Credere che la politica monetaria avrà una forte influenza su questa crisi per quanto mi riguarda è utopico! Si vuole curare una crisi generata da troppo debito, facilitando ulteriormente l'accesso al debito. Una crisi generata da un debito privato del 100% in america da risolvere con aumenti della spesa pubblica e quindi del debito pubblico... Se la coperta è piccola, ovunque la si tira, ci si scopre da qualche parte... La crisi è una cura, la cura agli eccessi di consumo sostenuti dal debito in America di questi anni, bisogna ridimensionare il debito e di conseguenza i consumi, tornare a livelli sostenibili. Si può attenuare si la crisi aumentando temporaneamente la spesa pubblica, ma ricordiamoci che Keynes ha molto successo perchè in poche parole uno è andato dai governanti a dire: "Guardate che più spendete e meglio è" e a quest'ultimi non è parso vero di avere un'economista dalla loro e che gli dia la possibilità di coprire i loro sprechi e la loro inefficienza in questo modo...
chi sfanga la crisi è chi ha la forza di investire in questo momento. gli stati hanno la possibilità e la necessità di farlo, i vincoli servono, ma non sono dogmi insuperabili, quindi se lo riterranno opportuno - ed io penso che lo riterranno - aumenteranno la spesa, speriamo in investimenti anzichè in soli ammortizzatori
Non penso, sinceramente, che l'Italia possa fare grossi investimenti pubblici senza riperdere il controllo del debito pubblico,il che visto il nostro debito pubblico son dolori. Per l'Italia personalmente penso sia meglio pensare a tagliare il debito, alla lunga ne guadagneremmo. Anche perchè il debito crea quell'effetto spiazzamento che ostacola gli investimenti privati. Se si parla in generale invece vabbè, sono d'accordo.
Up! Avessimo avuto il debito all'interno dei parametri di Maastricht (60%) ora sarebbe tutta un'altra storia... In teoria il debito di un paese può arrivare anche al 1000000%, ma questo se c'è piena fiducia, mentre mi risulta che già con il nostro debito attuale sia intorno ad A (il massimo mi sembra sia tripla A) è chiaro che la fiducia già ora come ora non sia massima, e se cala ulteriormente, tutti potrebbero chiedere di rientrare, e l'Italietta bella va in default... Per non parlare di quanto sia diseconomico un'indebitamento di quei livelli...
la cosa principale del debito pubblico è che se tutti chiedono di riavere i propri soldi imprestati all'Itaglia, l'Itaglia diventa insolvente e facciamo la fine dell'argentina...
No, non è proprio così, in Francia potrebbero ripagare tutti i debiti nel giro di 6-8 mesi, in Germania anche, in Italia non basterebbe un'anno, ora è meglio lavorare gratis per 6 mesi o per un anno ?? Vabbeh, consoliamoci, agli americani non basterebbero 3 anni...
3 anni? Confondi il debito pubblico con il debito totale... O altrimenti, pensi che quel che garantiscono con i salvataggi faccia parte del debito pubblico, ma il loro debito pubblico è ancora intorno al 70% http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...20-11dd-b9db-0f80caa3e4f6&DocRulesView=Libero
In effetti, mi pare che nessun paese potrebbe mai rimborsare il debito pubblico per l'ipotesi che i titoli in scadenza non fossero rinnovati. Sicuramente non ci sarebbe liquidità sufficiente. Secondo me non ci sarebbe nemmeno un patrimonio liquidabile (a meno di non privatizzare tutto il territorio dello stato, quindi vendere tutti i beni del demanio, compresi mari, montagne e piazze, il che a legislazione vigente sarebbe anche illegale). Mi pare proprio che lucared95 abbia perfettamente ragione. BTW: la stessa cosa succederebbe se tutti i depositanti chiedessero alle banche la restituzione dei loro soldi. Siamo sempre lì: tutto il sistema si regge sul debito delel banche e dello stato, non possiamo eliminare il debito. Dobbiamo piuttosto chiederci se e quando il debito è sostenibile.
Il debito e la sua solvibilità nei grandi numeri è una scommessa. Quindi è un problema di fiducia rispetto alla potenziale solvibilità del sistema. In italia il debito pubblico è molto alto, ma se necessario abbiamo margini di manovra (tradotto ce ne fottiamo, perchè la posta in gioco troppo alta). Tra l'altro nel nostro Paese il Governo non ha dovuto varare misure straordinarie, ma ha semplicemente garantito il suo intervento a tutela dei piccoli risparmiatori in caso di bisogno, tradotto ha iniettato fiducia nel sistema e lentamente il sistema si sta assestando. Ce ne fosse bisogno potremmo ricorrere ad altre misure.
