Non so se è giusto, lo tradotto in un sito: "การสังหารหมู่ของญี่ปุ่นเกาะชวาโดยทัพบัญชาโดยสยามในเอเชียตะวันออกเฉียงใต้และหมู่เกาะขนาดใหญ่สองและในอนาคตกษัตริย์ของดวงจันทร์และหัวของญี่ปุ่นปาร์ตี้".
OPERAZIONE LE MASSE: CONTINUA SENZA INTOPPI L’invasione di Giava finisce con il massacro dei giapponesi, nel frattempo anche sul Borneo l’avanzata continua e i Nipponici vengono circondati e distrutti dalle armate siamesi e Birmane. I generali informarono il futuro re della Luna che ora controllava ben 4 isole nell’oceano Pacifico: Giava, Sumatra, Borneo e Luzov. L’imperatore del sud-est Asiatico ordina di proseguire l’avanzata conquistando anche isole minori. A giugno gli americani iniziano una poderosa avanzata in Francia che per il momento sta avendo ottimi risultati; l’avanzata in Italia è rallentata dalle truppe tedesche che non vogliono perdere una posizione così strategica. Il presidente del partito si precipitò sul Borneo per ammirare l’oro nero. Ma vedendo solo petrolio se ne tornò a casa deluso. I suoi generali tentarono di spiegarli che l’oro nero è un sinonimo di petrolio, ma lui non li diede retta. E iniziò un discorso, ovviamente dal suo balcone, su come distinguere l’oro giallo da quello bianco, poi aggiunse che l’oro nero non esiste e avrebbe ucciso tutti quelli che pensavano il contrario.
OPERAZIONE LE MASSE: FILIPPINE LIBERE Cadono una dopo l’altra tutte le isole dell’arcipelago filippino. I generali temevano in una lunga guerra di trincea, ma non si vedeva un giapponese neanche se lo si andava a cercare. L’imperatore si affacciò dal balcone del palazzo imperiale e iniziò a parlare davanti a centinaia di Siamesi, per fortuna non erano tutti gatti:”Popolo Siamese riunito dal sottoscritto, vi annuncio che l’arcipelago filippino è stato liberato da tutti i giapponesi! Esultate! Esultate con me! Oggi il Siam ha finalmente un posto di rilievo anche sul futuro tavolino della pace! Ascoltate, è il momento delle decisioni irrevocabili continuare l’attacco o fermarci per prendere il sole nelle nostre nuove isole. Dopo una lunga discussione, io e i miei fidati e gloriosi generali, abbiamo optato per continuare l’avanzata!”. Poi aggiunse:”Siete con me?”. Ricevette la solita risposta:”Fidati…”. Ovviamente, l’Imperatore dei Thai la prese per un sì e rientrò in casa gongolando. Diede, quindi, l’ordine di proseguire l’offensiva nel pacifico.
Non capisco perchè si siano pensati di mettere manodopera bassa per il Siam....capisco il Lussemburgo,ma il Siam aveva comunque parecchi abitanti all'epoca.
OPERAZIONE LE MASSE: SIAMO SOLI Correva l’anno 1944, purtroppo alla fine inciampò e cadde, per cui vinse il ’45. A febbraio del nuovo anno molti altri territori erano andati a far parte dell’impero siamese: l’isola di Celebes, le isole della Sonda e l’isola di Halmahera. Lui si affacciò al balcone e iniziò a ciarlare: “Popolo siamese! Oggi è un grande giorno per la nostra nazione! Annuncio la creazione del mar del Siam, sia dell’est che dell’ovest.” Cominciò come di consueto a gongolare mentre la folla lo acclamava. Nel frattempo i vili giapponesi si erano segregati a Hong Kong. Contemporaneamente i nostri malvagi alleati statunitensi perdevano terreno in nord Europa e giungevano al fiume Po. L’imperatore notò dalla foto del suo satellite che c’era ancora un’isola importante sotto il controllo giapponese; chiese dunque ai suoi generali di quale isola si trattasse. Questi risposero: “È l’isola di Formosa!” Il futuro re dei mari pensò allora alle abitanti di Formosa e ne ordinò l’immediata castigazione. Di conseguenza, venne progettato un piano d’invasione.
