Fino al trattato di Losanna la politica estera greca era sempre stata impiantata sulla "megali idea", una sorta di irredentismo filobizantino, che prevedeva la riunione delle terre del vecchio Impero ai loro diretti discendenti. Teoricamente questa idea è stata abbandonata dopo l'ultima guerra contro la tuchia kemaliana, ma la Dittatura di Metaxas e il caso di Cipro ci mostrano come forse qualcosa è rimasto vivo Voi cosa ne sapete della politica estera greca e del rimasuglio della Megali Idea? e come si rapportano con loro i turchi?
Inziamo con ordine. Non credo che nel cuore dei greci, almeno di gran parte, sia ancora scomparso il livore antiturco, e a ragione, ma soprattutto non è scomparsa la volontà di riunire le due sponde dell'Egeo, possibilmente con Costantinopoli. Diciamo solo che è impossibile da realizzarsi, quindi è stato depennato da qualsiasi discorso, anche ufficioso, della politica greca. Primo perché la Turchia non è il malato d'europa ottomano, ma uno stato forte e vigoroso, 7 volte più popoloso della Grecia e con molti più alleati potenziali. Secondo perché è il clima internazionale che non lo permette. Se uno stato come l'Italia, ha completamente abbandonato, anche di fronte al dissolvimento del suo rivale storico per il confine orientale, le velleità di recuperare almeno qualche frammento della Giulia, come puoi pensare che la Grecia esterni velleità di riunione con un rivale tanto più aggressivo, senza contare che su quei territori, se consideriamo tutta la Tracia, Costantinopoli, e l'area di Smirne, una popolazione che è quasi tripla di quella greca attuale. Ammesso e non concesso fosse possibile, ammesso che si svilupperebbe un esodo biblico di grandi proporzioni, la Grecia, come minimo, si troverebbe ad amministrare un territorio con una popolazione doppia rispetto alla propria, passando da 11 attuali a più di 30. Diverrebbe nel giro di una generazione uno stato turco e islamico con una minoranza greca e ortodossa.
Io sostengo che durante la guerra greco-turca gli alleati della Grecia, tra i quali l' Italia, si comportarono in maniera infame lasciando gli ellenici soli contro i turchi. La Grecia aveva ben diritto a richiedere Adrianiopoli e Smirne (anzi, a dirla tutta, avevano ogni diritto di chiedere anche Cipro, Costantinopoli e, oltre a Smirne, una bella fetta della costa anatolica) poichè quei territori erano in massima parte abitati da greci e i turchi vi arrivarono in funzione snazionalizzatrice (questo soprattutto dopo il 1923, quando i greci di quelle terre subirono, vent' anni prima, una sorte simile a quella toccata agli italiani della Venezia Giula e della Dalmazia o ai tedeschi dei territori oggi sotto la Polonia). La Grecia chiedeva che la propria unità nazionale divenisse effettiva, nulla più della realizzazione di parte dei propri diritti. La Turchia invece non solo era in enorme torto ma addirittura amplificò ciò con diversi eccidi ai danni dell' ormai minoranza greca (anche anni e anni dopo la seconda guerra mondiale) senza che l' ONU o chi per esso muovesse ciglio o quasi. Purtroppo oggi il governo greco è nella stessa lurida situazione di tutti gli stati dell' UE e per tanto non ci pensa più a quelle terre, e a dirla tutta sarebbe ben difficile che venisse preso sul serio, ma non pensa neppure a Cipro e al fatto che è parte della nazione greca e che dovrebbe esserlo anche politicamente, compresa la parte nord dell' isola dove i turchi li residenti dovrebbero andare via e tornare da dove sono venuti.