Quello che sembra sfuggire a molti è che nella diplomazia internazionale non ti puoi comportare come al bar sottocasa. Presentarsi ad Haiti dicendo che era tutto sbagliato quanto fatto dagli USA non ha nessun senso, specie considerando che gli USA, ad HAITI, sono intervenuti più degli altri. Hanno sbagliato? Sicuramente. Ma Bertolaso non è un Pinco Pallo qualunque, in quella situazione rappresentava il governo italiano. Può l'Italia criticare gli usa quando sul suolo Haitiano non ha (ancora) sbarcato una mazza? NO. Fine, non c'é molto altro da dire, non c'entrano USA (potevano essere i francesi o i cinesi, ma che vuol dire?), è una questione di buon senso prima ancora di diplomazia internazionale. Trovo la reazione della Clinton completamente normale, chi non avrebbe fatto lo stesso? Arriva il rappresentante italiano (perché non ha parlato il pilota canadese o il volontario che lavora 15 ore al giorno fra sciacalli armati in condizioni disperate) che non ha un tubo ad Haiti e fa una conferenza stampa dicendo che chi ha organizzato fino ad ora i soccorsi è un cretino che non capisce un cavolo, meno male che sono arrivato io a raddrizzare la situazione. Ti aspettavi che gli USA gli tendessero la mano e gli dessero immediatamente l'incarico di gestire i (loro) mezzi e uomini? Io al posto della Clinton l'avrei mandato a cagare e ne avrei chiesto l'allontanamento immediato. Tu, in tutta onestà, che avresti fatto? Come mai la Clinton si è incazzata a morte solo con Bertolaso? Perché il governo italiano si è affrettato ad isolarlo immediatamente? Solo per rispetto dell'amicone più grande? E' vero che ognuno può credere in quello che vuole ma qui francamente mi sembra raschiare il fondo del barile... Come se poi la situazione dell'Abruzzo ed Haiti siano paragonabili. Ma fatemi il piacere... Questo è un altro discorso, se permetti. Nel caso in questione essere o meno filo usa non c'entra un tubo, quelle dichiarazioni non andavano fatte perché sostanzialmente INUTILI e potenzialmente molto dannose. Non mettiamo l'ideologia e il "tifo" sempre e comunque al primo posto... Bertolaso ha perso un'occasione per stare zitto ed ha fatto una gaffe. Capita a tutti, anche ai migliori. Tutto qui. Un saluto.
Il problema che mi spaventa dell'Italia è che in una nazione che vuole essere "normale" la notizia doveva uscire con l'avviso di garanzia (che non vuol dire colpevolezza ma solo che stanno indagando su di te) e non con le trascrizioni delle intercettazioni sui giornali. Condannare le persone sui giornali prima del processo mi sembra una cosa indegna di un paese civile. La prima legge che farei in questo paese è l'espulsione immediata dalla magistratura / forze dell'ordine di chi vende a terzi informazioni riservate. Mi rendo conto che una riforma seria della giustizia con la situazione che abbiamo è impossibile, ma resto dell'idea che i processi si debbano fare nelle aule dei tribunali e non sui giornali... La gogna (perché di questo si tratta) è roba degna del medioevo, non del XXI secolo. Un saluto
Il mio tifo non è ovviamente per gli americani,non serve che scriviamo la storia di Haiti,nella quale centrano anche gli amici mangia rane,non serve che elenchiamo determinati interessi americani nel far si che i soccorsi fossero così tempestivi,direi quasi invasivi ,e pensare che le prime bottiglie d'acque sono state lanciate dopo sei giorni dal sisma,minchia che tempestività nei soccorsi. Andrei fuori dal topic,come già sono in una delle tante discussioni dove ognuno dice la sua,e non si arriva a niente. Il mondo è bello perchè è vario e ingiusto perchè chi è potente detta le regole,se al posto degli Usa ci fosse stato qualche altro staterello allora le parole di Bertolaso sarebbero state ok. E allora che dire accontentiamoci dalla diplomazia a 90 gradi,senza lamentarci e viva l'america.