Visto il periodaccio per le banche (non che non se lo siano cercato...) meglio precisare. E' necessaria una semplificazione del modello, e quindi non prenderemo in cosidierazioni la redazione "creativa" dei bilanci, le truffe finanziarie ed altri elenmenti che tendono a raggirare le regole, etc, etc,. Le normative di bankitalia prevodono un stretto controllo sulle banche in modo che il rapporto sia congruo tra il rapporto tra attivo+raccolta rispetto ai cosidetti "impieghi". Le direttive di Basilea 2 poi non soltanto limitano gli impeghi rispetto all'attivo (racolta + attivo) ma subordina gli impieghi rispetto alla qualità creditizia ... Esempio fatto 100 il patrimonio che una banca puo impiegare in prestiti potrebbe essere costretta ad impegnarne solo 40 se i soldi venissero dati ad attività particolarmente pericolose. E quindi importante non confondere i flussi finanziari di cash flow con la reale solidità del sistema bancario. PErtanto e' possibile affermare che: Se tutte le scadenze debitorie del circuito bancario venissero liquidate senza nuove emissioni di titolio di credito, il sistema bancario si troverebbe in difficolta di liquidità ma, se le regole fossero state correttamente rispettate, avrebbe sufficenti mezzi per far fronte ai propri impegni. Discorso diverso e' per gli stati sovrani. Ma dopo il discorso diventa estramento complesso
Hai perfettamente ragione, ma come abbiamo visto, quando l'indebitato finale non paga le rate chi interviene è, praticamente sempre, lo stato che si prende l'onere di tutelare il sistema... E' così anche in italia, a differenza che qui l'indebitamento dell'indebitato finale è molto più limitato. Di conseguenza il debito totale si riflette sempre e comunque sul debito pubblico. @Gresbeck, il debito ha un senso se serve a pianificare qualcosa per migliorare il futuro o per correggere il passato, quello che sta succedendo ora invece dimostra che il debito è un modo sicuro per generare interessi e per generare interessi c'è la necessità che qualcun'altro s'indebiti o che s'indebiti sempre di più. Tutte le assicurazioni, le banche, le finanziarie, le banche d'affari lucrano sul debito pubblico, ogni anno gli interessi sul debito pubblico aumentano e chi li paga è sempre il cittadino con le proprie tasse senza vederne un tornaconto, a meno che non diventi anche lui creditore dello stato comprando il proprio debito. Stiamo arrivando ad un livello tale che si stanno emettendo obbligazioni per pagare gli interessi delle altre obbligazioni... Per le banche è diverso, perchè loro possono chiedere il rientro immediato dei crediti a copertura dei correntisti, e i crediti di una banca non dovrebbero essere inferiori al valore dei propri conti correnti, altrimenti non chiederebbero denaro in prestito ad altre banche o alla banche d'Italia. Quando invece succede che non ci sono soldi, allora qualcuno ha fatto qualche cazzata speculativa o s'è imbarcato in operazioni ad alto rischio, come prestare i soldi senza garanzia. Il mercato è pieno di merda speculativa ora e chi ha fatto cacchiate ne paga le conseguenze, o almeno dovrebbe... Un tempo era l'oro a fare da garanzia adesso è la finanza creativa. Leggere sempre BENE i contratti prima di firmare.
Io non so come si fa a vedere l'Italia meglio degli USA, forse ci siamo dimenticati che l'Italietta nostra è in crisi già da un bel pezzo, che da quando siamo in Europa ci siam sempre beccati i rimproveri di maastricht e che come crescita PIL eravamo tra gli ultimi OCSE... Adesso con questa crisi tendiamo a dimenticarcelo...
Ma è proprio questo il punto, dire che ci sarebbe una temporanea difficoltà di liquidità, ma la banca avrebbe mezzi per far fronte ai propri impegni è una contraddizione in termini, perchè accantona quello che è il problema fondamentale, e cioè le scadenze. Se vado a ritirare i miei depositi in banca, il fatto che la banca abbia una corrispondente posizione creditoria in un mutuo a trenta anni erogato per l'acquisto di una casa fa sì che la banca in questo momento non abbia i soldi da restituirmi. Mi vuoi dire che le norme prudenziali (che evidentemente non conosco nei dettagli) impongono alle banche di avere il 100% di copertura delle posizioni debitorie attraverso posizioni creditorie con scadenza corrispondente? Non credo. Se così fosse, tutti i depositi a vista dovrebbero essere coperti attraverso somme che le banche tengono in cassaforte, il che evidentemente non è. La verità è che le stesse regole prudenziali dell'attività bancaria assumono un dato comportamento normale dei depositanti, per cui non è verosimile che tutti i iclienti contemporanemanete chiedano il ritiro dei depositi. Se tuttavia si determina una crisi, e la clientela tiene un comportamento anormale e corre a ritirare i depositi, il sistema salta, anche se tutte le banche rigorosamente rispettano i parametri di equilibrio stabiliti dalla vigilanza. E da questo punto di vista, insisto, la sostenibilità del debito pubblico non pone problemi molto diversi. Entrambi sono sistemi che si reggono non sulla attuale disponibilità delle somme da restituire ai creditori, ma sulla fiducia che i creditori non rientrino dalle loro posizioni.
