l'ho già scritto, solo la Russia è autonoma (e non del tutto), Israele è certametne più autonomo di Egitto, Siria, Libia e crdo anche dell'Iran
veramente non progettano un tubo in casa loro, la grandissima parte degli ingegneri e dei tecnici lavora all'estero, anche la costruzione è in appalto a ditte estere, in casa loro costruiscono ben poco, ma manutentono tutto. La cosa interessante è che le aziende israeliane sono in mezzo alla produzione bellica americana, l'm1, l'f22, stryker, elettronica, armi leggere etc devono molto alle ziende israeliane.
Mi faceva un po' strano che uno stato di 7milioni di abitanti potesse avere la capacità industriale di costruirsi tutto da solo (dai carri ai fucili, etc.)
vorresti dirmi che gli ingegneri israeliani lavorano all'estero o che non hanno progettisti israeliani?
Che importa dove vive l'ingegnere? Basta che siano loro ad essere responsabili dello sviluppo degli armamenti. E la produzione? si fanno spedire TUTTO dall'estero? E da chi? Chi è che produce Merkhava per conto degli Israeliani?
Si, come il dottor seth Brundle che assemblava teletrasporti facendosi costruire un laser così, un computer cosà, e poi assemblava il tutto pur non capendo un tubo di come funzionassero i componenti. Praticamente si da aziende convenzionate e appaltatrici Non li produce una sola azienda, e nemmeno li assembla, è un consorzio ad assemblare i merkava, le ditte appaltatrici per il merkava 3 erano 266 nel 1998, le sub non ho idea... Per il merkava 4 ho recuperato un po' di roba da pdf: assemblaggio finale presso la Saymar (elettronica e rifiniture) e la pablam (saldature, comparti, parti mobili etc) a Tel Aviv, distretto industriale. La Pablam appalta lavori in mezzo mondo, la corazza del merkava è assemblata in America, le leghe metalliche vengono dalla Corea e dal giappone (che a sua volta immagino appalti in cina), il progetto della corazza frontale del merkava è frutto di una joint con una ditta americana, la EWS, mentre la torretta e le inframmezzature interne, le paratie antischegge e le piaste di protezione del motore e del vano equipaggio sono state appaltate alla olimpic-steel che s'è occupata solamente della fusione dei pezzi secondo la progettazione, notare che la lavorazione ha subito notevoli modifiche in corso di produzione, tant'è che il grado degli acciai paraschegge dell'ultimo lotto di merkava è molto migliore. La cablatura del mezzo è affidata ad una ditta americana la CableOrganizer.com, l'elettronica di bordo è un misto di prodotti americani e inglesi, i cingoli sono tedeschi etc, mi son stufato di scartabellare in territorio israeliano si costruisce praticamente niente, giusto carburante e munizioni per le 12,7, si assembla solamente...
ah ecco, i software per l'elettronica di bordo sono interamente scritti in israele e non sono in appalto, credo.
ok, però alla fine le industrie di armi israeliane esportano parecchio, mentre i paesi arabi cosa esportano?
Quindi teoricamente blocchi Israele per mare e paralizzi le sue FFOO. Beh oddio avranno delle belle scorte in Israele. E poi finché c'è la US Navy... Teoricamente però è la chiave di volta!
Lo SPIKE però è progettato da Israele anche per l'export (sembra siano in trattativa anche con l'Italia).
La rafael ha progettato il sistema d'arma (insieme alla Diel munizioni, che ne ha curato lo studio dell'ogiva e delle cariche), ma quando è diventata industria nazionalizzata (nel 2003) ha chiuso la parte di assemblaggio mantenendo sviluppo e ricerca, la rheinmetal s'è presa la parte di assemblaggio e se l'è portata in Germania e Svizzera, tant'è che è proprio la rheinmetal a gestire l'esportazione dello spike e non più la Rafael Advanced Defense Systems Ltd. Di israeliano ha solo l'elettronica, il sistema di guida e il software, il resto è made in Germany
http://unionesarda.ilsole24ore.com/primo_piano/?contentId=56319 Poi ci si lamenta delle rappresaglie naziste... Per qualche morto sotto i razzi di hamas nei giorni scorsi, questi prendono e radono al suolo tutti e tutto, facendo 140 morti + di 200 feriti, e uccidendo di conseguenza donne bambini ed ufficiali di polizia addirittura... Se non è una strage questa...
Se fosse stata la Russia la avrebbero accusata di avere una reazione eccessiva, di essere violenta ecc ecc, come in Georgia. Israele invece può farlo impunemente perchè è considerata legittima difesa.L'imparzialità dell'informazione in Italia è un miraggio. Ma vabbè, se questo è necessario per istruire il popolo...
Infatti su questo NG e non solo, la Russia è stata più che giustificata per le sue azioni in Georgia. Vogliamo nn giustificare gli israeliani? Devono star li a prendersi i razzi che piovono loro in testa dopo che qualche grattasassi di Hamas ha deciso unilateralmente che la tregua era finita? A Tel Aviv non sono dei santi, intendiamoci. Ma non addossiamo, come sempre, tutte le colpe a loro. Anche l'Egitto ha le sue belle colpe, prima fra tutte essersi sempre rifiutato di aprire il valico Rafah, attraverso il quale gli aiuti per i poveracci di Gaza sarebbero potuti entrare.
