Film opinioni sul film Troy 2004

Discussione in 'Off Topic' iniziata da l'emanuele, 6 Agosto 2010.

  1. Dunkelheit

    Dunkelheit

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    Una Troyata pazzesca, piuttosto.
     
  2. Armilio

    Armilio

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    Infatti, è questo che intendevo. Usare dei gladiatori che proprio facevano i gladiatori credo sia improbabile, anche perchè lo stile di combattimento dei gladiatori c'entra poco con quello delle legioni.
     
  3. Ciresola

    Ciresola

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    Non posso definirlo meglio di cosi' :contratto::D
     
  4. l'emanuele

    l'emanuele Guest

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    una troyata assurda!:D




    :lol::asd::lol:
     
  5. Blueberry

    Blueberry

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    Nel posto giusto
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    Gladiatori nell’esercito
    Publio Cornelio Tacito (55 circa – 120 circa d.C.) Historiae, II, 11.
    "Questa faccenda non mi sembra molto dignitosa, ma è un fatto che durante la guerra civile l’imperatore Otone ha fatto inserire nel prestigioso e glorioso esercito romano addirittura duemila di questi gladiatori".

    Soldati a scuola dai gladiatori
    Valerio Massimo (25/20 a.C. – 31? d.C.) Valerii Maximi Factorum et Dictorum Memorabilium, II, 3, 2.
    "Si è saputa una cosa mai successa nell’esercito sotto i generali precedenti. Il console Publio Rutilio per meglio addestrare i soldati a maneggiare le armi è andato a chiamare gli istruttori della scuola di gladiatori di Caio Aurelio Scauro. In questo modo le nostre legioni hanno appreso una tecnica più razionale di difesa e di offesa. Mi sembra giusto. Il coraggio non basta: deve essere completato da una tecnica più accurata. Quelli che combattono nell’arena, proprio per il mestiere che fanno, conoscono molto bene la lotta corpo a corpo".

    @enok/armilio
    penso che almeno tacito sia una fonte certa.

    ma anche escludendo la "fonte" si può ragionare immaginando i gladiatori come un reparto a se stante all'interno di una legione, e non pensarli singolarmente inseriti nei vari ranghi delle coorti/manipoli.
    magari immaginare che i gladiatori sono stati prelevati solo per condurre una determinata battaglia/campagna militare e che quindi abbiano combattuto in gruppo tutti insieme.

    è chiaro poi che se vengono liberati non si possono chiamare gladiatori ma liberti.
     
  6. Armilio

    Armilio

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    Tacito parlava dei gladiatori Celti, se non mi sbaglio.
     
  7. nirian

    nirian Guest

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    "deforme auxilium, duo milia gladiatorum, sed per civilia arma etiam severis ducibus usurpatum"

    "un mostruoso aiuto, duemila gladiatori, ma impiegato durante le guerre civili anche da comandanti rigorosi"

    Nei due paragrafi successivi Tacito descrive l'ingresso in Italia (dalla Dalmazia-Pannonia) di queste truppe e le loro atrocità verso la popolazione inerme, "come se fossero tra nemici in terra straniera", è probabile che la citazione dei gladiatori deforme auxilium prepari il lettore alle barbarie successive di questi lanzichenecchi e SS ante litteram. Questo per la precisione :contratto:, per la vostra discussione è più interessante rilevare che Tacito sembra dire che in altre guerre civili (Silla-Mario? Cesare-Pompeo? Antonio & Ottaviano-Repubblicani?) siano stati impiegati gladiatori -il dux severus non è certo Ottone, che per Tacito è un vanitoso e crudele cretino. D'altra parte è noto l'episodio dell'intera legione di schiavi arruolati dopo Canne, e se era possibile in emergenza usare schiavi negli eserciti in una età così arcaica non sorprende che sia accaduto dopo, come non sorprende che ci fosse ritrosia a parlarne, non pareva una bella cosa.
     
  8. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Ma che dici? Se erano in Dalmazia erano GIA' in Italia :D

    Seriamente, come potevano essere usati i gladiatori? Come truppa d'assalto all'arma bianca, in non-formazioni similbarbari?
     
  9. nirian

    nirian Guest

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    la provincia romana della Dalmatia, questa qui insomma:

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:RomanEmpire_117_it.svg

    all'epoca non era considerata molto italiana :D

    Nel racconto di Tacito scompaiono, quindi ogni ipotesi è valida.
    L'unico racconto un po' esteso (si fa per dire, bisogna strappare una frase qua e una là ogni 100 paragrafi) sulla sorte di schiavi-soldati è quello di Tito Livio ed altri sul seguito della battaglia di Canne, da cui risulta che gli schiavi, ottomila volones, cioè volontarii, cui Valerio Massimo aggiunge qualche migliaio di malfattori in carcere e prigionieri per debiti, avevano le stesse mansioni dei soldati liberi, e Scipione intimò la pena di morte ai liberi che avessero ricordato agli schiavi la loro condizione servile. A fine guerra, quindi quattordici anni dopo l'arruolamento, furono liberati per il merito acquisito.
    Su altri arruolamenti di non liberi/semiliberi ho trovato Macrobio, Saturnalia, I, 11, 31-32:

    32 Bello sociali cohortium duodecim ex libertinis conscriptarum opera memorabilis virtutis apparuit. Caesarem, cum milites in amissorum locum substitueret, servos quoque ab amicis accepisse et eorum forti opera usum esse conperimus. Caesar Augustus in Germania et Illyrico cohortes libertinorum conplures legit, quas voluntarias appellavit.

    In sostanza, dodici coorti di liberti furono impiegate e ben figurarono nella guerra sociale (91-88 a. C.). Cesare accettò schiavi da amici e alleati per sostituire i soldati persi, Augusto creò numerose coorti di liberti in Germania e Illirico, e le chiamò volontarie. (è curioso come per coprire l'imbarazzo si faccia tanto uso dell'idea di volontarietà: non li abbiamo chiamati noi, sono loro che ci cercano :D. Ma ci può anche essere del vero, il lavoro del soldato che a un cittadino cominciava a interessare poco in epoca augustea, poteva essere appetibile per un liberto).
    Sempre secondo Macrobio, i liberti furono ammessi per la prima volta al giuramento militare dopo la sconfitta del Trasimeno, un anno prima di Canne.
     

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