In questi giorni sono stato a Bruxelles e tra un giro e l'altro ho potuto assistere ad una grossa manifestazione di indipendentisti Catalani seguiti da altri gruppi più piccoli. La manifestazione dei Catalani era diretta al parlamento europeo e ovviamente la richiesta era 1 sola: indipendenza per la Catalonia Ecco qualche volantino Alla manifestazione partecipavano inoltre piccoli gruppi di indipendentisti Baschi e anche..indovinate un pò? indipendentisti veneti! Si perchè all'improvviso tra i cori un pò spinti e la gente che manifestava sono sbucate anche delle bandiere della serenissima. Questo gruppo (che nulla ha a che vedere con la Lega) rivendica l'indipendenza del Veneto e sinceramente non mi aspettavo di vedere un gruppo (fino ad oggi mai sentito) li a Bruxelles. Ho potuto fermare uno dei veneti che stava manifestando e velocemente sono riuscito a fargli qualche domanda. In poche parole questo gruppo crede in una UE formata da stati e non macrostati ("cosa abbiamo in comune noi veneti con dei piemontesi o dei calabresi?"). Ed ecco anche qui i volantini In Belgio ho potuto constatare la forte demarcazione tra valloni e fiamminghi, qui si dice anche che senza la sede dell'UE a Bruxelles il Belgio si sarebbe diviso, cessando quindi di esistere. La domanda che vi pongo è quindi questa, cosa pensate di questi gruppi indipendentisti? Come dovrebbe comportarsi l'UE verso queste situazioni? Credete sia giusto che un paese come la Catalonia ottenga l'indipendenza? E i Veneti ?
ma la Catalogna non ha già una propria lingua con tanto di cartelli stradali, insegne etc ?? I veneti hanno una cosa del genere ??
Io sapevo addirittura che potevano fregiarsi di molti privilegi, per questo sono rimasto un pò colpito. Forse in questo ultimo periodo la situazione in Spagna sta cambiando? Sui Veneti il buio più totale
Ciao! Sì, in Catalogna quasi tutti i cartelli stradali presentano la scritta in due lingue, così come, se non mi sbaglio, nella Comunità Valenciana e nei Paesi Baschi (sia in Spagna sia in Francia, dove un fenomeno analogo avviene in Bretagna).
In Veneto mi è capitato di vedere spesso delle scritte che inneggievano all'indipendenza del tipo: 'Veneto serenissima repubblica' oppure 'Veneto Stato', in particolare quest'ultima scritta è stata poi modificata da qualcuno in '- Veneto + Stato'
Non credo che la UE possa solo pensare di sostenere le richieste Catalane, visto che e' molto "ligia" al mantenimento dello status quo. D'altronde non e' un'associazione di stati? e come associazione di stati non puo' andare contro i suoi soci (come il governo spagnolo di Madrid) promuovendo l'indipendenza di altri. Tuttavia lo "strappo" recente e' stato il riconoscimento dell'indipendenza del Kossovo, per cui qualche frangia nazionalista catalana si sara' chiesta: perche' il Kossovo si' e noi no? La situazione catalana piu' o meno e' la seguente: la lingua catalana, dopo decenni di repressione (era addirittura vietato parlarla sotto la dittatura di Franco), e' lingua ufficiale della catalogna (accanto al Castigliano, lingua ufficiale di tutto lo stato), ed e' la lingua in cui vengono impartite le lezioni nelle scuole, in cui sono scritti gli atti publici, in cui vengono pubblicati i giornali, in cui viene trasmessa la radio pubblica, televisione pubblica ecc. Naturalmente non e' tutto arrivato gratis, ed i catalani hanno divuto difendere la propria lingua e la propria cultura dall'estinzione con le unghie e coi denti, sia sotto Franco "in clandestinita'", sia dopo nel pretendere il riconoscimento della propria identita'. Tutto questo ha portato anche un po' d'intransigenza (ed intolleranza nei confronti di chi parla solo castigliano), e quindi a rendere fastidioso ed antipatico l'atteggiamento catalano a causa dei suoi eccessi. Tuttavia sono eccessi dettati dalla necessita': se in Catalogna non fossero stati e fossero tuttora cosi' nazionalisti radicali forse il catalano sarebbe gia' una lingua morta. Lettura storica consigliata: D.Abulafia, "I regni del mediterraneo occidentale dal 1200 al 1500: la lotta per