Confrontiamo il bombardamento su Tsikinvali (o come diavolo si chiama XD) con i morti causati dai razzi di Hamas, così ci facciamo un idea sulla differenza che c'è tra le due cose? Teniamo anche conto dell'invasione del territorio dell'Ossezia e la confrontiamo con... ehm.... no aspetta... con niente? Israele ha chiuso i valichi e negato l'accesso a Gaza non solo degli aiuti umanitari, ma anche dei fondi raccolti dai palestinesi in CIsgiordania. Assediare e ridurre al collasso umanitario un'area con milioni di palestinesi A ME (e non solo a me viste le proteste di mezzo mondo) sembra una grossa violazione della tregua.
Infatti, io ho detto che anche a Tel Aviv non sono certo dei santi. E spesso e volentieri esagerano. Ma se la guardi da questo punto di vista la tregua non c'è mai stata, eppure fino all'altro giorno c'era ed era rispettata anche da Hamas. Torno comunque a ripetere che il valico di Ramah da sull'Egitto, un paese musulmano, e non su Israele. Eppure gli egiziani lo hanno tenuto sempre chiuso, non facendo passare niente, in fatto di aiuti umanitari. In realtà dei palestinesi, e questo ormai è un fatto risaputo, non frega nulla nemmeno tra gli stati arabi. Perché Hamas non lancia i razzi anche da quella parte? Poi sulla violenza della risposta si può sempre discutere. Da un paio di giorni Israele andava avvertendo Hamas di smettere di lanciare razzi, altrimenti sarebbero andati incontro ad una rappresaglia. Ma hanno fatto orecchie da mercante, ben sapendo che ora l'opinione pubblica palestinese (e musulmana in generale) si sarebbe stretta ancora di più attorno a loro. Guardando alla Georgia, potremmo argomentare che il territorio russo non è stato toccato dai georgiani, eppure la russia è intervenuta ugualmente. Ma qui scivoleremmo decisamente fftopic: e, d'altronde, ne abbiamo già parlato e riparlato mesi fa.
Anchio dico che Israele in qualche modo può reagire, ma a parte che è una situazione che lei stessa contribuisce a creare, imho è inutile ed eccessivo andare con aviazione e carri armati contro quei straccioni di hamas che hanno lanciato qualche razzo. Solo che ora viene trattata come legittima difesa, mentre allora in Georgia quando i russi attaccarono i georgiani dopo che dei loro soldati della forza di interposizione con mandato ONU erano stati uccisi insieme a centinaia/migliaia di civili dell'ossezia, dovendo attaccare pesantemente visto che avevano contro un'esercito serio, furono accusato di aver usato una forza eccessiva. Ora, va bene "tifare" per l'occidente, ma cerchiamo di non esagerare, almeno nell'analisi degli scenari. O hanno esagerato tutti e 2(il che potrebbe essere un'analisi condivisibile) o nessuno dei 2 ha esagerato. La eccessiva partigianeria nelle analisi delle situazioni è una cosa che per mia indole mi ha sempre irritato, forse irrazionalmente. E nell'informazione che istruisce gli italiani questa abbonda.
Volevo chiarire prima che nascano equivoci: l'eccessiva partigianeria è dell'informazione,informazione che vorrei anche decisamente più approfondita. Non tua, Patton, anche se non condivido pienamente le tue idee. Mi scusino i signori per il doppio post.
Spesso e volentieri si cade nell'eccessiva partigianeria per alcuni motivi. Uno potrebbe essere dare ascolto a tutte le panzane che raccontano i vari media che, per altro, (almeno quelli che seguo io) si suddividono abbastanza tra pro e contro una o l'altra parte. Oggi ad esempio sono stato sorpreso da Sky TG 24 che ha tenuto in studio tutta la mattina uno dei giornalisti di Al Jazeera che, ovviamente, ha tirato l'acqua al suo mulino (in modo sfrontato, ma vabbé, è comprensibile), mentre poco spazio hanno dato (almeno fino a quando ho seguito io), all'altra campana (fa eccezione una parlamentare italiana sfrontatamente filo-israeliana). Per il resto, credo che ben difficilmente Israele intenda entrare nella striscia di Gaza via terra. Non saranno tanto folli. Si tirerebbero addosso una marea di guai e di perdite. Sono ben contenti dall'esserne usciti e quindi non vedo perché dovrebbero ritornarci. Per il numero delle vittime, sappiamo bene come vanno le cifre da quelle parti. Io aspetterei qualche giorno per vedere qualche dato in più. Molto probabilmente si ridurranno di terzi. Forse allora la reazione non sembrerà così violenta come è stata annunciata oggi. PS concludo dicendo che non seguo più nulla dalle 14, quindi se è successo altro che mi smentisca clamorosamente, beh, pazienza.