Mi pare molto strano. Fonte? Gli aggregati monetari sono tenuti strettamente sotto controllo dalle varie banche centrali, è assurdo pensare di fare qualunque intervento di politica monetaria se non si sa la quantità di moneta in circolazione. Ad ogni modo, per misurare la moneta si considerano gli aggregati M0-M1 ecc, oggi contare solo la moneta intasa come banconote è ridicolo, un conto corrente o una carta bancomat, di credito o ancora gli asssegni sono da considerarsi denaro circolante a tutti gli effetti. Edit: e infatti, una rapida visita al sito FED: Aggregato M1, storico, mensile http://www.federalreserve.gov/releases/h6/hist/h6hist2.txt
Infatti è proprio così, è un sistema che si basa sulla fiducia. L'intero sistema degli scambi in un dato momento si basa sulla fiducia, dato che se io acquisto o vendo qualcosa, per poter fissare un prezzo, occorre che ci sia qualcuno disposto a comprare o vendere. Anche lo stesso denaro contante si basa sul principio che sia comunemente accettato come numerario, cioé come bene intermedio da utilizzare negli scambi per superare i limiti evidenti imposti dal baratto. DI per sé il denaro contante non ha nessun valore, il suo valore è dato dalla quantità di beni o servizi che mi permette di acquistare. Arrivando ad estremizzare il ragionamento, neppure l'oro, bene di scambio per eccellenza utilizzato nel corso dei secoli, ha il valore che gli uomini decidono di dargli in quel dato momento: se sto morendo di sete e di fame nel deserto, non me ne faccio nulla di una miniera d'oro... Il debito pubblico si regge sul fatto che i cittadini rinnovino bot e btp, altrimenti facciamo la fine dell'argentina. Con una grossa differenza: l'argentiva aveva una buona fetta del suo debito pubblico in mano estera (USA e Italia in primis), quindi se non paghi ti sputtani a livello internazionale (e infatti all'argentina non fa più credito nessuno è hanno dovuto forzatamente nazionalizzare la previdenza privata per reperire risorse poco tempo fa) ma meno a livello interno. In Italia, almeno fino a qualche anno fa, il grosso del debito pubblico è in mano dei comuni cittadini (i BOT people). Ergo se non rimborsi ti linciano, e giustamente. Sul discorso dei conti correnti, il principio è analogo, con la differenza che le banche sono tenute a controlli molto più rigidi (e basilea 2 li estremizza) per poter operare. Ovvio che se tutti corriamo a prelevare contante allo sportello la situazione è insostenibile per il sistema. Ma che te ne fai di avere in casa pezzi di carta senza alcun valore? Pensate forse che se collassa il sistema bancario ed economico avere banconote o monete serva a qualcosa? Un saluto
Lo ha detto il presidente FED. Operazioni di mercato aperto e acquisto titoli tossici e/o debiti di istituti in crisi di liquidità. MArgini di manovra ancora ce ne sono. Limitati ma ce ne sono. Come già accennato da qualcuno, il Giappone ha già sperimentato (in maniera fallimentare) la politica dei tassi zero (anzi, tassi reali negativi). E' quello che la BCE vuole assolutamente evitare. Un saluto.
Lo dice la stessa fed: http://www.federalreserve.gov/releases/h6/discm3.htm non fornendo più questi dati non si ha più, ufficialmente, la capacità di conoscere l'ammontare del numero fisico e del taglio delle banconote circolanti, di conseguenza nemmeno se questo valore cresce (nuove stampe) o meno (rottamazione, usura, perdita etc...), non è dato saperlo. La Federal reserve è nata come Società per Azioni i cui azionisti devono rimanere segreti come stabilito dal Federal Reserve Act. A parte la breve parentesi sotto Kennedy la Fed continua ad avere potere di conio.