SfidAAR! Raffaele96 Perù [Compendium]

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Raffaele96, 1 Agosto 2009.

  1. Raffaele96

    Raffaele96

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    Raffaele96, in collaborazione con la SfidAAR! Presenta: Perù

    Mod: Compendium
    Nazione: Perù
    Difficoltà: normale
    Aggressività: normale
    Assimilazione totale PI: no
    Assimilazione totale Tech Team: sì​

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    Il primo gennaio 1936, a Lima, la capitale del Perù, il capo di stato Oscar Benavides tiene un discorso che segna l'inizio di una dittatura militare fascista nella nazione, egli promette che la nuova forma di governo riuscirà a rendere il Perù il paese più potente del Sud America, la nazione sarà basata su una politica militare aggressiva, che permetterà di farla diventare grande e ricca. Il popolo accetta ed è felice del nuovo governo. Altri 2.500 uomini sono chiamati alle armi, nel frattempo, la 3 divisione di fanteria si dirige al confine cileno-boliviano, mentre il resto degli uomini si stanziano al confine dell'Ecuador. Con questa nazione infatti peggiorano sempre più i rapporti, e si teme il peggio. seguendo le promesse fatte, Benavides inizia la costruzione di infrastrutture in quasi tutta la nazione, migliorando le reti stradali e allargando le città. Ma la povera economia peruviana non riesce a sostenere sia lo studio e la ricerca che la costruzione di opere pubbliche per via delle scarse quantità di denaro disponibili. Così, il Perù arriva ad un accordo con l'Argentina, essa gli fornirà denaro per ingenti quantità di petrolio e materiali rari, che non mancano al Perù. Sono sempre di più gli accordi commerciali con l'Argentina, ciò permette l'inizio della costruzione di un impianto industriale nella provincia di Pucallpa. Tutto sembra procedere per il meglio nella nazione, ma il 22 febbraio 1936 Benavides tiene un discorso nella città di Trujillo, esso riguarda la situazione ecuadoregna, infatti il capo di stato annuncia che la nazione sarà invasa dalle forze militari per il motivo che l'Ecuador si rifiuta di cedere al Perù la provincia di Iquitos. La popolazione rimane esterrefatta dalla dichiarazione di guerra, e subito nascono delle manifestazioni contro gli interventi bellici. Eppure l'esercito non osa fermarsi e il 15 marzo del 1936 l'Ecuador viene annesso dopo la presa della capitale.
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    Il Perù dopo la conquista dell'Ecuador.
    Dopo l'importante vittoria ecuadoregna lo sviluppo della nazione non si ferma, anche se è rallentato dalle continue manifestazioni di rivoltosi che ancora non sono daccordo all'annessione dell'Ecuador. Il Capo dell'aeronautica Paul de Beaudiez chiede a Benavides dei finanziamenti per creare una prima squadriglia di intercettori, ma Benavides rifiuta, infatti i pochi fondi devono essere stanziati nella costruzione di opere pubbliche e industriali. Nella provincia di Pucallpa sono stati costruiti due impianti industriali e ne è in costruzione un terzo, si penza di poterne costruire un altro anche nella capitale. Dopo i continui finanziamenti economici le manifestazioni anti-guerra cominciano ad affievolirsi. Notizie riguardanti i rapporti diplomatici dicono che c'è tensione con la Colombia.
     
  2. Atty

    Atty

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    Hai ancora a disposizione due stati prima che gli USA ti invadano. Modestamente suggerisco Colombia e Venzuela ;)
     
