GUADALCANAL Clemenza vs Qwetry

Discussione in 'Le vostre esperienze: AAR' iniziata da Clemenza, 31 Gennaio 2010.

  1. Clemenza

    Clemenza

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    12° TURNO 17 agosto 1942

    Gli incrociatori americani del contrammiraglio Ehrlich proseguono, nella notte tra il 17 e il 18 agosto, la rotta di rientro verso Nuova Caledonia.
    Gli equipaggi hanno il morale alto, sono stanchi ma appagati dalla vittoria appena conseguita ed ora sognano di attraccare presto a Noumea. La divisione navale naviga tranquilla con rotta sud, circa a metà strada tra l’isola Rennel e Koumac che è la punta settentrionale della Nuova Caledonia.
    Sono le 3,15 e la luna al tramonto fa capolino tra le nuvole all’orizzonte di occidente. L’Hull, battistrada sulla dritta degli incrociatori, segnala con luce intermittente Morse: “ sommergibile in affioramento 10° poppavia dal traverso di dritta - attacco”. Poco dopo le due torri poppiere da 5 pollici aprono il fuoco con un colpo ciascuna, poi il caccia vira a dritta a tutta forza con una forte sbandata dirigendo sul nemico. Le colonne bianche d’acqua dei due colpi dicono che il bersaglio è mancato mentre l’I-171 fa una “rapida” e scompare nell’oceano nero. Accosta anche il Dewey per affiancare nella ricerca l’Hull. Per quaranta minuti la caccia prosegue con vari lanci di cariche Mk6 nella speranza di beccarlo ma l’eco non viene rintracciato. Ancora una volta il nemico è stato più bravo ed ora è giunto il momento di allontanarsi da quelle acque pericolose.
    Nello stretto di Noumea quattro caccia USA pattugliano le acque calme in guerra ASW. SSI-21 in agguato lancia 6 siluri verso il Balch che riesce a salvarsi. La caccia successiva ancora una volta è inutile. Ma non è finita, nuovo attacco alle 11,30 alla divisione Ehrlic con un lancio di otto siluri sul DD Jarvis che la scampa miracolosamente. Sei ore dopo, al traverso orientale di Koumac, c’è il terzo attacco con lancio di 2 siluri sull’Hull che si salva. Il contrattacco ASW, ancora insieme al Dewey provoca 1 hit al SS-16, penso con poche conseguenze. Anche a Lunga all’imbrunire si registra un contatto con l’SSI-11 ad opera del cacciasommergibili SC-742 che non riesce ad attaccarlo. Lo stillicidio degli attacchi giapponesi è snervante ed obbliga ad un superlavoro tutto il naviglio sottile, fortunatamente la mira dei giapponesi oggi non è buona.
    Ora hanno abbandonato le Salomone tutti i gruppi da battaglia, sono rimasti solo i convogli di rifornimento per Lunga e Tulagi ed in loro supporto è subentrato il Boise con 3 caccia ad incrociare a metà strada tra Guadalcanal e l’isola Rossel. Speriamo che il nemico non riservi amare sorprese.
    In Nuova Guinea si registrano i ns. attacchi aerei all’aeroporto di Buna. Ieri erano stati annullati per il cattivo tempo, oggi il cattivo tempo è rimasto tale e quale ma ho deciso di attaccare lo stesso per non dare tempo al nemico di riparare troppo le piste distrutte dal bombardamento navale di due giorni fa. La mattina incominciano il sorvolo a 14.000 feet 14 Kittyhawk australiani che si scontrano in combattimento di superiorità con 3 Zero, 1 Zero abbattuto. Giungono dall’Australia 9 B-17 che attaccano da 9.000 feet senza contrasto caccia. Nel pomeriggio sono 7 i B-17 che sganciano sulle piste da 8.000 feet, 3 tornano danneggiati. Prima di sera tocca ai B-26 Marauder scortati da 16 Kittyhawk che scendono coraggiosamente a 5.000 feet per sganciare, 1 torna danneggiato a Port Moresby. Gli Zero non si sono visti e questo è buon segno. Il bilancio della giornata registra 3 hit alla Airbase e 5 hit alla Runway. Direi non male con il tempo infame che abbiamo avuto. Bisogna insistere tutti i giorni per logorare il più possibile il nemico.
    La situazione generale è abbastanza favorevole. Lo sarà fino a quando non giungeranno le forze aeronavali nemiche. Ora in mare non siamo messi male e le basi conquistate nelle Salomone si stanno rinforzando giorno dopo giorno. Da Lunga muovono verso Tassafaronga il 1st USMC Tank Btg. insieme al 1st USMC Rgt. di fanteria. Anche in Nuova Guinea le due basi di Port Moresby e Milne Bay si stanno rafforzando e sono in corso lavori di ampliamento dei due aeroporti per aumentare le capacità di attacco aereo.
    Il sommergibile S-44 naviga in superficie a 5 nodi ed ora è in vista di Tulagi; la via d’acqua è sotto controllo e le pompe sono riuscite a ridurre di qualcosa l’allagamento.
    L’incrociatore Minneapolis è al largo di Espiritu Santo accompagnato dal caccia Cushing che però ha scarse riserve di armamento antisom. La nave ferita è riuscita a chiudere la falla e l’acqua imbarcata si è lievemente ridotta. La velocità è di 14 nodi e non è certo rassicurante con tutti i sommergibili in agguato. Da Luganville è salpato il cacciatorpediniere Aylwin per unirsi al Minneapolis.
     
  2. Clemenza

    Clemenza

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    13° TURNO 18 agosto 1942

    Notte tranquilla. Alle Salomone tutto prosegue senza intoppi con i trasporti che alimentano le provviste a Tulagi e Lunga.
    In Nuova Guinea si registrano gli attacchi americani alle piste di Buna. Una leggera pioggia accoglie la prima squadriglia di 7 B-17 partiti da Townsville e giunti sull’obiettivo dopo un volo di 640mg. Contrastano il raid 5 Zero A6M2 che intercettano le fortezze volanti a 14.000 feet.
    La caccia danneggia 5 bombardieri ma perde 1 Zero, poi l’intera formazione, visto il forte contrasto, preferisce sganciare da 10.000 feet e riprendere la strada di casa. Nessun colpo a segno.
    Pochi minuti dopo tocca a 6 B-17 con 16 Kittyhawk di scorta, a contrastarli in Cap un solo Zero che nulla può fare. L’attacco è a 9.000 feet con la scorta a coprire a 16.000. Questa volta vanno a segno molti colpi: Airbase 4 hit; Depositi 2 hit; Piste 10 hit. A casa si torna con 2 B-17 danneggiati.
    Nella stessa mattina ci provano altri 9 B-17 che questa volta non trovano caccia. Scendono a 8.000 feet e colpiscono ancora: Airbase 1 hit, Piste 2 hit.
    Nel pomeriggio su Buna il tempo peggiora in tempesta ma gli attacchi proseguono.
    Sedici Kittyhawk fanno buona guardia e la caccia jap non si alza più. Trovano la strada spianata 6 Marauder B-26 con la scorta di 8 P-39D Aircobra. Questa volta le “Fabbricanti di vedove” (nick name del B-26) scendono a 6.000 e l’esito è buono: Airbase 1 hit, Depositi 1 hit, Piste 4 hit. Tornano a casa 3 vedove sforacchiate.
    A Lunga contatto senza esito tra il cacciasommergibili SC-742 e il sommergibile jap RO-67.
    Rientra a Tulagi, leccandosi le ferite, il sommergibile S-44.
    Il Minneapolis ferito si trascina a 15 nodi ad ovest di Efate e lo attendono 280 mg. di navigazione in una zona infestata dai sommergibili giapponesi. Lo proteggono 2 DD ma ora gli ho mandato incontro i 4 caccia da pattugliamento ASW dallo stretto di Noumea.
    A Noumea molte navi importanti sono ai lavori e la Saratoga, che potrebbe riprendere il mare, deve aspettare di avere i suoi incrociatori in piena efficienza. Se non ci saranno emergenze si salperà non prima di 2 o 3 giorni.
     
