La crisi del credito in un video.

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Darksky, 4 Marzo 2009.

  1. Darksky

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    L'ho visto soltanto, non so se c'è uno speech (sono in ufficio). Nonostante questo mi è sembrato davvero ben fatto ed esplicativo. Chiedo a chi è del settore (Invernomutoooooo) se quanto illustrato è completamente corretto o meno.

    http://vimeo.com/3261363

    Ovviamente se si vuole sviluppare l'argomento Crisi del Credito facciamolo pure ;)
     
  2. Armilio

    Armilio

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    Da quel che ho capito ( ah, non conoscere bene l'inglese), mi sembra un video abbastanza ben fatto ed esplicativo. :)
     
  3. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Sì, effettivamente è quello che è successo e che è alla base della crisi odierna. Ci tengo a precisare che la "vendita" dei mutui da parte delle banche non è una novità, è prassi comune dell'attività bancaria. In passato c'erano le "cartelle" emesse dalle banche con dietro i mutui residenziali...
    L'operazione di securitization (cartolarizzazione) dei mutui non è negativa in sé, soltanto richiede una corretta valutazione del rischio da parte delle banche.
    In una operazione di cartolarizzazione si prende un portafoglio di crediti (es: mutui residenziali), chiamato pool, e lo si suddivide in tranches. Come nell'esempio, si individuano almeno 3 tranches, una tranche senior, comprendente i crediti migliori (AAA), una mediana, con crediti di qualità intermedia (da AA a BBB) e una junior, che rappresenta i crediti più rischiosi. La tranche junior serve per coprire le prime perdite ed è ovviamente quella più rischiosa (e potenzialmente redditizia). I crediti cartolarizzati, attraverso una società veicolo, vengono venduti sul mercato sotto forma di titoli (ABS, Asset Backed Securities), ovviamente con rendimenti differenziati a seconda della tranche di appartenenza.
    Esistono diversi tipi di operazioni di cartolarizzazione, alcune, usate ad esempio nei finanziamenti con confidi (quelli per le piccole medie imprese, garantiti in parte da confidi), dove non c'é cessione dei crediti (e quindi trasferimento del rischio), ma la struttura è simile ad un'operazione di cartolarizzazione (sono le cosiddette operazioni tranched cover).
    E' evidente che se sottostimo la rischiosità del mio portafoglio e infilo nel pool crediti di scarsa qualità, l'operazione non funziona e crei un castello di carte.
    Il problema sta nella difficoltà di stimare il rischio di credito in questo tipo di operazioni, perché solo la banca conosce il rischio del suo portafoglio crediti e con un'operazione di cartolarizzazione tu di fatto stai trasferendo il rischio da te ad un altro soggetto. I mutui residenziali, per la loro elevata copertura (c'é un immobile a garanzia), dovrebbero essere "sicuri" e adattissimi a questo tipo di operazioni, ma se ne è abusato e c'é stato il collasso del mercato immobiliare, che ha de facto messo in crisi il sistema.
    In sostanza, l'aver concesso mutui a soggetti non in grado di ripagarli ha portato al collasso il sistema, purtroppo c'é stata una congiuntura di elementi sfavorevoli (speculazione, tassi molto bassi, mutui a tassi variabili negli usa ecc) che ha portato al disastro descritto dal filmino.
     
  4. ange2222

    ange2222

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    in tv mi è capitato di assitere a interviste con americani che si erano indebitati ben oltre le proprie capacità reddituali.

    Che senso ha questo?

    Se io guadagno 1000 $ al mese non contrarrò un debito di 2.500 $ al mese.

    Com'é successo tutto ciò?
     
  5. Antigono

    Antigono

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    Molto spesso la gente o non ragiona o ragiona col cu...

    Bisogna essere convinti che molte persone sono stupide, lo so che non è bello da dire ma è così. Se poi la stupidità si coniuga con l'avidità, il gioco è fatto.

    Vedi Carlo Cipolla "Allegro non troppo" (se ricordo bene) per una disamina semiseria della stupidità umana.

    Cito anche il proverbio: "Contro la stupidità degli uomini neanche gli Dei possono nulla"

    Va bene che Platone direbbe ignoranti e non stupidi, ma a me Platone non è che vada troppo.
     
