perchè ??? sarebbero molto ma molto più ricchi visto che tratterrebbero tutto ciò che entra lì con turismo e tasse, diventerebbe una nuova islanda.
Non saprei... Con l'aria di crisi che gira ora non credo gli convenga separarsi dalla Francia...:humm:
http://it.youtube.com/watch?v=VPzgOTzqSo4 La francia e l'Italia sono paesi democratici? Facessero un referendum regionale!
domanda che non vuole essere provocatoria, ma che secondo me permette qualche ragionamento, e che vale anche sardegna e sicilia, ma correggetemi se sbaglio. 1. Le risorse che vengono prelevate, sono sempre superiori alle risorse restituite? Mi ricordo di aver letto, ma se serve posso cercare, che da noi le ragoni a statuto speciali dallo stato ricevono indietro più di quanto versano. Anche la Corsica ha uno statuto suo speciale come area depressa, quindi in parte il ragionamento può essere fatto paro paro. 2. Per sfruttare il turismo (che non sempre basta da solo, vedasi Monaco che differenzia la propria economia) servono reti, relazioni e infrastrutture. Sono certo che tenendosi le proprie risorse Ajaccio potrebbe essere un porto fighissimo o Bastia avere un aeroporto efficiente, la domanda: una corsica senza la francia riusicrebbe ad avere collegamenti abbastanza forti con il continente? magari molti francesi a quel punto potrebbero andarsene tranquillamente in camargue o in sardegna. Come dire l'individualità della corsica conta meno che essere parte di un grande paese. che ne pensate?
Appunto, ok che sono 150000 (non immaginavo così pochi!) ma togli tutto l'appoggio francese in termini di investimenti e collegamenti... Dubito che sarebbero in grado, che so, di costruire nuove infrastrutture. Le regioni a statuto speciale sono una voragine di perdite per l'Italia.
Stessa lingua, stesso sangue. Libertà ai fratelli corsi, premesso che non ho il minimo dubbio che siano italiani quanto un toscano o un ligure. Ora non mi dilungo molto, ma appena c'ho un pò di testa posterò qualcosa di interessante.
Dubito che i corsi si sosterrebbero da soli, in fin dei conti è un isola come la sicilia o la sardegna e solo il turismo o le tasse non basterebbero. Forse come paradiso fiscale funzionerebbe bene!
Si devono anche considerare i milioni (si, milioni, l'ho letto in un libro ) di Corsi che vivono sul continente.
« Di queste due terre gemelle, la Sardegna e la Corsica, la più italiana per la sua posizione geografica e per le tradizioni storiche è precisamente la Corsica, che oggi appartiene alla Francia. Una sensibile occhiata alla carta mostra che la Corsica dipende naturalmente dalla penisola italiana. Ha lo stesso clima, gli stessi prodotti naturali dell'Italia ed anche i suoi antichi annali e la lingua dei suoi abitanti ne fanno un'isola italiana » (Elisée Reclus in Geographie Universelle) Brevissimo toccata e fuga che sono all'università. C'è da considerare che la Corsica ha vissuto una delle più devastanti esperienze del'intero panorama europeo sul piano bellico. Il contributo di corsi nella prima guerra mondiale nelle fila francesi fu nell'ordine dei 20.000 caduti che, contando su una opolazione complessiva corsa di 290.000 anime al 1891, ci fa capire quanto tutto ciò si avvicinò al concetto di distruzione di un'intera generazione di giovani corsi. Da lì iniziò il calvario dell'emigrazione per i nostri fratelli corsi. Significativo il fatto che i corsi subirono una potente snazionalizzazione nei costumi e nella lingua imposta da Parigi e volta a cancellare l'autoctonia come prima nella Contea di Nizza. IL divieto dell'uso dell'italiano, la proibizione dei nomi italiani ed altre cose quali l'impiego della Legione Straniera per l'uso della violenza contro i villaggi e le popolazioni restie a riconoscere la sovranità francese, completano il quadro di un'isola che da quasi più di trecento anni lotta per il diritto di affermare la propria originalità. Chi ogni soffiu di vita, sia u soffiu di libertà. Libertà ai patrioti corsi.
cacchio theblooder leggendo i commenti del video che hai linkato a quanto pare state degenerando agli insulti XD