  3. Clemenza

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    14° TURNO 19 agosto 1942

    Anche oggi la musica non cambia. Sempre attivissimi i sommergibili jap ma nessun danno per noi.
    Poco dopo la mezzanotte al largo di Kirakira il caccia Helm vede 4 siluri verso la fiancata ma riesce a schivarli. E’ andata bene perché la luna è quasi piena e la visibilità ottima, per questo le vedette hanno dato l’allarme in tempo. Il RO-68 è stato attaccato ma presto l’Helm ha dovuto abbandonare la caccia al Giallo per continuare ad accompagnare il piroscafo vuoto McCawley verso sud.
    Cerco di mantenere la pressione sull’aeroporto di Buna per sloggiare la caccia nemica. Anche se il tempo non è ideale in mattinata 6 B-17 sganciano da 10.000 feet e 3 bombe centrano la pista, 2 aerei tornano a casa danneggiati.
    Una grossa formazione di 19 B-17 scende a 7.000 feet e fa molto male: 1 batteria contraerea è distrutta, 3 hit sulla Airbase, 5 hit sui Depositi e 14 hit sulla Pista. Le fortezze volanti tornano a casa con 6 unità sforacchiate ma n’è valsa la pena. La caccia jap non si fa più viva.
    Nella tarda mattinata il lavoro è completato da 8 B-26 scortati da 24 caccia tra Kittyhawk e P-39D ma i cacciatori alleati sono disoccupati, di Zero neanche l’ombra. I bombardieri rilasciano da 6.000 feet e completano l’opera di distruzione; Airbase 1 hit, Depositi 6 hit, Piste 24 hit. Purtroppo 1 Marauder precipita ed altri 3 tornano a casa malconci.
    In serata, sempre nello stesso specchio d’acqua dell’attacco all’Helm viene individuato, il solito RO-68 in agguato, dal dragamine Neozelandese Moa che insieme al Kiwi accompagnano verso sud l’Argonne.
    La piccola nave di scorta riesce a portare 2 hit al sommergibile, poi abbandona la ricerca.
    Sembra che al momento i jap non siano pronti a condurre operazioni importanti nel settore.
    Ora bisogna approfittarne. A Port Moresby 3 unità terrestri sono impegnate giorno e notte ad ampliare la pista dell’aeroporto per portarla a livello “5”, siamo giunti a metà lavoro e appena l’ampliamento sarà completato arriveranno i B-17 e allora anche Rabaul sarà alla ns. portata. A Milne Bay o Gili Gili, è giunto uno squadrone di 16 Beaufighter IC che con la loro ampia autonomia potranno scortare i bombardieri su Rabaul. Certamente si farà un nuovo raid di bombardamento navale su Buna ma al momento le navi non ci sono.
    Wasp incrocia sempre a ovest della Nuova Guinea ma vista la latitanza nemica, penso di impiegarla presto in un attacco al porto di Buna appena ci fosse sentore di convogli all’ancora.
    A Noumea sta per levare gli ormeggi la Saratoga con gli incrociatori pesanti Quincy e Vincennes, l’incrociatore antiaereo Juneau e 4 caccia, la comanda CV Ramsey. (CV è all’italiana = Capitano di Vascello, per gli americani corrisponde a “CPT= Captain”). La squadra pattuglierà il Mar delle Salomone Orientali tra Rekata Bay e Ontong Java. Da quella zona terremo sotto controllo l’avvicinarsi delle navi giapponesi.
    Per Tulagi intendo creare una grande base marina di idrovolanti per i Catalina, arriverà presto la nave appoggio AV Curtiss con una flottiglia di cacciasommergibili a protezione.
     
  4. Clemenza

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    15° TURNO 20 agosto 1942

    Nessuna novità, tutto molto tranquillo. L’intelligence ha segnalato una nave a Buna e sono stati portati due attacchi sul porto. Il primo l’ha condotto una squadriglia di 14 Dauntless della Wasp con 2 hit al Porto; 4 macchine danneggiate. Il secondo con 9 B-26 da Port Moresby con 2 hit al Porto ed 1 hit ai Depositi della base, 2 bombardieri danneggiati. A Tassafaronga i B-17 hanno attaccato senza risultato le postazioni jap.
    Tra Truk e Kavieng ci sono 2 avvistamenti navali senza altri dettagli.
    Da Noumea esce una squadra pesante per bombardare Tassafaronga: ne fa parte la corazzata North Carolina, gli incrociatori pesanti Pensacola ed Astoria con 5 cacciatorpediniere. Siamo in periodo di luna piena, quindi le navi potranno essere ben individuate dal nemico, ma si deve approfittare della calma che per ora il nemico ci concede. Intanto le truppe che da Lunga dirigono verso Tassafaronga, per impegnare i jap, hanno percorso solo una quindicina di miglia.
    A Brisbane sta per imbarcarsi il 51st USA Aviation Eng Rgt. destinazione Port Moresby per adeguare il supporto agli aerei della base, in costante aumento.
     
  5. calo82

    calo82

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    Ottimo stile molto interessante chiaro e coinvolgete, continua cosi:approved:
     
  6. Clemenza

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    Grazie Calo; fa sempre piacere avere qualcuno che si diverte a leggere questa avventura di mezzagosto (come la famosa battaglia navale tra inglesi ed italiani nel 1942):)
     
  7. Clemenza

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    16° TURNO 21 agosto 1942

    Ben poco da segnalare. La cosa strana è che alla bassa attività navale nemica si riscontra anche un’assenza totale di incursioni aeree sulle basi americane. Ora in Nuova Guinea non c’è traccia di aerei jap sia a Buna che a Lae. Comunque la parola d’ordine è stare molto allerta perché da un momento all’altro potrebbe arrivare la sorpresa. I sommergibilisti del Mikado lavorano invece a tempo pieno. Nella notte al largo di Tulagi una squadriglia di 2 cacciasommergibili vede al chiaro di luna la sagoma del SSI-16 e lo attacca immediatamente appena quello mette la rapida e si immerge. SC-703 attacca convinto con tutte le armi subacquee di bordo e colpisce subito il battello, 4 hit sono a segno e i danni devono essere consistenti. L’I-16 è una bestia di oltre 2.000 tonnellate e di recente costruzione, dovrebbe essere un buon incassatore e potrebbe farla franca.
    A Lunga SC-700 si vede addosso 8 siluri dal I-175 ma li schiva e la ricerca successiva non da frutti.
    A questo punto decido di far rientrare a Noumea il gruppo Wasp che bordeggiava a sud di Gili Gili; la nafta scarseggia e posso rimpiazzare un po’ di aerei.
    CPT Ramsey con Saratoga è a est di Auki e dirige per Nord Ovest, nelle prossime ore la squadriglia VB-3 di Dauntless attaccherà il porto di Munda dove sono state segnalate navi giapponesi: il cargo Kennichi Maru, il caccia Kagero e forse anche un incrociatore pesante.
    Ramsey resterà in mare un bel po’ perché mentre Wasp si rifornirà, Enterprise resterà ai lavori e non sarà disponibile prima di sei giorni.
    Tutto il resto è logistica che gli alleati cercano di potenziare approfittando della calma generale.
    Purtroppo le risorse delle basi principali sono molto scarse; si pensi che Noumea ha meno di 17.000 tonnellate di supply e Lunga, base avanzatissima, ne ha in carico 10.300. Se andiamo avanti così le basi avanzate avranno più risorse delle grandi.
     
