Pareri su argomento di ricerca storica

Io ho in mente per il futuro un paio di progetti.
Il primo è un'analisi aprofondita delle responsabilità che portarono alla seconda guerra mondiale (partendo sal 1914...).
L'altro è invece uno studio sulla seconda guerra mondiale vista dal punto di vista dei soldati (dal soldato semplice al generale).

Secondo voi quali dei due è più interessante e magari pure meno "sviscerato"?

Dato che su questo forum ho conosciuto persone molto interessate alla storia e fra queste alcune anche molto competenti mi interesserebbe conoscere il vostro parere.

 

Da buon appassionato di storia ti direi la seconda opzione...

Mi hanno sempre affascinato le "microstorie", all'interno di un evento molto più grande...

 

Secondo me è molto più interessante il secondo argomento. Io ho l'impressione che molto spesso i soldati la pensassero molto diversamente da chi li comandava.
L'argomento sulle ragioni della II WW secondo me è abbastanza trattato, se non addirittura arci-noto, molto politico e, secondo me, anche abbastanza noioso.

 

Si...anche a me...e poi dal punto di vista della ricerca sarebbe più "intrigante"...
Però mi chiedo se il primo non sia più "vendibile".
Anche perchè poi il fine ultimo vorrebbe essere quello...

 

ma non sarebbe iù intrigante aprire thread su altre pagine di storia militare meno conosciute? chessò ora stò leggendo qualcosa sul secondo assedio di Vienna che riunisce in un solo scenario quasi tutte le tattiche utilizzate e teorizzate nel tardo '600 di Luigi XIV

 

Io penso che se fatto bene il primo argomento può essere davvero interessante ed è quello che (io) preferirei, l'altro potrebbe quasi sembrare un libro di memorie anche se chiaramente potrebbe risultare molto intrigante anche il secondo
e che dipenderebbe un pò da come viene gestito il tutto(questo nella mia opinione).

Io ho in ballo il progetto sulle operazioni Gallop e Star e sul Backhand Blow di Manstein, argomento in italia pressochè inedito .

 

Beh, se devo scrivere un libro lo scrivo sull'argomento su cui ho lavorato negli ultimi 10 anni....

 

E' interessante il tuo commento...
Dimmi di più sul discorso "libro di memorie"...

Poi se ti serve una mano per il tuo progetto son disponibile...anche perchè, come fai notare giustamente, in Italia si è lavorato poco in tal senso...
Mi ricordo che volevo fare un lavoro simile come tesi di laurea e mi guardarono tutti male...
Uff...l'accademia italiana...

 

scusa una curiosità

hai pubblicato qualche libro? collabori per una rivista,una linea editoriale?

 

No, ancora no...per ora lavoro per conto terzi, dopo essere stati ricercatore all'uni (che poi più che ricercatore facevo l'insegnante malpagato...) ora sto collaborando con università americana ad uno studio che stanno facendo sull'ascesa del nazismo in germania e dei governi fascisti dell'epoca...
Ma non è detto che il rapporto di lavoro continui nel tempo, pure loro sono a corto di soldi e tirano la cinghia...

In italia il settore editoriale non offre grandi possibilità di lavoro anche per un certo modo di fare italiano basato poco sulla meritocrazia...

Per questo sto progettando una ricerca che poi possa diventare un libro.

 

Dunque, il secondo argomento (quello dello studio dal punto di vista del soldato o del generale) è sicuramente quello più interessante se condotto in un certo modo, altrimenti rischia di diventare un libro di memorie che non è necessariamente un male, ma a quel punto libri di memorie ce ne sono già parecchi.

Se invece il progetto è quello di raccontare delle esperienze di soldati e generali e inquadrarle in un discorso più ampio allora il risultato potrebbe diventare importante.

E' difficile spiegare cosa si intende soltanto scrivendo, dovresti portare un esempio di cosa intendi tu come tipologia di questo libro.

O potresti creare una versione decisamente migliore a livello di accuratezza di Carell che comunque lascia molto spazio ai racconti di generali e soldati.

Trovo invece che la parte riguardante le origini della seconda guerra con l'analisi delle cause anche a livello paneuropeo potrebbe essere molto interessante, per lo più i libri che ci sono adesso vertono sempre sulle origini e ascesa del nazismo(che per carità va anche bene ma non deve essere l'unico argomento), e tralasciano un pò la situazione generale europea soprattutto dell'est europa medio oriente e asia.

per quello che riguarda il mio progetto ogni aiuto è più che gradito, anche scriverlo a quattro mani.

