industria bellica e risorse durante la seconda guerra mondiale.

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da l'emanuele, 10 Maggio 2010.

  1. l'emanuele

    l'emanuele Guest

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    durante la seconda guerra mondiale,l'industria bellica giocò un ruolo fondamentale per alcune nazioni...esempio la Cina e l'urss durante le invasioni dell'asse(giappone e germania) usarono lo spostamento dell'industria nelle retrovie,
    questa tattica ha dei vantaggi,ma anche degli svantaggi:

    1)spostare le industrie,cosi che il nemico non possa farne uso,è un vantaggio...
    ma è altrettanto vero che non puoi spostare le risorse che sono statiche delle varie province,e allora l'utilità dello spostamento dell'industria se poi si rimane senza risorse(che si usano per molteplici cose)è un pò controproducente,visto il lavoro meticoloso(ovvero lo smantellamento,il trasporto e il rimontaggio)
    vorrei sapere di fronte a questa tattica che decisioni presero le forze dell'asse sui vari territori occupati per contrastare questa tattica?dopodichè la germania,cosi come il giappone i territori occupati venivano sfruttati al 100%(per le risorse e l'industria bellica intendo)?

    oltretutto da da pensare che per lo spostamento dell'industria occorra del tempo a meno che non la distruggi,e quindi non credo siano riusciti a spostare proprio tutto poichè dovevano anche contrastare il nemico che si avvicinava...

    poi le nazioni partecipanti attivamente alla seconda guerra mondiale come si adoperarono per l'industria e le risorse anno per anno da inizio a fine guerra?
    per esempio la germania dopo aver occupato i Sudeti e la Boemia(ricchi di carbone)
    visto che sapeva della trasformazione del carbone in petrolio e che quest'ultimo gli mancava,(progetto bergius mi pare si chiamasse)come mai non lo usò visto il crescere dell'uso in guerra della risorsa?

    poi verso la fine della guerra visto che gli alleati avevano la supremazia aerea,come si adoperò la germania per evitare che dopo averle ricostruite venissero bombardate un'altra volta?(le ricostruivano nello stesso luogo o cercavano posti più riparati?)
     
  2. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Iniziando o meglio concentrandoci sull'URSS, i sovietici trasferirono quasi tutti i macchinari dall'Ucraina (la loro zona più industrializzata) in Siberia, perdendo ovviamente mesi di produzione ma non permettendo ai tedeschi di utilizzare l'immenso potenziale industriale ucraino (equivalente a quello francese, con una popolazione che, almeno all'inizio, considerava i tedeschi come liberatori); grandi risorse restavano nella zona non occupata dai tedeschi, poi non ci vuole molto ad allagare una miniera o a farne crollare i condotti d'accesso e/o d'areazione (di carbone o ferro, di cui era ricca l'Ucraina) rendendola inagibile per mesi se non per anni, incendiare o far saltare un pozzo petrolifero (di cui era ricca la Ciscaucasia) è di una semplicità estrema (datemi una bomba a mano! Saddam docet!) e rende il pozzo inagibile (nella Germania del '42 non pullulavano i tecnici texani esperti di spegnimenti di pozzi).

    Ad Auschwitz (e ovviamente non solo lì) che cosa facevano? caramelle! La trasformazione del carbone in oli combustibili, permise in buona parte la resistenza tedesca sino alla tarda primavera del '45.

    Trasportarono il grosso dell'industria in Austria, in Cechia, in Alta Slesia, comunque ad Est e comunque in zone non precedentemente industrializzate, spesso scavando enormi gallerie dove continuare la produzione al riparo dai bombardieri anglo-americani (non per nulla raggiunsero i picchi produttivi sul finire del '44, con gli americani in Saar, ad un tiro di schioppo dalla Ruhr .....).

    MAS
     
  3. l'emanuele

    l'emanuele Guest

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    ma in siberia non vi era praticamente nessuna risorsa o scarse in confronto dell'Ucraina giusto?e quindi anche spostando le industrie per poi aver poco o niente risorse da produrre avrebbe dovuto creare un danno industriale terribile!!!
    quindi le due parti come agirono(germania e urss)per risolvere il disagio??







    e viste le divisioni corrazzate,motorizzate ecc. come mai non aumentarono di tanto quella produzione?(verso fine guerra erano senza gasolio per i mezzi



    ma ciò servi a tenere l'industria lontano dai bombardamenti ?
    e di preciso a che anno iniziarono questo procedimento di copertura?
     