  6. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Secondo me tutto si basa sul presupposto della speculazione immobiliare: guadagno 1000$ al mese, contraggo un debito di 2000$ al mese, ma tanto l'anno prossimo se non ce la faccio a pagare (cosa che ogni persona sana di mente riterrebbe praticamente certa) la posso rivendere ad prezzo superiore e ci guadagno pure. (Oppure la banca se la prende e la rivende lei, il che e' la stessa cosa).
    Ma se sull'ingoranza/stupidita' della persona media c'e' poco da dire o fare (e gli americani non mi paiono in media molto brillanti), cosa dire delle banche? sono loro che hanno pompato la speculazione e gnerato la crisi concedendo mutui che ovviamente non potevano essere pagati. A questo punto se cartolarizzano come ben descritto da Invernomuto sono tutti crediti ad alto rischio, cosa che la banca immagino sappia benissimo ma forse non altrettanto bene chi - magari dall'altra parte del mondo - compra i titoli della cartolarizzazione. Tuttavia finche' i prezzi del mercato immobiliare aumentano tutto funziona, appena smettono di crescere (ed e' ovvio che prima o poi lo faranno, nulla puo' crescere esponenzialmente per un tempo indefinito) tutto crolla rovinosamente. Esempi nel passato non mancano. Capisco l'imbecillita' di massa, ma possibile che banchieri da redditi a 7-8 cifre non ci abbiano pensato? Tutta la parabola e' durata almeno 15 anni, il tempo per riflettere c'era.
    Forse qualcuno piu' esperto delle logiche del settore bancario potrebbe spiegare come cio' sia stato possibile.
     
  7. ange2222

    ange2222

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    premetto che ho letto anch'io Cipolla; :)
    capisco il comportamento di qualche pazzo che ha fatto un mutuo fuori logica, ma il fatto che l'abbiano fatto in tanti è allucinante.

    Ed è allucinante che le banche abbiano concesso prestiti assumendosi rischi così elevati.
     
  8. Antigono

    Antigono

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    Beh sulle banche ti racconto un fatto vero (e mi scuseranno i bancari presenti a frotte).
    In breve vari anni fa (ancora epoca lire) dovevo provvedere all'acquisto dei mobili per la casa dovei sarei andato ad abitare con la mia compagna.
    Pertanto raggranelliamo cospicuo gruzzoletto e decidiamo di aprire un conto in comune per poi saldare su quello cucina, salotto, bagno etc.
    Quale banca scegliere?
    Chiaramente quella vicina a casa, la scelta era fra tre.
    Entriamo nella prima, vorremmo aprire un conto, abbiamo qui tot lire, vorremmo informazioni...
    Risposta: tornate domani che oggi abbiamo poco personale :)humm:)

    Chiaramente l'abbiamo aperto in un'altra delle due.

    Se le banche ragionano così, non mi stupisce...

    A proposito della speculazione edilizia:
    In Italia siamo passati da 40 a 60 milioni di abitanti in 50 anni.
    Il numero dell abitazioni in 50 anni è più che raddoppiato
    Attaulamente ci sono circa 60 milioni di abitazioni in Italia, 2,5 vani media.
    La popolazione italiana, per le attuali tendenze demografiche è destinata, anche a far conto degli immigrati, a scendere a 50 milioni nei prossimi 20 anni.
    Domanda: cosa speculi su un plausibile aumento di richiesta di abitazioni?
     
  9. Zarch

    Zarch

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    Ma più che di stupidità parlerei di incoscienza. Incoscienza delle banche nel concedere mutui ai cosiddetti subprimer, gente cioè che già in passato si era rivelata insolvente. Del resto io la persona che va a chiedere il mututo la capisco, cavolo, chi, in un periodo di tassi d'interesse molto bassi e valore del mattone in costante aumento, non sarebbe disposto a sottoscrivere un mutuo a tasso d'interesse molto basso, pur se variabile, pur di avere finalmente un tetto di proprietà sopra la testa? La stupidità quindi è stata dei banchieri (ed io studio Banca e Finanza XD) che hanno concesso questi mutui ad alto rischio per poi cartolarizzarli, ma la stupidità è stata anche delle autorità monetarie che non sono state in grado di garantire una politica dei tassi d'interesse sostenibile (perchè quando i tassi si sono alzati, anche le rate che erano a tasso variabile si sono alzate e giustamente la gente non è stata in grado di pagare) ed infine c'è stata anche stupidità da parte delle autorità preposte alla vigilanza che hanno lasciato prosperare un mercato non regolamento (over the counter mi pare che si dica) e ad altissimo rischio che poi, naturalmente, alla fine è esploso.
     
