Basta parlare di politica su Internet!!!

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Pandrea, 2 Febbraio 2010.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

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    http://interno18.it/attualita/12423...ndamento-del-senatore-dalia-internet-verra-re

    La censura diventa legge: approvato l'emendamento del senatore D'Alia. Internet verrà represso

    I 'providers' dovranno bloccare i siti disobbedienti. Pena fino a 5 anni di reclusione: il Governo Berlusconi come la Cina e la Birmania. Intanto Mediaset chiede un risarcimento di 500milioni a Youtube

    CASERTA - Il 20 gennaio il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.l. 733) e, tra gli altri, un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (Udc) identificato dall’articolo 50-bis: ”Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”. Il testo diventerà l’articolo numeo 60. Il senatore Gianpiero D’Alia (Udc) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della Casta. In pratica, in base a questo emendamento, se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i 'providers' dovranno bloccare il blog.

    Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000. Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per
    l’apologia di reato, oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

    Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta. In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, YouTube e 'tutti i blog', che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata. Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo dove una 'media company' ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Il nome di questa 'media company', guarda caso, è Mediaset.

    Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un’impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d’interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una Commissione contro la pirateria digitale e multimediale, che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al 'pacchetto sicurezza' di fatto rende esplicito il progetto del Governo di 'normalizzare' con leggi di repressione Internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non riescono più a dominare.

    Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa. Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad Internet, in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.

    Occorre dare la massima diffusione a questa notizia per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli Italiani, perché dove non c’è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema puramente dialettico.




    Massa di dissidenti comunisti, avrete quello che meritate per attentare lo stato parlando dell'Unto senza iniziare la frase con "Grazie Silviolo nostro" :sadomaso:
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    E' la rete... non è filtrabile, è come voler bloccare tutte le strade che portano a Roma... Quanta gente devi impiegare per controllare tutte le strade che portano a Roma ?
     
  3. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Tutti i parlamentari che non fanno un cazzo, sono più o meno un migliaio, fanno qualcosa e credo si divertano pure
     
  4. Blede

    Blede

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    Non dico niente per non danneggiare Darksky, e appunto questo dovrebbe farvi capire cosa ne penso.
     
  5. Puzzola

    Puzzola

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    Se continua così emigro...
    Ho due figli e devo pensare al loro bene e qui le cose peggiorano...
     
  6. qwetry

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    ho deciso,domani creo la quinta internazionale,e dopodomani faccio la rivoluzione :sadomaso:
     
  7. Blede

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    Domani sono a Livorno, ci troviamo lì ?
     
  8. Mikhail Mengsk

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    Ma Mediaset non ha già perso una causacontro youtube? Il giudice mi pare abbia constatato che spesso mediaset usava i video di youtube per corredare le notizie dei TG :asd:

    Esempio: la tragedia a viareggio, i video dei TG erano presi pari pari dal Tubo.
     
  9. Topo

    Topo

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    ...sempre peggio...
     
  10. maie

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    Molto molto grave quello che sta succedendo. Molto molto più grave che nessuno ne parli. Molto molto più grave ancora che a nessuno importi un fico secco.

    http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1955569,00.html

    Siamo anche sul Time... quand'è che qualcuno fuori di questo paese di merda si accorgerà di qualcosa e si deciderà a fare qualcosa??

    USA? USA? USAAAAAAAAAAA? Vogliamo la democrazia!! aviotrasportata, aviolanciata, con sbarco anfibio, con i carri armati, non importa. Basta che la esportate anche da noi.

    Nel frattempo, per non destare sospetti alla censura:

    Viva la Repubblica delle Banane! Viva El Presidente!
    Neanche stessimo giocando a Tropico... ma è la cosa più simile che mi viene in mente.
     
  11. GyJeX

    GyJeX

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    questo è un covo di comunisti! Comunque, ripeto, è impossibile controllare tutto, alla fine tutto si ridurrà al solito: colpiscine mille per educarne un milione. E poi di che vi preoccupate, c'è il processo breve, no ? Voglio vedere il magistrato istruire il processo...
     
  12. ange2222

    ange2222

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    cavolo!
    aspetto solo il processo breve per compiere una valangata di reati compresi quelli sopra indicati
     
  13. Panzer

    Panzer

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    Andiam sempre peggio qua...:(:facepalm:
    Se cominciano a censurare anche internet ora...:mad:
     
  14. Puzzola

    Puzzola

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    Sisi...a noi il processo lo fanno breve...per direttissima...:D

    Sono ben altri i reati per cui stanno costruendo di fatto l'immunità...
     
  15. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Premessa: non ho letto il testo di legge. La parte sottolineata è una fandonia, non è vero che non si possono criticare le leggi (il diritto di critica non c'entra nulla con L'ISTIGAZIONE A DELINQUERE o con l'APOLOGIA DI REATO, reati che sono perseguiti dal codice penale e che mi sembra ovvio debbano essere perseguiti anche se commessi su mezzi di diffusione di massa relativamente nuovi come la rete. Insomma, se io ho un blog che inneggia all'odio razziale e promuove l'eliminazione fisica delle persone di colore non è che solo perché è su internet non è punibile... Internet è un luogo pubblico e se scrivi in un luogo pubblico (blog, forum ecc) ti assumi la responsabilità civile e penale di quello che scrivi.

