Da un pò di tempo la situazione internazionale è sempre la stessa banalità: tra poco l'Urss taglia il gas naturale e gli Aqulani moriranno assiderati, Israele invade Gaza a Natale per l'ennesima volta, la Corea fa sempre la cazzona con le armi nucleari, idem l'Iran e gli Stati Uniti tollerano i centinaia di stati dittatoriali, che siano punti strategici, pozzi di petrolio o cave di minerali. Insomma, ma è possibile che la situazione internazionale non riesca un pò a sbloccarsi (in meglio magari) :humm:?
bella domanda... certo che la colpa è prevalentemente dell'asse U.S.A. - U.E. che resta immobile, ci sono troppi interessi economici dietro a tutto ciò che a a che fare con la politica perché c'è un mega conflitto di interessi mondiale Politica-Economia. La Russia è importante per il gas, l'Iran per il petrolio, ecc. I paesi occidentali sono in declino, ma non c'è un modello alternativo. Quindi il mondo andrà avanti così fino, mi dispiace dirlo, ad un grande sconvolgimento - guerra mondiale. La Storia è ciclica, se analizziamo momenti simili vedremo che sono finiti tutti tragicamente e che poi c'è stato un "Rinascimento", oggi si chiamerebbe boom, e che poi si sarebbe tornati punto e a capo. Va a finire sempre così...
Guerra, totale. Non ci sono altre vie. Fino al '14 c'erano le solite scaramuccie per le colonie e gli interessi nei balcani (un pò come noi adesso, con stati diversi come protagonisti), poi è arrivata la WWI ed è cambiato tutto.
Quoto MrBrightside Nella sua sintetica ma ottima risposta Io penso che siamo alla fine di un'era, gli USA cadranno a pezzi e una nuova epoca buia calerà sull terra, dopo di che Cina e India diventeranno i nuovi USA-UE (l'Asse di re), e via così per altri 1000 anni, il mondo e la Storia sono un'anello hanno un apice (anni 90) e un baratro (ci stiamo cadendo ora). La tua immobilità non esiste, o almeno esiste nelle aree da te segnalate, ma in Africa i confini cambiano ogni giorno, l'immobilità in certi luoghi del pianeta è impossibile :contratto:
I confini cambieranno di pochi chilometri in Africa, ci sono state centinaia di guerra in Africa, tra cui la "Prima guerra mondiale africana" in Congo con circa 10 milioni di morti, e i confini si saranno spostati di pochi chilometri. Un nuovo medioevo senza computer, televisione, inerzia e tecnologia a succhiarti via l'anima? Madonna che figata, anche se vivremmo di merda
La situazione è immobile perchè i paesi si sono da una parte integrati economicamente, e dall'altra molti hanno l'atomica. Quindi nuove guerre fredde sì, cambiamenti nella supremazia economica sì, guerre per procura nei paesi del terzo mondo sì, ultra-mega guerrone nucleari con nuovo medioevo in questo momento non vedo come si possano prevedere se non per puro gusto di portare sfiga. Anche perchè mondo completamente globalizzato= mondo sensibilmente pacificato...tra i paesi benestanti o quasi, ovvio. E poi è immobile perchè noi abbiamo una visione rallentata della storia, caspita negli ultimi 20 anni c'è stato il crollo dell'URSS e la rivoluzione informatica, vi sembra poco?
tanto non credere che lì ti salvi da un conflitto nucleare! Comunque un conflitto globale lo vedo ancora lontano, in fin dei conti tutti i Paesi che hanno un certo peso economico-militare sono contenti così, di conseguenza se ne stanno buoni.Il problema sarà forse tra qualche decina d'anni, ma non prima. Personalmente poi credo che di eventi in questi ultimi 20 anni ce ne siano stati molti, oltre alla caduta dell'URSS e la rivoluzione informatica.Basti guardare anche i passi da gigante fatti a livello scientifico/medico.Impressionanti.
se arriva la guerra atomica VAI di punkettoni con le moto stile Kenshiro!:sadomaso: a cavolo...visto che studio medicina...devo cominciare a scoprire l'Hokutoshinken e i punti di pressione!!:humm: seriamente...non saprei, è la prima volta in Europa (dai tempi di Roma) che si sono succedute due generazioni senza guerre (speciamente per l'Italia) il declino USA-UE mi pare un pò evidente...ma a livello culturale siamo ancora i più influenti (apparte x bollywood), auspico una separazione militare e politica dell'UE dagli USA, vorrei tanto vedere una UE unita come un "mega stato federale" ma la vedo difficile come cosa...forse India e Cina saranno i grandi a livello economico, ma noi saremo una sorta di 2° mondo, che conservano una "cultura" (speciamente l'UE) superiore, una sorta di imperi dignitosamente decadenti:humm: però mi sembra ovvio che prima o poi anche in Asia la manodopera comincerà a costare...allora sarà il tempo del Sud America (senza più il vincolo USA si potrà sviluppare molto) e poi chissà...toccherà all'Africa, e quando l'Africa sarà in fase discendente il 3° mondo in cui investire...sarà la cara vecchia Europa
Quoto Vestinuis ma dubito che l'Europa si riduca a 3° mondo, finora mai l'Europa si è ridotta così in basso e senza le 2 WW saremo ancora al centro del mondo (tutta colpa dei crucchi )
Occhio a pubblicare queste cose sul web, ci sarebbero migliaia di storici pronti a farti la pelle... compreso me.. Un affermazione del genere è di una forza colossale, sei sicuro di avere le basi per affermare quanto stai asserendo? il ripetersi di crisi economiche finanziare ogni 25-30 anni non sottende ad una ciclicità degli eventi, quanto ad una inetta gestione della risoluzione delle medesime...