  3. Raffaele96

    Raffaele96

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    Continua in Perù la dittatura fascista, numerosi progressi tecnologicamente, le scarse divisioni inadeguate sono state migliorate, nuove armi e divise sono state distribuite a tutti i soldati, sempre più organizzati e con il morale al massimo. Dopo un anno si iniziano a vedere i frutti del nuovo governo, tutta la regione del Perù è ora piena di infrastrutture e strade che facilitano gli spostamenti. Le manifestazioni di rivoltosi sono totalmente cessate, visti i tanti successi. Dopo la presa dell'Ecuador gli USA garantiscono l'indipendenza al Perù. Poi accade un evento sconvolgente, l'esercito peruviano invade la Colombia. In poco meno di un mese viene raggiunta la capitale, per poco i peruviani non vengono accerchiati per via di un veloce aggiramento Colombiano, ma utilizzare una tattica di accerchiamento in pieno territorio andino è un suicidio. Infatti, verso la metà del 1937, anche la Colombia viene annessa.
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    Grandi progressi tecnologici permettono alle nostre industrie di funzionare al meglio, ma ciò è difficile per via delle presenze partigiane nei territori annessi. Nella provincia di Pucallpa viene costruito un ulteriore impianto industriale. Dopo il grande intervento per le infrastrutture si avvia la costruzione di altri impianti industriali in tutta la regione del Perù. Per calmare i partigiani vengono iniziate delle operazioni di riparazione e ricostruzione dove la guerra ha colpito di più, e un aumento di infrastrutture nei territori occupati. IlPerù ammassa divisioni sul confine venezuelano.
     
  4. Raffaele96

    Raffaele96

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    Gli USA non mi possono invadere, ho messo che le democrazie non possono dichiarare guerra. Che dici, è un po' un trucco o così può andare?
     
  5. Atty

    Atty

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    Le democrazie POSSONO dichiarare guerra se la belligeranza dello stato è abbastanza alta: tu alzi il loro intervenzionismo attaccando stati protetti da loro, contemporaneamente la tua belligeranza sale. Quindi ad un certo punto... :cautious:
     
  6. Raffaele96

    Raffaele96

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    La belligeranza non è tantissima, con gli USA sono in buone relazioni e mi hanno anche garantito l'indipendenza... speriamo bene...
     
  7. Malvagio91

    Malvagio91

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    good luck! :)
     
  8. Raffaele96

    Raffaele96

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    Ok, sto perdendo molto terreno nella classifica dello sfidAAR!, provo a rifarmi con questa cosetta scritta in fretta e furia...


    Presa del Venezuela Parte 1
    Giungla nei dintorni di Caracas


    -Shhhhh, sta zitto Rodriguez-, disse il cabo al soldado mentre appoggiava un dito alla punta del naso.
    -Sissignore- si limitò a rispondere silenziosamente Rodriguez. Percepivo qualcosa, come se fossi a conoscenza del fatto che il pericolo fosse vicino.
    -Fernandez, Garcia, andate a vedere se c'è qualcuno dietro quelle fronde, Lopez, monta una mitragliatrice tra quelle pietre, tutti gli altri, nascondetevi dentro il fogliame-
    con un gesto della mano chiamai Fernandez, insieme ci dirigemmo accorti verso la parte di giungla più folta, ci accovacciammo tra le fronde, le mani afferravano il fucile come tenaglie. Avanzavamo lenti e silenziosi, tutto sembrava avvolto da una calma e tranquillità innaturale, improvvisamente tutto fu interrotto violentemente da un grido, mi si raggelò il sangue nelle vene, avevo il cuore in gola.
    -Una pattuglia venezuelana si dirige verso di noi!- Disse Fernandez allarmato. Lo guardai, bastò un solo sguardo per capirci al volo, insieme fuggimmo a gambe levate nella radura dove si trovava precedentemente il grupo. Ma lì non c'era più nessuno, se n'erano andati tutti. Sentivo un rumore di passi e delle voci, i venezuelani dovevano essersi accorti di noi due. Che fare ora? Poi scorsi Gonzalez, ci fece un cenno della mano e ci dirigemmo verso di lui, era nascosto in una buca.
    -Dov'è il cabo?- Gli chiesi con la voce tremante.
    -Dietro quell'albero- Disse indicandomi qualcosa. Poi lo vidi, era a dieci metri da noi, vicino a Lopez.
    -Arrivano!- gli dissi silenziosamente, poi mi nascosi nella buca di Gonzalez insieme a Fernandez. Stemmo 1 minuto ad attenderli, sembrava fossero passati cento anni. Poi ecco un movimento tra le fronde, e due soldati venezuelani spuntarono, dietro di loro ce n'erano altri. Una decina in tutto. Guardammo tutti il cabo, improvvisamente gridò:
    -FUOCO!-
    Fui inondato da un frastornante rumore di proiettili, la mitragliatrice di Lopez iniziò a sputare pallottole con un rumore assordante, sparai all'impazzata senza neanche sapere dove, il nemico non ebbe nemmeno il tempo di reagire, cadevano tutti come birilli, tre uomini venezuelani riuscirono a fuggire. Il cabo gridò
    -INSEGUIAMOLI! NON DEVONO CHIAMARE RINFORZI!-
    Ci lanciammo ad un assalto disperato, poi riconoscemmo i tre fuggitivi tra la vegetazione e facemmo fuoco su di loro, dopo una serie di tonfi assordanti era terminato tutto, la calma era tornata a vivere in quel posto tra la giungla dimenticato da tutti. Poi il cabo interruppe il silenzio e parlò:
    -Ci siamo tutti?Ok, dobbiamo incontrarci con la seccion del Sargento Sanchez, seguitemi-
     
