negli ultimi tempi i riflettori in medioriente puntano sull'iran per l'ovvia crisi diplomatica fra usa/nato e la stessa e il presunto finanziamento persiano di armamenti in siria e libano..tralasciando le tattiche di guerriglia e terrorismo..come sttao è davvero così pericoloso? quanto realemte pesa la sua economia?
No, a livello economico è un peso minore, ai livelli di una Grecia, di una Danimarca o di un'Argentina. Però ha grandi giacimenti di petrolio e bloccando lo stretto di Hormuz bloccarebbe il trasporto del gran parte del petrolio mondiale.
sarebbe una mozza azzardata provare a bloccare lo stretto, lì passano rotte internazionali e interessi globali inimicandosi non solo "il diavolo" cioè gli USA ma anche altri paesi come la Cina e i paesi UE che fino ad ora sono abbastanza tiepidi e poi la zona si riempirebbe subito di unità militari statunitensi e alleate che farebbero piazza pulita di eventuali blocchi forzati e poi via ad una bella escalation dalle rappresaglie missilistiche su Israele a risposte nucleari della Stella di David e così via fino a ridurre l'intero M.O in una groviera fosforescente
Sì certo, il blocco dello stretto arriverebbe solo come reazione a qualcosa, per esempio al raid israeliano. E non penso sia così semplice sbloccarlo poi, gli Iraniani hanno una marina fatta apposta per rompere le scatole ad un tentativo di superamento del blocco, con naviglio leggero, sottomarini e missili navali sulla costa, intanto che lo stretto rimane bloccato dalle mine. E intanto il prezzo del petrolio andrebbe alle stelle. Insomma, l'esito del conflitto non sarebbe in discussione, però i suoi danni li creerebbe, e bisogna sempre pensare se il gioco vale la candela.
Bè io penso che se ,'Iran continuerà sempre più verso la strada attuale i arriverà ad una nuova guerra in medioriente....tuttavia nn credo che se ciò avverrà le altre potenze come la cina ecc. lascerebbero che gli americani si papperebbero un altra nazione-giacimento:contratto:....si son già presi l'iraq, che vogliono di +....?
E' una potenza regionale. E' molto ma molto più pericoloso dell'Iraq che fu. E' ricco di gas oltre che di petrolio.
Senza contare che loro sono molto + immischiati in faccende religiose di quanto non lo fosse stato l'Iraq...:contratto::contratto:
Dipende da come la si intende. L'Iraq di Saddam era uno stato profondamente LAICO, e anche ora il fervore religioso non è paragonabile a quello che si scatenerebbe in Iran in caso di invasione.
Sì,però rimane pur sempre uno stato islamico...se mi dici di una possibile reazione civile per motivi religiosi allora concordo pienamente...
Più che altro l'Iran è lo stato-santo del mondo scita... sarebbe come attaccare l'Arabia Saudita o il Vaticano.
l'Iran più che fondamentalista è governata da una fazione tecnocratica e "laica" che è appoggiata dai militari e da una parte dei Guardiani e combattuta da altrettanto fazioni che non mettono minimamente in duscussione l'ordinamento teocratico di fondo ma piuttosto esprimono perplessità sull'atteggiamento di aperta sfida nell'agone internazionale mediante l'uso del nucleare come "merce di scambio" diplomatico e strumento militare più che una necessità energetica tutta interna e sul ruolo ormai preponderante nelle forze armate di militari professionisti e tecnici dove fino a pochi anni fa comandavano elementi politici della Rivoluzione :humm:
E ecco che qui scatta il superquotone....:contratto::contratto: mikhail mengsk, era proprio quello che volevo dire nel post precedente: l'iraq come stato non era nulla di che dal punto di vista religioso, mentre l'iran invece è moolto + importante tra allatoya e balle varie...:contratto:
L' economia è determinante visto che l' Iran non fa parte dell' FMI ne della Banca Mondiale e per tanto viene classificato da certa stampaccia di certi protettorati statunitensi come uno stato "dittatoriale e terroristico", cosa assolutamente falsa. Ditemi voi in quale stato dittatoriale le emittenti straniere possono liberamente fare propaganda ostile e incitare la gente a rivoltarsi, per fortuna con scarso successo se escludiamo Teheran città dove, guarda caso, si trovano le amsciate straniere). L' altro ieri è stato ucciso un chiimico nucleare e l' Iran accusa, amio avviso giustamente, i servizi segreti di certi stati. Il giornalista della RAI che raccontava il servizio sottolineava il fatto che il chicìmico era vicino a Mussavi e che pertanto , faceva intendere, non è possibile che l' abbiano ucciso gli occidentali; questi ciarlatani della carta-stampa e delle tv dovrebbero (se facessero un' informazione corretta, cosa che non è) dire che l' opposizione non è affatto ostile al programma nucleare e che, anzi, ha un programma molto simile al partito del Presidente. Il punto è un altro: come è già accaduto in varie parti del Sud America (e questo lo confermano anche ex agenti statunitensi), non è possibile che la gente che, solo e soltanto a Teheran, si rivolta in strada sia stata massicciamente pagata da qualcuno per conto di qualcun altro? queste cose in passato hanno fatto cadere governi che non piacevano agli Stati Uniti facendoli sostituire con compiacenti alle lro multinazionali e al loro assogettamento economico (attraverso i prestiti) e di conseguenza politico. Con questi mezzi hanno costruito un impero, l' Iran è uno dei pochi tasselli mancanti.
Anche se in Iraq la resistenza, che non ha nulla ache fare con Al-Qaeda (che è solo ed esclusivamente un file in un database di un computer della CIA), è oggi lontana (per fortuna) dall' essere sconfitta e il partito Baath in tutto questo non gioca certo un ruolo marginale. D? altronde l' invasione dell' Iraq è la morte di Saddam nascono esclusivamente da motivazioni economiche rintracciabili nel mio precedente post.