  8. Clemenza

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    17° TURNO 22 agosto 1942

    Niente di nuovo nella notte. Nel pomeriggio di ieri sono segnalati due convogli nemici nel Mar di Bismarck. Sembrerebbero trasporti diretti verso Capo Gloucester per discendere poi nel Mar delle Salomone. Viene mobilitato il 22nd BG/2nd BS con B-26 Marauder per attacco navale. Lo squadrone basato a Port Moresby è logoro per il lavoro dei giorni scorsi e solo 7 macchine sono operative ma il fondo del barile dà solo questo, visto che proprio ieri il contrammiraglio Noyes con TF Wasp, all’oscuro degli ultimi sviluppi, ha lasciato le acque di Gili Gili per Noumea.
    Del resto ancora una volta la carenza di nafta lo aveva convinto a prendere la strada del ritorno senza indugi. Con i carburanti appena sufficienti a rifornire le basi, non ne avanza altro per caricare le petroliere e dare a chi sta in mare una maggiore autonomia.
    In Nuova Guinea tutte le operazioni aeree contro Buna e Lae sono state annullate. Gli squadroni di B-17 dell’Australia sono stanchi ed in tali condizioni, inefficaci; mancano i rimpiazzi e le lunghe distanze dagli obbiettivi hanno usurato uomini e macchine. In queste condizioni quel poco disponibile può essere concentrato solo contro il naviglio nemico.
    La decisione è azzeccata. In mattinata, sotto un cielo piovoso, 3 B-26 scortati da 10 caccia intercettano un convoglio di trasporti al largo di Finschafen. In avvicinamento a 7.000 feet appare improvvisamente 1 Zero, la scorta a 15.000 feet è colta di sorpresa ed il jappo, non certo novellino, sforacchia in pochi secondi 2 bombardieri, poi all’arrivo dei P-39 si dilegua verso Lae.
    I Marauder malconci non pensano ai danni, si portano sulla verticale dell’xAK Syozui Maru e da 5.000 feet mollano 18 confetti da 500 lb, 1 hit colpisce il cargo verso prua e subito dopo la nave è avvolta dalle fiamme. Sulla strada del ritorno un bombardiere danneggiato non ce la fa e l’equipaggio è disperso tra Buna e PM.
    Nel pomeriggio il tempo peggiora e l’attacco, replicato inutilmente dagli ultimi 4 B-26 dello squadrone, non ha esito e si torna a casa con 2 bomber malandati.
    Contemporaneamente a 600 mg. SE si presenta sopra Munda il maglio della Saratoga. Sono 28 Dauntless, 12 Avenger con 9 Wildcat di scorta che attaccano l’ancoraggio dell’isola, alla ricerca del naviglio jap. Le navi hanno preso il largo poche ore prima e la scampano. Le banchine prendono 3 hit e i depositi 1 hit. Poi agli aerei non sfugge il sommergibile I-168 che cerca di allontanarsi nella confusione delle esplosioni; il battello non riesce a prendere il largo perché appena uscito dal porto viene centrato da un picchiatello che lo colpisce con 1 bomba da 1.000 lb, l’esplosione polverizza lo scafo con tutto l’equipaggio.
    A Lunga la squadriglia VP-11 di 6 Catalina viene ritirata a Luganville per far posto allo squadrone del Maj Chappell con 18 Dauntless, ancora novellini. Si tratta di ragazzi simpatici e volonterosi che sono ad “experience 49 e carrier capable” ma ora è giunto il momento che si scafino in una base operativa perché altro non c’è. Tutto sommato averli a Lunga è sempre meglio che lasciarli a godersi la bella vita a Noumea! Ieri si sono imbarcati sulla vecchia carretta Long Island e quando, tra poco più di 24 ore, saranno a sud della Rennel, decolleranno per Lunga, sperando che non si facciano male. La CVE fa parte della squadra navale australiana del CPT Getting con i CA Australia e Camberra, CL Hobart e 7 caccia americani. Al termine del lancio degli aerei, gli incrociatori australiani con alcuni DD, si distaccheranno per pattugliare il Mar dei Coralli. La Long Island tornerà a Noumea. A Tulagi è giunta la AV Curtiss che può supportare fino a 36 idrovolanti. Difatti è giunto da Luganville lo squadrone VP-14 con 12 Catalina ma il volo si è concluso tragicamente: 1 macchina è rimasta danneggiata, l’altra purtroppo si è schiantata nell’ammaraggio andando perduta insieme all’equipaggio.
     
  9. Clemenza

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    18° TURNO 23 agosto 1942

    I cacciasommergibili di base a Tulagi fanno la spola tra questo porto e l’approdo di Lunga per scoraggiare i sommergibili jap che infestano anche queste acque. Stanotte c’è stato un altro attacco. E’ avvenuto a Lunga con l’I-9 che lancia 6 siluri al SC-702. La luna ancora una volta aiuta ad avvistare le scie e ad evitare gli ordigni. La caccia subito dopo la conduce lo SC-704. Il battello del Sol Levante subisce 8 hit ed è in grave condizioni. Questo tipo di naviglio americano, ancora una volta, nella guerra ASW, si dimostra più efficace dei cacciatorpediniere e torna a Tulagi senza più munizioni.
    A Munda c’è un bombardamento notturno della North Carolina. Dieci salve da 16 inc colpiscono il Porto con 10hit e i Depositi con 1 hit. Purtroppo nessun naviglio nemico era ormeggiato.
    La Saratoga ora incrocia ad Est di Panggoe. Dopo Munda oggi toccherà a Shortlands dove sono state segnalate 3 navi in rada; riusciranno a sfuggire anche questa volta? Dei 3 gruppi di attacco della portaerei americana parteciperà il VS-3 con 18 Dauntless ed il VT-3 con 15 Avenger.
    Anche a Lae sono segnalate in porto 3 navi. Sono ancora incaricati di attaccare i 7 B-26 di Port Moresby del CPT Green, piano di volo per lancio da 5000 feet. La scorta sarà assicurata da uno squadrone con 16 P-39D a 6000 feet, con all’attivo 3 abbattimenti. Caccia in sweep a 9000 feet fatta da altri 13 P-39D del 35thFG, più freschi ma meno scafati degli altri colleghi cacciatori.
     
  10. Clemenza

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    19° TURNO 24 agosto 1942