il predominio" (nonostante il titolo il libro e' centrato sulla staria degli stati catalani, che copre praticamente il 90% del contenuto, interessante per capire la genesi della Catalogna in relazione ai suoi vicini.) Il Belgio come lo conosciamo oggi fu creato nel XIX secolo (1830) staccando le province a maggioranza cattoliche dei Paesi Bassi ed assegnando loro un sovrano preso tra uno dei tanti disoccupati delle famiglie reali d'Europa (nel caso Leopoldo di Sassonia-Coburgo). I paesi bassi ex-spagnoli poi ex-austriaci erano stati uniti ai Paesi Bassi col congresso di Vienna ma le province cattoliche non avevano mai accettato il sovrano protestante del regno e nel 1830 avevano approfittato dell'occasione epr ribellarsi. Quindi meta' fiamminghi meta' valloni ma tutti cattolici. Un'unione un po' fragile: i fiamminghi erano la maggioranza ma la lingua ufficiale dello stato era il francese (e fu l'unica lingua ufficiale fino al 1898!): la rivolta era stata innescata dalle province valloni ed il francese era la lingua parlata dalle classi dirigenti di tali province (il vallone era la lingua del popolo, ma mi pare non ricevette mai piena dignita', tanto che oggi e' piu' o meno una lingua morta). Solo nel XX secolo i fiamminghi riuscirono ad ottenere pari dignita' fino alla costituzione di una sorta di "frontiera linguistica" interna tra le zone francofoni e le zone "fiammingofoni".
Credo sia giusto che tutti gli altri stati Italia compresa perdano l'indipendenza !!! Quando l'UE (ancora meglio le UN) sarà un paese solo stapperò lo spumante e brinderò alla nostra salute !!!
Vuoi campare a 100 ??? In Sardegna, cartellonistica, indicazioni, modulistica negli uffici pubblici etc, sono bilingue, attualmente siamo più indipendenti del veneto
Grazie, la Sardegna è una regione a statuto speciale, il Veneto no, loro queste cose mica le possono fare (credo). Che vuol dire campare a 100 ???
100 anni quale sarebbe questo apposito strumento meccanico, Ange ? Intendi quello atto a scagliare frammenti sagomati di piombo a distanza ?
in valtellina abbiamo avuto un paio di anni dove i cartelli dei paesi erano in italiano e in dialetto. secondo me è una cosa positiva, non tanto per rivendicare identità "statali" all'interno di uno stato (sennò dovremmo richiedere l'incorporazione nella svizzera ) ma per preservare la storia del territorio e il patrimonio linguistico/culturale
i veneti e i catalani hanno ragione...domani vado a bruxelles a chiedere l'indipendenza per il mio condominio...
A me sembrano esagerazioni inutili, alla fine non serve l'indipendenza per mantenere cultura e lingua di una certa regione. E alla fine putacaso sono sempre regioni abbastanza ricche a volere l'indipendenza, chissà perché... Ai Veneti chiederei se preferivano gli Austriaci.
Secondo i linguisti una lingua e' in estinzione quando il 30% dei bambini non la parla piu'. (e questo e' possibile in pratica solo se questa e' la lingua ufficiale dell'amministrazione pubblica (uffici, radio, televisione) e della scuola. Non e' sufficiente che sia insegnata, ma che sia la lingua in cui sono tenute le lezioni, altrimenti c'e' poca speranza di sopravvivenza. Questo e' quello che i catalani hanno ottenuto - ed e' quello che i francesi non concederanno mai ai corsi o ad alltre minoranze: e' il sistema di assimilazione che hanno usato dal XIX secolo.).
E questo che c'entra col chiedere un'indipendenza completa? LA Catalogna come dici tu ce l'ha questa conservazione linguistica, però vuole staccarsi lo stesso. MI sa che ci sono altri interessi dietro la richiesta.
Occhio a non confondere le dimostrazioni di una minoranza di una minoranza con le aspirazioni di riconoscimento etnico/linguistico di una bella fetta di popolo. Che io sappia i catalani stanno benone così come stanno. Così come di tutti i veneti che conosco nessuno vorrebbe mai e poi mai staccarsi dall'Italia.
Sul Veneto posso darti ragionissima perché è nuova anche per me, ma sulla Catalogna... Comunque tale discorso sugli interessi si riferisce a chi porta avanti la cosa al livello più alto.