L'arte e la scienza sono libere

Discussione in 'Off Topic' iniziata da maie, 3 Febbraio 2011.

  1. maie

    maie

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    "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento."

    Così inizia l'art. 33 della Costituzione.


    http://www.corriere.it/spettacoli/1...go_714a3676-2f9a-11e0-a474-00144f02aabc.shtml

    Oggi muore Maria Schneider, famosa per l'interpretazione a fianco di Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi" (1972) per la regia di Bernardo Bertolucci, film che venne censurato in diversi paesi, tra cui l'Italia, a causa della presenza di alcune scene di sesso, e che costò a Bertolucci la privazione dei diritti civili per cinque anni. La pellicola fu sequestrata e la Cassazione stabilì che le copie dovessero essere bruciate. Dal 1987, con 15 anni di ritardo, la pellicola è tornata in distribuzione.


    L'arte è oggi davvero libera in Italia? Oggi siamo veramente liberi di manifestare il nostro pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione?

    Ciao
     
  2. SkySpace

    SkySpace

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    penso di si
     
  3. TFT

    TFT

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    mmmm ma anche no. Per quanto riguarda la scienza bhe...vogliamo parlare di cellule staminali? Magari di eutanasia? Oppure parliamo di come se la passa la ricerca in casa nostra?


    Per l'arte è un discorso diverso. Non è apertamente osteggiata come per la scienza ma diciamo che segue un filone indotto dalla moda e da tutto quello che i nostri grandi capi ci propinano come buono e giusto (vedi grande fratello e tutta la tv e il resto).

    Se uno vuole fare qualcosa di arte alternativa è liberissimo di farlo, ovviamente a spese sue e ben conscio del fatto che non gli fregherà niente a nessuno
     
  4. nirian

    nirian Guest

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    R.I.P. per la povera Schneider,

    ma avviso i giovani lettori qui che il film in questione è noiosissimo, sì, c'è quell'attrice quasi sempre nuda, ma se lo volete vedere per questo motivo vi consiglio di cercare altre cose più ad hoc :contratto:

    L'articolo pertinente della Costituzione è in realtà il 21, ultimo comma: "Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni." Quindi quella distruzione (non che io la condivida, spiego solo) non fu anticostituzionale. Poi è chiaro che la storia della censura è complessa, ondeggiante. In quegli stessi anni in Italia furono prodotti e ammessi film con scene più forti, anche qualcuno con adolescenti e preadolescenti, che sarebbero inimmaginabili ora. Però la storia della censura sessuale è abbastanza scontata, ci sono casi più curiosi, per esempio uno che cade a fagiuolo in un forum di storia militare: il film Senso, di Luchino Visconti, 1954, avrebbe dovuto chiamarsi Custoza (riferito a Custoza 2, la vendetta, quella del 1866, gli Italiani ci riprovano e le buscano ancora :sbav:). Ma i militari non accettarono che uscisse un film con un nome così vergognoso per il prestigio nazionale e loro proprio. Anche le scene della battaglia furono ridotte, e i dialoghi. Dal film non si capisce tanto bene chi abbia vinto a Custoza. Nihil sub sole novi.
     
  5. MrBrightside

    MrBrightside

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    Personalmente trovo che censurare Ultimo tango a Parigi (Senso appartiene ad un'altra epoca), e non, per esempio, l'intera produzione di Joe D'Amato sia stato particolarmente incoerente. Anche se non credo che si potessero andare a vedere all'Odeon, il sabato pomeriggio...

    Per tornare IT, cosa di preciso ti fa pensare che oggi non lo sia?
     
  6. SkySpace

    SkySpace

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    intendevo infatti l'arte..scusate la strettezza del post precedente! :)
     
  7. nirian

    nirian Guest

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    In realtà il cinema bis fu parimenti bersagliato dalla censura, anche se i giornali non fecero crociate per difenderlo. Rimanendo su Joe d'Amato, il suo Novelle licenziose di vergini vogliose, 1973, fu bocciato dalla censura due volte, così dovette cambiare titolo e rigirare molte scene (la doppia bocciatura obbligava questi drastici cambiamenti). Poi Ultimo Tango fu benefico, perché creò un clima che indusse a svaporare le persecuzioni censorie, che da lì divennero molto più rade, concentrate nella pura pornografia, e qui si entrerebbe in aneddoti non facilmente verificabili. Per esempio pare che alle distratte commissioni censorie venissero proposti film fatti con lunghissime scene di panorami, che ottenuto il visto poi venivano proposti nelle sale con le scene hard al posto dei paesaggi campestri, o fatti vedere direttamente altri film...In ogni caso Massaccesi (che è la stessa persona di D'Amato per chi ci stesse seguendo :)) raccontò che nel 1982 smise per qualche anno di fare film pornografici perché aveva accumulato dodici condanne a due mesi con la condizionale, e se fosse scattata la tredicesima sarebbe finito in prigione per davvero.
     