    Notte tranquilla, troppo. C’è burrasca 120 mg. a Est-Nord-Est di Shortland e la Saratoga alle 7,00 non appronta ancora i gruppi di attacco per il raid al porto giapponese, causa mare grosso e difficoltà ai decolli dei Wildcat in CAP 60%. Sono le 7,39, quando sullo schermo del Radar CXAM della grande portaerei, appaiono una quarantina di puntini da NW distanza 40mg. quota 14.000 feet.
    Sono giapponesi che ci attaccano nel momento più imprevisto! Scorrono pochi minuti e si accende una furibonda lotta in cielo.
    Ci sono addosso 20 Kate con 24 Zero di scorta che vengono affrontati da 27 Wildcat F4F-4.
    Prima la contraerea non può intervenire per le nuvole basse e gli scrosci d’acqua che tolgono la visibilità, poi, quando appaiono gli aerosiluranti da tutte le parti, i colpi sono radi e scoordinati per i pochi secondi disponibili ad inquadrare il bersaglio. Purtroppo la grande Saratoga è ben individuata da tutti gli attaccanti ed i lanci si susseguono in terrificante sequenza. In queste condizioni ogni manovra evasiva è lasciata al caso perché nel mare agitato è impossibile vedere le scie dei siluri.
    Due siluri la colpiscono al centro e verso prora sempre sul lato di babordo.
    Da Tassafaronga 3 B-17 bombardano a terra con 15 casualties per i jap.
    80 mg. NW da Saratoga viene attaccato il Boise con i suoi 3 DD. Sono 3 Val con 1 Zero. Prima che si gettino sull’incrociatore 4 Wildcat gli sono addosso; precipitano 3 Val e lo Zero si allontana.
    Nel pomeriggio la Saratoga prosegue malconcia la navigazione verso sud. Il tempo migliora ma resta una pioggia battente che toglie ancora visibilità. Quando arrivano 3 Kate e 13 Zero, nella sala operativa della grande nave ferita, si tira un sospiro di sollievo; l’attacco sembra debole ed i 24 caccia in CAP sono sicuri di mettere in fuga i giappi. Succede quello che non dovrebbe mai accadere, i 3 aerosiluranti arrivano indisturbati a distanza di lancio e piazzano 2 siluri su 3 alla portaerei. La nave è ora in serio pericolo, la situazione è 23-59-7-1. Preoccupano le falle, il resto è gestibile.
    Nuovo attacco sul Boise sempre con i Val ma questa volta i picchiatelli sono 13 con 7 Zero, li contrastano 2 Wildcat della Saratoga. Il caccia Benham si prende 2 bombe da 250Kg. 90-90-14-98 e si trasforma in una torcia senza speranze di salvezza. Il Boise incassa 4 bombe ma è un osso duro e i danni non preoccupano, 10-5-0-1. I caccia Craven e Maury affiancano il Benham ormai spacciato, traggono in salvo i superstiti e affondano il relitto.
    Bilancio delle perdite aeree della giornata:
    ALLEATI
    1 Beaufort V Ops
    27 Wildcat di cui 18 A-A + 9 Ops (causa danni al ponte di volo della Saratoga)
    2 Dauntless 2 Ops (come sopra)

    GIAPPONE
    24 Zero di cui 16 A-A + 8 Ops
    5 Kate di cui 2 A-A + 3 Flak
    5 Val di cui 4 A-A + 1 Flakd
    1 Jake di cui 1 A-A
    9 Mavis di cui 9 Ops
    Nel pomeriggio la ricognizione su Rabaul segnala 26 navi tra cui almeno 1 portaerei, ce ne siamo accorti! Ci sono CA e vari APD; tutto fa pensare ad un’azione imminente di sbarco alle Salomone, con appoggio aeronavale. Proprio nel giorno in cui una CV Usa si è spinta nelle acque più a Nord dall’inizio della campagna, è arrivata la portaerei nemica. L’attacco dei Betty da Rabaul era prevedibile ma i nostri cacciatori imbarcati potevano averne ragione, diverso l’attacco di aerei imbarcati.
    Salvare la Saratoga! Questa è la priorità e la strada più evidente sarebbe quella di scendere a Sud-Est costeggiando le Salomone sul lato orientale; in questo caso il porto di Tulagi potrebbe presto garantire qualche rattoppo alle falle maggiori, poi tra qualche giorno, si potrà salpare per Noumea.
    Questa strada sarebbe ragionevole se non fosse stata segnalata la CV Jap. Ora la portaerei ferita può spuntare 13 nodi e i giapponesi possono rapidamente farsi sotto e darle il colpo di grazia.
    Sarebbe molto probabile questa conclusione anche se ad Henderson Field dispongo di 23 Wildcat che danno un po’ di copertura, tra Munda e Tulagi.
    Il comandante Ramsey della TF 17 (guarda caso che brutto numero) ha in mente un’altra opzione e dopo un fitto scambio di messaggi cifrati con il Contrammiraglio Ghormley a Noumea, si decide in modo ardito ma forse risolutivo, con molta fortuna:

    a) TF 17 Saratoga con i 2 CA Quincy e Vincennes, CLAA Juneau e 4 DD punteranno ad EST per 90° lambendo a Nord i bassifondi di Ontong Java Atoll, quando si sarà raggiunta una distanza di sicurezza, la squadra dirigerà per Sud-Sud-Est con meta Luganville. Il tratto di oceano è molto più lungo e se le falle non si ridurranno si rischia di colare a picco senza bisogno di giapponesi ma il rischio può essere accettato. La speranza è che il nemico mandi la ricognizione a Sud e che non guardi a Est.
    b) Per ingannare il nemico, Boise con i suoi 2 DD non si riuniranno con TF17 ma dirigeranno per Sud-Est verso Tulagi; il suo comandante CPT Hardy rischia grosso ma la sua rotta sembra fatta apposta per confondere il Mikado.
    c) A 160 mg. a Sud di Guadalcanal staziona la vecchia CVE Long Island che ha appena fatto decollare uno squadrone di 18 Dauntless per Henderson Field. Questo pezzo da museo insieme a 3 incrociatori australiani e 7 DD sembra lì apposta per confondere ancora di più le idee ai giapponesi. Dirigerà a tutta forza nel Mar delle Salomone Orientali per portarsi a circa 80 mg. a Est di Rekata Bay. Se i giapponesi la individueranno parleranno di una portaerei nei pressi di Tulagi e questo confermerà quello che gli vorremo far credere.

    La giornata di domani ci dirà se la decisione è stata felice o tragica.

    Ecco uno screen.
     

