sembra poco ma secondo me è un indizio di come la società cinese stia attraversando un processo di "instabilità" ( agli occhi del regime ) dovuto appunto al tumultuoso sviluppo e all'aumento delle differenze di reddito e dei bisogni ed esigenze non più solo collettive ma anche individuali. La Cina, pur comunista, non ha nulla di simile alle infrastrutture e sistemi sindacali dell'europa e si basa molto sul basso salario per attirare l'imprenditoria globale e competere con l'India sul fronte della manodopera e strutture a buon mercato. Quindi oltre all'inflazione e al fabbisogno energetico e alla conversione e sviluppo dell'impianto industriale moderno, questo sarà un altro dei grossi problemi che alla lunga freneranno lo sviluppo che è ormai l'unico fattore di mantenimento del potere e per ipotesi peggiori anche di unità nazionale.
Parlando da profondo ignorante della situazione cinese, non credo sia in pericolo l'unità nazionale. A meno della comparsa improbabile di un Umbel Toboshi in salsa gialla Ma è chiaro che la Cina sta attraversando le stesse contraddizioni sovietiche: il modello occidentale attira inevitabilmente le nazioni che possono sostenerlo.
Prima o poi doveva arrivare questo momento: il destino della Cina si deciderà su questa questione. Se accetta le richieste dei lavoratori, 2 possibilità: 1) La Cina si blocca economicamente. 2) La Cina fa il salto di qualità e crea la sua classe media, con effetti sugli equilibri del mondo imprevedibili. Se riesce a contenere le richieste il sistema economico cinese rimane come quello attuale, ma a che prezzo? credo che si potrebbe creare un mix molto esplosivo tra scontento filo-occidentale degli studenti e degli intellettuali (finora abbastanza contenuto per la trasformazione economica in senso occidentale che la Cina ha compiuto), richieste salariali degli operai e anche richieste d'indipendenza di certe regioni.
infatti il PCCC si mantiene a galla giustificando il monopolio del potere con la promessa di sviluppo a favore delle città, finchè ci riesce può campare ancora ma se sarà obbligato ad aumentare i costi dello sviluppo finirà per sostenere un mutamento sociale ed economico che forse sfascerà il regime ma tutto sommato potrebbe anche essere un vantaggio. Una cina democratizzata con un miliardo di persone comunque sembra ( e ripeto sembra ) pura utopia però :humm:
Io la vedo come una tragedia economica per noi tutti, con i prezzi delle materie prime che spara a mille... Però non mi sembra proprio una utopia dai, forse completamente democratizzata, ma sviluppata economicamente da 1° mondo è possibile. Sempre che nel processo non crolli l'economia mondiale.
ma la classe media cinese in parte c'è, difatti le città costiere cinesi sono copie di Hong Kong ma tieniamo presente che ci sono anche più di mezzo miliardi di cinesi praticamente in condizioni da "servi della gleba" nelle campagne e l'economia è ancora basata sui continui stimoli governativi e sulle infrastrutture della spesa pubblica, non è in grado per ora di avere uno sviluppo autonomo e privatizzato in pieno senso occidentale su scala nazionale e la corruzione, nonostante il giro di vite governativo, è metastatica e il controllo sui media di certo soffoca a libera informazione che è comunque un requisito indispensabile per lo sviluppo di una borghesia matura e capace di fare politica e avanzare pretese al potere centrale.
Se si democratizza poi la politica del figlio unico deve sparire per forza... e chi li sfama i futuri millemila cinesi?
cinico ma vero ma penso che se l'economia riesce a resistere, in 50 anni almeno nelle città si registrerà un salutare calo demografico tantè che gli anziani sono più numerosi e a causa di poche donne i maschi cinesi piangono
Beh, ma se la Cina riesca ad raggiungere un tenore di vita occidentale, in questo caso la popolazione decrescerebbe....
Si fa in fretta a fare un figlio...ci vuole invece più tempo per ridistribuire la ricchezza o comunque per raggiungere una situazione di benessere diffuso come nel mondo occidentale. Sarò anche cinico ma già il mondo muore di fame e di energia... se un'economia come quella cinese cominciasse a consumare come quella americana per esempio sarebbero davvero dolori per tutti...
ma l'economia cinese ciuccia che dio la manda eh.. non è che ora non ciucci nulla. Potrebbe essere, se occidentalizzata un'ottimo trampolino di lancio verso nuove tecnologie per l'energia e l'industria invece, in quanto potrebbe diventare moooolto oneroso mantenere il tenore desiderato, e quindi potrebbero puntare su qualcosa di meglio Ma... la vedo dura... mooolto dura..
