LA CONFERENZA DI PACE Tutti gli Stati vincitori (e vinti) si riunirono attorno al tavolino della pace. Il primo a prendere la parola fu l’imperatore: “Dunque, secondo gli accordi a me spettano gli Urali, la Siberia e l’Ucraina…” A quel punto il ministro degli esteri disse: “Ehm, mi dispiace contraddirla ma lei sta guardando la mappa del Risiko di ieri sera…” L’imperatore rispose: “Ah, vero mi pareva di non aver conquistato il Kamchatka… Comunque, perché non va a controllare il nuovo campo minato che abbiamo piazzato ieri sera davanti alla porta d’ingresso?” Rassegnato, il ministro si avviò verso l’uscita; dopo neanche un minuto si udì una potentissima esplosione. A causa delle vibrazioni causate dallo spostamento d’aria, il tavolino della pace alla fine cedette e si spezzò in 2. Furioso, l’imperatore prese a calci i resti del povero tavolino, poi uscì dalla stanza sbattendo la porta. Per questo motivo la conferenza di pace non poté essere terminata. LAVORI CITTADINI La costruzione di autostrade e forti costieri e terrestri proseguì, l’imperatore voleva trasformare il Siam in una fortezza imprendibile.
PREPARATIVI DELL'OPERAZIONE: “ASIA UNITA” L’imperatore fece riunire tutti i generali e i ministri rimasti in vita per spiegare a loro il suo piano di egemonia sulla Cina: “Asia Unita”. Tutti i presenti rimasero sbalorditi dalle sue parole, molti pensavano che iniziare una guerra contro un nemico che aveva il doppio delle nostre forze (Siamesi, Indiane, Australiane, Neozelandesi) non fosse molto ragionevole, ma il futuro Re della Luna si era convinto che questo piano prendesse di sorpresa i musi gialli e avrebbe così potuto conquistare tutta la Cina senza problemi. L’Imperatore dei Thai concluse l’assemblea dicendo: “La Cina deve diventare una pedina del scacchiere siamese”. Poi mormorò: ”Non trovo più un cavallo e con qualcosa lo devo pur sostituire...” Somchai chiese: “Che cosa ha Detto, mio Sire?” L’imperatore del Sud-Est Asiatico Rispose: ”Non son Cazzi tuoi.” Successivamente ordinò a tutte le sue truppe di marciare sul confine cinese assieme a quelle alleate.
Inutile che ti consigli di occupare l coste per la manpower e l'IC, vero? Non lasciare che i tuoi alleati occupino troppo, però
Con la PI che hai forse potresti prendere il controllo militare dell'UK o di qualche altra nazione abbastanza potente.
OPERAZIONE: “ASIA UNITA” LA FINE DEL DRAGONE 25 Luglio 1949, ore 8: l’esercito siamese oltrepassa il confine cinese. L’imperatore, al comando delle sue truppe scelte a (caso), scatenò una poderosa offensiva verso Pechino, conquistando tutte le più importanti città della costa siamese senza incontrare resistenza. Poi, rendendosi conto che aveva sbagliato direzione, fece fare dietro-front al suo esercito, quindi tornò al palazzo imperiale. Nel frattempo gli alleati e il resto delle truppe siamesi avanzavano in Corea e nel resto della Cina. Ovviamente gli americani fecero più danni di un matto furioso; infatti sbarcarono in Manciuria, e in breve la occuparono interamente. Nonostante i cinesi fossero millemila si ottennero grandissime vittorie, che grazie a numerose sacche permisero di eliminare gran parte delle divisioni nemiche. Perciò la vittoria fu così rapida che non ci fu neanche il tempo di bere una banana. In meno di un anno il drago era domato. Alle ore 14 del 16 Giugno 1950 la Cina nazionalista venne annessa. Il Sinkiang fece la stessa fine poco tempo dopo. Mentre si recava in Cina, l’imperatore si fermò davanti al confine di uno stato. Quindi fece portare il suo calcolatore personale per conoscere dal satellite di quale nazione si trattasse. In meno di un minuto apprese che si trattava della Cina comunista. Rapidamente fece riunire il C.G.M.G. L’imperatore esordì dicendo: “La Cina comunista è come un pugno in un occhio in mezzo al grande impero siamese!” Poi, poi, poi…il resto è storia, o meglio screen: LAVORI CITTADINI
Finalmente un po' di manpower! Ti consiglio di cercare di comprare quanti territori puoi dagli americani, con le risorse di cui disponi non dovrebbe essere difficile...
Madonna, ora con la Cina in mano tua niente ti può più fermare nella conquista dell'Asia (E sua maestà veda che andando verso ovest c'è il confine di un'altro stato chiamato "India" che è un calcio nel culo al potente impero Siamese. Se non è negli alleati procedere subito all'attacco o futuro imperatore della Luna )
LE BATTAGLIE PER IL PETROLIO Nell’agosto 1951 il Siam cadde in una profonda crisi energetica e petrolifera. Accortosi di ciò l’imperatore pensò che invece di fare nuovi accordi commerciali con gli spregevoli americani era meglio conquistare i territori degli altri staterelli indifesi. Perciò, visto che il Venezuela faceva concorrenza all’impero nella vendita di ananas, il futuro re della luna pensò bene di dichiarargli guerra. In poche ore, giorni, addirittura settimane l’intero territorio venezuelano era sotto il controllo siamese. Somchai si recò nel paese occupato per fare un resoconto dettagliato sulle nuove conquiste. Un giorno sentì alcuni ufficiali parlare dell’oro nero. Prontamente telegrafò all’imperatore per informarlo che c’erano degli eretici, dato che dalla conquista del Borneo era vietato parlare di petrolio. L’imperatore diede quindi l’ordine di condannarli a morte senza cena mediante impiccagione.