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    20 TURNO 25 agosto 1942

    Nello sbocco meridionale del canale di S. George c’è molto traffico di naviglio giapponese.
    Il sommergibile Greenling pattuglia da vari giorni quelle acque. Nella notte il battello segnala il passaggio degli incrociatori Myoko e Atago con 4 DD di scorta. La sua presenza è rilevata dall’Asagiri ed il sommergibile americano fa una rapida per sfuggire alla caccia nemica.
    La manovra è portata a compimento con successo.
    In mattinata nel corso di un temporale a Milne Bay il nemico porta un attacco al porto. Sono 9 Betty con 1 Zero di scorta. La caccia alleata è presente con 8 Beaufighter IC australiani e 5 P-39D americani. Viene attaccato senza esito un dragamine ma i jap perdono 3 Betty ed 1 è danneggiato.
    Trascorrono pochi minuti ed arrivano 13 Zero con 9 Betty contro 5 cacciatori alleati, cadono 1 P-39D ed 1 Beaufighter IC i jap perdono 1 Zero e 2 Betty restano danneggiati.
    C’è un attacco giapponese che rallegra gli americani, è quello che portano 9 Betty sul Boise e i suoi 2 DD a NE di Thousand Ships Bay! I grossi aerosiluranti bimotori venuti a rischiare la pelle senza scorta significano la consapevolezza nemica di ritenere nei paraggi la Saratoga e volerla affondare! Come sperato la presenza delle navi americane in quelle acque ha tratto in inganno il nemico.
    La ciliegina la portano i caccia di Henderson che con 5 Wildcat intercettano i bombardieri nemici. La mattanza è quasi completa con 4 aerosiluranti abbattuti e 2 danneggiati. Due Betty lanciano i siluri senza esito.
    Trascurabili danni alle truppe jap a Tassafaronga per la consueta visita di 3 B-17 (11 casualties)
    Sul cielo di Rabaul giungono in ricognizione 4 B-26 ma questa volta incocciano 10 Zero che distruggono 2 bimotori Usa.
    Nel pomeriggio replica di attacco Jap al porto di Milne con 9 Betty e 9 Zero. A contrastarli 11 cacciatori Alleati. Cadono 1 Zero e 5 Betty danneggiati, 1 Beaufighter ed 1 P-39 precipitano.
    Gli aerosiluranti superstiti questa volta non perdonano le navi in banchina; il cargo Empire Hawk è colpito con 4 siluri ed 1 colpisce il dragamine Kapunda. Dopo pochi minuti i due navigli sono sul fondo del porto. L’Empire Hawk stava scaricando rifornimenti preziosi e questa è la seconda nave, su due mandate, che viene colata a picco.
    Alle Salomone altri 5 Betty sono segnalati alla ricerca della Saratoga e 5 caccia Usa su segnalazione del radar di Lunga, li intercettano facendone precipitare in mare 3.
    Il comandante Ramsey, nella plancia della Saratoga, si rallegra di aver passato le prime 24 ore senza aerei giapponesi sulla testa. Ora la TF17 è a 200mg. a Est di Ontong Java. Purtroppo, nonostante i grandi sforzi dell’equipaggio, le grandi falle non sono sotto controllo e la nave si è appesantita riducendo la velocità da 13 a 10 nodi e mancano ancora 800 mg. alla meta di Luganville! Saratoga, se vuole portare la pelle a casa, deve contare solo sui suoi mezzi e sulla dedizione dei suoi uomini allo stremo delle forze. Ora la grande nave ha domato il piccolo incendio ma la gestione dei danni è a dir poco, preoccupante: 28-66-8-0.
    CPT Ramsey era angosciato dalla segnalazione di almeno una portaerei giapponese a Rabaul.
    Ora sembra che la Marina Imperiale sopravvaluti le forze navali americane e non si è spinta verso le Salomone. Bisogna continuare a farle credere ciò per non essere spazzati in fondo all’oceano.
    Enterprise, nonostante non avesse portato a compimento i lavori, ha lasciato in gran fretta Noumea con 2 CA 1 CLAA e 6 DD, rotta nel Mar delle Salomone Orientali a Est di Tulagi per frapporsi tra il nemico e la TF17 della Saratoga. Il Boise che felicemente ha fatto da civetta ora si riunirà con la Long Island e farà rotta per Noumea.
    A Sud di Gasmata sono segnalati grossi convogli giapponesi. Wasp viene inviata verso Port Moresby per parare la minacciosa presenza nemica.
    Nelle prossime ore sono attesi convogli di personale e rifornimenti per Lunga e Tulagi.
     
  12. Clemenza

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    21° TURNO 26 agosto 1942

    Ancora una volta i minuscoli cacciasommergibili americani fanno il loro dovere. Nella notte SC-742 del LTJG Adler attacca presso Tulagi l’I-121 provocandogli gravi danni con 6 Hit. L’imbarcazione ha esaurito tutte le armi ASW ed ora dirige su Noumea per rifornirsi.
    Prosegue nella notte la snervante guerra sottomarina ma gli attacchi del dragamine veloce Southard sempre sul I-121 e del caccia Fanning sul I-175 a Lunga non danno risultato.
    In mattina arriva la sorpresa giapponese nel settore che gli americani non pensavano.
    Davanti a Port Moresby sta giungendo un convoglio neozelandese composto dall’incrociatore leggero Leander, dai 2 caccia Arunta e Warramunga e dai piroscafi australiani Adelong e Barwon, dall’inglese Rhesus e da 2 dragamine americani Lark e Starling.
    Il convoglio, ben scortato, conduceva a PM il “51st USA Aviation Engineer Regiment” con ben 90 punti di supporto aereo. Questa unità avrebbe finalmente risolto la carenza del personale ausiliario dell’aeroporto che sta per essere ampliato a livello “5”. A questo punto la grande base della Nuova Guinea potrà ospitare le fortezze volanti B-17 che potranno colpire agevolmente Rabaul.
    Il Leander lancia l’allarme aereo a tutto il convoglio con le sue sirene ripetute. Le nuvole basse nascondono gli aerei nemici alle batterie pronte al fuoco ma il loro ronzio cresce ad ogni istante e poco dopo appaiono già a pelo d’acqua i Kate in attacco. La contraerea ora spara senza sosta ed il tiro è efficace ma ci vorrebbe un miracolo per fermare i piloti del Sol Levante. Un’esplosione ed il dragamine Lark scompare tra le onde; ha preso 2 siluri e non c’è traccia di superstiti.
    Il tempo di girare la testa ed il Leander, con un’accostata furibonda, evita un siluro sulla sinistra ma a dritta hanno rilasciato 2 Kate e le torpedini lo colpiscono quasi nello stesso istante. La moderna nave incassa le due colonne d’acqua ma non soccombe.
    Sopra le nuvole sta intervenendo la CAP di Port Moresby ed il nemico conta numerose perdite ma i piloti jap non mollano ed ora tocca ai Val coprirsi di gloria. 1 Hit sull’Arunta che va in fiamme e sbanda sulla sinistra. 4 Hit sul piroscafo Barwon che affonda in pochi minuti. Infine il Leander è colpito da 3 Hit.
    Sono intervenuti in CAP 7 Kittyhawk, veramente egregi, hanno fatto danni senza perdite.
    Gli aerei giapponesi, imbarcati, erano: 6 Zero, 34 Kate e 26 Val. Hanno avuto 1 Zero distrutto, 2 Kate distrutti e 12 danneggiati, 1 Val distrutto e 10 danneggiati.
    Tra il personale imbarcato gli alleati subiscono 119 casualties.
    Ecco dove ha deciso di colpire il nemico. Pensavo che dirigesse alle Salomone per finire la Saratoga e sbarcare in forze a Tassafaronga per poi ricacciarci da Lunga, invece mi sbagliavo.
    Dalla consistenza dell’attacco penso che ci siano 2 portaerei di squadra e pertanto la Wasp dovrà muoversi con molta prudenza per evitare un nemico in netta superiorità.
    La squadra d’attacco giapponese è davanti a Milne Bay dove sta sbarcando. Sulla costa australiana a Townsville alcune sparute squadriglie di B-17 erano state destinate all’attacco navale.
    Nella mattinata 4 B-17E attaccano a Milne Bay ma trovano uno sciame di 43 Zero navali. 1 Zero distrutto, 1 B-17 distrutto e 3 danneggiati; le bombe lasciate da 8000 feet sul caccia Minegumo lo mancano.
    Altri 4 B-17 ci riprovano, ora contro hanno 12 Zero. Finalmente inquadrano la Shokaku da 6000 feet ma le bombe da 500 lb finiscono in mare. Tornano a casa tutti e 4 danneggiati.
    Davanti a Port Moresby nel pomeriggio c’è burrasca ma gli aerei giapponesi vogliono dare il colpo di grazia. Sono 5 Zero, 14 Kate e 41 Val, li affrontano 5 Kittyhawk.
    La nave Rhesus prende 5 Hit dai Val e affonda in pochi minuti.
    Il dragamine Starling incassa 2 siluri e raggiunge in fondo al mare il suo compagno della mattina.
    L’Arunta prende un’altra bomba da 250 kg ed è in preda alle fiamme.
    Al Leander e al piroscafo Adelong 1Hit ciascuno.
    Zero 1 distrutto, Kate 1 danneggiato, Val 1 distrutto e 7 danneggiati.
    Altre 239 casualties di personale trasportato.
    A Milne i giapponesi hanno 42 casualties nelle operazioni preliminari di sbarco.
    Poi la difesa australiana si organizza e provoca al nemico 797 casualties.
    Nel successivo bombardamento difensivo i giapponesi non subiscono perdite.
    Gran brutto giorno. Il Leander è ridotto a 61-84-20-25, velocità 4 nodi.
    Il caccia Arunta è a 69-77-14-59, velocità 7 nodi.
    Il Warramunga è intatto, il piroscafo Adelong con i superstiti genieri aeronautici è a 23-2-1-27, velocità 9 nodi. Sono a 40 mg. da Port Moresby; accendo un cero se li porto tutti e quattro in porto.
    Dall’altra parte dell’oceano Saratoga arranca a 9 nodi verso Luganville, ora la separano ben 520 mg. L’allagamento è aumentato ma in maniera minore del giorno precedente, ora la situazione è, 29-71-8-0; altro cero da accendere.
    Domani è un altro giorno.
     
