In NZ puoi stare un anno con il permesso per lavorare,se durante quest'anno fai almeno 3 mesi di lavori richiesti (tipo agricoltura) ci puoi stare un altro anno,se durante questi periodi trovi qualcuno (e lo trovano tutti) che vuole prenderti a lavorare con lui con un contratto a tempo indeterminato ti fanno un permesso speciale che ti consente di stare lì finche lavori per quella persona.
Singapore è basato sulla manodopera a basso costo, l'Argentina va malissimo economicamente da 40 anni, il Brasile è sotto Lula che nonostante il nome è un maschio quindi se già il presidente è una truffa potrebbe essere come l'Italia. La Svizzera è buona, però devi usare la psicologia. A loro non piacciono le persone che vanno in Svizzera, a te basta dare corda a queste persone http://www.bernerzeitung.ch/schweiz...iz-Nachbargebiete-einverleiben/story/23529806 e così puoi dire "Eh ma siete voi che siete venuti da me!". E risparmi pure sulle spese di trasporto.
Per quel che so la Filnlandia non fa parte della Scandinavia, quindi resta da vedere la Svezia e La Norvegia(La Danimarca non so perchè non mi è molto simpatica), per l'Australia: mi sai dire se i nostri titoli di studio valgono anche lì? sarebbe una buona cosa; purtroppo non è solo la Germania, per quel che ne so un po' tutti i paesi "bianchi" hanno pregiudizi contro gli italiani
non ne sono del tutto sicuro,però credo che i nostri titoli di studio siano validi,ho conosciuto irlandesi che si erano laureati in Europa come architetti poi erano andati a lavorare giù. I pregiudizi che hanno riguardo gli italiani sono purtroppo più che comprensibili,molti dei nostri connazionali che ho incontrato all'estero mi hanno fatto vergognare di essere italiano,e in linea di massima più è alta la percentuale di italiani in un paese e più il paese è razzista nei nostri confronti. Considera che a Francoforte su 700000 abitanti ci sono circa 40000 italiani. Quando siamo andati a chiedere informazioni per un appartamento da affittare la proprietaria mi ha detto " non ho problemi ad affittare anche ad italiani,non ho mai avuto problemi con loro" come se parlasse di subumani!
E´possibile aprire un´attivita´ma devi aprire un conto in una banca australiana e metterci 10-20000$ non ricordo esattamente quanto,cosi´da garantire allo stato che puoi mantenerti da solo senza gravare su di esso. Comunque non ne sono sicuro ma se vuoi posso informarmi,il mio amico e´ancora li´ e ci sentiamo spesso.
Gli anni 80 sono finiti da un pò di tempo Il discorso lavoro in Giappone è complesso da affrontare, banalizzando si può dire che per un occidentale (e sottolineo, per un occidentale) il lavoro porta via tanto tempo ma non tante fatiche quanto potrebbe esserlo un lavoro pesante da noi. Anche se è ancora diversa la situazione lavorativa è ora di sfatare questo mito Per i servizi offerti dallo stato, lo stipendio, la mentalità della popolazione, la natura oltre ad un'altra sfilza di motivi personali io metterei già oggi la firma se mi fosse garantito un posto di lavoro sicuro in loco. Il problema vero del Giappone non è tanto come lavorano in loco, ma piuttosto riuscire ad ottenere il famigerato visto di lavoro.
la questione del lavoro in Giappone non è paragonabile a quella occidentale: è tutta un'altra filosofia. in Giappone il lavoratore entra proprio in simbiosi con il proprio ambiente lavorativo, cosa che in Occidente è impensabile
Quoto in pieno,ho diversi amici nippo e tutte le volte che sono tornati anche per pochi mesi hanno sempre trovato facilmente lavoro,9ore al giorno e ben pagate ma non di piü,non e´piü come una volta
rimanendo in Europa: Danimarca (durante il fine settimana dalla Norvegia e dalla Svezia arrivano a frotte a far baracca, quindi una pizzeria, io l' aprirei a Copenhagen) o Svezia extra EU: Australia o Canada