  4. MrBrightside

    MrBrightside

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    Sicuro? Levi mi sembra dica che si sarebbe dovuta produrre gomma sintetica, ma non se ne fece niente alla fine.
     
  5. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Ho confuso la localizzazione (Buna) dove effettivamente facevano gomma sintetica.

    During the World War II, Germany used synthetic oil manufacturing (German: Kohleveredelung) to produce substitute (Ersatz) oil products by using the Bergius process (from coal), the Fischer-Tropsch process (water gas), and other methods (Zeitz used the TTH and MTH processes).[13][14] The Bergius process plants were the primary source of Nazi Germany's high-grade aviation gasoline and the source of most of its synthetic oil, 99% of its synthetic rubber and nearly all of its synthetic methanol, synthetic ammonia, and nitric acid. Nearly 1/3 of the Bergius production was produced by plants in Pölitz (Polish: Police) and Leuna, with more than 1/3 more in five other plants (Ludwigshafen had a much smaller Bergius plant[15] which improved "gasoline quality by dehydrogenation" using the DHD process).[14]
    Synthetic fuel grades included "T.L. [jet] fuel ", "first quality aviation gasoline", "aviation base gasoline", and "gasoline - middle oil";[14] and "producer gas" and diesel were synthesized for fuel as well (e.g., converted armored tanks used producer gas).[13]:4,s2 By early 1944, German synthetic fuel production had reached more than 124,000 barrels per day (19,700 m3/d) from 25 plants,[16][verification needed] including 10 in the Ruhr Area.[17]:239 In 1937, the four central Germany lignite coal plants at Böhlen, Leuna, Magdeburg/Rothensee, and Zeitz, along with the Ruhr Area bituminous coal plant at Scholven/Buer, had produced 4.8 million barrels (760×10^3 m3) of fuel. Four new hydrogenation plants (German: Hydrierwerke) were subsequently erected at Bottrop-Welheim (which used "Bituminous coal tar pitch"),[14] Gelsenkirchen (Nordstern), Pölitz, and, at 200,000 tons/yr[14] Wesseling.[18] Nordstern and Pölitz/Stettin used bituminous coal, as did the new Blechhammer plants.[14] Heydebreck synthesized food oil, which was tested on concentration camp prisoners.[19] the Geilenberg Special Staff was using 350,000 mostly foreign forced laborers to reconstruct the bombed synthetic oil plants,[17]:210,224 and, in an emergency decentralization program, to build 7 underground hydrogenation plants for bombing protection (none were completed). (Planners had rejected an earlier such proposal because the war was to be won before the bunkers would be completed.)[15] In July 1944, the 'Cuckoo' project[20] underground synthetic oil plant (800,000 m2) was being "carved out of the Himmelsburg" North of the Mittelwerk,[13] but the plant was unfinished at the end of WWII.
     
  6. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Non c'erano risorse?
    Donbass II, e nella Russia europea non occupata (oltre il 65% non venne mai occupato dai tedeschi) e sopratutto nella Siberia occidentale a ridosso degli Urali, non avevano miniere che producevano (ad inizio guerra) oltre il 60% delle materie prime estratte in Unione Sovietica?!?!

    I russi persero qualche settimana globalmente di produzuone mentre i tedeschi non cavarono un ragno dal buco dall'occupazione dei territori sovietici!









    Non l'aumentarono perchè non avevano più materie prime per produrre uno spillo in più (e dalla 2a 1/2 del '42, iniziarono una vera e propria economia di guerra con Speer, smettendola di fare trenini elettrici e cazzabubboli in ferro solo per il divertimento del popolo).
    Comunque da 8000 aerei arrivarono a 29.000 nel '44 e altrettanto fecero coi carrarmati.




    Se consideri che a fine guerra gli americani scoprirono il clamoroso fallimento della loro campagna aerea di Germania (basta leggere i verbali degli interrogatori di Speer a Norimberga, ragione per cui salvò il collo, tra l'altro).