  13. Clemenza

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    22° TURNO 27 agosto 1942

    Proseguono nella notte le operazioni anfibie a Milne Bay. Le forze sbarcate sono ingenti, 12.300 uomini con 77 bocche da fuoco e 8 veicoli. Le perdite alleate tra combattimenti terrestri e bombardamenti navali ammontano a: 219 casualties ma il danno maggiore è provocato dalle micidiali bocche da fuoco navali che rendono la piccola base un cumulo di macerie; 19 Hit su Airbase, 18 Hit sui Depositi aerei, 132 Hit sulle piste, 2 Hit sui Depositi portuali.
    130 casualties sono le modeste perdite nipponiche.
    A Port Moresby è stato rispiegato il 5Sqd RAAF australiano equipaggiato con 18 superati Wirraway che dovrebbero essere impiegati per mitragliamento a bassa quota sulle fanterie giapponesi in ripiegamento sui monti Stanley tra PM e Buna. La missione non presentava particolari difficoltà ma era la più adatta per far fare esperienza agli equipaggi novellini.
    Il battesimo del fuoco è in condizioni meteo ideali ma si dimostra inefficace mentre 4 cacciabombardieri tornano alla base con piccoli danni.
    Con tempo coperto giungono a Milne Bay 6 B-17 contrastati da 22 Zero navali. 3 Fortezze Volanti prendono danni e solo 5 casualties giapponesi per il 10th Naval Costruction Battalion.
    Altri 3 B-17 poco dopo attaccano l’APD-35 senza esito.
    Poi il raid decollato da Port Moresby ha più fortuna. Sono 7 B-26 Marauder con 3 Kittyhawk 1A, trovano 6 Zero ma passano lo stesso, i bombardieri si dividono in 2 gruppi: uno attacca il cargo Yasukawa Maru con 1 Hit che lo incendia, l’altro scova la CV Zuikaku e le piazza 1 Hit da 500 lb sul ponte centrale. La bomba esplode ma non colpisce parti vitali del ponte e non provoca incendi.
    Altra efficacia hanno gli attacchi della Marina Imperiale su Port Moresby. Già di prima mattina 24 Kate, 26 Val e 8 Zero si presentano nella rada per attaccare le navi scampate agli attacchi del giorno prima. In CAP ci sono la bellezza di 28 caccia tra Beaufigther e Kittyhawk ma il “mestiere” dei piloti Jap si vede tutto. 1 Kittyhawk distrutto, 3 Zero distrutti, 1 Kate distrutto ed 8 danneggiati, 3 Val distrutti e 6 danneggiati. Gli altri aerei d’attacco giapponesi passano e non sbagliano un colpo sulle navi alla fonda. Il caccia Warramunga incassa 2 Hit, il piroscafo Adelong, che stava sbarcando in tutta fretta la truppa, è centrato da 2 siluri e affonda, l’incrociatore leggero Leander che miracolosamente era ancora a galla incassa 4 bombe e affonda in un mare di fiamme, tra le fanterie ci sono 52 casualties.
    Nel pomeriggio davanti a Milne ci riprovano 6 Marauder con 3 Kittyhawk e 15 P-39D, ad attenderli 8 Zero. Cadono 3 caccia alleati e 5 B-26 danneggiati ma l’attacco sulla Zuikaku non porta a nulla.
    Altra musica nell’attacco del pomeriggio su PM: 3 Zero, 7 Kate, 18 Val contro 18 caccia in CAP.
    Esito 1 Zero distrutto, 3 Kate distrutti ed 1 danneggiato, 5 Val distrutti e 2 danneggiati.
    In breve, al termine della giornata sono affondate tutte le navi del convoglio Leander con l’unico risultato che a terra sono giunti 39 punti di supporto aereo rispetto ai 90 partiti.
    Le perdite aeree della giornata sono state: Alleati 14 macchine, Giapponesi 33 . Certamente l’alleato ha pagato caro in perdite navali ma è riuscito a sbarcare personale che in qualche modo incrementerà il potenziale aereo di PM. I giapponesi hanno vinto strategicamente senza saperlo perché i supporti aerei distrutti complicheranno l’espansione della base aerea ma hanno pagato a caro prezzo con gli aerei navali. Le portaerei nipponiche hanno il loro potenziale aereo leggermente intaccato ma gli americani con sole due portaerei efficienti: Wasp (piccola rispetto alle Shokaku) ed Enterprise, non se la sentono di affrontare il nemico con un rapporto di forze a loro non favorevole. Certamente se Saratoga fosse stata operativa, ce la giocavamo, lo stesso se Zuikaku avesse sentito di più quella bomba. Ora le due portaerei si terranno fuori dalla portata dei giapponesi, pronte a cogliere un momento favorevole per attaccare in superiorità il naviglio nemico che si separasse dalle loro portaerei.
    Altro attacco antisom intorno a Lunga, il caccia Fanning avvista e colpisce con 3 Hit il RO-67. Ma questi sommergibili giapponesi non finiscono mai?
     
  14. Clemenza

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    23° TURNO 28 agosto 1942

    Il sommergibile americano Wahoo, classe Gato, riesce a passare inosservato tra l’enorme traffico di navi giapponesi che incrociano al largo di Milne Bay. Nelle acque nere della notte il battello a profondità telescopica scopre di essere in mezzo ad una squadra nemica da battaglia composta dalla portaerei Ryuio, dalla corazzata Kirishima, dal CA Chikuma, dal CL Nagara con 5 caccia al seguito. Il battello lancia 6 siluri sulla portaerei ma nessuno, per l’ennesima volta, esplode.
    Dopo è l’inferno; i caccia Shikinami e Uranami lo attaccano con lancio di bombe molto preciso, per l’americano non c’è scampo ed i danni sono tali che è costretto all’emersione. Viene finito a cannonate dall’Hagikaze.
    Nel canale di Noumea le parti si invertono. Questa volta sono i caccia americani di pattuglia ASW a localizzare l’SSI-10, i caccia Dewey e Wilson lo attaccano e colpiscono con 14 Hit, all’apparire di un’ampia macchia di gasolio e di rottami vari abbandonano la caccia dando presunto l’affondamento.
    La base americana di Milne Bay sta velocemente avviandosi verso la fine. I bombardamenti navali si susseguono con intensità crescente e sono loro a produrre i danni più devastanti per la guarnigione australiana, ormai allo stremo. I giapponesi perdono solo 40 casualties a fronte di 75 casualties australiane, ma la base è smantellata.
    Airbase Hit 11
    Airbase supplì Hit 3
    Runway Hit 105
    Port supply 6
    Sulla base in preda alle rovine ed agli incendi imperversa solo la furia nipponica, gli alleati sono impotenti. Oggi dall’aria non si sono riusciti a portare attacchi, sia per il tempo inclemente che per il logorio di aerei ed equipaggi. Per assestare qualche colpo al nemico ci sono solo i sommergibili.
    Anche l’S-37 è in zona e dispone di siluri con spolette non difettose ma anche per lui il destino è tragico. In approccio al gruppo della corazzata Mutsu, viene avvistato dai 3 caccia di scorta, attaccato e affondato con ben 25 hit.
    Saratoga ora è al largo di Ndeni a 320 mg. da Luganville. Le falle sono sotto controllo e le pompe lavorano a pieno regime con sensibile riduzione dell’acqua. Ora siamo a 31-67-8-0, la nave pesa meno e l’andatura è cresciuta di 1 nodo; si naviga a 10 miglia/ora verso la salvezza.
    A Noumea è attesa di ora in ora la Hornet.
     