    Saluti
     
  16. Topo

    Topo

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    Più o meno come quando si consiglia di non pagare le tasse, o quando si arringa il popolo padano (?) a scendere in armi... :D
     
  17. Sicut leones

    Sicut leones

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    ma se un utente dice, chessò, che non vale la pena di pagare il canone Rai multano il provider, a meno che non censuri, e censurerà per sicurezza in eccesso per non rischiare le multe, che prima le paghi e poi le contesti..alla faccia della libertà di espressione e della democrazia!
     
  18. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Sì, ma vedi, il sito ti presenta la cosa come l'espressione massima della censura, con tanto di titoloni e facce imbavagliate, e arriva a far pensare che mi venga impedito il diritto di critica (non puoi neppure criticare una legge...). Le cose non stanno proprio così e il sito mi sembra parecchio fazioso.
    Di fatto, la stessa identica legislazione esiste per la pedopornografia: o il sito viene oscurato oppure paga il provider. Quella pure è censura, ma spero bene che nessuno se ne esca fuori che è una cosa sbagliata.
    Non credo che il ministro si prenda la briga di emanare un decreto per le estemporanee dichiarazioni di qualche blogger (e poi cosa fa, controlla i milioni di blog presenti in rete?). Inoltre, si parla di reati contro l'ordine pubblico o l'inneggiare all'odio razziale.
    Mi sembra che in genere ogni tentativo di porre dei paletti alla Rete sia visto come un attentato alla Libertà: a mio modesto parere, per quanto dubito che si riesca a trovare forme efficaci di controllo, qualche provvedimento va preso, specie su questioni come la violazione del diritto d'autore e simili...
     
  19. maie

    maie

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    Ehm ehm [colpi di tosse di notevole intensità]

    La notizia citata è roba vecchia. Di un anno fa per la precisione.

    Controllando sull'attività del senato del 20 gennaio 2010 non si parla di alcun ddl 733 deò senatore D'Alia dell'UDC. Il suo nome compare, insieme a quelli di Bianchi e Cuffaro, nella proposta di risoluzione n.1, peraltro respinta.
    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=450962

    Controllando poi il calendario dei lavori del 4 febbraio 2010 non v'è traccia di ddl 733 nè del senatore UDC D'Alia.

    http://www.senato.it/lavori/21415/38479/genpagina.htm

    In pratica l'emendamento del senatore D'Alia dopo essere stato inserito nel ddl 733 il 5 febbraio 2009, è stato definitivamente abrogato nella notte tra il 28-29 aprile grazie ad un emendamento del senatore Cassinelli (PDL!!! :D)

    http://punto-informatico.it/2611754/PI/Brevi/rete-ha-vinto-resta-libera.aspx

    In pratica la notizia è stata riesumata da qualcuno ed è stata apposta la data "2010" tanto per fare casino, già che ce n'era bisogno. Subito la notizia è stata ripresa da molti, come il sito citato nel post d'apertura, per esempio.

    Insomma si tratta di una supermegagalatticaiperspazialegigafantasmagorica farsa architettata dalle schifosissime nonchè staliniste toghe rosse :D:D

    Scherzi a parte, rimane che penso quello che ho scritto. Anche perchè secondo l'organizzazione freedomhouse.org, nel 2009 siamo stati declassificati in materia di "freedom of the press" da "free" (paesi civili) a "partly free" (repubblica delle banane in cui governa El Presidente).

    http://en.wikipedia.org/wiki/Freedom_of_the_Press_(report)
    Vi invito a guardare l'ultima tabella, quella intitolata "Western Europe". Illuminante...

    In pratica, in quanto a libertà di stampa siamo nel ranking internazionale 73simi (in allegato c'è la classifica in pdf), un posto sotto i nostri cari amiconi e fratelli maggiori Israeliani (ecco perchè Qualcuno li vorrebbe in Europa), un posto sopra Tonga :D:D.

    Qui c'è il report riguardo all'Italia nel 2009, da notare anche la cartina colorata che parla da sola http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=251&year=2009

    Riassumendo in generale l'analisi: il problema nasce dal fatto che un uomo solo (e che uomo!!:D) controlla sia la RAI tramite il suo governo sia la principale azienda privata, Mediaset, della sua famiglia, oltre a svariati e diversi media.
    La7 è l'unica alternativa su scala nazionale, imparziale e indipendente nell'altamente politicizzato panorama televisivo italiano.

    Molto interessante questa parte:
    Italy suffers from an unusually high concentration of media ownership by European standards. With the 2006 election of Romano Prodi as prime minister, overt government interference in media content began to diminish. However, Berlusconi’s return to power in April 2008 gave him the potential to once again control up to 90 percent of the country’s broadcast media through the state-owned outlets and his own private media holdings. The prime minister is the main shareholder of Mediaset; the country’s largest magazine publisher, Mondadori; and its largest advertising company, Publitalia. His brother owns one of the country’s nationwide dailies, Il Giornale.

    Il mio pensiero è che:
    l'Italia ha molti problemi. Molti problemi riguardano la libertà di stampa, informazione. La quasi totalità di questi problemi deriva da un uomo solo. Questo uomo è Silvio Berlusconi.

    Ergo, se vogliamo migliorare la situazione generale il problema va risolto estirpandolo alla radice e non partendo dall'alto. Credo che la soluzione sia chiara a tutti.

    Ciao!

    PS. Occhio alle fonti che citate! perchè dietro potrebbe celarsi un comunista!! :D:D
     

    Files Allegati:

  20. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Aspetta, quindi questa legge è solo un invenzione non ho capito? :humm:

    Comunque non credo che il Governo si appresti a censurare Internet, per altro credo che sia censurato anche in Iran e pure da lì la rivolta è partita da Internet.
     

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