  9. Raffaele96

    Raffaele96

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    Presa del Venezuela Parte 2
    Caracas


    Ci avvicinammo ad una radura nel folto della vegetazione, tutta la seccion ci stava aspettando, riferimmo al Sargento Sanchez che avevamo avuto degli scontri nella giungla, egli ci riferì che il nemico si stava ritirando lentamente a nord, nella città di Caracas, è lì che dovremmo attaccare con tutto il batallone, noi della compania 1 e quelli della 2 attaccheremo la parte orientale della città, nella zona de La Carlota. Dopo aver marciato per 2 giorni la giungla finì, davanti a noi si apriva una vasta pianura che si gettava nel mare, lontano si scorgeva una vasta cittadina, Caracas. Ci riunimmo alla compania 1 e puntammo verso la città. Gli ufficiali ci incitavano gridando parole che inneggiavano alla patria. Arrivammo nei pressi del paese, alcune voci dicevano che un'intera division si era arroccata nella città. Noi della compania 1 deviammo improvvisamente, ci dirigevamo ora verso La Carlota...


    -Sta giù Fernadez! Lopez voglio vedere quelle trincee tutte bucate! Garcia, Fernandez, Gonzalez e Rodriguez, assaltate le trincee, io e Lopez vi copriremo da qui. Forza muovetevi- Non appena saltammo allo scoperto una pioggia di proiettili ci investì, iniziammo a correre, baionette montate sui fucili, un proiettile colpì Rodriguez alla spalla, eppure non si fermava, ci buttammo nelle trincee nemiche, sparavamo come pazzi lì dentro, altri grupi ci seguirono e si buttarono, finché tutta la seccion non era nelle trincee. Seguimmo il loro percorso e arrivammo ad un bunker fortificato. Sembrava vuoto, ma improvvisamente una mitragliatrice iniziò a sputare fuoco su di noi, Gonzalez si accasciò a terra sanguinante, mi decisi a lanciare una granata nel bunker, centrai la feritoia, si sentì un'esplosione e delle grida laceranti. La mitragliatrice smise di sparare, andai subito a vedere cos'era successo a Gonzalez, due proiettili lo avevano preso nel petto, parlò con la bocca impastata di sangue, non capii ciò che aveva detto, poi chiuse gli occhi, e non parlò mai più. Passarono alcuni minuti, tutto sembrava essere rimasto immobile, non percepivo nulla, sentivo solo dei suoni ovattati di proiettili, poi mi svegliai improvvisamente, il cabo Martinez ci disse di continuare a combattere per Gonzalez.


