Beh... La Sardegna è stata invasa dai nostri amici brasiliani, il loro presidente non sapeva cosa fare e quindi....
PREPARATIVI DELL’OPERAZIONE: “LE MASSE” L’imperatore dei thai prese la parola nel gran consiglio dei generali: “Ecco, questa è la mappa dell’operazione “le masse”, cosa ne pensate?”. In evidenza l’operazione “Solo andata”. I generali gli dissero che non avevano mai visto un piano tattico così ben realizzato sotto ogni minino particolare. L’imperatore come era solito a fare iniziò a gongolare.
LA ROYAL THAI NAVY CRESCE Qualche giorno dopo la riunione con i generali, il futuro re della luna andò a controllare come stava procedendo il progetto “Viaggio sulla Luna”, i suoi ricercatori gli dissero che fra due o al massimo tre anni il progetto sarà completo. Dopo questa sosta, l’imperatore del sud-est asiatico, non sapendo cosa fare, decise di iniziare una vacanza di qualche settimana in montagna, a Luang Prabang. Arrivato nella sua villa, qualche giorno dopo, l’imperatore si affacciò al balcone e iniziò a parlare da solo, forse gli mancava un po’ l’aria di casa, o forse un po’ l’aria in generale (la villa l’aveva voluta costruire sulla montagna più alta di quella zona). Poi accortosi di quello che stava facendo, ripartì subito per la capitale, Bangkok, per dare inizio a un vero discorso dal balcone di casa sua. Li si incontrò con il capo della marina che voleva mostrargli i risultatati in campo tecnico delle sue ricerche navali. Spiegò al capo del partito che aveva trovato un modo di avere delle navi da trasporto con un raggio di azione di ben 1100Km. L’imperatore allora ordinò subito la costruzione di queste navi, e qualche mese dopo il risultato è questo: L’imperatore allora capì che era il momento di agire. Quindi iniziò a riunire tutte le propri forze terrestri per cominciare l’operazione “Le masse”. P.S.: PRESIDENTE: chi dirige / sovrintende un organismo, un'assemblea, una società.
OPERAZIONE “LE MASSE”: NON SOLO MODA L’Imperatore il 28 giugno del ’43 passò in rassegna tutte le sue divisioni riunite nel porto di Saigon. Durante la notte furono imbarcate due divisioni che il giorno dopo raggiunsero l’isola di Bangka Island, che era sotto il dominio nipponico e con un colpo di genio riuscirono a conquistarla senza subire perdite. L’imperatore quando venne a conoscenza di questa piccola vittoria decise allora di continuare il piano conquistando Sumatra. Mostrò ai suoi generali qual era il piano per la conquista della seconda isola più importante dell’arcipelago Indonesiano: A Inizio agosto iniziarono i piani per la liberazione di Sumatra: Che si conclusero a settembre.
OPERAZIONE “LE MASSE”: ANCHE I GIAPPONESI LE HANNO PRESE Visto il completo successo militare in seguito alla presa di Sumatra l’imperatore decise di seguire i piani originali inviando 2 divisioni a sbarcare nell’isola di Luzov, che faceva parte delle filippine. L’operazione, iniziata a ottobre, ha pieno successo e porta alla totale occupazione dell’isola agli inizi di novembre. L’imperatore del sud-est asiatico e futuro re della luna si recò dunque a Quezon city per autoproclamarsi imperatore delle due grandi isole e, affacciatosi a un balcone, iniziò ad arringare i pochi filippini che si trovavano nella piazza, ovviamente senza successo dato che la lingua siamese era del tutto diversa dal tagalog, il dialetto locale. Sfruttando questo disagio linguistico, il capo di stato li giocò, convincendoli a firmare un contratto che prevedeva una fornitura perpetua di indispensabili ombrelli contro la pioggia. Tornato in patria, raccontò il fatto ai suoi generali, che rimasero stupefatti dalle sue abilità di azionista. Durante la pausa caffè li rallegrò ancora raccontandogli una barzelletta che trattava di preti e di seni molto grossi. Dalla capitale partì un nuovo corpo di spedizione, che si diresse verso il Borneo. Il convoglio non venne intercettato e quindi lo sbarco avvenne senza intoppi. 3 giorni dopo la divisione alpina sbarcò a Madura, nell’isola di Giava. Gongolando, il presidente si affacciò per l’ennesima volta al balcone della sua residenza: Popolo siamese! Esultate con me! L’impero si è allargato, proprio come me! Anche stavolta la parola d’ordine è una sola: procreare! E procreeremo! E anche stavolta la risposta della popolazione fu: “Fidati…”
Più che altro dov'è la marina jappa (anche se temo che la risposta sia nell'elenco delle navi affondate, ce lo puoi postare ??)....
OPERAZIONE: “LE MASSE” NON SIAMO SOLI L’avanzata prosegue da dicembre a Marzo senza trovare nessun vile giapponese. Fino a quando un rumore nella foresta fa impazzire i generali: “Fru, fru, fru…”. Che fossero i musi gialli? Era proprio così, sull’isola di Giava dopo mesi di avanzata senza trovare nipponici, eccoli la! Che dal loro accampamento ci facevano le linguacce. I generali avvisarono l’imperatore di quello che i dannati giapponesi stavano facendo. Allora il futuro Re della Luna diede l’ordine preciso di risponderli facendoli il gesto delle corna. Però questo piano così brillante non funzionò e allora i generali chiesero il permesso di attaccare e distruggerli, il presidente del partito era convito che questo piano funzionasse. Quindi, la risposta che ricevettero i generali da Bangkok era un bel “NO” scritto su carta riciclata. Lo stesso problema si presentò sul Borneo: i generali decisero di non affrontare subito la minacci, ma di conquistare le rimanenti provincie per poter circondare, e successivamente distruggere, i giapponesi. Il giorni dopo, L’imperatore del sud-est asiatico diede l’ordine di attaccare i nipponici sull’isola di Giava, perché si era rotto i coglioni di aspettare che si arrendessero a forza di gestacci. E il due Aprile iniziò il massacro dei giapponesi. Questo avvenimento viene anche ricordato con il nome di: “Il massacro dei giapponesi sull’isola di Giava da parte dell’esercito siamese comandato dall’imperatore del sud-est asiatico e delle due grandi isole e futuro re della luna e a capo del partito anticolonizzatori giapponesi”.