Ed eccomi alle prese con la scletà universitaria. Sono incuriosito dall'antropologia ma rovistando su internet ho notato che ci sono varie branche(culturale,fisica,forense ecc.) senza tuttavia definire la loro area specifica, anni di studio ed applicazioni nel mondo del lavoro; sono perciò più confuso di prima. Chi mi può aiutare a capire bene questi concetti? E' una scelta che mi consigliate? L'altra alternativa più probabile sarebbe scienze naturali.
l'antropologia è lo studio della variabilità umana normale e patologica, essa ha mille brache, va dall asfera prettamente medica (per medicina l'hanno scorso ho dovuto fare l'esame di antropologia e mi è piaciuto un sacco), l'ergonomica (che si riflette su ingegneria, architettura, design e tutto in pratica), paleoantropologia (lo studio delle origini dell'uomo), antropologia culturale (che comincia ad assomigliare ad etnologia) etc etc etc... dunque ci sono mille vie ma non c'è un percorso specifico ne tanomeno un corso di laurea specifica, per quello che ne so, comunque presuppone delle buone conoscenze di anatomia umana,immunologia,fisiologia etc e una delle vie è appunto medicina (però è un pò avventato e riduttivo farsi il culo per 6 anni, se tutto va bene, e non esistono specialistiche strettamente dedicate) dunque non so minimamente come consigliarti...
Io propenderei più per antropologia culturale(che dovrebbe essere simile ad etnologia), ma mi interessa anche sapere che ne so, i tratti somatici caratterizzanti le varie etnie(quindi qui si va più sull'argomento di razza e non di etnia), geografia della popolazione... questo insomma mi affascina. La cosa forse più adatta sarebbe etnologia ma in questo campo non si trova lavoro..
Non sono esperto del campo, per cui la mia è solo una supposizione... non so quanto un antropologo possa avere più sbocco lavorativo di un etnologo. Secondo me sono entrambe specializzazioni molto "delicate", che possono portare a lavori molto soddisfacenti, ma di certo non danno inserimenti facili come ingegneria o economia (che poi che questi diano inserimenti facili sarebbe tutto da dimostrare :-P ). Insomma, secondo me se scegli una di quelle facoltà devi essere conscio che poi dovrai lottare per avere un lavoro in quel campo. Peraltro se quelle ti interessano io ti consiglio di iscriverti comunque a una di quelle, perché credo sia tremendo dover affrontare un impegno grosso come quello universitario trovandosi davanti materie che non attraggono (poi vabbè, in qualunque facoltà anche affascinantissima una manciata di materie pallose si trova, ma almeno non siano tutte :-P ). Meglio fare quel che piace e poi cercare lavoro un po' di più (e magari nel frattempo che si cerca tamponare con lavori "qualunque" in altro campo)
Guarda io ho fatto il Sociale, quindi di antropologia ne so qualcosa L'antropologia culturale è una corrente americana, come padre fondatore ha Frank Boas L'etnologia è una corrente francese, come padre ha Emile Durkaime Poi c'è l'antropologia sociale Britannica di Bronislaw Malinowsky Lo struttural funzionalismo antropologico di Radcliffe Brown La visione di una diversa struttura di Levin L'evoluzionismo, il neoevoluzionismo Fra i più recenti abbiamo Noam Comsky, con il modello interpretativo Putroppo posso solo dirti di andarti a cercare qualche informazione da solo su internet o di farmi domande precise, perchè npn basterebbero 10 post per spiegare tutto quello che c'è da dire sull'antropologia Per la scelta antropologica, è un po' come andare a fare storia. Se sei una di buone disponibilità economiche, che non ha fretta e che vuole farsi il culo, puoi tentarla. Sappi però che l'antropolgia e in generale le scienze umane (putroppo) non sono brache che ti danno molto da mangiare. Ti arricchiscono di cultura ma un lavoro patate
Mi ricordavo di aver letto in alcune discussioni che masticavi questa roba, sono stato fortunato allora A fine semplificativo credo che sia necessario strutturare questa discussione in punti. SULLA PARTE FINALE: 1)disponibilità economiche, quello che vuoi dire è che non ci sono facoltà pubbliche in materia? 2)la fretta, quanti anni di studio richiedono? E' prevista anche una specializzazione? Ci vuole tempo per trovare lavoro? 3)il paragone con storia riguarda solo la scarsa possibilità lavorativa o anche altro? 4) Sempre per quel che riguarda le possobilità lavorative, quali sono? Sono così scarse? In quali branche dell'antropologia(includiamo per semplificazione anche etnologia) ci sono più possibilità sotto questo punto di vista? LE VARIE BRANCHE DELL' ANTROPOLOGIA E DELLE SCIENZE ETNOATROPOLOGICHE: 1) qual è la differenza tra le due? 2)... N) Queste sono le domande di base per ora, nella seconda parte ho lasciato incompleto lo schema perchè sono necessarie prima le risposta del punto 1° ora non sono un po' rintronato, sicuramente me ne sorgeranno altre; so che è un discorso complesso, se vuoi mi puoi rispondere un post per ogni punto in modo per non complicare ulterormente il tutto, ti ringrazio in anticipo per le eventulai risposte.