    Iniziarono seriamente i trasferimenti nel '43, intensificandoli nel '44 (nel '45, con l'avanzata dell'Armata Rossa, non c'era più modo di trasferire a d Est la produzione)
     
  7. maie

    maie

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    Se non sbaglio i processi per ottenere petrolio dal carbone erano 2: il Fischer-Tropsch e il Bergius. Non chiedermi in cosa differiscono perché la chimica non è il mio forte...

    Il fatto è che produrre benzina sintetica costava troppo, molto più del petrolio naturale che anteguerra era largamente disponibile. Durante la guerra, venute meno le importazioni da oltreoceano, la Germania faceva affidamento su Ploesti in Romania anche se la produzione di carburanti sintetici continuò e mi pare che raggiunse il picco di produzione nel '44.

    Tra l'altro, uno sforzo maggiore nel campo dei carburanti sintetici sarebbe stato, secondo me, inutile o quantomeno i costi sarebbero stati eccessivamente elevati perché come sappiamo, bene o male, le forze armate tedesche hanno continuato a combattere fino alla fine. Certo, il carburante scarseggiava tanto che si "risparmiava" sull'addestramento dei piloti dell'aviazione. Poi i carri ciucciavano parecchio... Aumentarne la produzione nel '44 mi sembra un'inutile spreco, un gioco che non vale la candela.

    Insomma, quello che voglio dire è che: Hitler era ossessionato dalla questione delle risorse e dall'aspetto più prettamente economico della guerra (a differenza dei suoi generali), tant'é che, ad esempio, durante Barbarossa nel '41 ad un certo punto bloccò la colonna centrale (diretta su Mosca) per dirigere i suoi sforzi verso l'Ucraina anche e soprattutto perchè ricca di risorse. Poi, nel '42 la sua ossessione per il fabbisogno immediato di petrolio farà affondare le sue armate nel Caucaso e a Stalingrado. Tormentato dalla possibilità di restare senza carburante, si scaverà la tomba da solo, prima allungando il fronte e le linee di rifornimento a dismisura, più di quanto l'esercito fosse in grado di sopportare (fino al Caucaso, cioè), poi verrà risucchiato nell'impresa di Stalingrado, come colto da un'ossessione maniacale. Sarà poi smentito (riguardo al bisogno del petrolio caucasico) dal fatto che le sue forze armate non patiranno alcuna seria carenza di carburante se non dopo diverso tempo.

    Investire prima nel petrolio (con prima intendo non negli anni '40, ma proprio seriamente prima della guerra) avrebbe avuto un senso perché avrebbe dimostrato una certa lungimiranza e sensibilità ai problemi economici di una guerra lunga (che, però, lui non si aspettava, o meglio, se ci fosse stata una guerra su due fronti sapeva bene che la Germania sarebbe stata abbondantemente asfaltata). Seri, costanti e cospicui investimenti nella produzione del petrolio negli anni '30 avrebbero forse dato più sicurezza alla Germania, evitando scelte irrazionali.

    Tuttavia, c'è sempre la questione dei costi (molto più elevati del normale petrolio)...

    Insomma non c'è soluzione :D

    Ciao
     
  8. l'emanuele

    l'emanuele Guest

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    quindi x la questione risorse e industrie(x la germania) non cera soluzione...ed è da considerarsi un'errore strategico quindi?

    e la cina??ha fatto pure lei lospostamento dell'industrie contro il giappone e comerano messi a risorse tutti e due ?(se mi ricordo anche per la cina le risorse lasciate in mano giapponese erano la maggior parte)
     
  9. Invernomuto

    Invernomuto -

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    In che senso errore strategico? Le industrie spostabili le hanno spostate perché altrimenti gliele bombardavano/conquistavano, è ovvio che non puoi spostare i pozzi di petrolio.
    E' poi abbastanza scontato che per gli alleati è molto più complesso bombardare il cuore della germania che la costa della Normandia.
    Tieni conto che uno dei paradigmi del bombardamento strategico negli anni 30 era che l'industria bellica nemica era "immobile, virtualmente indifendibile e fragile".
    Nel 44-45 l'industria bellica tedesca era resistente, difesissima e mobile. I costi per i bombardamenti strategici furono molto alti per gli Alleati, quindi non parlerei assolutamente di "errore strategico".
     