  15. Clemenza

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    24° TURNO 29 agosto 1942

    A Milne anche l’SS Pickerel ci prova a lanciare 4 siluri sulla nave scorta Yunagi, naturalmente non esplodono ma almeno questa volta il comandante Bacon riesce a salvare il battello dalla reazione giapponese.
    Nella notte, a Tassafaronga, gli incrociatori australiani Canberra, Australia ed Hobart con 4 caccia, bombardano la base. Oggi anche i caccia supportano il fuoco delle navi maggiori. Le truppe nemiche di terra hanno 120 casualties, il porto 22 hit ed i depositi 1 hit.
    L’Hobart incassa 3 hit da 80mm. che gli scalfiscono la vernice del ponte.
    Appena fa giorno 18 Dauntless di Lunga, seguiti dopo pochi minuti da 8 B-17 da Luganville, attaccano dall’aria ma il nemico è ben trincerato nella jungla e non subisce danni.
    Sorpresa a Buna: 15 B-17 in attacco navale scovano il grosso della squadra da battaglia nemica al largo di questa base. Ci sono le portaerei Shokaku e Zuikaku con tutte le unità maggiori. Cosa fanno li è un mistero, anzi può essere un’astuta mossa del nemico, ma vedremo dopo.
    Le incursioni delle fortezze volanti sono contrastate dalla caccia navale. Tutta la giornata gli attacchi aerei alleati si susseguono senza sosta ma non una sola bomba colpisce un nave giapponese. Certamente la carenza di addestramento degli equipaggi, specialmente nell’attacco navale, si dimostra in tutta evidenza. A parti rovesciate i piloti del Mikado avrebbero fatto molto male.
    Il bilancio delle perdite aeree della giornata è il seguente:
    GIAPPONE
    Zero 1 distrutto A-A
    ALLEATI
    A-20 Avoc 4 distrutti 3 Flak 1 Ops
    B-17 1 distrutto A-A 3 Flak
    Catalina 1 distrutto Ops
    Dauntless 1 distrutto Ops

    La mossa giapponese di spostare tutte le unità d’attacco a Buna ha lasciato perplessi i comandi americani. Di primo istinto qualcuno ha pensato di sfruttare l’opportunità per convergere rapidamente la Wasp verso Milne Bay attaccando i trasporti e le unità di superficie pesanti che li proteggono. La portaerei americana è a 200mg. al largo di Townsville ed in poche ore di navigazione a tutta forza sarebbe a portata di attacco. Anche Enterprise, ora ad ovest di Ontong Java, è pronta ad attraversare lo Slot a sud di Shortland per portarsi in una zona a Est di Woodlark Island. Tutto questo sarebbe bello se le due grandi portaerei giapponesi classe Shokaku + CVL Ryuio non scenderanno a Sud-Est verso Milne; in questo malaugurato caso la Wasp si troverebbe in netta inferiorità perché Enterprise, data la distanza, tarderebbe il suo arrivo consentendo ai giapponesi di attaccare le due portaerei americane separatamente e quindi in netta superiorità. Le tre portaerei Jap hanno 192 aerei, le due Usa 157. Quindi anche se Enterprise facesse la sua parte il nemico, come carte, avrebbe un Tris e noi una semplice Coppia!
    A Noumea il Contrammiraglio Ghormley, in piedi davanti al grande plastico del Sud Pacifico con tutte le sagome delle TF al loro posto, dopo mille dubbi, mille tentazioni e decine di sigarette, non ha più dubbi e trae queste conclusioni:
    a) Il nemico è andato a Buna per darci lo stuzzichino di attaccarlo a Milne; non esistono spiegazioni razionali per spiegare il suo spostamento in massa a Buna, tra l’altro molto esposto agli aerei di Port Moresby.
    b) Il nemico sa che Saratoga, se non è già in fondo all’oceano, è comunque fuori combattimento. Pertanto sa di operare in superiorità dopo aver subito per molti giorni lo strapotere americano. La sua convinzione è confermata dal fatto che gli americani si sono ben guardati dal contrattaccare a Milne con le portaerei.
    c) Vale la pena rischiare in uno scontro aperto due portaerei per Gili-Gili? Ma siamo matti?
    d) Concludendo si controlla lo sviluppo della situazione stando fuori dalla portata degli aerei navali nemici e si attende un’occasione più favorevole. Inoltre proprio oggi è giunta a Noumea la Hornet. Conviene attendere e coordinare le tre portaerei nel modo e nelle condizioni più favorevoli per il contrattacco.

    In serata esce da Noumea Hornet con la corazzata Washington, gli incrociatori pesanti Pensacola e San Francisco con 7 caccia di scorta. Rotta 200 mg. a Sud di Rossel Island. Convergono in zona Wasp ed Enterprise.
    Saratoga vede Luganville sempre più vicina; ora mancano 200mg. qualche via d’acqua torna a crescere, siamo a 32-69-8-0
     
  16. Clemenza

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    25° TURNO 30 agosti 1942

    Al traverso occidentale di Vanua Lava la TF17 Saratoga sta affrontando la burrasca da alcune ore ma il maltempo non preoccupa perché ognuno a bordo, dal comandante Ramsey fino all’ultimo dei mozzi, ha capito che l’odissea è alla fine e la vecchia, cara Saratoga, finalmente potrà riposare e rattopparsi nella rada di Espiritu Santo. Ora il colore dell’oceano, dal blu inchiostro, è passato al verde giada, segno di bassi fondali e di terra vicina, era ora, dopo una traversata in mare aperto di oltre mille miglia marine, sempre con l’ansia di dover abbandonare la nave da un momento all’altro.
    Luganville attende la Saratoga ed il suo equipaggio ma oltre agli scontati festeggiamenti, ha preso provvedimenti per garantire tutta la sicurezza possibile alla grande malata.
    La base aerea che fino a ieri disponeva solo di 2 squadroni di B-17E, oggi si è rinforzata con il 58thFG/67thFS proveniente da Noumea ed equipaggiato con 18 P-400 Aircobra che vigileranno sul cielo della base.
    Una volta in rada la portaerei sbarcherà con le gru la componente di volo visto che lo sbandamento dello scafo non consente il decollo dei velivoli.
    E’ segnalato un gruppo di navi 40 mg. NW da Milne Bay lungo la costa orientale di Nuova Guinea e si incaricano della bisogna 6 A-20 Havoc con 11 Kittyhawk da PM. Forse c’è una portaerei ma il cielo sereno sopra la zona rivela solo la petroliera Sata. I bombardieri attaccano come da piano di volo a 4000 feet ed 1 bomba da 500lb la centra provocando un’enorme colonna di fumo nero, si torna a casa, comunque, con l’amaro in bocca.
    Nel pomeriggio battaglia aerea sopra a Milne: 19 Zero navali sono in Cap contro 11 Kittyhawk, 6 A-20, 4 B-26 e 19 P-39D. Altra dura lezione dai Samurai che senza danni castigano gli alleati:
    Kittyhawk 1 distrutto
    A-20 1 distrutto, 5 danneggiati
    B-26 4 danneggiati
    P-39D 6 distrutti
    Alla faccia! I nostri si fanno sotto con grande coraggio affrontando una terribile Flak navale che fa il vuoto nelle squadriglie e mollano da 4000 feet sulle due portaerei classe Shokaku e sul Tone, non va. Se non va dal cielo ci proviamo dal fondo con l’S-41 che ha i siluri buoni. Fortuna zero, è sorpreso in affioramento dalla scorta e deve dileguarsi per portare a casa la pelle.
    Va meglio nei combattimenti di terra. La massa nipponica sbarcata e che continua a riversarsi sulle spiagge è impressionante e direi addirittura sproporzionata per il valore dell’obbiettivo. Le batterie costiere australiane fanno strage di invasori ed anche i combattimenti successivi con le armi leggere sono sanguinosi per il nemico. Al termine della giornata abbiamo:
    GIAPPONE 668 casualties
    ALLEATI 5 casualties

    Resta il fatto che sembrano sbarcati qualcosa come 28.000 uomini con 183 bocche da fuoco e 142 veicoli. Sono tanti e per nostra fortuna tante bocche da sfamare.

