Nube di cenere & trasporti in tilt

Discussione in 'Off Topic' iniziata da maie, 20 Aprile 2010.

  1. maie

    maie

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    Ieri sono rientrato a casa dopo una piccola odissea causata dalla ben nota nube di cenere del vulcano islandese (non ricordo il nome ma penso che "del cazzo" vada più che bene, permettetemi questa licenza poetica :D). La gestione dell'emergenza è stata pessima. I servizi praticamente assenti, le informazioni quando non erano assolutamente carenti erano, per contro, discordanti l'una con l'altra. Ma ora vi racconto la mia esperienza.

    Narriamo gli eventi: mi trovavo a Istanbul (sono partito martedì 13, quindi prima del''eruzione) e comincia tutto questo casino. Prima gli aeroporti inglesi, poi quelli francesi e tedeschi e il nord europa, poi il sud e l'est europa vedono il loro spazio aereo chiuso per causa di forze maggiori.
    Anche l'italia settentrionale deve chiudere i suoi aeroporti, tutti dipendenti dal radar situato a Milano, investita dalla nube di cenere. Venerdì 16 si decide che il blocco è solo fino alle 14 di sabato 17, poi il sabato stesso si estende il blocco fino alle 20.00 e infine si decide di estenderlo fino a lunedì 19 alle ore 8.

    - Parte prima, "Istanbul odyssey" -

    Il mio volo di rientro (alitalia) era previsto per domenica ore 18.00 (ora di istanbul), dunque a spazio aereo interdetto. Noi ci siamo presentati all'aeroporto Ataturk di Istanbul fin dalla mattina di domenica 18, consci del fatto che ormai il volo previsto era già cancellato. Speravamo che Alitalia sfoderasse un qualche asso nella manica per garantirci il rientro anche non su Torino Caselle (la destinazione originale) ma invece...

    Mentre gli uffici delle altre maggiori compagnie aeree erano aperti e davano informazioni quello di Alitalia era chiuso, perchè l'ufficio apre dopo le 12... I check in dei voli non cancellati erano presi d'assalto. L'unica compagnia aerea che offriva voli per Roma Fiumicino era la Turkish Airlines, ma al modico prezzo di 1080 € per 4 biglietti (eravamo in 4, io e la mia famiglia). E comunque tutto esaurito fino a martedì, tutto già prenotato, sia Alitalia sia le altre compagnie aeree.
    Quando finalmente l'ufficio Alitalia apre nel primo pomeriggio mi fiondo su di loro per avere informazioni e mi dicono che c'è un volo che parte per Roma verso le 14 e 30 mi pare, ma è quasi già tutto pieno. Mi dicono di presentarmi al check in alle alle 13 e 30 e si vedrà cosa è possibile fare. Le spese del volo sono ovviamente a carico loro. Presentatomi al check in, c'è una coda abnorme di persone, buona parte delle quali doveva essere come me sul volo delle 18 per Torino.
    Gli impiegati di Alitalia decidono chi imbarcare tra di noi sulla base di un criterio molto corretto ed equo, da loro stesso definito "per presentazione", meglio noto in altre parti del mondo come "a cazzo di cane" oppure, sempre usando le loro parole, "guardi signora che qui sono io a decidere chi sale e chi no". Inutile dire che, nonostante il suddetto impiegato con l'autorità di decidere mi abbia riconosciuto per essere stato uno dei primi a presentarmi al banco informazioni (sebbene abbia già detto che ritengo questo criterio una stronzata...) non prende me e la mia famiglia ma altre 6 persone. Da notare che su di noi, che avevamo un volo già prenotato per le 18 (cancellato) e anche pagato, hanno avuto la precedenza i dipendenti della compagnia area, dotati dei documenti di riconoscimento, che garantiscono loro uno status "eccezionale". Meritocrazia? boh... :facepalm:

    Cancellata questa possibilità mi dicono che c'è un altro volo per Roma la mattina seguente (lunedì 19) alle ore 06 e 15. Mi dicono di presentarmi nelle ore seguenti al banco informazioni perchè verrà stilata una lista. La "waiting list" mi vede in testa. Mi devo presentare alle 4.30-5.00 della mattina seguente (lunedì), non prima e non dopo (tassativamente), al check in "A-24". Nel caso ci fossero persone che dovessero rinunciare al volo il loro posto andrebbe a noi che eravamo sul volo per Torino.

    Essendo ormai l'ora piuttosto tarda, rimaniamo in aeroporto che, essendo, aperto e funzionante, non prevede misure di emergenza eccezionali come l'allestimento di brandine e/o servizi aggiuntivi alleviatori. Così, tra milioni di turisti giapponesi alquanto rompiballe :)mvk:) diretti ad Atene e millemila russi diretti non so dove, attendiamo news fino alla mattina. Di notte giunge la notizia che hanno riaperto Milano, infatti è previsto un volo per le 8 della Turkish: tutto esaurito.