@ Armilio Per "farmi contento" si sarebbe dovuto dimettere, così io l'avrei considerato una persona seria ma, a questo punto, mi pare chiaro che stia pensando solo a salvarsi dal processo e dalle accuse come il Presidente del Consiglio. @ Invernomuto Sono d'accordo su tutto il discorso diplomatico ma per nulla sul fatto dei magistrati e delle forze dell'ordine. Il problema non sono le intercettazioni che escono allo scoperto, il problema sono GLI INTERCETTATI. Se non avessimo gente con nulla da nascondere nessuno si lamenterebbe. Anzi, menomale che vengono pubblicate le intercettazioni, altrimenti prima di arrivare al processo sai come sarebbero insabbiate!
1) Ha tentato di dimettersi, ma il buon Silvio gliel'ha respinte, della serie: affermiamo il concetto che non bisogna dimettersi quando si viene indagati. Potrebbe essere vero che sia tutta una finta come dite voi, ma anche no. Ma anche ni, ma anche so. Insomma, è inutile, non possiamo saperlo, fattosta che secondo questi ragionamenti qualunque cosa facesse non sarebbe andata bene. 2) Sul fatto che le intercettazioni siano una cosa buona è giusta, ok. Ma qui si parla di non fare i processi sui media (che poi sono quelli che veramente contano per una funzionario pubblico/politico) prima dei processi reali. Si parla di non mettere alla gogna delle persone che poi magari si rivelano innocenti. Ora, è anche giusto parlarne, poi quando ci sono prove schiaccianti è inutile far finta di niente, ma in casi più delicati andare avanti a indiscrezione, che poi andando sui giornali diventano VERITA', non mi sembra giusto. I processi si faranno in tribunale e non nella pubblica piazza per qualche motivo, o no?
1) mah guarda se avesse ripresentato le dimissioni a me sarebbe sembrata una persona seria... 2) i processi mediatici per carità non si fanno, però io sono sempre stato dell'idea di pubblicare TUTTO su qualsiasi persona o fatto di rilevanza pubblica. Ora tu mi dirai il problema è nello stabilire la rilevanza pubblica, bhè secondo me i fatti di bertolaso sono di rilevanza pubblica ma è una questione abbastanza soggettiva...
ora che abbiamo la protezione civile spa allora sì, non ha "rilevanza pubblica" bertolaso anche se si occupa di cose pubbliche. in quanto "capo" della protezione civile in era pubblica allora sì assume rilevanza pubblica. si chiamano pubblici ufficiali non a caso
E' un concetto molto pericoloso, le intercettazioni sono strumenti di indagine e atti di processi, non devono finire sui giornali. Non si può volere una giustizia che funzioni e poi violare, in nome di una non ben precisata "libertà" di informare il popolo, i concetti base dello stato di diritto. Chi decide cosa far pubblicare? Come interpretare frasi "fuori dal contesto"? Io posso dire, durante una conversazione con un mio amico, frasi del tipo "quello lì vorrei morto", ma questo non fa di me un assassino. Infine, scusa ma dei giornali non mi fido tanto, hanno massacrato e rovinato la vita a persone poi risultate completamente innocenti (vedi il presunto l'unabomber italiano, che ha perso tutto, o certe storie di molestie a danni di minori) senza neppure fare delle scuse dopo... Un saluto
1) -Mi dimetto! -No! -Mi dimetto! -No! -Mi dimetto! -No! Quanto sarebbe dovuto andare avanti? insomma, quando no è no...lui le ha consegnate solo una volta, ma quello sarebbe stato il risultato. 2) Il problema è che qui non si sta parlando di fatti, ma di supposizioni, di indizi (e non di prove tra l'altro, ho letto un pò le intercettazioni e non mi sembra che nulla provi nulla, anzi, semplicemente c'è un gip che passa alla stampa le parti di intercettazioni con le sue interpretazioni, magari per fare pressione sull'opinione pubblica, dico io), che DEVONO essere giudicati in tribunale per diventare fatti. Ho visto anchio troppe volte persone già condannate dall'opinione pubblica che poi alla fine si sono rivelati innocenti. A meno che si voglia trasportare il giudizio dai tribunali alla pubblica opinione, ma allora si lederebbe lo stato di diritto.
