Questo è il mio debutto sul forum di Storia Militare . Mi sono sempre chesto che cosa sarebbe successo se l'Italia fosse entrata in guerra con gli Alleati. Ma visto che in questa sezione non posso essere generico, allora vi mostro uno scenario plausibile: L'Italia dichiara guerra all'Etiopia; Regno Unito e Francia non prendono alcun provvedimento e lasciano scorrere la cosa (come del resto fecero in altre occasioni prima dell'invasione della Polonia). Quindi niente sanzioni e niente peggioramento dei rapporti diplomatici. Hitler riuscì a far gravitare intorno a sè l'Italia anche sfruttando questo episodio: Mussolini, vedendosi trattato in questo modo da UK e Francia, si orientò maggiormente verso la Germania ed infatti non si oppose all'annessione dell'Austria del 10 Marzo 1938. Che cosa sarebbe successo se gli Alleati non avessero preso provvedimenti contro l'Italia? Dopotutto gli Italiani erano in ottimi rapporti con UK e Francia e fu proprio la questione delle sanzioni a farli allontanare. Arriviamo al 1 Settembre 1939: la Germania attacca la Polonia e abbiamo un'Italia neutrale e non simpatizzante del Terzo Reich. Sarebbe mai potuta entrare negli Alleati, magari nella fase avanzata del conflitto (quando insomma era chiara la sconfitta della Germania)? P.S. Come prima discussione spero di aver rispettato le regole...
Credo che si debba affrontare prima l'anschluss, Mussolini lo ostacolava prima del riavvicinamento con Hitler.
considerata la velocità e la relativa facilità con cui Hitler è arrivato a Parigi credo che non avrebbe fatto molta fatica a dilagare nel nord italia, almeno fino al po creando una sorta di linea gotica ante litteram e tagliando il paese in 2, (...è vero che le alpi qualche problema lo avrebbero creato) ma credo che il RE, per impreparazione soprattutto, non avrebbe potuto contrastare in modo efficace un'eventuale aggressione tedesca, forse mi sbaglio però non mi sembra una scenario così inverosimile (...ce li vedete i carri italiani contro i panzer????)
Infatti... non scordiamoci delle quattro divisioni inviate nel Brennero da Mussolini in risposta al putsch di Vienna.
in chiave di politica coloniale è comunque inngeabile che i nemici designati avrebbero dovuto essere inglesi e francesi
Avrebbe causato un pò di problemi ai mangiacrauti durante l'invasione della Polonia, infatti i tedeschi avrebbero dovuto tenere truppe anche a sud per contrastare un'ipotetica (anche se impossibile) offensiva italiana.
ho letto tutti gli interventi sulla discussione...ora abbozzo un'ipotesi di difesa, magari è una cretinata (e probablmente lo è) e quindi non abbiate paura di confermarmelo, fermo restando che sulla supremazia aerea c è ben poco da fare, mi chiedevo se non sarebbe stato possibile allagare tutta la pianura padana ad est del lago di garda per impedire il passaggio dei panzer (tra il lago e i fiumi l'acqua per farlo non sarebbe mancata), capisco che è un'opera immane da realizzare però anche in caso di aggiramento dalla jugoslavia la vedrei una soluzione valida (..pur nella sua follia) per fermare le divisioni corazzate. chiaramente sarebbe una soluzione estrema, dopo essersi cmq difesi strenuamente sulle alpi.
Dipende ovviamente dall'anno,ma mentre i primi anni deggli anni 30 Mussolini poteva mandare qualche divisione e far anche paura alla germania ,sul finire degli anni 30 la germania lavorava a pieno regime con l'industria della propria arma bellica.Personalmente credo che non ci sarebbe stato bisogno di alcuna invasione da parte tedesca,il solo scatenare la luftwaffe su centri industriali e città italiane ci avrebbe messo in ginocchio in poco tempo,e obbligati in poco tempo a chiedere umilmente un armistizio come d'altronde è successo ai francesi,che avevano da opporre a livello bellico qualcosa di più consistente di noi italiani.L'unica supremazia si sarebbe avuta in mare,ma ben diversa la situzione del territorio inglese da quello italiano.
Dimenticate che Hitler, come un pò tutte le altre nazioni, soppravvalutava il grado di preparazione del nostro esercito, altrimenti non si spiega la posiizne di preminenza, tra i suoi alleati Europei, assunta dall'Italia prima dell'inizio delle ostilità.
Probabilmente Mussolini stesso non era pienamente informato circa l'impreparazione dell'esercito, G. Bedeschi riporta nel suo libro "fronte orientale c'ero anche io" di un episodio eloquente, Mussolini in visita sul fronte greco, constatate le misere condizioni del nostro esercito si infuriò coi generali dicendo "...Sono stato tradito per 20 anni!!!". Sulla posizione di preminenza tra gli alleati europei direi che comunque eravamo pur sempre un impero e forse dal punto di vista bellico potevamo dare di più rispetto a paesi come romania o ungheria
Sta di fatto che pur essendo più o meno consci dell'inadeguatezza del RE dovendo fare una scelta tra la Germania e gli Alleati, visti come si erano messi gli eventi nei primi anni di guerra era molto più vantaggioso schierarsi con Hitler, provate voi a dover immaginare di fare una scelta vedendo quanto velocemente Polonia Francia Belgio Olanda e il Corpo di Spedizione Inglese erano state annientate. Fare la guerra accanto alla Germania voleva dire sedersi ad una tavola molto ben apparecchiata, e per un paese come il nostro che aveva grandi mire di espansione coloniale era un'occasione d'oro
La propaganda fascista aveva molto insistito sul fatto dell'espansione del Mediterraneo, dichiarare guerra alla Germania non avrebbe portato nulla.
il famoso "migliaio di morti" per sedersi al tavolo della pace ^^° di certo l'Italia avrebbe avuto sorte migliore se non fosse stato abbattuto ( per ordine da Roma o per fatale errore ) Italo Balbo,forse il più avveduto fra i gerarchi fascisti.