    In tutta la giornata di domenica l'Alitalia non ha organizzato voli aggiuntivi su Roma, attenendosi alla tabella di marcia che prevede: voli giornalieri su Roma e, invece non tutti i giorni, voli per Milano e Torino. Turkish Airlines ha invece un sacco di voli su Roma, ma tutti prenotati. Inutile dire che l'importante era per noi di rientrare quantomeno in Italia "e poi si vedrà" perchè la paura era che venissero chiusi Roma e/o Istanbul, bloccandoci all'estero fino a chissà quando.

    Lunedì mattina ore 04.15: c'è già una coda enorme ai check in di Alitalia (altro che tassativamente entro e non oltre le 4 e mezza-5...). Fortunatamente questa volta ci imbarcano :ador: sul volo per Roma. Si dice che abbiano fatto arrivare un aereo più grande... resta il fatto che è un Airbus A-321, non tanto più grande di quello del volo di andata, e comunque è sempre e solo un aereo singolo. Si parte alle 6 e mezza passate circa (non ricordo bene gli orari perchè non ho dormito niente causa stress e preoccupazione...) e l'arrivo a Fiumicino è alle 7 e mezza ora italiana (due ore e 20 di volo). Ci è stata fornita la "colazione". Siamo in Italia.


    - Parte seconda, "Italian Connection" -

    Fiumicino! Evviva! Finalmente siamo sul patrio suolo, la terra dei nostri avi, patria di poeti e artisti, del buon cibo e del buon vino, della pasta, della pizza, del sole e del mare, del mandolino e secondo alcuni dissidenti troppo curiosi anche della mafia.
    Peccato che l'entusiamo finisca dopo neanche 5 minuti.

    Fiumicino è una fiumana di gente. Si capisce a occhio (anche per chi come me non frequenta spesso gli aeroporti) che le strutture non sono adeguate a gestire il traffico di persone che si sta riversando su Roma (tutti gli stranieri del mondo sembrano essere lì...) e il personale è moderatamente carente come numero e totalmente incompetente. Poca polizia mentre a Istanbul sembrava che ci fossero solo loro ancora un pò... avrò visto qualche agente di polizia e della guardia di finanza alla dogana, poi più niente: sensazione di pericolo costante e di fregatura imminente e dietro l'angolo.

    Inizia quindi la ricerca di informazioni. Recatomi ad un banco informazioni mi riferiscono che Torino Caselle è aperto e funzionante. La tizia tutta raggiante (cazzo c'avrà avuto da sorridere non lo so in quel bordello che era l'aeroporto...) mi dice che ci sono non uno, non due siori e siore, non c'è trucco e non c'è inganno, ma ben 3 voli nelle ore seguenti per Torino. Mi dice l'ora e le compagnie aeree, Alitalia e un'altra mezza sconosciuta. Evviva si torna a casa! Tutti a Torino!
    Anche qui l'entusiasmo finisce ben presto. Alla vendita dei biglietti ci sono code inimmaginabili per l'Alitalia sopratutto. Va beh mi metto in coda... passa una dipendente Alitalia e chiedo un'informazione. La risposta è: a Torino e Milano non si vola.

    Cioè: nel giro di 15 minuti ho avuto due informazioni, entrambe molto precise, dettagliate ed esaustive, ma assolutamente contrastanti tra di loro. La sensazione di primo acchito è quella di essere preso per il culo. Va beh... ci sono i treni.

    Usciamo dall'aeroporto e prendiamo un taxi (ci sarebbe anche la navetta ma è presa d'assalto), nonostante la coda anche qui. La tariffa è fissa: 40 € per la stazione di Termini. A parte Antonello Venditti alla radio (...) il tassista ci getta nello sconforto più totale: bus non ce n'è, i treni tutti prenotati, rent a car impossibile perchè esaurito. L'unica alternativa è (secondo lui) farci portare da lui stesso fino a Torino, ipotizzando un costo così su due piedi all'incirca di 1300 € (disappunto..., anche perchè oggi leggo sul Corriere della Sera che a Milano ci sono compagnie di taxi che fanno collegamenti a tariffa fissa per Roma a 1000 € e per Parigi a 1500€). Ovviamente rifiutiamo, annusando la puzza di fregatura, nonostante magari l'offerta anche sincera...

    Arriviamo a Termini. C-A-O-S. Nessuno che dà informazioni, biglietterie di tutti i tipi prese d'assalto da italiani e soprattutto stranieri. C'è una coda a serpentina infinita che si dipana dalle biglietterie di Trenitalia. Ma davvero infinita, mai vista una coda del genere. C'è coda persino al banco informazioni.
    Ad un certo punto notiamo di sfuggita le biglietterie automatiche con relativamente poca coda. Ci mettiamo in coda. C'è un ragazzo (non è un dipendente di Trenitalia nè di nient'altro) che aiuta gli stranieri e chi ha bisogno con i biglietti. È l'unico che sta facendo qualcosa per aiutare gli altri. Prendiamo 4 biglietti per Milano Centrale col Freccia Rossa delle 16 (al modico prezzo di 360€) e poi un treno regionale per Torino. I biglietti del freccia rossa indicano che "non è garantito il posto a sedere" il che vuol dire che se ti va, puoi appoggiare il culo per terra e far passare le 3 ore di viaggio così, perchè il biglietto non è stato prenotato in anticipo ma comprato lì in stazione. Infatti, come annunciato dagli altoparlanti, tutti i treni fino a venerdì 23 verso il nord sono tutti prenotati. Tutti. Va beh... c'è andata di culo. Anche a dover stare in piedi, ma basta arrivare a casa.