Comunque il problema della fine delle risorse è serio: probabilmente ci sarà un generale impoverimento della popolazione e i ricchi manterranno il loro stile di vita da spreconi sfruttandoci come schiavi...
più che altro da ogni crisi emergono possibilmente energie nuove, teorie politiche,ricambio di gerarchie e nuovi equilibri ad ogni livello... però Orwell ha sempre ragione quando la Storia non è altro che il rovesciamento ciclico degli "alti" e dei "bassi" che di volta in volta conquistano e perdono il Potere ( l'"egemonia" ) nella società :sadomaso:
La cosa che continuo a non capire è questo timore di essere superati a livello economico, di pensare che se un paese si arricchisce gli altri adesso "ricchi" diventeranno poveri e torneranno all'età della pietra o a mendicare ai margini della periferia del mondo globalizzato. E' un modo di pensare che ha le sue radici nella teoria economica del mercantilismo (devi esportare al massimo e importare il minimo), vecchia di 400 anni e fortunatamente ampiamente superata. Eppure, non si riesce a sradicare dalla testa delle persone... Per fortuna con la medicina le cose vanno leggermente meglio, altrimenti staremmo ancora a curarci la peste con gli unguenti magici. Un saluto
E' la consenguenza della naturale tendenza dell'uomo a giocare a che ce l'ha più duro... E poi è anche una questione psicologica: la ricchezza non è un valore assoluto, ma relativo: a livello assoluto anche i paesi del terzo mondo attuale sono più "ricchi" dei paesi europei dell'ottocento. Comunque, sulla questione della ciclicità, anche qui credo che sia una questione interiore all'uomo. La ciclicità la vediamo noi, che cerchiamo in ogni cosa una logica, un filo conduttore, che cerchiamo delle cose in comune nelle varie epoche storiche. Cose in comune date dall'unica vera grande costante della storia, che è l'uomo. L'uomo, nella storia, si ripete in continuazione ma in modo sempre diverso. Certamente non è una questione magica/esoterica, e neanche una questione su cui fare affidamento per "prevedere" il futuro.
diciamo che intendevo...influenza politica/supremazia economica relativa...non tanto come un'alternanza di ricchezza e miseria
Situazione internazionale immobile????? Citando a caso: 1) Cina: l'accrescimento del tenore di vita medio ha provocato un innalzamento della povertà. Questo spinge chi si sente (e magari è) sfruttato ad assumero posizioni nazionaliste (in Cina uno sfruttato non può esser marxista! ). IL risultato è una pluralità di tensioni regionali interne, di cui quella dello Xing Kiang è la più evidente. Azioni di forza e repressioni. Difficile supporre che nessuno all'interno delle elite cinesi manchi di cavalcare la tigre in qualche modo. 2) Pakistan: sull'orlo dell'anarchia. E della guerra con l'India. Il Pakistan "beve" l'acqua del Kashmir: i due si sono tirati colpidi mortaio a 2 e passa mila metri e non si sono fati troppo male solo perché la rarefazione dell'aria rende incalcolabili le traiettorie. Immaginiamo solo cosa possa accadere il giorno in cui con i cambiamenti climatici l'acqua diminouisce...La cosa mi urta moltissimo in quanto io stesso, un anno fa, pensavo che il Pakistan fosse una regione tutto sommato sicura. 3) Iran sin troppo facile 4) Irak: il territorio sta per tornare ad esser controllato... da chi? Cosa quando la ripresa della porduzione di petrolio riprenderà a pieno ritmo? La lasceranno agli occidentali? 5) l'Africa, un continente da sempre sottopopolato. Sino ad oggi. Ora in crisi di sovrappopolamento, almeno in rapporto alla distribuzione delle risorse. Forti correnti migratorio sono già in atto, con le evidenti risposte occidentali che tendono ora a porre dei limiti. Si ammazzeranno come fanno ora? O magari decideranno altro? 6) Egitto-Etiopia. I cambiamenti climatici ridurranno verosimilmente in breve (ovvero in un tempo percepibile) la portata del Nilo. Entrambi "bervono" dal Nilo. Se lo divideranno da buoni fratelli? 7) La Russi,a che sta riprendendo il suo posto di potenza economica, rinuncerà definitivamente a qualsiasi posizione di potenza? IL fatto che la diplomazia sovente taccia (a fronte della portata dei media, che peraltro sono volubili e manovrabili) non significa che non ci sia o non sia in atto e tutti, poersino noi, anche se facciamo finta di no, hanno interessi da difendere.
L'Iran rifiuta gli accordi decisi sul nucleare...non è chiaro se agisce dietro supporto russo-cinese nonostante il loro ruolo "mediatore" sul piano diplomatico oppure crede di essere protetto ugualmente e lo fa apposta per creare un clima di tensione a suo vantaggio sfruttando quanto possibile l'attuale debolezza USA e la posizione isolata di Israele certo è prematuro parlare di "clima di monaco" però è comunque una situazione abbastanza critica, nella quale ci vorrebbe un Kissinger o un Churcill per evitare il peggio e nell'attuale amministrazione USA non c'è nè uno nè l'altro