    Per quanto accaduto gli americani hanno fatto benissimo a non abboccare a Milne Bay; l’esca era appetitosa ma si sarebbe rivelata una trappola mortale per le portaerei Usa.
    Bisogna capire da questa lezione che il nemico è scaltro e molto pericoloso.
    Ora gli americani uniranno le forze e con tre portaerei potrebbero farsi sotto. Resta il fatto che la prudenza sembra prevalere negli alti comandi alleati. La dimostrazione di forza data dai piloti giapponesi in questi giorni è stata impressionante e suggerisce di attendere occasioni più favorevoli prima di battersi. La strategia si riassume in poche parole. Pazientare e battersi alla morte solo se si è con le spalle al muro, non certo per Gili-Gili.
     
  17. Clemenza

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    26° TURNO 31 agosto 1942

    L’agonia di Milne Bay e della sua guarnigione prosegue anche oggi. Sbarchi e bombardamenti giapponesi si susseguono durante tutta la giornata. La base, come se non bastasse, riceve altri colpi:
    Airbase 3 hit, Port 4 hit, Runway 35 hit, Port supply 1 hit.
    Le perdite in unità terrestri ammontano a Jap 167 casualties, Australiani 92 casualties.
    La base ha visto bruciare la gran parte delle scorte ed ora sono appena sufficienti alla sopravvivenza. Gli sforzi giornalieri per far pervenire rifornimenti via aerea sono stati pagati a caro prezzo in velivoli perduti e solo nel primo giorno di invasione si sono rilevati adeguati.
    La superiorità aerea giapponese è schiacciante. I soli cacciatori delle tre portaerei della Marina Imperiale sono stati sufficienti a scoraggiare tutti gli attacchi degli aerei terrestri alleati.
    La strategia americana era quella di logorare la caccia nemica con gli aerei terrestri e possibilmente portare qualche colpo sulle Shokaku, a questo punto le portaerei americane, poste a sud di Tagula, si sarebbero fatte sotto per dare il colpo di grazia al nemico ferito. Niente di tutto questo è accaduto; ma al contrario si sono logorati gli aerei alleati e le portaerei americane sono dovute rimanere inattive ad assistere alla mattanza degli aerei di Port Moresby e delle basi australiane.
    Di prima mattina coraggiosamente si fanno sotto: 3 A-20, 3 B-26 con scorta di 6 Beaufort V e 5 P-39. Li fronteggiano 18 Zero a proteggere le portaerei Ryujo e Shokaku.
    Risultato: Beaufort 3 distrutti e 1 danneggiato, A-20 3 danneggiati, B-26 1 distrutto, 2 danneggiati, P-39 2 distrutti. Giapponesi, sani come se non avessero combattuto! Naturalmente le bombe finiscono tutte a mare.
    Nel pomeriggio si ripete il copione, questa volta sono 3 Beaufort V con 9 Beaufighter di scorta, trovano sempre 18 Zero e l’esito della mattina non cambia. Precipitano 2 bombardieri e 2 caccia di scorta, zero danni agli Zero.
    Sono ormai due giorni che 1stUSMC Reg. del LTC Patterson è giunto a contatto con i giapponesi a Tassafaronga. Per questo giornalmente si susseguono i bombardamenti dei B-17 dopo il bombardamento navale degli incrociatori australiani. Ogni giorno i marines bombardano le postazioni nemiche in attesa che giunga il 1st USMC Btg. con i suoi 70 carri anfibi. A quel punto si incomincerà a fare sul serio. La guarnigione giapponese non vuole farsi logorare dallo stillicidio del fuoco americano e si porta all’assalto. L’attacco è respinto dai marines e le perdite sono:
    Giappone 192 casualties, Usa 12 casualties.
    Saratoga alla vista della costa di Espiritu Santo ha un improvviso peggioramento della sua situazione danni; gli estesi allagamenti provocano gravi problemi alla maggior parte degli impianti elettrici compromettendo l’uso di molte apparecchiature vitali. Lo stato danni all’entrata in rada è: 65-71-7-0. Se la meta di arrivo fosse stata poco più lontana, probabilmente si sarebbe dovuto abbandonare la nave al suo destino.
     
  18. Invernomuto

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    Il rischio di perdere una nave importante è l'esperienza più atroce di questo gioco. Hai AR da mandare ad Espiritu Santo? Aiuterebbero non poco.

    Un saluto e complimenti ancora per il tuo bellissimo AAR.
     
  19. Clemenza

    Clemenza

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    AAR Cross Load domanda ad Invernomuto

    Purtroppo non avrò AR fino a dicembre e arriveranno solo CVE da qui alla fine.:piango:
    Per questo ho deciso di giocarmela mooooolto prudente contro le CV Jappe. Ora 3 CV mi sono giuste e appena sufficienti per conservare l'iniziativa alle Salomone e difendere Port Moresby.
    :eek:fftopic:Approfitto della tua consulenza per porti un quesito che sui post "aperti" possono dare dritte al mio caro Qwetry.
    La guarnigione di Milne ora si è ritirata a Nord e vorrei recuperarla evitando di mandarla a piedi fino a PM, ovvio. Ora ho mandato in Mission Amphibious 1PG+1AK+AP che avevo a PM e li porto nella casella costiera dove ho le mie truppe. Riuscirò a caricarle con il Cross-Load? Mi trovo per la prima volta a tentare questa opzione e tanto, per imparare, bisogna giocarlo questo insuperabile gioco. Ho letto il manuale e credo si possa ma un conto è leggere le regolette, altro è vederle applicate sul campo.:)
     
  20. Invernomuto

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    Vedo comunque che vi state divertendo (spero) e che la partita sembra abbastanza equilibrata (almeno agli occhi di un esterno che non conosce lo scenario). Non ci avrei scommesso: dato che quasi tutti giocano alla grande campagna di solito gli scenari più piccoli sono trascurati.

    Il discorso del cross load è difficile da calcolare "a mano": ogni squadra (elemento dell'OOB di un'unità) ha un valore di carico diverso a seconda del tipo di nave al quale viene assegnata.
    Ora, è relativamente semplice stabilire se un'unità viene caricata su un determinato tipo di TF quando tutte le navi sono dello stesso tipo (basta entrare nella schermata dell'unità in questione e guardare il load cost per esempio nelle AP) e vedere se la tua TF di AP ha una troop capacity sufficiente. Nel caso di cross load, il discorso si complica e di parecchio. In teoria, a spanne, devi fare una media fra load cost per AP e AK e vedere se il troop capacity della tua TF è sufficiente.
    AE ha complicato le cose inserendo più navi, modalità di trasporto (strategic, amphibious) e permettendo in alcuni casi una conversione del cargo in troop capacity: insomma, un casino :D.
     

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