Anch'io vedo nero come Pansa, cercate più indietro! Comunque credo debba una risposta a Invernomuto e Armilio. Secondo me il problema non è COME vengono fuori queste cose, perché tanto prima o poi chi le ha fatte uscire sarà chiamato in aula, il problema è PERCHÈ abbiamo un Paese così incancrenito in tutti i suoi aspetti. Ora a me sinceramente chi abbia fatto uscire queste informazioni non frega proprio nulla, io sono preoccupato di sapere che esiste anche il MINIMO dubbio su OGNI uomo di potere che c'è in questo paese. Sì perché se è indagato Bertolaso e si hanno seppur minimi dubbi su di lui, persona molto amata tant'è che è stata fatta rimanere anche nel governo Prodi perché capace, figuriamoci su tutti gli altri cosa succede. Mi autoquoto Sono disgustato e non aggiungo altro.
E perchè ?? Ci finiscono strumenti di indagine e atti di processi come indizi, prove, luoghi, plastici, dichiarazioni di avvocati di parte (quando non di indagati stessi), denunce dei redditi, idee e considerazioni di criminologhi, memorandum difensivi, confessioni e non possono finirci le intercettazioni telefoniche o ambientali che sono strumenti di indagine e atti di processi ? Cosa cambia ? che se io pubblico una foto di un uomo armato di pistola davanti ad un uomo coperto di sangue steso a terra è diverso dal pubblicare una intercettazione di un'uomo che dice ad un'altro: "quello lì vorrei morto" ? Uno dei concetti base dello stato di diritto è l'assumersi la responsabilità di ciò che si dice e che si fa. Se tu dici "siamo dei ladri" ti assumi la responsabilità di passare ipoteticamente per ladro, o cos'è ? lo dici tanto per dire ? Se lo dici ma non lo sei, allora menti e sei un bugiardo. Se lo dici per scherzo, scherzi sul fatto di essere un ladro, allora non sei affidabile (chi si fiderebbe di un sedicente ladro scherzoso ?). la questione non dovrebbe nemmeno porsi... perchè altrimenti torniamo al discorso di prima, e non si dovrebbe pubblicare NIENTE perchè qualsiasi cosa si potrebbe "fraintendere" e ledere la "privacy" del cittadino. No, fa di te esattamente quello che dici, ossia una persona che ha motivi per volere la morte di un'altra persona, qualora quella persona venisse davvero uccisa sembra logico che il tuo nome finisca sul registro degli indagati, come sembra altrettanto logico che poi, chi legge, accosti il tuo nome a quello della vittima. Ti prendi la responsabilità di quello che dici, la prossima volta ci pensi due volte prima di augurare la morte di qualcuno, che non è mica una cosa tanto buona e giusta. E cosa centra questo ?? Un giornale pubblica le intercettazioni così come sono, non le può mica modificare, se lo fa si va in tribunale. Che poi un giornalista commenti le intercettazioni è forse un reato ? Le intercettazioni telefoniche sono interpretate come "dichiarazioni o confessioni spontanee", c'è differenza tra il dire per telefono ad un'amico: "ieri ho svaligiato la banca di napoli" e il dire ad un magistrato: "ieri ho svaligiato la banca di napoli" ? Quindi se uno degli intercettati dice "siamo una banda di ladri" è lecito o no che il cittadino che legge il giornale s'incazzi ? O ci vuole la sentenza di un giudice per dimostrare che aldilà di ogni ragionevole dubbio tizio con la frase "siamo una banda di ladri" voleva dire proprio "siamo una banda di ladri" ? Le intercettazioni vanno pubblicate Sempre e Comunque.
