Mi riferisco alla pena di morte prevista nei paesi "democratici", quindi escludiamo Cina e Iran dove la pena di morte può essere applicata per molti altri reati (politici, religiosi o reati considerati minori). Sto quindi parlando degli omicidi efferati attualmente puniti con la morte in molte democrazie liberali, tra i quali spiccano la maggior parte degli stati degli USA (42 esecuzioni nel 2007) e Giappone (9 esecuzioni nel 2007) Cosa ne pensate?
Favorevole solo in determinati casi, per determinati reati di crudeltà ed efferatezza e solo con la certezza della responsabilità. Il carcere in sé servirebbe per rieducare, ma in alcuni casi non c'è rieducazione che possa migliorare una persona. Io altresì sarei favorevole ai lavori forzati e al carcere duro e/o all'ergastolo. Alcuni crimini non possono risolversi in 5 o 10 anni di galera. Così in primis mi viene in mente un omicidio mi pare a napoli: un tipo tocco incidentalmente con la sua macchina quella di un altro. Quest'ultimo con l'aiuto di suo figlio si reca nel negozio di loro proprietà, si muniscono di mazze e bastoni, tornano dal tipo colpevole di aver fatto l'incidente e lo uccidono di mazzate. Questi possono essere rieducati? NO. La pena minima per questo per me sarebbe l'ergastolo. La pena di morte non sarebbe la regola ma l'eccezione in casi di estrema crudeltà e insensatezza.
generalmente sono contrario alla pena di morte intesa come punizione dell'individuo non recuperabile tipica di alcune democrazie mentre quando c'è lo scopo "educatore" dietro questa pena in certi casi sono favorevole,sembrerò un mostro ma "colpirne uno per educarne cento"...
Io sono parzialemente farovele alla pena di morte anche se nel nostro paese non ci sarà mai a causa dell'influenza e anche del potere che ha lo stato del vaticano. Dico "parzialmente" perché da una parte mi sembra un metodo crudele per porre fine ad un essere umano, d'altra parte molti dei crimini efferati commessi vengono puniti con pene "ridicole" e quindi non possono di certo scoraggiarne dei futuri. Preferisco comunque non approfondire il discorso perché potrei non essere di parte e dire delle cose dettate dalla rabbia, ma ulcuni crimini religione o non dovrebbero essere puniti con pene esemplari come la condanna a morte o per lo meno con degli ergastoli, non con condoni della pena per buona condotta o roba del genere anche perché chi toglie la vita ad un essere umano volntariamente deve essere punito con la galera a vita o con la pena di morte, non può essere assolutamente inequivocabile, anche perché la persona che é morta per mano di un'assassino non avrà mai più la possibilità di rifarsi e quindi é giusto che un assassino sconti per la sua esistenza la pena se non con la morte almeno fino alla morte naturale dello stesso, quindi a marcire in prigione.
Sono tendenzialmente contrario alla pena di morte; credo che chi si macchi di crimini davvero gravi (in primis omicidio) debba scontarsi un bell'ergastolo (ma di regime duro, senza sconti e permessi vari)... Purtroppo abbiamo visto, soprattutto qui in Italia, che ciò spesso non accade...
Non ho preclusioni ideologiche contro la pena di morte, secondo me se commetti crimini inumani lo stato ha tutto il diritto di esercitare un potere punitivo, arrivando in casi estremi anche a togliere la vita al criminale. Sono nei fatti contrario perché stabilire con assoluta certezza la colpevolezza di un sospetto in alcuni casi è impossibile. Preferisco non condannare un colpevole che mandare a morte un innocente. Un saluto
All'atto pratico però non funziona. Non ci sono significative riduzioni di reati efferati laddove c'é la pena di morte. Gli usa sono un esempio perfetto... Un saluto
Bhè, mi hai tolto le parole di bocca. Se c'è bisogno di uccidere qualcuno per placare il popolo( es. Saddam) non avrei nulla in contrario. Anche perchè l'ergastolo in un carcere duro non credo sia molto meglio della morte. Lo so, sono uno di quelli che da poca importanza alla vita degli altri e molta alla sua.
La pena di morte non serve come deterrente, le statistiche parlano da sole. Io preferirei invece convertire l'ergastolo in lavori forzati. Escludendo casi dove è consigliabile il totale isolamento (ad esempio per i boss mafiosi, onde evitare che comunichino direttive all'esterno), in altri tipi di condanne non vedo perchè la società debba accollarsi i costi del detenuto, specie nel caso di condanne lunghe e definitive.
Questa del deterrente non l'ho mai capita...e chi ti dice che senza la pena di morte i reati efferati non aumenterebbero?Lasciando stare il fatto poi che le statistiche lasciano il tempo che trovano(oggi ci possono essere 3000 incidenti mortali stradali e il mese prossimo ce ne sono 700 in meno non significa che è merito della patente a punti o dell'uso obbligatorio del casco,ma del caso...),a mio avviso non è solo questione di deterrenza, ma di giustizia.Perchè applicare la pena di morte per omicidi volontari e cruenti dovrebbe essere un ingiustizia?Chi lo dice?Viviamo forse in paesi dove la legge è dettata da fonti religiose? Tralasciando il nostro paese che è uno "stato confessionale, suddito del vaticano" e non laico,in paesi come gli Usa e il Giappone la pena di morte è una forma di giustizia sociale che a mio avviso magari non fa diminuire i reati, ma può evitare escalation di violenza dettate dalla vendetta(lo stato che è neutro applica la pena al posto tuo)....In fondo è lo stesso discorso dell'eutanasia se ci pensate...
contrario, assolutamente, togliere la vita a qualcuno è un diritto che nessuno ha, e ci renderebbe uguali agli ipotetici assassini che si vuole "punire", piuttosto lavori forzati oppure si potrebbe usare i criminali per esperimenti coi farmaci invece che gli animali, certo solo se per reati gravissimi e nel caso che la colpevolezza sia accetrata e sicura.
Io non sono favorevole anche se di sentimento in certi casi mi viene automatico dire a morte. Il motivo, perchè non sono favorevole, non è determinato da un sentimento di pietà,verso persone che tolgono la vita volontariamente ad altre,ma da un altro motivo,e cioè la poca fiducia nella giustizia. Molte persone sono state condannate ingiustamente e rilasciate dopo 30 o 15 anni di carcere,se ci fosse stata la pena di morte sarebbero state uccise,come è già successo in paesi dove vige la pena capitale,senza avere colpa. Personalmente credo che dire in certi casi e in altri no,non sia facile da stabilire,e che il portafoglio diventerebbe fondamentale anche nel stabilire questo. Per quanto riguarda invece i crimini a sfondo sessuale sono per la castrazione.
Non mi pare una motivazione accettabile....e per chi confessa un infanticidio?chi confessa comunque un reato e non cè alcun dubbio sulla sua colpevolezza?