  8. MrBrightside

    MrBrightside

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    Questa non la sapevo. Ad ogni modo avevo in mente più i suoi horror che i porno, roba come Buio Omega e Antrophophagus, che a quanto mi consta furono censurati nel Regno Unito (ma non in Italia, appunto). Inoltre c'è gente, anche donne e anche senza interessi in merito, la quale afferma che la pornografia può essere un esempio di emancipazione femminile, e come tale non dovrebbe essere censurata, semmai incoraggiata. Non è che io sia particolarmente a favore di 'sta cosa, vale a dire che in teoria se ne potrebbe anche parlare, ma conoscendo un paio di soggetti che fanno parte dell'ambiente...
     
  9. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Non puoi fare un film come ti pare perchè magari i bambini si traumatizzano se vedono gente nuda e sangue, perchè magari una religione, setta, partito politico xxx si sentono offesi e ti scagliano addosso i loro anatemi e perchè narra una storia che va contro l'idea di patria.
    Ma sti cazzi, se non vuoi vedere un film non vederlo, poi se la gente rimane traviata è colpa sua perchè non sa informarsi.
     
  10. Blueberry

    Blueberry

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    il problema secondo me, censura o non censura, sta nei canali di "informazione".
    per il pubblico "grande" restano le televisioni. e fin quando ci sarà sgarbi a parlare di arte........ non ci sarà molta speranza per cui gli artisti resteranno una nicchia.

    perchè oggi secondo me si è liberi di esprimersi ma occorre avere le giuste conoscenze per "sfondare" sia per un pubblico di nicchia sia per un pubblico grande.
    dato che è sempre qualcun'altro a decidere cosa deve vedere o non vedere un fantomatico pubblico.

    a meno che tu non sia andrea pazienza che millanti una raccomandazione inesistente sì... però hai due palle grosse così
     
  11. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Mi sembra che l'arte sia assolutamente libera, puoi esprimere il tuo pensiero artistico in varie forme e la censura per gli artisti, salvo rarissimi casi, sostanzialmente è inesistente.
    E' ovvio che prima di passare in prima serata devi trovarti un bel po' di sostenitori, ma rispetto al passato secondo me hai molte più possibilità. Premesso che le conoscenze "giuste" rimangono importantissime, oggi con pochi euro al mese ti puoi fare un sito e presentare le tue "opere" al mondo; tempo fa o piacevi al mecenate giusto o non avevi molte possibilità di emergere.

    Ciao.
     
  12. Pandrea

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    Fa venire i brividi questo punto della Costituzione
     
  13. feste

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    ormai è rimasto solo un punto,e ti viene i brividi per così poco.
    Questo punto dice solo che la tua libertà finisce quando inizi a violare quella di qualcun altro,e la base della convivenza civile .
     
  14. Pandrea

    Pandrea Guest

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    No, dice buon costume, che può comprendere una gamma infinita di cose
     
  15. feste

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    infatti comprende una gamma piuttosto ampia di cose se ricordi la bagnate in topless non è stata condannata perchè eccitava i figli della santa mamma.se però la bagnante in topless si mette a fare atti sessuali in spiaggia sicuramente cambierebbe il verdetto.Se io mi metto a fare pipì dietro ad una albero in mezzo al bosco sarò in una situazione diversa nel fare pipì in mezzo a piazza del duomo.
    Il buon costume dovrebbe andare di pari passo con i cambiamenti che ha la società.Tant'è che oggi sono accettate molte più cose rispetto al passato.E ne vediamo i risultati.
     
  16. Lord Attilio

    Lord Attilio

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    Le cose che tu dici non sono tollerate in una società ma potrebbero essere tollerate in un'altra. Per esempio perchè fare atti sessuali in pubblico è vietato? Il sesso è la cosa più naturale al Mondo, nel mondo animale e in diverse società tribali lo fanno liberamente. Anche a me da fastidio che la gente scriva i cazzi propri su facebook davanti a 300 persone, ma non vado mica a dirgli di smetterla solo perchè mi da fastidio.
     
  17. MrBrightside

    MrBrightside

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    Senza esagerare però. Nel 1971 la censura colpiva Dio mio no di Lucio Battisti in quanto contenente immagini che all'epoca (il '68 era già passato da un pezzo, mi pare) erano considerate attinenti alla sessualità esplicita, nonostante il fatto che a mio modo di vedere ci sia più erotismo nel volume La ninfa e il cadetto del Colonnello P.
     
  18. feste

    feste

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    Con il buon costume non si intende solo il sesso,ma anche la buona educazione e in questo può essere compreso il comportamento verso le persone più aziane verso i malati verso i bambini e tanto tanto altro che non lo si può ridurre solo al sesso.se poi a te piace vedere gente che si accoppia in orge sadomaso o chissà cosa vai nei locali idonei a questi riti tribali credo che nessuno te lo vieti.
    Il comportamento va sempre inserito nel giusto contesto
     

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