Intendevo una fonte cartacea, non un sito amatoriale. Comunque, un pò confusamente, non dice nulla di sbagliato: il Latium, prima che i latini giunsero in epoca protostorica (probabilmente dal nord Europa, come tutte le popolazioni indoeuropee italiche), era abitato da popolazioni che utilizzavano la cremazione; mentre i latini, arrivati dopo, praticavano l'inumazione. Non vedo però come questo avvalori la tua tesi secondo cui Roma fu popolata da ladri e criminali di altre popolazioni.
non ho mica scritto che fu popolata da ladri e criminali! ho scritto che roma si è popolata di genti provenienti da tutte le culture e genti limitrofe e ha così imparato a sopravvivere e anzi a imporsi su tutti! e comunque era un accesso aperto a tutti senza distinzione: dagli esuli agli esiliati. e quando ti esiliano non ti esiliano certo per buona condotta, ti pare? citazioni cartacee? e chi si ricorda dove l'ho letto e su quale saggio mi spiace. però ricordo di una trasmissione di piero angela in proposito... di più al momento non posso offrirti.
Bisogna contare che al tempo la gente era molto ma molto più isolata. Non c'erano strade, comunicazioni e vie commerciali, se non nelle grandi città del sud o in qualche porto etrusco. Un boschetto poteva fare la differenza e così gli abitanti chessò di Busto Arsizio e Villa cortese hanno sviluppato due dialetti differenti nonostante fossero ad un km di distanza. Bastava poco per creare delle differenze in popolazioni anche simili In ogni caso nessuna città è stata formata solo da gente per bene o da esiliati. C'era sicuramente il contadino con 5 figli, l'uomo che rubava il pane perchè aveva fame e il pazzo psicotico che abusava delle bambine
nel senso che il libro dice che parte degli immigrati delle comunità autoctone era abitata da gente sradicata e pronta a tutto, pensa che la leggenda del ratto delle sabine dimostra il carattere piratesco di una comunità prevalentemente maschile e guerriera pur basata su una rigidssima società di coltivatori-pastori. l'arricchimento culturale è venuto molto dopo, in realtà in fatto di evoluzione Roma era molto indietro a molte altre civiltà italiche e greche.
Certo, parte degli immigrati (che a loro volta sono una parte della popolazioni romana arcaica) sarà stata anche pronta a tutto. Molto diverso dire che Roma si è popolata grazie ai criminali espulsi da altre comunità, e questo neanche Grimal lo dice. Il ratto delle Sabine invece è una leggenda tanto quanto Enea, Romolo e Remo, le oche di Brenno, ecc. Storicamente risulta che ci fu una fusione con i sabini (comprensivi del nocciolo duro maschile). Beh, ovvio. Non dici nulla di nuovo. Già solo citare greci al sud e etruschi al centro la dice lunga.
caro enok lungi da me essere così "autoritario". ripeto, ho solo detto, ripeto, che a roma inzialmente confluirono un po' tutti. e che per farsi grande nel tempo ha accettato la presenza di persone poco raccomandabili. lo hanno fatto per ingrossare le fila della popolazione. lungi da me distruggere miti, storia e/o offendere roma, antica e moderna, e i romani, antichi e moderni. siamo in due a ribadire lo stesso concetto non sono solo io. quindi ti invito a ri-leggere i miei post così capirai quanto non sia stato così deciso nel proporre le mie tesi e quanto anzi io abbia ammesso che oltre alla normale procedura ci sia stata questa piccola aggiunta. ammetto la mia ignoranza colossale in qualsiasi materia dello scibile umano. per cui perdonami, cosa vuol dire che "citare greci al sud ed etruschi al centro la dice lunga"?
Che quei due popoli erano secoli avanti a Roma arcaica. Perdonami se al resto non rispondo, ma ho già scritto cosa ne penso.