Rivoluzione Francese: Le cause vanno ricercate nel Re Sole, 17° secolo. Le mire espansionistiche e le forti spese di guerra destabilizzarono le casse statali, i sovrani che gli seguirono non riuscirono a ripristinare la situazione, arrivati al 1789 il malcontento era alto. Inevitabile. Se vuoi dei perchè alla risposta della inevitabilatà si va nelk what if. Logicamente quello non fu l'unico motivo scatenante, l'assemblea degli stati generali ecc... furono altri motivi determinanti. Rivoluzione Americana: Le imposizione della madre patria, il non sentirsi inglese ma americano (sto facendo una visione molto semplicistica delle due rivoluzioni), le pesanti tasse, il monopolio della madre patria nel mercato americano furono tutti motivi scatenanti. Inevitabile. Per l'evitabile si va sempre nel what if.
Rivoluzione Francese: semplicemente inevitabile.Se al semplice e puro malcontento della popolazione francese ci aggiungiamo anche l'insofferenza dei sudditi nei confronti del Re dovuta alla convinzione che le loro tasse servissero solo e solamente a pagare la reggia di Versailles, si nota che è una S.Barbara con una miccia corta già accesa. Rivoluzione Americana:non sono un esperto in merito.Anzi sono un totale incompetente.Per quel che ho studiato sui libri di storia posso dire che a me sembra che fosse inevitabile, anche per il semplice sentimento di "americanismo" degli abitanti del Nuovo Mondo, futuri USA, i quali detestavano la corona inglese.Un po' come gli italiani sotto il dominio austriaco.
Wolf non comparare la rivoluzione americana con il nazionalismo italiano sotto il dominio asburgico. Son ben diversi. Allora. Rivoluzione americana. La situazione in data 1776 era drammatrica direi. Gli americani non erano rappresentati al parlamento inglese, la situazione economica era di duro monopolio inglese: gli americani vendevano le loro merci a prezzi irrisori e li ricompravano a prezzi molto più alti. Ci furono tentativi di repressione delle varie rivolte nelle colonie, questo aumenta il malcontento. Mettici anche il sentimento di sentirsi americano e non inglese. L'imposizione di nuove tasse e quella famosa sul tea, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dichiarazione d'indipendenza unilaterale, 4/7/1776. E ripeto, inevitabile.
Beh Io sono d'accordo con Dohor tranne che di parlare di "rivoluzione" americana. non era una rivoluzione secondo me, ma una guerra d'indipendenza.
Eppure me li hanno spacciati sempre per la stessa cosa...non ci si può più fidare nemmeno di un professore.Uff...Comunque scusate...Mikhail dice che gli inglesi stavano allentando la corda, mentre te che la stavano stringendo...come funziona?!
Questa non la sapevo mikhail. In realtà non allentarono su nulla, e non mi è pervenuto di concessioni che loro fecero per calmare le acque.
Wolf non voglio mettere la mia parola contro quella di un professore ma basta analizzare le due situazioni. Quella italiana era completamente differente da quella americana. La stessa guerra dei piemontesi non era una guerra nazionalistica ma puramente di conquista e allargamento di territorio. Ma la stessa tua citazione non è precisa, a che periodo storico preciso vuoi riferirti?
Ho letto un libro sull'imperialismo inglese, ma stasera non mi va di riportare dati, sarà per domani . Così a memoria ricordo che la tassazione era in calo, e la corona inglese puntava ad un'autonomia di tipo "australiana" per le colonie. QUeste però ormai si cosnideravano abbastanza forti da farcela da soli e volevano l'indipendenza a tutti i costi. La rivolta di Boston poi era diretta dai contrabbandieri che soffrivano per il basso prezzo del té che gli negava gli introiti del commercio clandestino, altro che rivolta contro le tasse inglesi...
Credo che abbia ragione il tuo professore,del resto si parla delle guerre risorgimentali come guerre d'indipendenza(prima guerra d'indipendenza,seconda guerra d'indipendenza,etc...). La rivoluzione americana si poteva benissimo evitare con una politica fiscale più accorta,basti pensare che il Canada o l'Australia non hanno mai fatto guerre d'indipendenza pur essendo dominions inglesi.Nel caso inglese bisogna capire la differenza fra colonie e dominios.Parlare delle tredici colonie americane che si sono ribellate agli ingesi è errato...queste erano dominions cioè comunità autonome dell'Impero britannico,abitate da popolazioni inglesi non erano paragonabili alla Giamaica o alle Bhamas,vere e proprie colonie ,per intenderci.... La rivoluzione francese prese spunto da quela inglese capeggiata da Cromwell,la prima rivoluzione liberale di tutta la storia dell'umanità,il caso inglese però era differente da quello francese poichè l'Inghilterra,fin dal medioevo,limitò fortemente l'autorità del re con la MAGNA CHARTA LIBERTATUM,i francesi invece conobbero solamente ,fino al fatidico 1789 ,un potere regio assolutistico ed accentratore,anche per questo fu una rivoluzione più cruenta di quella inglese.C'è da dire che gli ideali della rivoluzione francese furono esportati a colpi di cannone in tutta Europa da Napoleone,ma che alla fine,almeno nell'immediato,le potenze europee contennero la rivoluzione francese con la cosidetta RESTAURAZIONE(reazione e contenimeto della rivoluzione francese).Il dispotismo rimase in auge in Europa ancora per un bel pò....
aggiungo che i coloni americani erano solo parzialmente "inglesi", vi erano molti tedeschi, olandesi, scandinavi ecc. (circa il 15% della popolazione, fonte wiki); credo che per loro il legame con la corona britannica non fosse molto forte. Analogo discorso per le minoranze religiose che tendevano a creare comunità autonome.
Si, infatti nel momento di scegliere la lingua da utilizzare il Tedesco perse veramente per poco in favore dell'Inglese.
Piccolo OT: Australia e Canada non si ribellarono perchè in entrambi la popolazione era infinitamente minore rispetto alle tredici colonie, e facilmente controllabile dato che non era molto sparsa sul territorio.
E allora come spieghi l'India. Piccole rivolte, ma controllabile dopo tutto. Tralasciando il '900 logicamente.
Raga io credo che invece che la rivoluzione francese si poteva evitare...se quel furbone di Luigi XVI non scappava, forse si sarebbe riusciti a tenere in piedi la monarchia costituzionale che d'altronde era stato costretto ad accettare....bè, si sa che qualcuno avrebbe davvero tentato di imposessarsi comunque del potere, ma se non avrebbero beccato il re che scappava, avrebbero avuto davvero un "casus belli" per poter legittimare davanti a tutti un atto come l'imprigionamento del sovrano la cui stirpe regava da più di 700 anni? bè, io credo di no, anche se però ci sarebbero potuti essere 1000 futuri........:humm:
Si va a finire nel regno del se... qui si parla di fatti realmente accaduti e quanto accadde rese la rivoluzione inevitabile.
bè, mettendola nella tua ottica hai completamente ragione, anche se, cadendo nel regno del se (xd), se si sarebbe evitato ciò chre ho detto la storia non sarebbe la stessa.