Rivango questa discussione anche se il titolo non rende molto l'idea, ma in realtà si scriveva di scuola e dei suoi problemi fondamentalmente. Ritengo che l'articolo linkato di seguito spieghi molto bene la nostra scuola italiana e posso interessare a qualcuno di questo forum..... se ne avete voglia buona lettura: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/t...blog=25&ID_articolo=5563&ID_sezione=&sezione=
Molto ben scritto, ottimo articolo e per molti aspetti condivisibile. Però diciamocela tutta, se gli insegnanti avessero più coraggio e incominciassero, con il sostegno dei presidi, a bocciare chi "non è recuperabile", forse simili situazioni non esisterebbero. Perché poi alla fine il punto è quello, chi è insufficiente non deve passare alla sezione successiva per diritto divino, o si mette a studiare o viene bocciato. Questo dovrebbe essere una concetto normalissimo in un Paese normale, il problema è che noi non lo siamo più da tempo e già da ben prima dell'introduzione dei corsi di recupero... Agli insegnanti, dal bei tempi del 6 politico in avanti, io contesterò sempre la responsabilità di aver formato generazioni di incompetenti (all'interno della quale io mi includo) per la paura di svolgere con responsabilità il loro mestiere, responsabilità che, a spesso, richiede fermezza e non buonismo ad oltranza. Un saluto
Hai perfettamente ragione (lo dici ad un falco sempre pronto ad alzare la mano quando si vota per la bocc........ ), tuttavia questa situazione che descrivi non è frutto di una pura fortuita deriva, ma di una ben precisa direzione scelta, diversi anni addietro. La pedagogia del nostro paese e l'inclinzione politica degli insegnanti (spesso declinati al femminile :humm ha volutamente deciso di valutare sempre il discente in termini positivi e di non intraprendere nessun iniziativa di tipo punitivo. Questo modo di comportarsi, giusto o sbagliato che fosse, si è tradotto in quel buonismo dilagante di cui parli tu. Aggiungici la morta meritocrazia e l'inadeguatezza famigliare ed ecco servita la scuola di oggi. Vedi io in queste cose ci navigo dalla mattina alla sera ed ora con i voti numerici, la situazione appare ancora più eclatante; non entro nel merito, ti basti sapere che pure in una scuola formativa come le medie si potrebbero per i voti bocciare tranquillamente 6-7 alunni per classe, ottenendo: "disappunto" del preside, "disappunto" del provveditorato, "disappunto" del ministero, ricorso delle famiglie vinto in partenza, e dulcis in fondo una nuova bella classe di 34-35 alunni visto che i limiti per classe non valgono se aggiungi dei ripetenti .
Sicuramente non tutta la colpa è del corpo docente, ci mancherebbe. Ho avuto insegnanti validissimi e me li ricordo bene. "Stranamente" erano quelli meno "amichevoli" e un po' più severi, ma certe cose si apprezzano solo in seguito. I problemi che descrivi c'erano già una ventina di anni fa, ai miei tempi. Non si poteva bocciare più di tot, per evitare classi sovraffollate e alle superiori un po' di selezione si faceva solo in prima e, assai meno, in terza. Negli altri anni qualcuno veniva rimandato a settembre, pure se non aveva mai aperto un libro per tutto l'anno, dove poi veniva inevitabilmente promosso (e i libri continuava a non averli aperti). Non mi sento tanto di colpevolizzare chi ha introdotto i corsi di recupero, perché già ai miei tempi il rimandare a settembre era una farsa senza senso. C'é gente che è arrivata alla maturità portandosi sempre 3 materie (in uno scentifico: storia, fisica e matematica, ma che senso ha???) e il dramma è che si è diplomato, con il minimo ma si è diplomato. La maturità: già, un'altra farsa della nostra scuola (anzi, chiamatela sQuola), dove il 98% di chi ci arriva passa, con il risultato di svilire il diploma (ormai te lo richiedono anche per fare il netturbino) e far arrivare a livelli di istruzione superiore dei caproni con lacune allucinanti e incolmabili. Ma in fin dei conti, la laurea è un diritto di tutti, no? Un saluto.