 

per una ricerca sui governi fascisti e autoritari dell'europa oltre a quelli già noti può essere un bel punto di partenza "il fascismo" di Stanley Payne

 

Hai colto nel segno...la mia idea sulla seconda proposta era non tanto e solo un libro di memorie ma da queste far partire un'analisi più profonda.
Quali erano le motivazioni e i sentimenti dei soldati impegnati sui vari fronti e come queste hanno contribuito al percorso storico (le guerre le dichiarano i governi ma poi le combattono i soldati...). Per ovvi motivi pensavo di focalizzare l'attenzione su:
- tedeschi
- russi
- italiani
- giapponesi
- CW (inglesi, indiani, australiani...)
- americani
E' un argomento molto impegnativo e ho stimato il lavoro in almeno 4-5 anni di lavoro...soprattutto per la parte di ricerca dei documenti, lettere, interviste e autobiografie...

Invece la prima proposta sarebbe più un lavoro di analisi. Già negli ultimi anni, soprattutto la scuola francese, ha ridisegnato l'approccio con quel periodo storico allargandone i confini dal 14 al 45...
Non si capisce la seconda guerra mondiale se non si parte dalla prima...
Poi è molto corretta la tua osservazione...sarebbe interessante rivalutare anche le situazioni sui teatri exraeuropei, spesso appena accennati e porre più attenzione all'est europa.

 

Conosco bene i suoi libri...
E perchè non parlare di Richard J. Evans?
Se non lo hai letto te lo consiglio...


Ma leggere questi libri non è fare ricerca...
Quella è la base di partenza...poi si fa ricerca...
Al momento sto lavorando sui mass-media (la carta stampata e la radio di allora...).

 

Se vuoi un giudizio personale il primo argomento è, dal mio punto di vista, più interessante e meno diffuso. Credo che possano venire fuori tesi interessanti e anche, cosa che non guasta dal punto di vista della vendibilità, controverse.
Sulla I° ricordo un libretto di Canfora che poneva l'enfasi su come i partiti di sinistra di allora si accodarono al nazionalismo suicida dei vari governi aldilà delle buone intanzioni dell'internazionale, e la cosa mi aveva molto colpito.
Trovare qualcosa per la II° che non sia solo la questione di Danzica o il mito della pugnalta alle spalle, beh... non è facile ma di possibile grande effetto.

 

La prima. "La Germania Imperiale sconfisse la Germania Nazista", il treno piombato che permise a Lenin di rientrare in Russia => Unione Sovietica => Sconfigge la Germania Nazista (semplificata molto in soldoni)

 

Per quanto possa valere il mio parere, io ti consiglierei la seconda se e solo se hai storie personali da raccontare che suscitino veramente interesse nei lettori (al di là dei giudizi personali, un libro come Il sangue dei vinti ha venduto parecchio); altrimenti vai con la prima scelta.

 

il primo argomento, a mio modestissimo parere più storico-scientifico, il secondo rischia di essere da compilazione...
partire da qualcosa tipo Nolte, la guerra civile europea, nazismo/fascismo VS comunismo... con un grandissimo capitolo sulla guerra civile spagnola

cmq buon lavoro e buona fortuna...

 

non mi pare esistano molte cronache di soldati russi o giapponesi...non sarebbe male il 2° progetto in tal senso...

il 1° è molto interessante, ma temo che dovresti compararti con altri grandi storici, credo ci si sia scritto abbastanza, per essere convincente dovresti fare un discorso molto ampio, soprattutto economico, e tenere conto di moltissimi altri fattori...comunque potrebbe vernirne fuori un bel libro...



mini off-topic (a volte mi piace definire il nazi-fascismo la "risposta autoimmune del capitalismo al comunismo", che ne pensate?)

 

Certo che esistono, e sicuramente più di quante ne sono state scritte di soldati italiani, che poi non arrivino in Italia è un'altro discorso...
In Giappone, una volta superato lo shock spirituale della fine della guerra, hanno pubblicato di tutto, poesie, diari, memorie, carnet di disegni, persino manga, di persone che hanno vissuto la guerra. In Italia è arrivata ben poca cosa, a parte il libro di Sakai, il diario di Mitsuru yoshida, il volume di tachihara basato sui ricordi di un suo parente e l'opera autobiografica in quattro volumi di keigi nakazawa, non mi viene in mente altro...