  10. archita

    archita

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    con un triliardo di debito vedremo gli USA vendere l'Alaska ai russi? :D
     
  11. Invernomuto

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    No, questo è un ragionamento non corretto. In Italia esistono regole precise sulla concessione del credito, fra i parametri che vengono presi in considerazione c'é anche il rapporto rata reddito. Per un mutuo, detto in soldoni, è difficile che te lo diano se la rata oltrepassa il 35% del tuo reddito. Poi i furbi ci sono e ci saranno sempre, ma ti assicuro che non è nell'interesse della banca prendersi l'immobile. Sicuramente negli usa c'erano controlli più blandi e un deficit normativo (lì la concessione del credito è sempre stata molto meno stringente), ma anche perché, come si vede anche dal filmato, chi procura alle banche i mutui sono agenti pagati a provvigione, che hanno parecchi interessi a "vendere il mutuo" e poche remore (tanto il rischio é della banca).
    Alla banca interessa che il finanziamento segua il suo iter e che vada a buon fine.
    Un credito in sofferenza genera perdite e le banche non sono intermediari immobiliari. Gli immobili di solito vengono ceduti ad imprese specializzate ad una piccola percentuale del valore di mercato. Per assurdo, se tu possiedi 200.000 di euro in immobili che non ti generano reddito, se chiedi un mutuo di 100.000 euro per acquisto casa e non hai redditi, la banca non te lo fa, anche se gli offri gli immobili a garanzia. Alla banca interessa che tu abbia la capacità reddituale di rimborsare il debito. Prova ad andare in banca a chiedere un finanziamento dicendogli che hai una casa ma non lavori e non hai redditi e vedi cosa ti rispondono...
    Il tuo patrimonio influisce poco.

    No, non mi torna, capisco il cercare un colpevole, ma ti faccio solo presente che le più colpite da questa crisi sono proprio le stesse banche (USA). Il sistema si è ingrippato e non lo si riesce a far ripartire. Negli USA sono già fallite, dal 2007 circa 20 banche. Alcune sono state salvate da un massiccio intervento statale. In molti, anche ai vertici, hanno perso il lavoro.
    Una speculazione avviene di solito per varie concause. E' sfuggito di mano un sistema già altamente esposto (si parla di collasso del sistema creditizio americano già dagli anni 90, se non prima).
    Tassi bassi, investimenti alternativi poco redditizi hanno pompato verso l'altro i prezzi delle case. Deregulation e introduzione di strumenti sempre più sofisticati (cartolarizzazioni ecc) delle quali è difficile calcolare il rischio, hanno fatto il resto. Dire che poteva tutto essere previsto quando tutto è successo è troppo facile :)

    Un saluto.
     
  12. ange2222

    ange2222

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    deregulation:
    "rimuovere i lacci e lacciuoli che frenano il libero mercato"

    quante volte in questi decenni abbiamo ascoltato queste parole?

    alla fin fine anche il mercato ha bisogno di regole.
     
  13. Invernomuto

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    Sono ormai in pochi a predicare il contrario.
    Cmq troppe regole soffocano il mercato e la libera iniziativa, troppo poche portano alla jungla. Il problema è trovare un equilibrio in un contesto dinamico dove le condizioni mutano continuamente (si pensi alla concorrenza con mercati stranieri, con sistemi di regolamentazione stranieri ecc ecc). Se io metto troppe regole, in un contesto mondializzato, io impresa prendo i miei capitali e me ne vado in un'altro paese dove le regole sono meno stringenti. Caso tipico: quotazioni delle imprese sui mercati americani, le regole dopo gli scandali Enron sono troppo rigide ed onerose e molte imprese hanno deciso di rinunciare alla quotazione lì per quotarsi in altri mercati (LSE ad esempio). Il problema delle regole è meno banale di quello che si pensi...