  10. hdosbe

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    La produzione industriale cinese era meno della metà di quella italiana che era 1/7 di quella tedesca che era 1/3 di quella americana (ricapitolando era 1/40-45 di quella americana).

    Non so nulla di spostamenti di industrie, ma in pratica c'erano solo artigiani, la Cina a livello di produzione industriale era nel 1936-1945, paragonabile alla Polonia, alla Romania, al Belgio .....
     
  11. Megalomane

    Megalomane

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    che differenza bestiale...i dati degli stati elencati a che hanno si riferiscono? ps e gli alleati inevece com erano messi?
     
  12. MrBrightside

    MrBrightside

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    Dunque, secondo l'illuminante volume "The rise and Fall of the Great Powers" di Paul Kennedy, fissato a 1000 il total warmaking potential di tutto il mondo nel 1937, cioè pochi anni prima dello scoppio della guerra, gli USA contribuiscono per 417, la Germania 144, l'URSS 140, l'UK 102, la Francia 42, il Giappone 35, l'Italia 25, il resto del mondo 95; anche modificandoli, per quanto possibile in così poco tempo (non sono un esperto, ma darei gli indicatori di Germania e Giappone in forte crescita, quelli di USA e URSS in diminuzione), i rapporti a livello di forza bruta mi sembrano abbastanza ben definiti.

    ps: anno senza h la prossima volta grazie... :D:arg:
     
  13. Invernomuto

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    Ciao, se interessa sono anche disponibili, al sito http://www.ggdc.net/maddison, le Historical dataseries su popolazione e GDP dall'anno 0 al 1980 suddivise per Paese.
    Ovviamente sono stime (più si va indietro meno sono accurate) e vanno prese con le pinze, ma sono citate anche dall'OECD, quindi hanno un certo grado di affidabilità, almeno per avere un'idea degli ordini di grandezza.
    I dati sono disponibili su foglio excel.

    Un saluto
     
  14. MrBrightside

    MrBrightside

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  15. hdosbe

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    Le stime attorno al 40-1 erano (in %):
    USA 40-42
    RU 14-15
    D 14-15
    URSS 14-15
    F 4
    J 4
    I 2,3
     
  16. l'emanuele

    l'emanuele Guest

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    no,ma io intendevo che al posto di aspettare il 44-45 x avere l'industria bellica difendibile e mobile, non potevano pensarci prima?evitando cosi il bombardamento di molte industrie!
    nel senso esempio: (la Germania sà che doveva invadere la Francia che a nord vi è una striscia di mare denominata Manica,non ci vuole uno scienziato x capire che si avranno bombardamenti aerei massicci)quindi è che o hanno sottovalutato a dismisura la potenza aerea nemica al punto di rendere l'industria mobile solo a 44-45 quando invece dovevano pensarci prima o non ci hanno nemmeno pensato inizialmente?in pratica ci hanno pensato ma quando ormai l'ora era tarda!giusto?
     
  17. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Solitamente si chiude la stalla quando le vacche sono tutte fuggite. :(

    Poi sino alla fine del '42, apparentemente l'Asse stava stravincendo la guerra e non c'era nessuna necessità di proteggere eccessivamente le proprie industrie visto che sulla Germania in tutto quell'anno piovvero poche centinaia di tonnellate di bombe (meno che quelle che i tedeschi spedirono agli inglesi). :cautious:

    I primi bombardamenti veramente pesanti iniziarono nella primavera del '43 e dopo poco tempo i tedeschi iniziarono il trasferimento delle unità produttive ed iniziarono a implementare la Flak (non si costruiscono migliaia di 88/55 e di 105 in giornata, non credi?). :humm:

    Se fossero stati onniscenti l'avrebbero vinta la guerra (che persero in pratica il 03/09/39 e, in modo certo al 100% il 07/12/41). :facepalm:
     
  18. Megalomane

    Megalomane

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    come molti esperti sostengono se la Germania avesse concentrato tutte le sue risorse nella battaglia d'inghilterra molto probabilmente avrebbe vinto(contro gli alleati) , peccato non poter davvero sperimentare tale teoria e limitarsi ad ipotizzare e scrivere ucronie ma credo di essere davvero OT
     
  19. hdosbe

    hdosbe Guest

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    L'Operazione Leone Marino, ebbe un pessimo prologo ed un altrettanto pessimo epilogo.

