Da che ne so io Enel e il suo gruppo sono solidi, acquistare o meno queste obbligazioni è solo questione di scelte di come investire i propri soldi, propensione al rischio ecc. ecc.
Truffa??? e che truffa può esserci nel comprare delle obbligazioni di questo tipo? :humm: Comunque: l'enel è uno dei gruppi italiani più solidi, quindi vai sul sicuro.
e perchè mai dovrebbero essere una truffa? Io non le comprerò solo perchè preferisco operazioni potenzialmente più redditizie, ma mooolto più rischiose (azioni e fondi azionari).
l'enel garantisce sempre solidità, si va sul sicuro, dipende poi se si cercano rendimenti alti o un investimento sicuro
Perchè non li cartolarizzi? Potresti fare come il Comune di Firenze e farci uno swap. Poi tocca ai tuoi nipoti pagare i tuoi debiti
Due cose nel valutare un'obbligazione. Rating (esprime la probabilità di insolvenza dell'emittente su un orizzonte temporale di un anno) e - soprattutto (perché il rating si è visto quanto fosse affidabile per i Mortage Backed Securities) - confronto con il rendimento di obbligazioni emesse da aziende che operano nello stesso settore e simili ad Enel. Se le Enel rendono di più, a parità di scadenza, sono più rischiose (se qualcuno è disposto a pagare di più per avere un prestito, ne ha più bisogno). Un saluto
un tempo ero convinto che le obbligazioni fossero sicure mentre le azioni fossero rischiose: poi sono arrivati Tanzi e Cragnotti a mostrare come va il mondo
per questo parlavo di "truffa". e considerata la possibilità di "falsificare i bilanci" che vige in italia mi chiedo quanto siano "chiare e trasparenti" le valutazioni degli istituti di crediti sul rating enel
E' vero che c'è il rischio di rimanere truffati da situazioni tipo Parmalat & C. , però è lo stesso rischio di prendere la macchina e fare un incidente, uscire di casa e prendersi una tegola in testa..... Il mercato finanziario italiano non è "marcio" , ci sono mele marce in qualsiasi paniere.
Nel caso di Enel sono d'accordo. Ma in generale non direi proprio. Fino ad una ventina d'anni fa la tua affermazione era del tutto corretta, perfino banale, le obbligazioni potevano essere emesse solo a fronte di valide garanzie e quindi a differenza delle azioni erano del tutto sicure. Poi purtroppo è nata la finanza creativa, le società di rating hanno chiuso un occhio, talvolta tutti e due e così siamo arrivati al collasso, ma se possibile c'è di peggio persino rispetto a Parmalat e Cirio. Basta pensare al default dell'Argentina e a quello appena dell'anno scorso dell'Islanda. In questro caso non è stata un'azienda a fallire, ma un intero stato. Se si fosse chiesto a qualunque economista venti anni fa di una situazione del genere ti avrebbe sorriso con sufficenza e al massimo avrebbe detto che si trattava di qualcosa di puramente teorico, ma impossibile nella realtà. La fine della guerra fredda ha portato anche a questi inimmaginabili (allora) scenari.
Che il mercato finanziario italiano non sia marcio d'accordissimo, ma che prendere una fregatura stile Parmalat sia come prendere la macchina e avere un incidente non direi proprio, a meno che il meccanico che ti ha fatto l'ultima revisione non abbia deliberatamente sabotato i freni. Poi magra consolazione pensiamo che gente sicuramente più preparata del risparmiatore italiano medio che investiva su Parmalat ha perso pure la camicia con Maddoff e in circostanze che appaiono pure più incredibili delle vicende parmigiane
diversa senz' altro..in meglio mah...da un articolo sul New York Times di mercoledi scorso (traduzione mia) " ci sono fondati motivi di ritenere che la Grecia non sia l' unico paese europeo ad essere stato aiutato dalla goldman, fino al novembre 2009, ad occultare una parte del prorpio debito pubblico..." attenzione che il fatto che i titoli di stato a breve (BOT) siano stati venduti a tassi molto bassi, non significa fiducia nell' italia da parte degli investitori, come ce l' ha venduta 3monti: in tutti i paesi del mondo(dove la banca centrale teneva il tasso ufficiale vicino allo 0) i titoli a scadenza inferiore ad un anno sono stati venduti tutti e a tasso 0 o negativo. non per fiducia nello stato, ma per mancanza di fiducia nella ripresa... la botta ci deve ancora arrivare: alcuni economisti (tra cui qualche Nobel) cominciano a suggerire che il sasso che ha fatto partire la valanga dell' attuale crisi che non c'è, è stato il petrolio oltre i 100 dollari. dal daily telegraph di ieri: due importanti banche d' affari(barclays e Bank of America) hanno comunicato ai loro clienti, la settimana scorsa, di basare le loro scelte sul petrolio oltre i 100 entro 3 mesi e oltre i 150 entro la fine dell' anno. io starei fermo o al limite investirei in materie prime, oro su tutti.... o forse in AK-47 e riempitevi la cantina di generi alimentari a lunga conservazione..
Cioè, in pratica secondo te neanche la garanzia dello stato basta? Conosco benissimo il discorso dei titoli di stato, ma un default italiano a breve è altamente improbabile. Le previsioni di crescita del nostro debito sono sconfortanti per i 20 anni di (lento) lavoro buttati via, ma non sono a livelli insostenibili per la nostra economia breve-medio termine. Tra l'altro tornando al discorso dell'Enel, ci sono buoni motivi per credere che sia un'azienda sana già di suo.