L'italia agli italiani!

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Megalomane, 27 Febbraio 2010.

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  1. Megalomane

    Megalomane

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    oggi ho guardato un film francese(ovviamente doppiato in italiano) , incuriosito su ciò che la francia oggi è mi sono documentato , da qui sono a arrivato alla corsica e a come gli è stat imposta la francesizazzione nella vita nella cultura e perfino nei nomi!! è una cosa a dir poco oltraggiosa : ho letto la storia di questa bellissima isola e vi posso garantire che è parte della nostra nazione , vietare anche solo la lingua bah....sono davvero incazzato
     
  2. Puzzola

    Puzzola

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    Ormai è francese...
    Se ci stiamo ad incazzare per ste cose...
    In realtà la corsica non è ne francese ne italiana...
    I corsi si son sempre sentiti corsi e non italiani.
    tant'è che, a differneza delle altre regioni italiane di "confine" non ci fu alcun irredentismo nel periodo dell'unificazione italiana.
    Di certo non erano francesi...ma ormai la popolazione locale è quasi tutta francofona.
    L'italiano lo sanno sempre meno persone...
     
  3. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Pensa a Nizza allora...
     
  4. GyJeX

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    Pensa a Carla Bruni...

    Comunque prova ad andare in Corsica, parlare con un Corso e dirgli che è francese :asd::asd:
     
  5. morfeo89

    morfeo89

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    credo che l'italiano non l'abbiamo mai saputo
     
  6. Puzzola

    Puzzola

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    Fino all'ottocento era la lingua ufficiale e fin dal medioevo era la lingua colta.
    Comunque il corso è una lingua del ceppo italiano.
    Fra l'altro in Gallura si parla in corso.
    In pratica è un dialetto italiano...e facendoci l'orecchio è ben comprensibile.
    L'inno della corsica è ancora oggi in italiano.
     
  7. Puzzola

    Puzzola

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    Minimo ti prende a mazzate...
    :D:D
     
  8. Wotan Masseblut

    Wotan Masseblut

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    Sbagliato.
    La Corsica non fu rivendicata perchè gli scopi de risorgimento erano altri rispetto a quelli propagandati e comunque mal recepiti o per nulla recepiti dalle classi lavoratrici. I corsi non sono e non saranno mai francesi, non sono una lingua imposta e qualche documento a fare di un popolo quello che non è.
    I corsi oggi si sentono corsi e basta ma fino ad alcuni decenni fa esisteva la consapevolezza della loro italianità. L' italiano era presente in Corsica sotto qualunque punto di vista (al contrario del resto d' Italia, a parte la Toscana) e le lettere che scriveva l' iimigrato nelle Americhe a cavallo tra i due secoli scorsi, passando per i documenti pre-invasione, ricordando che l' italiano in Corsica era sempre stata la lingua colta, fino alla stessa costituzione dello Stato Corso, tutti scritti in italiano, lo dimostrano pienamente.
    Ancora oggi molti in Corsica parlano abbastanza celermente l' italiano, metà della popolazione (quella più anziana, ahimè) è di madre lingua corsa mentre le generazioni piàù giovani vogliono scoprire la loro lingua regionale dimenticando però che se non agganciata all' italiano è destinata a diventare un elemento folkloristico e nulla di più ( in Alto Adige e in Val d' Aosta vengono insegnate tedesco e francese senza quindi s lasciare che le lingue minori, valdostano e tirolese, figlie di questi due idiomi, muoiano come sta facendo il corso.
    Dobbiamo inoltre ricordare che durante la Grande Guerra la gioventù corsa è stata lletteralmente mandata al macello nelle trincee francesi e che capitavano spesso espisodi di fucilazioni di soldati che non avevano eseguito gli ordini, spesso perchè non capivano il francese (questo accadeva anche tra le nostre fila, soprattutto con i sardi) e a volte perchè avevano sviluppato una coscienza nazionale che li faceva riconoscere quale corpo estraneo tra quei soldati parigini o lionesi. La grandissima parte dei giovani uomini di Corsica venne uccisa nei campi di battaglia, a nessun altro dipartimento francese è toccata la stessa sorte e questo fa pensare che sia stato un genocidio programmato dalle autorità parigine.
     
  9. McEron

    McEron

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    Beh ti dico solo una cosa, sono andato in Corsica come in Sardegna e ti assicuro che molti di loro non vorrebbero stare ne sotto l'Italia ne la Francia, la famosa Repubblica delle due Isole e il terrorismo sardo-corso :)
     