    Subito il nostro grupo si aggiunse ai tanti che assaltavano la città dopo ore di sporadici attacchi e rastrellamenti casa per casa, tutta la zona della Carlota era nostra, ci dirigemmo verso i compagni che combattevano nel centro di Caracas, tutta la città era in mano nostra. Dopo un'ora il general parlò alle due division che avevano assaltato la città. Anche Maracaibo era stata presa, e ora il governo Venezuelano stava trattando la resa. Tutti erano in festa, il Perù era ancora riuscito ad avere la meglio.
     
  10. Raffaele96

    Raffaele96

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    Anche il Venezuela andò a far parte del Perù, tutta la Gran Colombia era quindi nostra, e venne rinominata Gran Perù. Il governo fascista non smetteva di acquisire vittorie. Le relazioni con gli USA salgono a vista d'occhio. L'esercito inizia ad ammassarsi nel sud. A Lima è quasi completo un altro impianto industriale. anche tecnologicamente la nazione cresce. Il Perù è ora la terza potenza del sudamerica, dopo Argentina e Brasile.
     
  11. Raffaele96

    Raffaele96

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    Le relazioni del Perù con gli USA hanno raggiunto un livello enorme. A sorpresa di tutti il Perù dichiara guerra alla Bolivia, l'intero mondo è convinto che la Bolivia riuscisse a respingere l'invasione, infatti c'è subito un'offensiva boliviana che va a buon fine e inizia l'aggiramento delle forze peruviane, che nel frattempo stanno combattendo per La Paz. I boliviani arrivano a un passo da Lima e riescono ad insaccare le forze peruviane, tutto sembra andare per il peggio. Eppure, ivece di ritirarsi i soldati del Perù continuano a combattere e raggiungono La Paz, in questo modo riescono a confondere i boliviani che ritornano indietro a prendere la capitale, ma si fanno insaccare a loro volta, così anche la Bolivia viene annessa al Gran Perù. In Colombia nascono numerose rivolte di partigiani che occupano quasi tutta la zona. I soldati reduci dalla vittoria in Bolivia ritornano a liberare il territorio invaso. Procede ancora il piano di industrializzazione e costruzione. Completata la costruzione di impianti industriali a Lima, Maracaibo, Trujillo e Caracas. Grazie alle grandi relazioni del Perù con gli USA viene stipulato un patto di non belligeranza tra le due nazioni. Un ulteriore impianto industriale doveva essere costruito a Bogotà, ma purtroppo i partigiani hanno distrutto tutto e non è stato possibile costruirlo. Scoppia la seconda guerra mondiale e due divisioni di alpini vengono aggiunte all'esercito, che ora cota 3 divisioni di fanteria equipaggiate al 1939 e tre di alpini, anch'esse equipaggiate al 1939. Per riparare ai danni di guerra vengono messe in costruzione infrastrutture a La Paz. Si ammassano divisioni al confine Paraguayano. Ora il Gran Perù è una nazione ai livelli di Brasile e Argentina.
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    Immagine del Gran Perù
     
  12. Malvagio91

    Malvagio91

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    non si vede molto, puoi postare una shot con una risoluzione maggiore?
     
  13. Raffaele96

    Raffaele96

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    Dopo poco tempo viene dichiarata guerra anche al Paraguay, in qualche giorno viene annesso al Gran Perù. Senza motivo alcuno anche all'Argentina viene dichiarato guerra. L'esercito argentino ci causa poche difficoltà, ma l'aviazione nemica macella letteralmente le nostre divisioni, riducendone enormemente il numero degli effettivi. Dopo un po' di fatica vengono presi gli aeroporti nemici da cui partono i bombardieri e anche l'Argentina viene a far parte del Gran Perù.
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    Sono state messe in costruzione 6 flottiglie di navi da trasporto, in modo tale da favorire i movimenti delle nostre forze. Ora il Perù è la nazione più potente del sudamerica, come promesso dal partito fascista. Dopo l'invasione dell'argentina gli USA hanno annullato il patto di non aggressione stipulato, sono ora aperte le trattative per un altro. Le truppe peruviane si stanno ora ammassando sul confine cileno.
     
