato e padri di famiglia. Lotta operaia un cazzo.
ViVa la France,ma che inizino a guardarsi la loro merda anche questi.Questo articolo scritto da Martinetti inquadra bene il problema. In più aggiungo anche che gli ex brigatisti con i soldi nostri avevano permessi speciali per andare a fare conferenze,si per insegnare non so cosa. Quindi muovere una persona dal carcere con tanto di soldi nostri per la scorta etc etc etc. Ma questa è l'Italia Fascista Cesare Martinetti Rifiutando l’estradizione della brigatista Marina Petrella per «ragioni umanitarie» Nicolas Sarkozy raccoglie il primo applauso della gauche caviar di cui Carla Bruni è l’indiscussa icona, ma commette una grave offesa all’Italia. Un vero incidente diplomatico. Che significa infatti la dizione «ragioni umanitarie» addotte per trattenere in Francia una terrorista condannata all’ergastolo in un altro Paese dell’Unione Europea? Che quel paese – l’Italia – non dà garanzie di «umanità» nel trattamento dei detenuti? O che non si condivide la sentenza? Il governo italiano – che ripetutamente ha chiesto l’estradizione dei numerosi terroristi condannati tuttora residenti liberi e protetti in Francia per un’ambigua decisione del «florentin» Mitterrand nel 1986 – farebbe bene a non sottovalutare l’episodio che costituisce uno strappo al bon ton e alla sostanza dello spirito comunitario. È anche da queste cose che si valuta la qualità delle relazioni tra governi. Non bastano le foto di sorrisi e siparietti ai summit se poi alla prova dei fatti gli altezzosi francesi continuano a pensare che gli italiani sono pur sempre dei «macaronì», un po’ fascisti e un po’ faciloni. La decisione di Sarkozy rappresenta di fatto una pietra tombale sulla questione rifugiati. La partita, dopo il pasticcio Battisti e il caso Petrella, appare evidentemente chiusa per sempre. Si dirà: un’altra lezione dalla patria dei diritti dell’uomo. Ma è così? La Francia (il rapporto del Consiglio d’Europa è del 2005) ha le prigioni peggiori d’Europa: tre tentativi di suicidio al giorno, un morto ogni tre giorni. È una di quelle emergenze nazionali di cui non si viene mai a capo. In queste galere, la République ha annientato i «suoi» pochi terroristi molto più di quanto non abbia fatto l’Italia con i suoi molti eversori. Un grappolo di persone, raccolte dentro la sigla di «Action directe» e sostanzialmente responsabili di due omicidi: un generale dell’Aeronautica e il presidente di Renault. I quattro capi di Ad sono stati condannati all’ergastolo e a una detenzione speciale: isolamento per una dozzina di anni con luce sempre accesa in cella. Uno è impazzito (Georges Cipriani), un’altra, ammalata di cancro, è stata liberata in stato terminale ed è morta due mesi dopo (Joelle Aubron), la terza ha sofferto ripetute ischemie cerebrali ed è stata liberata da poco (Nathalie Ménigon), il quarto Jean-Marc Rouillan, apparentemente sano, appena ottenuta la semilibertà dopo vent’anni di carcere ha dato un’intervista all’Express per dire più o meno quello che tutti i terroristi italiani hanno sempre detto ai media francesi. Ma il risultato è stato diverso: Rouillan è stato subito rimesso in gattabuia. E nessun politico o intellettuale ha protestato, nemmeno le sorelle Bruni Tedeschi. Naturalmente Marina Petrella, precipitata in una gravissima depressione dopo l’arresto (e quindici anni di libera vita parigina), ha tutto il diritto di essere curata. Ma l’Italia ha sempre assistito i suoi terroristi. Prospero Gallinari, tanto per dirne uno, killer in via Fani e poi carceriere di Moro, è libero da anni per curare il suo cuore malato. Nessuno dei nostri è mai stato privato della libertà per una semplice intervista. Anzi… Aspettando che il Guardasigilli Alfano chieda spiegazioni alla collega Rachida Dati, non resta che constatare la permanenza di un mistero: perché la Francia così severa con i suoi, è così clemente con gli italiani? Il «francese di ferro» che ha costruito la sua fortuna elettorale deportando migliaia di poveri cristi sanspapiers nelle ex colonie dell’Africa nera da dove erano fuggiti, si blocca di fronte a una terrorista condannata da uno stato sovrano e amico. Sarkozy voleva cancellare il ’68 e invece ha ceduto al più banale riflesso post sessantottardo. Un destino «italiano».
sono veloce perché nelle scarpe il piede cuoce (ovvero devo uscire), quindi ricordo che i "franchisti" erano colpevoli di alto tradimento / insurrezione armata contro lo stato. Presumo che sarebbero stati fucilati in qualsiasi paese del mondo.
senza dubbio ma allora anche Lenin i suoi scagnozzi sarebbero stati passabili di tradimento ( e di fucilazione ) contro lo Stato per il colpo di stato contro un governo legittimo ( il governo Kerensky ) comunque evito di ammorbare il thread della querelle eterna sulla guerra civile spagnola riguardo all'intervento di Feste quoto al 100% sui terroristi rossi c'è anche molta ipocrita reticenza da parte del mondo accademico e letterario dell'Italia e della Francia e tuttora persiste il mito delle forze dell'ordine "strumenti della borghesia fascista" nelle loro teste bacate :contratto: comunque per essere bipartisan anche molti terroristi neri sono esentati dalle pene mentre quelli che scontano la pena tuttora sono sempre i soliti disgraziati quali sono gli anarchici
Qualcuno si ricorda il trattamento riservato dai mangiarane ai corsi ed ai liguri rojaschi? Prima di parlare di umanità ed accoglienza..... Una cosa è dire: la Francia ha ccolto molti dissidenti politici. Ok, mi stà benissimo. Altra cosa è dire che la Francia è la terra della libertà. Cazzata assurda.
Io mi indigno di più per notizie come questa: http://www.ansa.it/opencms/export/s...aassociare/visualizza_new.html_789983478.html
aggiungi i bretoni (http://angolotesti.leonardo.it/A/te...on_ba_prizon_nine_bretons_in_jail_308970.html)
anch'io reputo un errore l'accoglienza francese data a gente che si macchiò di reati di sangue, ma non dimentichiamo che la legislazione d'emergenza italiana sui reati associativi conteneva numerose porcate.