Come è messa l'Indonesia in termini di risorse e manpower? Se hanno reso la zona in modo realistico dovresti venire sommerso da materiali rari e manpower...
Purtroppo non posso ricevere i materiali rari perchè non ho convogli che li portano in patria e la forza lavoro delle isole in guerra non contribuisce all'aumento (è un bug).
Ssusa, ho dimenticato di scrivere "a guerra finita". Ti conviene produrre convogli, sia per le risorse che per i rifornimenti: se non ne hai abbastanza l'AI potrebbe decidere che è meglio far morire di fame le tue truppe piuttosto che lasciare un po' di risorse in deposito (esperienza personale con l'Albania, devo fare il controllo manuale... -_-''')
OPERAZIONE “LE MASSE”: PREPARATIVI PER LA CASTIGAZIONE DELLE ABITANTI DI FORMOSA I generali si riunirono per preparare i piani per conquistare l’isola di Formosa che dal 1895 è in mano ai vili giapponesi. L’ordine del futuro Re della Luna è quello di eliminare ogni traccia del passaggio nipponico. Dopo qualche ora, giorni addirittura settimane si accordarono sul piano prestabilito, cioè il seguente:
OPERAZIONE “LE MASSE”: MISSIONE PINGUINO I generali riuniti nella grande assemblea dei generali decisero di chiamare questa missione “PINGUINO” perché secondo sua maestà l’Imperatore quell’isola sembrava un pinguino gigante e pure deformato. A maggio iniziano le esercitazioni di sbarco sulle coste Siamesi, l’Imperatore e attuale re del Mare Siamese gongola vedendo le prove fatte con fucili di cartone che lanciano dolciumi e preservativi pieni di acqua in sostituzione delle bombe a mano. E fu sera e fu mattina, l’imperatore si alzò tutto allegro e si affacciò al balcone per prendere un po’ d'aria. Poi, vedendo che non c’era nessuno, tornò a dormire. A fine maggio iniziò la missione vera e propria, che si concluse a inizio giugno, con l’annientamento di una divisione di presidio giapponese, grazie all’aiuto delle truppe nepalesi e birmane. A fine giugno però uno sbarco degli spregevoli nipponici strappò all’impero l’isola di Mindanao. L’ex-capo di stato allora convocò un’assemblea straordinaria, e prese la parola: “Siete una massa di incompetenti, come avete fatto a perdere gran parte dell’arcipelago filippino? Voglio il mio siamese! Voglio il mio siamese!” disse battendo i pugni sul tavolino della pace. “Vi uccido tutti! Riconquistatela, o vi spedirò davanti alla corte marziale e finirete a pelar patate; devo sempre fare tutto io! Voi siete inutili! Non vi si può lasciare soli un momento!” Un generale alzò la mano, ma prima che potesse parlare venne preceduto dal futuro re della luna: “Che cazzo vuoi? Ma sì, ma sì, vai pure al cesso! Cosa siamo, a scuola che si alza la mano? Fila via!”. Quindi uscì sbattendo la porta, gongolando perché finalmente si era sfogato; non appena fu uscito i generali iniziarono un’accanita discussione, e iniziarono a darsi la colpa a vicenda.
