No mai sentito Comunque ho da poco finito "L'oro di Sharpe" , carino ma inferiore ai precedenti secondo me, sarà perchè ha poche "vere" battaglie
Già,ho sentito comunque che Sharpe combatte non solo a Waterloo ma la sua carriera prosegue anche dopo
Non me lo dire... Chissà quanti anni ci vorranno per leggere le sue nuove imprese anche qui in Italia..
1273 pagine tutte d' un fiato è diviso in tre parti: bellissime le prime due un po meno la terza. e ogni tanto è un po troppo ideologicamente ultra-cattolico ma vale sicuramente la pena leggerlo. forse il più bel romanzo italiano del 900 che abbia letto
adesso sto leggendo complotto contro l'america, racconta praticamente che Roosevelt non vince le elezioni del 42 in America, e gli USA non scendono mai in guerra anzi si alleano con la germania nazista
haha, il libro di Tim Roth, ma non ricordavo che si alleassero coi tedeschi... Che bel periodo, era il tempo in cui leggevo il ciclo dell'invasione
adoro i romanzi storici. vi consiglio, perchè nessuno l'ha citato, un certo tedesco: Gilbert Haesf. di lui ho letto "Alessandro" e il seguito "Alessandro in Asia". molto realistico e crudo. soprattutto realistico. descrive molto bene i meriti del padre Filippo e del circuito di spie e "uomini d'arme" da lui creato. Alessandro ha avuto la strada di molto spianata da suo padre. ottimo anche "Annibale" che mette in luce un sacco di evidenze storiche e bilancia di molto e a favore dei cartaginesi il punto di vista. ne ho anche altri ma secondo me i punti massimi li ha raggiunti con questi tre. anche se non ho ancora letto le sue ultime uscite. valerio massimo manfredi è un autore da bestsellers. tra i miei libri lui è l'autore più presente in assoluto, ma la sua scrittura e le sue trame sono pretesti per risaltare valori stra-retorici. tanto per fare un esempio la sua trilogia su alessandro è l'affresco di un superuomo e tralascia di sviluppare, nella trama, le vicende da effeminato dell'imperatore macedone. a differenza di haesf. e la storia del grande condottiero e soprattutto di una specie di gengis khan pronto a fecondare tutte le donne che incontra e che gli chiedono un figlio appunto. viaggia in bilico tra sacro e profano cercando il successo altrettanto commerciale di un dan brown. diciamo che è puro disimpegno. ne possiedo un altro stuolo e pochi sono stati già citati: cervo, smith, cornwell. molto interessante "Medicus" di un certo Noah Gordon. la storia di un orfano inglese che è costretto a vagabondare insieme ad un cerusico per vendere medicinali di dubbia efficacia e a fare il saltinbanco. appassionatosi alla medicina decide di raggiungere una "scuola" per imparare meglio il mestiere e si dirige a baghdad. molto istruttivo. ambientato nel medioevo ovviamente. più recenti consiglio su tutti beppe fenoglio. e non solo il partigiano johnny (da cui hanno tratto un bellissimo film con un bravissimo stefano dionisi) ma anche e soprattutto "una questione privata" e "i ventitre giorni della città di Alba" citati dall'ormai rincitrullito giovanni lindo ferretti nella sua splendida canzone "la linea gotica" contenuta nell'album "la linea gotica" con le luci e le ombre dei combattimenti partigiani. sublime! consiglio inoltre Coetzee e il suo "Terre al crepuscolo". si compone di due racconti estremamente interessanti. uno sulla "guerra psicologica" del vietnam. e un altro sul sudafrica. di elsa morante "la storia". della stessa ho letto anche "aracoeli". morante è molto impegnativa. consiglio di leggerlo solo a chi s'interessa di letteratura. per il genere "fantasy"... consiglio harry turtledove e il ciclo sulla legione perduta. una coorte romana al tempo di cesare per uno strano scherzo del destino si ritrova catapultata in un mondo fantasy. perchè non citare "baudolino" di umberto eco? e tanti ma tanti altri.......
sono più libri. è scritto in maniera sobria. un legato romano guida una coorte nel territorio gallico. il piccolo "esercito" è stato incaricato da Cesare in persona di fare da "esca". vengono affrontati dai galli. lo scontro non si risolve per nessuno dei due schieramenti fino a quando il legato e il capo dei galli, in possesso di spade di fattura druidica, decidono di affrontarsi in un singolo duello. lo scontro catapulta i romani e il capo gallo in un mondo a loro sconosciuto. grazie alla loro disciplina i romani affrontano la situazione alleandosi al capo gallo una volta nemico e scoprono così di essere in un territorio governato da un impero ma sotto costante minaccia da un regno vicino. i romani divengono così mercenari del loro nuovo imperatore. la storia poi si prosegue descrivendo le battaglie e le peripezie diplomatiche cui sono soggetti i romani in questo nuovo mondo di fattura fantasy.
figurati! sono a metà strada tra fantasy classico e romanzo storico i libri in questione di turtledove. se ti piace proprio il fantasy allora ti ocnsiglio r.a. salvatore e i suoi cicli ambientati forgotten and realms. i cicli su drizz't do urden, l'elfo scuro, e la sua pantera, per esempio sono molto interessanti.