se ti interessa puoi procurarti (non so se su internet lo trovi anche in pdf...) il libro che usiamo noi a medicina, per farti un'idea del ramo medico dell'antropologia "Antropologia evoluzione, uomo, ambiente" di Fiorenzo Facchini UTET Libreria, ti elenco le parti in cui è diviso: -introduzione all'antropologia -l'evoluzione umana -morfologia e somatometria -aspetti dinamici e strutturali dell'organismo umano -polimorfismi genetici -variabilità dei gruppi umani -metodologia antropometrica comunque ha ragione TFT, antropologia mi pare una cosa un pò d'altri tempi, ti "arricchisce" molto ma non è un "lavoro", deriva sempre da scoperte di altri campi del sapere, riassume un pò tutto ma non ha un percorso suo...un diletto per chi ha tempo e denaro per stargli dietro...forse potresti provare con o medicina legale (ci si avvicina molto,ma è pur sempre medicina) oppure sociologia (per la parte "etnologica")
Temo che il libro di cui mi parli tratti esclusivamente di antropologia fisica; non conosco la differenza tra medicina legale e medicina ma non credo mi potrebbe interessare; sociologia sì mi sarebbe interessata(sia perchè tratta di psicologia che di filosofia ), purtroppo ho sentito che anche con questa laurea si fatica non poco a trovare lavoro.
1) No, quello che ti voglio dire è che devi avere le spalle belle coperte per fare una facoltà dove la richiesta di lavoro è estremamente scarsa. Ci sono sia pubbliche che private, raramente al 100% di tipo antropologico (mi pare che ci sia soltanto a Pavia antropologia generale.) 2) Normalmente si fa una laurea triennale dove hai un'infarinatura di antropologia, poi un altro paio di anni in una specialistica per essere considerato qualcosa di più. Il tempo per trovare lavoro dipende. Se vai in una privata magari qualcuno ti da l'imboccata. Se vai in una pubblica e risulti particolarmente brillante puoi fare l'assistente del prof (800 euro al mese). Ma l'80-90% attende speranzoso il suo posto di lavoro. 3)Si, principalmente quello. 4)Per quello che ne so io, i rami che tirano di più sono quelli riguardanti l'antropologia medica e l'antropologia sociale (lo studio delle culture umane, extreuropee in particolare). Il guaio è che puoi benissimo venire soppiantato da altri. Se fai domande in un'ospedale probabilmente preferiranno medici, infermieri o chimici piuttosto che antropologi. Se fai domanda in un ente che si occupa di rapporti conn persone-aziende extranazionali probabilmente sarai surclassato da uno che ha fatto lingue (che dir si voglia, alla fine puoi sapere tutto sulla cultura e sul modo di vita di una popolazione, ma se non parli quella lingua a loro serve a poco). Oppure puoi venire surclassato da gente che ha dato anche solo un'esame di antropologia ma ha seguito un curriculum più utile sul fine pratico. Mi viene in mente Esperto per la relazioni internazionali, Organizzazione risorse umane o scienze sociali per la globalizzazione. La differenza fra le due ora non la ricordo, magari sono la stessa cosa, è un campo del sapere molto vasto e con tantissimi nomi che alla fine servono a dire le stesse cose Come ti ho detto prima e come ha detto anche Vestinus; molti corsi di laurea (storia, antropologia, filosofia ecc) PURTROPPO, ti arricchiscono di cultura, sono belli da studiare, ti fanno ragionare e ti aprono la mente; ma alle fine ti danno pochissime speranze nel mondo lavorativo. Anche nel mondo dell'insegnamento, per insegnare storia basta fare una laurea in lettere, un laureato in storia invece non ha lo stesso vantaggio. Stessa cosa per antropologia, finiresti surclassato da gente che sa 1/10 delle cose che sai tu ma che sulla carta della laurea ha qualcosa che pare più utile
ho rispoleverato questa : http://it.answers.yahoo.com/questio...yEr5TE_wDQx.;_ylv=3?qid=20100501084554AAeOlHz è una mia vecchia domanda su answer(mi iscrissi un po' di tempo fa), la "miglior risposta" sembra incoraggiante per quanto riguarda le possibibilità lavorative, potrebbe dunque essere il cavallo su cui puntare?