  10. Wotan Masseblut

    Wotan Masseblut

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    Il terrorismo corso non è altro che una legittima lotta per la Libertà. Quello sardo non esiste più e comunque non ha mai avuto ne la stessa forza ne lo stesso seguito (non giudico se questo sia un bene o un male). I ribelli corsi, quelli che sono entrati in clandestinità, sono in piena attività, tutti i giorni di tutti i mesi di tutti gli anni.
    Sul fatto che non vogliono stare con l' Italia hai ragione, ma questo è frutto della politica d' infiltrazione dei servizi segreti francesi in particolare negli ultimi centocinquat' anni, più o meno. Ad oggi neanch' io avrei questo desiderio vista la situazione a dir poco scandalosa della repubblica fondata sulle banane, meglio una repubblica come Malta che ha fortissimi legami con l' Italia (riconosciuti anche dalla popolazione, al contrario della Corsica attuale) dove sono stato l' estate scorsa e dove l' Italiano sta ormai (di nuovo) prendendo il posto legittimo che gli spetta quale lingua madre dell' isola al pari del maltese. Sentire i bambini parlare tra di loro un italiano perfetto mi ha fatto un enorme e inatteso piacere. Questo in Corsica non potrà mai accade almeno finche il giogo francese non verrà spezzato (non voglio fare retorica, sia chiaro ;)).
     
  11. Faxenes

    Faxenes

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    :asd: certi sardi chiamano gli italiani peninsulari "gente del continente". Sono molto contenti anche loro :asd:
     
  12. Wotan Masseblut

    Wotan Masseblut

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    Lo so bene. Per come sono fatto io se fossi stato sardo (non gallurese però) avrei certamente militato tra gli indipendentisti ma la gran parte dei sardi oggi se ne frega di tutto ciò, sono come il resto degli italiani, apataci, modaioli, pronti sempre a lamentarsi e ad accusare gli altri, attaccati al televisore ed al pc.
     
  13. GyJeX

    GyJeX

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    stai facendo di tutta l'erba un fascio, mischiando cusinos con rusticos...
    Trovi il sentimento indipendentista là dove sono rimaste le tradizioni, dove le tradizioni si sono smarrite ecco che spunta l'itaglietta...
     
  14. Darksky

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    Ora ci manca solo uno spezzeremo le reni al vicino d'oltralpe :asd:
     
  15. Puzzola

    Puzzola

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    Nono...le reni le spezziamo alla Grecia... :asd::asd::asd:
     
  16. morfeo89

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    primo in gallura non si parla corso, ma solo un dialetto un po simile al corso, se si un gallurese va in corsica non ci capisce una mazza
    è un dialetto italiano come lo è il sardo? perchè il sardo non è un dialetto un lingua...
    la corsica sta all'italia come come la sardegna cioè praticamente zero...siete solo uno dei tanti colonizzatori...
    vai a dirglielo a un corso che è italiano, ti sputa in un occhio come se le dici che è francese
     
  17. morfeo89

    morfeo89

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    in realtà i sentimento indipendentista è più sentito nelle città che all'interno...
     
  18. Wotan Masseblut

    Wotan Masseblut

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    In Corsica si parlano 2 tipi di dialetti più quello di Bonifacio, il gallurese è indubbiamente parte di questa famiglia. E' altrettanto ovvio che se io da messinese mi reco nel centro della Sicilia capirò soltanto una minima parte di quello che mi diranno i miei interlocutori dell' entroterra, fintanto almeno che non parleremo una lingua conosciuta ad entrambi, quella dei "colonizzatori".
    Se il sardo non è italiano per tutta una serie di ragioni lo è il corso per altrettanti motivi, e non sto parlando ne di carte di identità ne di quello che può dire oggi un giovanotto cresciuto straniero in patria dopo oltre due secoli di lavaggio del cervello, snazionalizzazione linguistica, storica e culturale. Oggi perfino gli austriaci vanno dicendo di non essere tedeschi, ma pefino i sassi sanno che non è vero e chi non ammette questo lo fa per una contorta visione del mondo simile a quella dei presunti "padani" che vedono nazioni dove non ci sono e danno leggitimità ad altre che non sono mai esistite se non sulla carta.
     
  19. Wotan Masseblut

    Wotan Masseblut

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    Non è più il tempo per questo, adesso, da alcuni decenni a dire il vero, è tempo di una battaglia per la salvaguardia di tutto ciò che è Corsica nelle sue tradizioni, nelle sue lingue e nella sua cultura. La lotta armata è legittima ma non ha portato a frutti concreti, soprattutto al giorno d' oggi, poichè non sono molti quelli disposti amettersi in gioco fisicamente per una causa più grande della loro stessa vita. Per tanto l' azione va spostata sui boicottaggi e sugli scioperi, sul rifiuto di parlare o scrivere nella lingua degli invasori, sul non partecipare alle elezioni, sdul non riconoscere tribunali che non hanno legittimità in Corsica in quanto emanazione di un paese straniero. La linea deve essere quella dei repubblicani irlandesi che scelsero nella loro militanza di non prendere le armi ed entrare nell' Esercito Repubblicano Irlandese.
     
  20. ToX

    ToX

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    Fino a dieci-vent'anni fa, la Francia ha fatto una assimilazione direi "forzata" a discapito delle minoranze linguistiche (e quindi anche culturali, vedi l'alsaziano).
    In Italia finora c'è stata molta più libertà e più rispetto delle varie culture e lingue che formano il nostro paese; credo che almeno questo sia un vanto che ben poche nazioni hanno.
     
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