    Ancor oggi tutti gli storici non sanno spiegarsi la follia di Hitler di salvare l'esercito britannico permettondogli di reimbarcarsi a Dunquerque (a parte la folle speranza, con Churchill al potere e non Chamberlain, di permettere ai britannici di salvare la faccia e di poter, conseguentemente uscire dal conflitto).

    Vero che il BEF, rientrò con le pive nel sacco e pressochè disarmato, ma l'unica armata professionale inglese, quanto meno potè fungere da base esperta attorno alla quale creare un esercito formato dalla coscrizione, divenuta nel frattempo obbligatoria.

    Hitler sottovalutò:
    - la volontà di resistere dei britannici (i loro "attributi")
    - le capacità e l'acume strategico del loro Primo Ministro (pensando al Churchill, combina guai della I G.M.)
    - la capacità produttiva britannica (sommata a quella dell'Impero), quanto meno pari a quella germanica (con la differenza che i britannici passarono immediatamente all'"economia di guerra", mentre i tedeschi iniziarono ad applicarla dopo l'estate del '42 con Speer); non per nulla già nel '40 i britannici sorpassarono alla grande i tedeschi nella produzione d'aerei (per essere risuperati, temporaneamente, solo nel '44), producendo, tra l'altro un caccia (lo Spitfire) superiore per caratteristiche tecniche (velocità, maneggevolezza, armamento e autonomia, mica miciomiciobaubau) del pur buon Bf-109
    - la coesione del Commonwealth
    - l'utilità del radar che pure i tedeschi possedevano (DETE).

    Malgrado ciò, ad Agosto la Battaglia d'Inghilterra prese una piega sfavorevolissima per i britannici ma, decisioni strategiche del Fürher (bombardamenti terroristici sulle città, anzichè proseguire nel bombardamento di, porti, infrastrutture, industria aeronautica, postazioni radar ...) permisero ai britannici di evitare il tracollo; aggiungi che lo strangolamento attraverso il blocco navale ottenuto con gli U-boot non era nel '40 possibile, in quanto la produzione di massa della cl- VII iniziò solo nel '41 e la Germania possedeva in quell'estate meno sommergibili (per di più per lo più piuttosto scarsi) del R.U. o dell'Italia o ancor peggio dell'URSS.

    Somma il tutto e ottieni la sconfitta tedesca.

    Ben diverso lo scenario se Hitler avesse dato ascolto a Raeder:
    - piano Felix per l'occupazione di Spagna e Gibilterra
    - forti aiuti all'Italia per occupare velocemente Suez e i pozzi petroliferi del Medio Oriente (controllati dai britannici)
     
  20. hdosbe

    hdosbe Guest

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    Io tutti questi esperti che sostengono che Hitler potesse vincere la Battaglia d'Inghilterra, non li conosco (ma scrivo libri e saggi sulla II GM solo da 25 anni), ancor meno conosco esperti che postulino che, una volta vinta tale battaglia, la Germania avrebbe, comunque, vinto la guerra.

    I britannici avrebbero proseguito dai Dominions, Hitler si sarebbe invischiato in Russia e, non potendo ragionevolmente creare una flotta degna di questo nome in meno di 6-8 anni, si sarebbe trovato nel '45-46 con i Russi a Berlino e 5-600.000 tedeschi basicamente prigionieri in Gran Bretagna, dato l'assoluto controllo dei mari che avrebbero comunque avuto britannici ed americani.

    Hitler perse la guerra in pratica (anche se restavano da sapere la modalità, l'entità e la data della sconfitta), attorno alle 9.00 del mattino del 03/09/1939, quando l'ambasciatore di Sua Maesta il Re di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, nonchè Imperatore d'India, Henderson, presentò l'ultimatum che sarebbe scaduto alle 11.00 dello stesso giorno; ogni sia pur microscopica speranza residua di non perdere la guerra, divenne effettiva alle 7.49 (ora di Honolulu) del 07/12/1941 quando il capitano Fuchida diramò il segnale radio di attacco a tutte le squadriglie col non famoso to, to, to da Totsugekiseyo = attaccare, seguito 4 minuti dopo dall'assai più famoso tora, tora, tora da Tora = tigre; da quell'istante l'unica incognita era la data di resa incondizionata della Germania.
     

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