    La stazione è un degenero. Non c'è polizia ferroviaria, la gente si accalca una sopra l'altra, non ci sono posti a sedere (a parte una misera e ridicola sala d'attesa già piena) e ti senti costantemente in pericolo perchè c'è davvero una moltitudine di gente.

    Alle 15 c'è un Freccia Rossa che anzichè fermarsi a Milano Centrale, prosegue poi per Torino (per noi sarebbe il massimo!). Il capotreno (davvero comprensivo e molto tollerante, uno dei pochi) ci consiglia di salire su questo treno, tanto di posti non ce n'è e per stare in piedi un treno vale l'altro. Saliamo. Culo per terra insieme ad un bel pò di gente. Il treno è pieno di stranieri diretti a nord. Paghiamo la differenza (90 €) e ci aggiudichiamo il posto in piedi fino a Torino.

    Dopo 3 ore esatte il treno arriva a Milano Centrale: qui scendono quasi tutti. Finalmente ci sediamo. E dopo un'altra ora siamo a Torino Porta Nuova. Da qui prendiamo il bus navetta che porta all'aeroporto di Torino Caselle per riprenderci la macchina che lì avevamo lasciato. Mezz'ora di autostrada e alle ore 20 e mezza circa di lunedì sera siamo a casa.

    Fine dell'odissea. :sadomaso:


    Ricapitolando i punti salienti:
    1. Assistenza inadeguata negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, tanto a Istanbul quanto a Roma Fiumicino, da parte delle compagnie e delle autorità responsabili (mi riferisco a quelle italiane, perchè ad esempio, la Turkish Airlines ha continuato a volare sulle destinazioni possibili, mentre Alitalia ha fatto 2 voli di numero tra domenica mattina e lunedì mattina e non dico solo sull'Italia, ma in generale)
    2. Carenza/assenza di informazioni: in una situazione del genere, chi possiede l'informazione in più domina, "in terra caecorum monoculus rex", perchè sa come muoversi e può evitare inutili code di ore e ore di attesa. Se poi ci mettiamo anche informazioni errate e contrastanti la gente si incazza e/o va nel panico.
    3. Incapacità a gestire un traffico eccezionale di persone sulle vie di comunicazione principali. Ho avuto la sensazione netta (penso di poter dire la certezza) che non è stato fatto tutto il possibile. Ad esempio trenitalia ha aumentato il numero dei convogli, per un totale di 6000 passeggeri aggiuntivi. 6000 persone?! bisognerebbe beccare Moretti, dargli tante legnate, e poi portarlo a Termini: poi vediamo se i suoi 6000 passeggeri in più cambiano la situazione...
    4. Lascio a voi la parola se qualcuno ha vissuto un'esperienza simile alla mia o ha informazioni aggiuntive.
    In generale uno schifo, non si è riusciti a far fronte a un'emergenza decisamente non imprevedibile, dato che prima di arrivare in Italia la nube ce ne ha messo di tempo e nonostante tutto c'è ancora chi è in aeroporto ad aspettare... E non tutti possono/vogliono pagare 14000€ (!!!!!!) per andare dal nord della Norvegia fino a Milano in taxi come 10 tizi hanno fatto realmente...

    Ciao
     
  2. Panzer

    Panzer

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    Davvero una bella odissea...:(:(
    Per fortuna alla fine sei riuscito ad arrivare a casa (ma che fatica!)
     
  3. alexio277

    alexio277

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    o_O altro che ulisse, la sua è stata una passeggiata rispetto alla tua.....

    Che schifo comunque....ci facciamo sempre riconocere :piango:
     
  4. maie

    maie

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    Poi c'è stata quella genialata di aprire lo spazio aereo del nord italia per poi richiuderlo due sole ore dopo: come creare confusione... come se non ce ne fosse già abbastanza...
     
  5. Pandrea

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    Quanto siamo piccoli e meschini di fronte alla Natura
     
  6. alexio277

    alexio277

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    eh si, L'ennesima dimostrazione che NON siamo i padroni di questa terra (x fortuna)
     
  7. maie

    maie

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    Certo però che poteva almeno aspettare un paio di giorni a eruttare.... :D
     
  8. GyJeX

    GyJeX

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    santu sezzidu in dommo
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    No Alpitour? MaieMaieMaie!!
     
  9. maie

    maie

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    No Alpitour no party? :D

    Prossima volta solo viaggi organizzati di carovane di almeno millemila turisti, così almeno c'è qualcuno a cui dare la colpa... dopo un pò diventa monotono il classico <hanno cancellato i voli, governo ladro>:D
     
  10. Blueberry

    Blueberry

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    Nel posto giusto
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    No Alpitour no parti
     
  11. maie

    maie

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    parti ma non torni :D
     

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