OPERAZIONE: "SALVIAMO BABBO NATALE" Mentre l’operazione “LE MASSE” stava proseguendo con la riconquista delle Filippine, l’imperatore ricevette un messaggio da Babbo Natale, anche se la lettera veniva dalla popolazione norvegese si era convinto che fosse stato Babbo Natale in persona a scriverla. Il contenuto della lettera era tutto censurato e il futuro Re della luna era curioso di sapere quello che c’era scritto in quel messaggio, quindi iniziò a pensare a un’operazione di salvataggio e allo stesso tempo di liberazione e conquista di un’intera regione che era stata presa dai cattivoni (così il presidente del partito chiamava con disprezzo i tedeschi). Di conseguenza, prese la sua scatola di colori e fece una cartina della penisola scandinava. Poi iniziò a tracciare le linee di direzione per la conquista della Norvegia: In fine riunì il G.C.M.G. (Gran Consiglio dei Ministri e dei Generali) che sostituisce il G.C.G.G. (Gran Consiglio Generale dei Generali) per mostrare la sua brillante idea per la conquista della penisola, tutti dopo aver esaminato attentamente l’idea brillante dell’Imperatore del Sud-Est Asiatico e futuro Re della Luna e attuale Re delle Grandi Isole (quest’ultimo titolo se le è dato qualche giorno fa) e pure Re del Mare Siamese e Presidente del partito Anticolonizzatori Giapponesi iniziarono ad applaudirlo, ma poi il solito coglione alzò la mano e il Presidente prese la sua pistola e gli sparò un colpo in testa. Nella stanza ci fu un momento di silenzio e poi tutti ripresero ad applaudire l’imperatore dei Thai. L’applauso durò qualche ora, poi il presidente vedendo l’ora uscì dalla stanza gongolando, prima di uscire l’imperatore ordinò di trovare un nome a questa missione al G.C.M.G., il futuro re dei due mondi consigliò il nome: “OPERAZIONE SALVIAMO BABBO NATALE”. Una volta uscito i ministri e i generali misero ai voti il nome “operazione salviamo Babbo Natale” e fu votata da tutti i presenti, un ministro aveva proposto il nome missione Norvegia, però qualche minuto dopo fu impiccato in piazza. Così il 30 Luglio del ’45 una divisione di volontari arrivò in Scozia. Per poi ripartire qualche giorno dopo per raggiungere le coste della Norvegia e sbarcare. Il 3 Agosto la divisione di volontari vide le coste norvegesi e iniziò lo sbarcare: Il primo settembre grande parte della Norvegia era sotto il controllo siamese: L’imperatore vedendo che l’operazione salviamo Babbo Natale era riuscita ordinò ai suoi agenti segreti di cercare Babbo Natale in tutto la regione, ma di lui Nessuna traccia…
OPERAZIONI “SALVIAMO BABBO NATALE” E “LE MASSE” 15 GIORNI DOPO SALVIAMO BABBO NATALE Nonostante la Norvegia fosse quasi interamente sotto il controllo siamese di Babbo Natale non si sapeva ancora nulla. Perciò l’imperatore dell’ecc. ecc. ecc. si recò in prima linea per combattere i cattivoni. Poi, spaventato, organizzò con i suoi soldati una tombola esoterica per trovare il significato del Natale. L’affrontò impavido armato di solitarie due cartelle: Somchai: “2! 10! 46!” “Ce l’ho! Ce l’ho! Ho il 10” disse l’imperatore gongolando. I numeri escono come presagiche date: “13! 6! 47!” Uno stolto inizio a gridare: “Aaaahhh! Aaaaahhh! Aaaaahhh! Vedo la morte!” Somchai continuò: “1! 3! 48!” Il re dei mari esultò: “Ambo! Aamboo! Aaaaaammboooooo!” Ambo! Grida di sfida il consumato eroe. Dico ambo all’avverso destino, ambo a un nemico vile e beffardo. E qui s’avvede di quello che soltanto lui s’avvede: “Chi va là? Somchai! Datemi il fucile!” E iniziò a sparare in direzione del nemico: Boom! Boom! Boom! I suoi soldati lo ritenevano pazzo. Pazzo sì, ma per pochissimo, perché il confine tra genio e follia è molto sottile. LE MASSE E non fu né sera né mattina. Nel frattempo l’esercito siamese riuscì a ricacciare in mare gli ostili che erano sbarcati nell’isola di Mindanao. Però i giapponesi reagirono sbarcando lì: