Non ho mai capito una cosa: che ruolo avrebbe avuto la Jugoslavia in una terza guerra mondiale USA contro URSS? Allora, era un regime comunista, quindi certamente più affine all'est che all'ovest. Ma tito stava sulle balle all'URSS, che se ne sarebbe disfatta volentieri. Quindi di per sè la Jugo sarebbe stata neutrale, come fece in tempo di pace. Ma la Jugoslavia è la porta d'accesso all'Italia! Era possibile lasciarla stare evitando di conquistare l'Italia (base per raid aerei) o al massimo passarci dopo dal confine francese? La Jugoslavia era nell'alleanza dei non allineatil. Un aggressione contro di essa avrebbe portato sul fronte avverso l'Egitto e l'India, mica bruscolini. Secondo voi che sarebbe successo ai nostri vicini d'Adriatico?
Dipende. la Jugoslavia era la porta per l'Italia come dici, quindi al patto di Varsavia importava che dalla Jugoslavia si potesse passare. E questo vuol dire permettere il passaggio di armate, non per forza essere alleati. Probabilmente quindi la Jugoslavia avrebbe fatto passare le armate del P.d.V. . Se no probabilmente sarebbe stata attaccata anche lei. Non perchè l'Italia in sè era fondamentale, ma era comunque importante per l'URSS aprire un secondo fronte e non lasciarsi dietro basi aeree e nemici che comunque poteva attaccare nelle retrovie. Mi domando però se ci potesse essere qualche possibilità che la Jugoslavia entrasse, forzatamente o no, nel patto... P.s: L'alleanza dei non allineati non mi sembra che fosse molto solida, anzi, definirla alleanza mi sembra esagerato, ma magari mi sbaglio.
Bè, comunque c'era questa comunanza di vedute e collaborazione. Attaccare uno dei paesi NA avrebbe portato gli altri a schierarsi con la parte avversa, vedendo come non si guardasse a chi era nella NATO e chi no Il permettere l'accesso militare avrebbe portato ad una reazione NATO, no?
ma che tipo di reazione NATO ? unica cosa teorica è rifornire di armi la Iugoslavia e trattarla come un partner di comodo come è stato per la Cina durante la Guerra Fredda. Comunque Tito temeva davvero una rappresaglia sovietica, aveva pure costrouito il suo bunker di comando segreto a prova di bomba atomica di piccolo potenziale più contro un attacco sovietico che NATO e ora trasformato in mostra recentemente...
Permettere il passaggio di truppe sovietiche sarebbe equivalso a prendersi le bombe NATO, quindi tantovaleva schierarsi da subito da una parte o dall'altra. E non dimentichiamoci che rivendicavano Trieste e parte del Friuli.
però la iugo non era tanto anti-NATO, si sa che ha ricevuto forniture e aiuti dagli USA in certi periodi, lo scopo era anche quello di evitare di dare altre basi marittime ai sovietici oltre a quello dell'albania...
Infatti potrebbe essere che sarebbe passata dalla parte del p.d.v. . Però però: 1) Cosa c'è di meglio di starsene belli belli a guardare mentre il mondo si scanna? 2) La jugo era fieramente non allineata, non era una "alleata ma un pò meno" 3) Le bombe sul proprio territorio potevano essere il prezzo da pagare. E non credo che nessuna dei 2 schieramenti avrebbe attaccato la Jugo per la sua neutralità.
Tutte considerazioni che lasciano il tempo che trovano. L'URSS di fronte ad una WWIII pensi si sarebbe preoccupato della neutralità jugoslava o avrebbe approfittato per riportare Belgrado sotto l'egida sovietica? Non avevano mica digerito tanto bene il "secessionismo" titoista, specie quando mostrò di apprezzare la Primavera di Praga. Oltretutto non passare dalla Jugoslavia avrebbe significato lasciare l'Italia libera vista l'impossibiltià di un'invasione via mare o attraverso le Alpi. Poteva entrare dalla Francia, ma solo più tardi e con la caduta di quest'ultima. A quel punto Tito avrebbe dovuto scegliere, e IMHO di fronte ad una sicura invasione avrebbe scelto l'URSS. La NATO non sarebbe mai riuscita a proteggerlo, quindi era una scelta ovvia.
Infatti dicevo: Tito poteva lasciar passare le armate del pdv senza entrare nell'alleanza. Nel bel mezzo di una WW3 credo che avrebbero avuto altro a cui pensare che attaccare Belgrado, se questa avesse fatto passare le armate del pdv nel proprio territorio, per loro non ci sarebbero stati problemi.
E quindi? come già detto (ma sinceramente, sono così incomprensibile? ) anche la NATO non avrebbe nessun vantaggio nell'attaccare la Jugoslavia. Attaccherebbe le colonne del pdv in territorio jugoslavo forse, ma solo per questo Tito passerebbe dalla parte del pdv? non credo. Insomma, è la ww3 con bombe nucleari annesse, è da scemi entrarci se da tempo si è riusciti a rimanerne fuori. Serve a poco avere il Friuli se si viene nuclearizzati.
Veraemnte io ho detto il contrario: che l'URSS non avrebbe chiesto l'accesso militare (da parte poi di un alleato inaffidabile: sai che bello se "cambia idea" e ti taglia i rifornimenti a chissà quante divisioni in un momento cruciale? follia), ma un allineamento completo per i motivi citati. Sapendo che Tito avrebbe probabilmente ceduto.
E perchè l'URSS avrebbe dovuto mettere così all'angolo Tito nel bel mezzo di una ww3, col rischio di trovarselo contro? se l'avesse fatto è possibile quello che dici te. Ma Tito avrebbe cercato di resistere e se l'URSS fosse stata un pelo ragionevole l'avrebbe lasciato stare: Tagliare i rifornimenti vuol dire entrare in una guerra nucleare, e Tito non voleva (nella mia ipotesi) entrare in una guerra nucleare.
E tu correresti il rischio di vedere le tue forze armate lasciate chissà quanto senza rifornimenti perché il tizio che hai costretto con la forza a concederti l'accesso militare ha deciso di fregarti in collaborazione con la NATO? Se Tito decidesse di attaccare i convogli di rifornimenti ci vorrebbero mesi a rendere sicure le tratte. Tu avresti rischiato? Io se non fossi riuscito a portare Tito stabilmente dalla mia parte (non che ci voglia poi tanto: prometterei di lasciarlo indipendente poltiicamente, e di concedergli Friuli e magari parte del Veneto), piuttosto avrei rinunciato ad invadere l'Italia, accorciandomi anche il fronte in favore di una spinta ancora maggiore in Europa Centrale. Ma MAI avrei lasciato i miei rifornimenti a dipendere dall'umore di un inaffidabile come Tito.
E perchè mai Tito è inaffidabile? la sua posizione è chiara, pragmatica, com'è chiaro che a lui non convenga entrare in guerra. Tra l'altro poi una volta conquistata la Baviera, i rifornimenti potevano arrivare attraverso l'Austria. Cercare di forzare la mano a Tito era un rischio: io l'avrei pure corso, ma magari altri no. Anche perchè non per forza Tito sarebbe diventato un alleato fedele.
ma sono discorsi privi di logica, quanti giorni sarebbero passati dallo scoppio della IIIWW per non vedere il primo uso di armi atomiche sul fronte centrale e quindi la rapida escalation globale ? mi sa che le scaramucce balcaniche di fronte al disastro generale sarebbero una cosa sensa senso..perlomeno si vedrebbe in scena più in iugoslavia che in polonia il mondo di twilight il famoso gdr postatomico fra residui di NATO e WP ancora in piedi
Qui entriamo nel solito discorso: le nuke sarebbero state usate subito, oppure dallo schieramento che è ormai certo di perdere o di non poter vincere solo con le armi convenzionali? ovviamente stiamo parlando del secondo scenario. :contratto:
è un discorso puramente accademico, lo sanno tutti che la NATO convenzionale non era strutturata per reggere e vincere un conflitto convenzionale ergo bastava un piccolo sfondamento per mettere in crisi lintero dispositivo ergo non durerebbe molto l'attesa per il primo uso di armi NBC di ogni livello...