Quoto anch'io GyJeX, inoltre non avete pensato che possano essere proprio gli interessati e non delle talpe del tribunale ad aver passato le intercettazioni alla stampa ?? Il procuratore infatti ha detto che di quegli atti ne sapevano solo il pm, la polizia che indaga e gli indagati... Un po' come il famoso "avviso di garanzia a mezzo stampa al G8" del '94, per chi se lo ricorda... Per chi non se lo ricorda: Durante il G8 a Napoli (siamo nel lontano 1994, ai tempi del suo primo governo) i carabinieri chiamano Berlusconi per notificargli un mandato a comparire (NON un avviso di garanzia come hanno sempre detto), e cominciano a snocciolargli i 4 capi di imputazione che gli contestano. Al terzo Berlusconi butta giù il telefono. Il giorno dopo esplode la notizia dell'avviso di garanzia a mezzo stampa, per lo più durante il G8 con relativa figura di merda internazionale. La stampa però riporta solo i primi 3 capi di imputazione (quelli di cui era a conoscenza Berlusconi), non tutti e 4 (come sarebbe stato se fossero state indiscrezioni dalla procura). Sarà un caso ???
Sai com'è, magari stava cantando Venditti, che ne sai tu? Tra l'altro in questo specifico caso, le intercettazioni non dicono nulla di ciò. Non provano niente. Hanno senso solo seguendo le ipotesi del gip. Il tuo è un caso estremo, che combinato con altre prove, potrebbe essere visto un pò come un'arresto in flagranza. Ci sono molti altri casi in cui per la "sete di informazione", alla fine si sono rovinate vite, carriere, famiglie.
E mica devo saperlo io, lo deve sapere chi c'è dall'altro lato del "filo"... adesso ti chiamo e ti canto una canzone per telefono senza che tu dica "ah come sei bravo a cantare", "ma non è la canzone di Venditti", "caghi come canti" etc E' logico che se tiri fuori una frase dal contesto puoi usarla come ti pare, per questo le intercettazioni vanno pubblicate integralmente!! Secondo me provano che: Uno che di dice di ridere nel letto durante un terremoto a km di distanza lo fa perchè: 1) la moglie ha scoreggiato 2) è un pezzo di merda bastardo profittatore da fucilare dopo averlo impiccato e impalato contemporaneamente. Può anche essere innocente per la corruzione, ma per me rimane sempre un fetente. Ci sono i tribunali per rivalersi di ingiurie, calunnie etc e se la cosa è dimostrata allora ci sono i risarcimenti, esattamente come quando s'incrimina un innocente e lo si butta in galera per 30 anni. O cos'è ? Per evitare di sputtanare 1 innocente evitiamo di sputtanare 3000 figli di più padri ? Gli errori si fanno, nessuno è perfetto, ma un conto è fare un'errore in buona fede (e pagarne le conseguenze), un'altro e fare un'errore volutamente per poi coprirsi di aureole (e non pagarne le conseguenze: poverino, ha sbagliato, s'è pentito, con quel faccino buono e kawaii come potete pensare che abbia fatto di proposito quel che ha fatto ??), un'altro è sbagliare, insistere nell'errore e poi sbattersene impunemente. Cosa è peggio ???
1)Tu puoi pure pubblicarle interamente, ma se non sai da dove parte il discorso, non ci capisci granchè, a meno di tentare di fare collegamenti che non sempre però sono veritieri. 2) Di chi stai parlando? no perchè quelli che ridevano erano 2 imprenditori: un certo Piscitella che parlava con un certo Gagliardi. 3) No, la situazione è molto più semplice: si fanno le intercettazioni, si mandano gli avvisi di garanzia e/o se necessari si fanno arresti preventivi, e di questo deve essere informata la stampa. Dopodichè, chi è sotto indagine deve dimettersi, e il "popolo" deve pretendere ciò. Dopodichè, aspetta i risultati del processo. Questo dovrebbe essere l'iter che per me è normale, che non sputtanerebbe nessuno a meno che questo non sia riconosciuto colpevole. Anche se ovvio, un pò di sputtanamento ci sarebbe lo stesso, ma non a questi livelli. Al gip quelle intercettazioni dovrebbero servire per il tribunale, ed è lì che devono rimanere fino al processo.