  14. Ciresola

    Ciresola

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    Wow bell'AAR :approved:
     
  15. Raffaele96

    Raffaele96

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    Per la fine del 1942 cadono anche Paraguay e Cile. Mentre sono in atto i ridispiegamenti di forze sul confine brasiliano il Brasile si allea con gli alleati. Il Perù è dunque l'unica nazione americana a non essere antrata nell'Alleanza. Migliorano i rapporti con Regno Unito e USA. In un celebre discorso a Lima Benavides allude ad un impero coloniale in europa. La frase ha fatto scandalo in tutto il mondo. L'innocuo Perù che vuole sbarcare in Europa. Per molti è una cosa impossibile, per altri no. Fatto sta che sono state create delle flotte di trasporto di ultimissima generazione ed è in costruzione una base navale. Dopo che il piano di industrializzazione è riuscito alla perfezione è stato deciso di iniziare la costruzione di altri impianti industriali. Riuscirà il debole Perù nella grande impresa?
     
  16. Zio Adolf

    Zio Adolf

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    Beh... sei rimasto tu e il Brasile:D...
    Secondo me si:approved:! voglio vedere la bandiera Peruviana sventolare a Parigi:D:D.
     
  17. Raffaele96

    Raffaele96

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    Il glorioso Perù riesce ancora a sbalordire il mondo intero! Una flotta di navi da trasporto all'avanguardia è sbarcata da una nuova base navale costruita nel Venezuela. L'obiettivo erano le isole di Capo Verde. Una volta preso l'arcipelago ci è voluto poco per sbarcare in Portogallo ed annetterlo totalmente. Benavides proclama a Lisbona il Grande Impero Peruviano, anche conosciuto con il nome di "Impero dei due Mondi". Per la sua estensione. così il Perù acquisiva colonie anche in Europa, Africa, Asia e Oceania. Nel frattempo la Germania sta cadendo sotto i colpi dell'Unione Sovietica che ha preso Berlino e degli USA che martellano l'Austria dell'Italia. Nel frattempo il piano di industrializzazione procede beissimo, in un anno sono state costruiti altri 5 impianti industriali. Tutte le forze armate sono all'avangurdia e le tecnologie continuano a lavorare su modelli di aerei sempre migliori. Un'altra divisione di fanteria è stata aggiunta alle altre già esistenti. Le relazioni con USA e Regno Unito sono al massimo.

    Zio Adolf, intendevo che tutte le nazioni d'America fanno parte degli Alleati, compresa tutta l'America Centrale.
     
  18. Zio Adolf

    Zio Adolf

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    Scusa:shy:.. Avevo letto male...
     
  19. Re_d'_Italia

    Re_d'_Italia

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    a me piacerebbe vedere la bandiera peruviana su Buckingham Palace! :lol: Ma credo sarà impossibile visto che ha ottime relazioni con gli UK... :facepalm:

    Secondo me, comunque, ti conviene invadere la Spagna prima di entrare a Parigi :cautious:
     
  20. Raffaele96

    Raffaele96

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    La seconda guerra mondiale è finalmente finita! Nel 1944 le potenze alleate si spartono così la Germania, mentre la parte orientale rimane ai sovietici. Il piano di potenziamento industriale sta procedendo a meraviglia, in soli due anni si sono costruiti circa 15 impianti industriali. Peggiorano i rapporti con la Spagna. Creata ed equipaggiata un'ulteriore divisione di alpini all'avanguardia. In creazione il primo stormo di bombardieri tattici della storia del Perù, infatti, dopo la guerra con l'Argentina, gli alti generali peruviani si sono resi conto che le forze aeree sono molto importanti. Le 8 divisioni peruviane si stanziano al confine spagnolo.
     

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