Il cavallo su cui puntare, aimé, dovrà esser per forza una scelta personale e suggerimenti non è il caso di darne. Troppa responsabilità. Si possono invece dare dei suggerimenti che consentano di chiarire le idee. Distinguiamo, pertanto, grosso modo due rami: l'anmtropologia fisica e quella culturale. In realtà poi tornano sovente ad incrociarsi ma almeno operativamente conviene tenerli separati (ad esempio sono illustrativamente utili i due noti libri "Germi, acciao e armi" e "Collasso"). L'antropologia fisica comincia con l'analisi dei fattori fisici e morfologici di un gruppo umano, dai caratteri somatici sino a quelli scheletrici, poi passa all'aspetto genetico, cercando di indagare i rapporti con l'ambiente di quel gruppo. Una serie di dati ecologici possono entrare in gioco come, facilmente, ve ne entrano un mucchio di carattere medico. Poiché i dati su cui operare sono poi, sovente, reperti umani, si entra anche nel campo dell'archeologia. Diciamo che si parte dal lato fisico (e adattativo) dell'uomo per giungere al lato culturale. L'antropologia culturale sorge dall'etnologia, cioé dalle descrizioni dgli usi e costumi dei popoli non occidentali o comunque "altri". L'aspetto fisico, di per sé, è qui molto meno rilevante e, in linea di principio, può essere ignorato. Quando sotto questi tratti culturali si scorgono dei codici simbolici allora, grosso modo, si passa all'antropologia. In realtà non c'è una vera e codificata differenza e, ad esempio io, uso i termini etnologia e antropologia (culturale) come sinonimi. In entrambi i rami, si sono formate nel tempo delle specializzazioni che (anche loro) si incrociano sovente. Così, tanto per fare un esempio, lo studio delle sepolture rivela molto su entrambi i settori, fisico e culturale e può esser svolto solo da un antropologo fisico o da un archeologo. D'altra parte il valore simbolico dellle sepolture potrà essere illuminato (ma parlo da culturale: i fisici non sarebbero daccordo) solo da un culturale. Analogamente la genetica, costruendo la storia dei gruppi, può aiutare il linguista. Occorre poi aggiungere che esistono numerosi orientamenti metodologici che creano violente contrapposizioni interne in entrami i rami. Così storicisti e strutturalisti litigano tra loro tra i culturali mentre analoghe liti esisteranno di certo anche tra i fisici. Sono però problemi che non dovrebbero interessare chi inizia, poiché li affronterà poi scegliendo anche il proprio orientamento. Il lavoro? Come antropologo, al momento, scarso: nel senso che non esistono statiticamente impieghi antropologici rilevanti. Questo non vuol dire però che lo studio sia inutile: uno può fare altro. Negli ultimi 5 anni è stato più facile trovare lavoro per i laureati in filosofia che in giurisprudenza. Certo, non fanno i filosofi...ma lavorano.
Esiste su internet un elenco di tutte le tipologie facoltà presenti in Italia? magari può aiutarmi a chiarire le idee. Avevo considerato anche scienze naturali (una particolare facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali) perchè ne ho sentito parlare bene inoltre sembrava dare molte posibilità.
Dipende da università ad università, in alcune ci sono determinate facoltà che magari mancano in altre. Scienze naturali è un corso di studi, appartenente alla facoltà di Scienze MFN.