    Un saluto
     
  14. Zarch

    Zarch

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    Mi hai frainteso, io non è che sto facendo una caccia alle streghe cercando di individuare il "cattivo" della situazione, dico solo che se il sistema si è ingrippato, ex post, si possono individuare delle responsabilità nei comportamenti di determinate istituzioni anche se certo nessuno, anche quelli direttamente coinvolti nei comportamenti responsabili di questa crisi, pensava che si sarebbe arrivato a questo punto.
    Nello specifico, secondo me, e sempre analizzando ex post la situazione:
    -concedere credito a gente che già in passato era stata insolvente è stato un errore, ma dati i bassi tassi di interesse di allora, l'alto prezzo del mattone, la grande disponibilità da parte delle banche non fecero reputare questo un'errore;
    -è stato anche un errore permettere uno sviluppo tanto grande e soprattutto incontrollato della cartolarizzazione dei crediti, se non sbaglio si era arrivati prima della crisi ad avere banche che cartolarizzavano fino all'80% del loro portafoglio crediti, e contemporaneamente si permetteva a questi titolti, ora diventati tossici, di circolare senza controllo alcuno da parte delle autorità di vigilanza e con generose valutazioni da parte delle agenzie di rating, certo allora non si pensava che tanti di quei crediti sarebbero diventati carta straccia e quindi non ci se ne preoccupava;

    Quindi non è che volevo dire che sono stati commessi volontariamente errori perchè succedesse ciò, dicevo semplicemente che, ex post, è possibile individuare comportamento sbagliati da parte di determinate istituzioni che hanno portato alla attuale situazione, senza bisogno di dare dello "stupido" al subprimer di turno che, poverino, voleva un mutuo per avere una casa e ora si ritrova per strada.

    Un Saluto (ti copio :p) :D
     
  15. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Grazie della esaustiva spiegazione, in Italia una crisi come quella USA non sarebbe mai potuta capitare (magari un altro tipo di crisi), ma negli USA? seguono strettamente questi criteri di buon senso (prima che economici?)

    Mi rifacevo ad una citazione credo di Feynman (premio nobel per la fisica, ma non ricordo piu' chi ne fosse l'autore) che da studente - ovviamente non di economia! - mi era piaciuta molto: "Anyone who believes that exponential growth can go on forever in a finite world is either a madman or an economist."

    Una cresciata esponenziale (quella implicata da un +qualcosa% per anno costante) e' intrinsecamente instabile, e' una questione di fisica (o se preferisci di matematica applicata) prima che di economia: prima o poi il sistema non si regge piu'. Il quando non e' molto prevedibile, ma il risultato finale si'.
    (e qui mi riferivo a supermanager superpagati: avrebbero dovuto capire che andando avanti in quel modo prima o poi i nodi sarebbero venuti al pettine, anche se le motivazioni sono quelle che hai descritto).

    Ciao.

    @Zarch: credo che Invernomuto si riferisse a me. Bella analisi, ma se chi era responsabile delle scelte strategiche (delle banche, degli organismi di controllo, della politica) avesse pensato piu' a lungo termine si sarebbero evitati quegli errori di valutazione che hai indicato cosi' chiaramente.
     