è innegabile che Balbo era la più scomoda figura con cui mussolini doveva confrontarsi, ma sinceramente non saprei se la guerra in nord africa avesse avuto un esito diverso anche nel caso fosse sopravvissuto. Troppo spesso ci si scorda che nello scacchiere africano oltre che alle divisioni da mettere in campo contava molto anche l'influenza diplomatica, il lavoro di intelligence, sapere tessere i rapporti coi capi tribali era una dote di importanza non certo secondaria; Amedeo Guillet alla vigilia dell'8 settembre era prossimo al ritorno in AOI per organizzare sommosse popolari contro gli inglesi che avevano i presupposti per avere delle buone possibilità di successo; evento che mai si verificò; si suppone che Balbo avesse gli agganci e le conoscenze giuste per creare ribellioni e rivolte anti inglesi in egitto, ma non potremmo mai sapere come effettivamente sarebbero andate le cose. Concordo poi con Attilio sul fatto della propaganda, il "posto al sole" nel mediterraneo andava insindacabilmente conquistato scontrandosi con le altre potenze coloniali europee, vale a dire francia e inghilterra
Strano, a me risulta che Mussolini fosse pienamente informato dell'impreparazione sia dell'esercito sia dell'aeronautica; era invece convinto, a torto, della valida preparazione della marina. Eravamo un impero ma per modo di dire, perchè era un impero indifendibile. Se si fosse entrati in guerra dall'altra parte quanto meno non avremmo perso le colonie, e anche le forze armate avrebbero potuto rischierarsi in Nord Africa. Ma, se posso esprimere la mia umile opinione, mi sembra un what if che avrebbe avuto possibilità di realizzarsi estremamente basse. Ad esempio, cosa sarebbe successo durante la guerra civile spagnola?
Per come la vedo io: Austria e il resto vengono annessi lo stesso, con grande rabbia di Mussolini che però si adegua comunque alle decisioni di Francia e Uk (magari in base al riconoscimento della sua legittimità sull'Albania). Quindi scoppia la Guerra è Benito decide di lasciar perdere "quell'idiota di Berlino" per citare una frase storica, visto che un'offensiva in Austria passando per le Alpi è proprio una cosa folle. Magari si invierebbero materiali e volontari in Francia ma dopo che questa cade la posizione di Mussolini si fa ancora più neutrale, magari inviando pure un encomio a Hitler per aver strappato la vittoria ai porci francesi. Quindi quale ghiotta occasione per l'Italia di annettere Albania e Tunisia per "proteggerle" (un po' come fece il Giappone con il Vietnam). L'Italia sarebbe entrata in guerra verso il 43-44 quando la controffensiva russa stava già diventando troppo forte per la Germania, magari possiamo anche avere un D Day anticipato senza le grane del fronte libico, dell'AOI e della non invasione della Grecia. Senza guerra in Grecia la Bulgaria non entra nell'Asse e nemmeno la Romania, ergo niente supporti di petrolio rumeno per i tedeschi. Magari la Romania viene invasa dopo il rifiuto di cedere la Transilvania all'Ungheria. Quindi diciamo che alla fine l'Italia entra nei "vincitori tardivi", diventa uno dei fondatori dell'ONU, gli viene affidato il controllo di una piccola parte dell'Austria (per una ventina d'anni) e se la deve vedere anche lei con la decolonizzazione. Tuttavia resterebbero ancora oggi in mano italiana la costa libica e l'eritrea (visto l'intenso programma di immigrazione italiana). Magari il resto si sviluppa in un piccolo Commonwealth. Se l'Italia entra nel 39 cosa succede? Stessa cosa, si mangia Tunisia e Algeria rubandole a Vichy. I tedeschi non penso proprio riescano ad avanzare oltre le alpi, sia per la configurazione prettamente georgafica (scala il monte bianco con un panzer!), sia perchè noi abbiamo una tradizione di guerra alpina, sia perchè abbiamo anche il Vallo Alpino, che non è la Maginot ma i tedeschi non possono certamente aggirarlo e per di più + in montagna. Sicuramente i bombardamenti su Milano, Genova e gli altri centri industriali non ci fanno bene. Risultato: la guerra la vinciamo ma il nord viene totalmente devastato. A meno che non ci diano una mano inglesi, usa e francesi con l'aviazione.
Bright io intendevo dire che Mussolini era probabilmente conscio della nostra debolezza militare, ma forse nemmeno lui si era reso veramente conto della reale impreparazione, la frase che ho citato prima mi sembra a riguardo abbastanza esaustiva