La domanda è... Come venivano indotte le persone, in antichità e nel medioevo, a dare il meglio di sè in prima linea durante gli scontri? Ovviamente il loro Signore poteva obbligarli con minacce e ricatti ma questo avrebbe creato una fila di soldati poco volenterosi e con un morale a terra, che si sarebbero dispersi alla prima carica Voi che dite?
Beh se non vi era la motivazione "patriottica" ossia il difendere il proprio villaggio, spesso negli assedi si combatteva anche perché si sapeva che ,probabilmente, in caso di resa, sarebbero stati uccisi(un pò come i russi nella WWII).Oppure ,più spesso ,erano motivazioni economiche dacché spesso erano mercenari, Infine è doveroso ricordare anche il fanatismo/indottrinamento ,nel caso dei Crociati(non sempre, anzi perlopiù erano profittatori).
Quoto...bisogna anche considerare che non si tratta di un era moderna in cui ci si chiede con la stravagante domanda se è il caso di andarsi a uccidere,bensì non si perdeva nulla morendo duante l'antichità ,visto che il benessere non era diffuso tra i soldati e perciò si combatteva.Tra l'altro non erano pecoroni,si obbediva...
Tanti modi, che poi sono gli stessi di adesso: 1) ricompense: ai soldati romani di Cesare, Pompeo e colleghi venivano date, alle fine del servizio militare, terre di loro proprietà, il che voleva dire diventare piccoli proprietari terrieri, indipendenti e moderatamente ricchi, il massimo a cui potevano aspirare 2) minacce: ogni soldato ha moglie e figli, spesso se il soldato tornava a casa perchp ritiratosi non trovava nessuno ad accoglierlo... 3) fanatismo: i crociati, ma anche gli spartani che venivano esiliati dalla società se ritornavano a casa da una battaglia persa. " O si torna con lo scudo o sopra di esso". 4) droghe
[QUOTE = Pandrea; 195.379] Tanti modi, che poi sono gli Stessi di adesso: 1) ricompense: ai soldati romani di Cesare, Pompeo e colleghi venivano date, alle fine del servizio militare, Terre di Loro proprietà, il Che Voleva dire diventare piccoli proprietari terrieri, indipendenti e moderatamente Ricchi, il Massimo A CUI potevano aspirare 2) Minacce: Ogni soldato ha moglie e figli, SE IL SOLDATO Spesso tornava a casa perchp ritiratosi non trovava nessuno ad accoglierlo ... 3) fanatismo: i crociati, ma anche gli Spartani Che venivano esiliati Dalla società se ritornavano a casa da una battaglia persa. "O si torna con lo scudo o sopra di Esso". 4) Droghe [/ QUOTE] Già dimenticavo... In quanto a chi si ritirva(non molti casi)veniva esiliato,eliminato o isolato dalla società...
Difatti i meno volenterosi di tutti erano i mercenari, che non avevano ricompensa terriere o case a cui tornare... i soldi te li fai in altri modi, se vedi che si mette male scappi.
ok, questi sono i motivi standard con cui si incentivava un esercito...ma la prima linea penso che fosse leggermente diversa. Mi immagino un contadino-soldato, che viene messo in prima linea e pensa "ma cazzo, con tutti quelli che ci sono perchè devo andare proprio io?" in questo caso le motivazioni credo che si distorgano un momento 1) Ricompense: queste potevano andare bene ad alcuni, specialmente ai più volenterosi, ma quelli che venivano strappati dalle loro terre se ne fregavano abbastaza, volevano solo tornare a casa 2) Minacce: ok il soldato partiva, malvolentieri e con la tremarella. Non appena arrivava il primo scontro corpo a corpo quello gettava la lancia e se la dava a gambe, distruggendo la formazione 3) Si questa funziona, specialmente sul popolino 4) anche questa va bene
Ripeto,non esisteva benessere,il soldato difficilmente poteva scappare,perchè non aveva nulla da perdere...
dipende cosa si intende per benessere. Certo erano li a mangiare erba e patate ma di fronte alla morte certa penso che chiunque cercasse di scappare piuttosto che finire ammazzato
potrei dire una stupidaggine, ma erano formazioni molto chiuse dove la linee retrostansti spingevano quelle avanti di conseguenza era difficile fare qualsiasi movimento non fosse quello dell'intera unità, quando hai 500 uomini che ti spingono da dietro e ai lati sei stretto da altri due, difficilmenti riescio a fuggire via, non a caso i serragenti erano messi ai lati dell'unità e non in cnetro in quanto le colonne pià esterne erano quelle con maggiore capacità "di movimento", e infatti quando cominciava la fuga fuggiva l'intera unità e non a spizzichi e bocconi. Poi nel medioevo, in italia, nel periodo tardo gli eserciti erano tutti formati da maercenari, o quantomeno la miggior parte dell'esercito era dim mercenari e la paga del soldato era praticamente la razzia alla fine della battaglia, quindi conveniva rimanere fino alla fine
dipende se era un esercito professionale o raccolto al momento: a Roma o Sparta o in Cina (sistemi simili, con piccole differenze), combattere nelle prime linee era un onore, e le linee erano formare in ordine di anzianità: le reclute nelle prime file, i veterani nelle ultime. le riconpense materiali erano date alla fine di 25 anni di servizio (dopo la riforma di Mario), prima dei 25 anni, solo "onorifiche". l' idea di morte e vita eterna erano diverse dalle nostre: fino al cristianesimo, credevano che una volta morti avrebbero continuato a fare quello che facevano in vita, e la vita eterna era "essere ricordati" in eterno: quindi era preferibile morire che essere ricordati codardi. infine le pene: nelle legioni la pena per la fuga era la fustigazione (i tuoi compagni ti bastonavano a morte) se fuggiva il singolo, la decimazione se fuggiva il reparto. la crocefissione se fuggiva un ausiliario (che alla fine del servizio otteneva la cittadinanza romana per se e i propri figli). per le leve chiamate sul momento, venivano messe in prima fila, perchè in caso di fuga, venivano fatti fuori da quelli che stavano dietro. gli eserciti medioevali erano un po più improvvisati, ma il principio era lo stesso: davanti i più sacrificabili
Ci sono anche tanti casi in cui se eri in prima linea combattevi per il semplice motivo che arretrare voleva dire farsi infilzare dai proprio commilitoni, per una questione di spazi angusti... Vi consiglio "Il volto della battaglia" di Keegan, che parla proprio di questo. Cosa si prova ad esseri li, pronti a combattere
la legge di guerra, accettata da tutti, era che una città che apriva le porte, era salva. una città che costringeva all' assedio, era, se conquistata, sottoposta a saccheggio, più o meno feroce.
e la "droga" del mondo occidentale, etnologicamente parlando, è l'alcol... da sempre usato dai soldati di tutte le epoche (consumo inversamente proporzionale all'importanza/forza/prestigio del tipo di truppa) notorio che nel medioevo la prima linea era quella sacrificabile...e il solo aretrare era da folli poi dall'800 in poi credo sia nata una vera polizia politica che si occupasse anche dei disertori (basta pensare all'impiego dei carabinieri durante la WWI, dietro le trincee e asparare a chi indietreggiava o semplicemente non partiva all'assalto)
Si in Italia nella ww1 il regno puniva duramente i disertori molto più severamente degli stati europei... comunque droga,può significare tutto ciò che ti fa perdere qualsiasi forma di ragionamento,di senso attaccando chi ti è più vicino...