-LE BATTAGLIE PER IL PETROLIO- PARTE SECONDA La crisi tuttavia non venne superata. Perciò l’imperatore guardò dal satellite se c’era ancora uno stato da soggiogare. Dopo un intero inverno passato a osservare la mappa mondiale al caldo si accorse dell’esistenza di una nazione chiamata Arabia Saudita. Dato che il nome non gli era congeniale il re dei mari decise di sostituirlo con “Nuovo Siam”. Ma per fare ciò bisognava scacciare gli stupidi sceicchi che da anni governavano quel Paese senza autostrade. Infatti nel suo progetto di unire Bangkok e Barcellona c’era la possibilità di costruire un’autostrada nel bel mezzo del deserto arabico. Quindi guerra agli infedeli! Dopo che l’esercito siamese sbarcò, non, senza incontrare resistenza, i soldati s’accorsero di aver conquistato un triste deposito di sabbia e sassi. Un nulla brullo. Un brullo nulla di nulla. Dopo un mese dall’inizio delle ostilità la capitale Riyadh venne occupata dai siamesi. L’imperatore obbligò gli sceicchi a consegnargli le chiavi della città. Ad un tratto, durante i lavori per la costruzione dell’autostrada un gruppo di operai incocciò in un giacimento. Subito dopo si misero a gridare: “L’oro nero! L’oro nero!”. L’imperatore, che stava presenziando ai lavori, udì queste parole e si diresse verso quei disgraziati e disse: “tu,tu e tu! Sul patibolo!”. “Ma perché?” Rispose uno di loro. “Perché sistema che vince non si cambia.”
CONQUISTE MERIDIONALI -LA RESA DEI CONTI- Continua il formidabile processo di urbanizzazione cominciato anni fa. Contemporaneamente venivano compiuti enormi passi avanti verso un’energia atomica pulita. Infatti i prati vicini alle centrali nucleari erano sempre tenuti all’inglese. Tuttavia l’imperatore rinominò questo modo del giardinaggio in “prato imperiale siamese”. Giravano voci che Babbo Natale era stato portato con la forza in Sud America da un microscopico nucleo di gerarchi nazisti. Perciò il futuro Re della luna, imperatore del Mar Siamese, sovrano delle due Grandi Isole, padrone del sud-est asiatico e capo del partito anti-colonizzatori francesi/giapponesi/cinesi/imperialisti sovietici prese l’iniziativa e con mille uomini s’imbarcò su un peschereccio battente bandiera liberiana. In quel momento passava di lì il capo della marina, che consigliò all’ex-presidente di utilizzare la moderna flotta da trasporto imperiale per compiere la traversata. L’imperatore acconsentì e scese dalla carretta del mare. Purtroppo non avvertì i suoi soldati, che da quel momento vagano senza meta su e giù per l’oceano Pacifico. Dopo un lungo viaggio la marina siamese giunse in vista delle coste argentine. Dopo un bombardamento durato un paio di minuti (per dar coraggio ai soldati), i primi mezzi da sbarco si mossero verso la riva, e in serata i gloriosi fanti di marina siamesi avevano Già fatto polpette della guarnigione nemica. L’avanzata nell’entroterra risultò più facile del previsto. In meno di due mesi l’Argentina era totalmente in mano siamese. Di Babbo Natale però ancora nessuna traccia. Somchai disse che forse si trovava prigioniero da qualche altra parte, e disse: “Forse magari si trova là” e puntò il dito in direzione dell’Uruguay. Il piccolo paese fu annesso in così poco tempo che non ci fu il tempo nemmeno per bere una banana. Tuttavia la spedizione si risolse in un fallimento. Tra i soldati correva voce che Babbo Natale fosse morto. Ma Somchai risolse la situazione dicendo: “Forse magari si trova lì” e puntò il dito in direzione del Paraguay. Ennesimo fiasco. Un soldato esasperato disse “Forse magari è morto”. L’imperatore, che aveva il dono dell’ubiquità, udì queste parole e disse: “staccategli il collo dalla testa”. Il poveretto replicò: “Ma sire! Oggi è il mio compleanno!”. “Va bene. Staccategli la testa dal collo”. Ma la campagna in Sud America non era ancora finita. Mentre percorreva una delle poche strade in alta montagna, il futuro Re della Luna notò delle tracce riconducibili al passaggio di una slitta. Proseguendo, giunse fino la confine con la Bolivia. Inutile dire che fu subito guerra. Un altro tentativo andato a meretrici. Allora l’imperatore, colto da un attacco di pazzia, iniziò a correre. A quelli che incontrava rispondeva: “Sto andando giù!”. Le truppe ripensarono ai magici momenti della diarrea. La battaglia della Diarrea, naturalmente; quindi seguirono l’ex-presidente. La data del primo gennaio vedeva il Siam dominatore incontrastato del Sud del Sud America. Di conseguenza l’imperatore prese il titolo di “Imperatore del Sud-Est asiatico e del Sud-Sud America”. Ai primi di febbraio il processo di urbanizzazione procedeva spedito. P.S.: Mi scuso se non ho potuto scrivere per motivi scolastici (ci fanno un culo così:sadomaso