Sì ma in termini assoluti, non in termini di fabbisogno pro capite. Un cinese singolo consuma meno di uno statunitense singolo. Potrebbe... magari per quando sarà saremo già arrivati su Marte
Sì vabbè, ma hai capito benissimo cosa intendevo spero, cioè la società occidentale con una classe media molto sviluppata, in grande di creare un grande mercato interno per aziende cinesi. @Nohant: Sei molto ottimista, potrebbe anche essere che sviluppandosi la Cina un cinese inventi tecnologie energetiche che "sfamino" tutti i terrestri e pure i marziani... ma anche no.
beh contando che su marte ci sono 3 sonde disperse ed una che girovaga tipo bollicina dell'acqua lete... ci siamo gia arrivati u.ù
una classe media sviluppata può esserlo se inizia ad essere rappresentata politicamente e in modo attivo, e per tale cosa va fatta una radivale liberalizzazione dell'apparato istituzionale, cosa che per ora il PCCC si guarda bene dal farlo, comunque è possibile anche che stiano manovrando appunto verso quella direzione trasformando de iure e non più solo de facto il partito in oligarchia capitalista mascherata da sistema liberale e con elezioni farlocche :contratto:
bah tutta roba montata dai giornali occidentali, non ci vedo nessun annuncio di crollo... e si in cina sanno scioperare per far valere i loro diritti, al contrario che qui che c'è uno sciopero ogni due giorni ma i diritti dei lavoratori sono calpestati... Già adesso la cina non costituisce più un mercato quel buon mercato di manodopera a basso prezzo che era prima, ciò lo domostra che le produzioni tessili, che sono quelle a più basso valore aggiunto, si stanno delocalizzando dagli stessi cinesi in cambiogia e vietnam dove il costo della manodopera è molto minore...Tuttavia la cina al contrario di tutte queste nazioni dove il prezzo della manodopera è minore, ha infrastrutture e burocrazie funzionanti, è uno stato stabile...tra altro poi le aziende ci stanno perchè se voglio entrare nel mercato interno cinese (che è potenzialmente immenso) dovono stare in cina, i cinesi sono furbi altro che la nostra italieta, se vuoi vendere in cina devi stare in cina. Adesso in cina rispetto al costo della vita si guadagna molto meglio di molti paesi dell'est europa Raffronto tra un lavoratore di Shanghai e di altre città tra cui Roma Città Stip. Netto Stip. Lordo Roma 47.0 49.7 Shanghai 11.5 13.1 Mexico City 10.9 14.1 Bogotá 10.3 13.0 Kiev 9.6 11.6 Nairobi 9.3 11.1 Sofia 9.3 10.2 Bangkok 8.1 10.9 Bombai 7.0 8.7 Giacarta 6.3 8.2 Manila 6.3 7.8 Nuova Delhi 6.1 7.8 Salario di New York=100 fonte Unione Banche Svizzere 2006 Quanto deve lavorare un cinese per comprare un Big Mac al Mc Donald e 1 kg di riso, ossia quanto è lo stipendio in rapporto al costo della vita? Città Big Mac 1 Kg Riso Roma 25 19 Shanghai 38 23 Lubiana 35 30 Praga 39 14 San Paolo 38 11 Tallin 39 21 Varsavia 43 18 Vilnus 43 24 Istanbul 48 36 Rio de Janeiro 53 19 Bratislava 55 20 Santiago del Cile 56 21 Buenos Aires 56 24 Nuova Deli 59 36 Bangkok 67 22 Bucarest 69 25 Sofia 69 31 Bombay 70 32 Manila 81 29 Città del Messico 82 22 Caracas 85 13 Lima 86 19 Giacarta 86 36 Nairobi 91 33 Bogotá 97 25 fonte Unione Banche Svizzere 2006
Gli scioperi oggi sono pochini mentre al tempo della ristrutturazione delle aziende di stato erano molto più numerosi e vennero soppiantati dalle proteste contadine almeno finchè vennero soppresse tutte le tasse nel 2005. Oggi i cosidetti "incidenti di massa" ossia manifestazioni con più di 15 persone sono crollate a circa 20 mila contro le 80 mila del 2005. La Cina stando ai nostri attendibili giornalisti (il sport preferito sembra essere quello di parlare di cose senza sapere niente) doveva crollare per queste manifestazioni già 5 anni fa e non è successo nulla. Sisci sulla Stampa fece una ottima analisi in quel periodo.
non di crollo si tratta ma di scioperi sì, poi Shanghai è Shanghai e dovresti sapere che non esiste il sindacato in Cina e gli infortuni e gli abusi e i suicidi sono all'ordine del giorno, da leggere questo interessante lavoro http://www.archive.org/stream/IlSin...eTraFinzioneDissidenzaERealt#page/n0/mode/2up