  16. Invernomuto

    Invernomuto -

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    I criteri seguiti sono di tipo economico. Non posso dire se qui una crisi del credito non si sarebbe potuta verificare, il senso del mio ragionamento è che già in passato negli USA (e UK) le regole sul credito erano meno rigide rispetto alle nostre. I nostri istituti sono meno i esposti alla crisi dei mutui subprime e non è solo demagogia. Poi tra globalizzazione e altro magari ne risentiranno lo stesso (alcune banche ci sono finite dentro per via delle acquisizioni fatte). Il sistema USA del credito ha tutto sommato funzionato (pur se già da tempo se ne intravedevano debolezze strutturali) e si basa sul principio che i tuoi redditi sono destinati a crescere con il passare del tempo. In sostanza, ti diamo credito subito, poi tanto li ripagherai più avanti, quando avrai finito le costosisime università e guadagnerai stipendi che, a parità di ruolo nei settori medio alti, sono molto più alti di quelli nostrani. Se non rimborsi il tuo debito, la legge è molto efficiente e ti pignorano tutto in tempi brevi, oltre ad escluderti dal sistema del credito (li la legge funziona: tanto per dirtene una, l'ABI ha stimato che i prestiti in Italia potrebbero costare 1 o 2 punti percentuali in meno con una legge del fallimento più snella e un sistema giudiziario dove la media dei processi civili è 2 o 3 anni come nel resto del mondo civilizzato, non 10 come da noi...). Questo è il motivo per cui se tu vai in una banca italiana e chidei una carta di credito o un prestito appena aperto un conto ti dicono di tornare, a meno che tu non sia il figlio di Berlusconi, dopo un paio di mesi con una busta paga e dopo che ti hanno accreditato sul conto lo stipendio, mentre negli USA apri il conto e ti danno la carta subito.
    Negli USA ci sono pochi ammortizzatori sociali ecc ecc e quando il sistema economico va in recessione dall'oggi al domani ti trovi senza lavoro e senza reddito.
    Ovvio che una società del genere risente molto di più in caso di shock come quello dei mutui subprime. IMHO è molto più "instabile" (volutamente) rispetto alla nostra. In passato però si è anche visto che questo tipo di sistema è il più veloce ad uscire dalle crisi. La stessa economia, da che esiste l'uomo e il commercio, va avanti a cicli espansivi e recessivi (su questo c'é poco da fare, ma nel lung periodo il bilancio è positivo), negli USA diciamo che le recessioni hanno un impatto "sociale" più forte, ma in genere si rivelano meno durature rispetto all'europa, dove le aziende non possono licenziare (e quindi risanarsi) se non quando è troppo tardi ecc ecc. Vedremo chi ne uscirà da questa crisi e come; questa è una crisi molto forte, la più forte dal 29, quindi fare ipotesi è impossibile.


    Ma infatti nessuno crede che si possa crescere all'infinito. I paesi industrializzati oggi crescono a tassi molto bassi rispetto alla crescita del pil mondiale. In molti mercati, si parla di economie di sostituzione, dove la gente sostituisce il prodotto che ha con uno nuovo e più moderno, ed è ovvio che non puoi avere i tassi di crescita che hai in un mercato vergine.
    L'italia ha avuto incrementi reali del pil dal 94 ad oggi (e sono 15 anni) prossimi allo zero. Non mi pare che ci siano state rivolte sociali o persone trovate "morte di fame nei campi a mangiare l'erba" (figura che era invece abbastanza comune nei periodi non propizi dell'europa preindustriale).
    Ma chi ti dice che siamo vicini alla fine della crescita su scala mondiale? Io vedo intere aree del pianeta dove il benessere non è ancora arrivato (ed è verissimo che il consumo non è necessariamente benessere, ma se non hai di che mangiare non credo che tu possa essere tanto felice), quindi spazi di crescita ce ne sono eccome. Possiamo consumare sempre di più? No, senz'altro. Ma chi stabilisce qual è il livello di consumo corretto per ciascun individuo? De facto, nessuno consuma quanto gli basta per sopravvivere e i nostri livelli di consumo che noi consideriamo normali, sono lusso estremo per il 75% della popolazione del pianeta. La crescita è esponenziale perché i bisogni/desideri degli individui crescono esponenzialmente al crescere del loro reddito. Questo è il principio da cui bisogna partire. Non è solo l'economia a spingere i consumi all'estremo, siamo noi esseri umani, già in tempi in cui non esisteva il consumismo, ad avere bisogni che, per dirlo in termini matematici, sono direttamente proporzionali al nostro reddito. Ti assicuro che se tu vai ad osservare i consumi dei (pochissimi) ricchi presenti nelle economie pre-industriali troverai un livello di sofisticazione tale da far impallidire i consumi di molti ricchi di oggi. La varietà era scarsa perché scarsi erano i beni e servizi prodotti, ma vale la relazione che ti ho detto prima.
    Ergo diffido molto da quelli che predicano la crisi del consumismo e il ritorno alla frugalità: ad ogni crisi si dicono le stesse cose, che poi si dimenticano quando la crisi finisce...

    Un saluto e scusa la prolissità ma come avrai notato l'argomento mi appassiona
     
  17. Armilio

    Armilio

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    Ma come ha detto Invernomuto, era difficile calcolare i rischi di queste manovre per la quantità e la tipologia dei fattori in ballo.

    Quoto. Sono solo critiche moralistiche, visto che dal punto di vista economico sarebbero altamente insensate...
     

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