Il fascismo e la "socializzazione dell'economia"

Discussione in 'Off Topic' iniziata da rob.bragg, 13 Aprile 2011.

  1. rob.bragg

    rob.bragg

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    Mi sono sempre chiesto cosa realmente impedì a Mussolini, all'inizio degli anni '30 (all'apice del suo potere / popolarità), di sbarazzarsi della monarchia, dei vertici monarchici delle forze armate ed introdurre le riforme "organicistiche" e soprattutto la "socializzazione dell'economia" come poi - a tempo chiaramente scaduto - fece (o meglio iniziò a fare) nella RSI tra il '43 ed il '45 con il Manifesto di Verona ecc. In fondo erano nel suo DNA rivoluzionario e socialista.

    Cosa temeva : una contro-rivoluzione guidata dai monarchici e dalla borghesia capitalista, con il supporto dell'esercito ? La scomunica della Chiesa ? La rivolta del sud, povero, latifondista, senza una "classe proletaria" e dominato dalla mafia ?

    Eppure all'inizio degli anni '30, nel mezzo della più profonda crisi sistemica del capitalismo (milioni di disoccupati ed affamati in tutto il modo, USA in primis), non c'erano minacce esterne plausibili. Gli stessi "capitalisti" erano alla frutta ... Banche e grandi imprese fallite e nazionalizzate (IRI), "grandi borghesi" ad elemosinare l'aiuto dello Stato.

    Il Regio Esercito (CCNN inclusi) poteva essere sciolto e sostituito dalla Milizia. Le classi agricole, proletarie e forse anche la piccola borghesia del Nord (dove il PNF era più forte e più radicato) l'avrebbero probabilmente appoggiato.

    Una guerra civile ? Ma chi in quelle condizioni avrebbe finanziato l'altra parte ?

    Come sarebbe cambiata la storia dell'Italia ?
     
  2. archita

    archita

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    le forze armate ( sopratutto l'esercito ) dovevano obbedienza sopratutto al Re, bisogna tener anche solo conto che la marcia su Roma era un bluff...

    inoltre la Chiesa Cattolica nell'Italia del tempo era un istituzione molto ben legata al territorio e seppe neutralizzare i partiti cattolici proprio con il supporto dato al Duce in cambio degli accordi lateranensi e il latifondo ebbe un ruolo importante negli anni '20 nel fornire uomini e finanziamenti contro i socialisti e liberali di estrazione urbana.

    insomma molti storici sono concordi che il regime mussoliniano era basato su molti compromessi tantè che si parla di "mussolinismo" come gestione del Potere che di "fascismo" nel suo carattere ideologico ( che non fu nemmeno uno solo ma diverse correnti di pensiero ).
     
  3. cecco

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    Concordo anche io, sbarazzarsi del Regio Esercito mi sembra un pò troppo semplicistico, le Forze Armate erano fedeli soprattutto alla monarchia ed è noto come il regime faticò per "fascistizzare" questa istituzione
     
  4. rob.bragg

    rob.bragg

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    E quindi ... ???

    non introdusse le riforme "organicistiche" e soprattutto la "socializzazione dell'economia" (che poi propose nella RSI) perchè ... ???

    Non poteva farlo ? Erano troppo alti i rischi ? Temeva la contro-rivoluzione e la guerra civile ? a quel tempo si era imborghesito, per poi riscoprirsi rivoluzionario nel 1943 (dopo il "tradimento" del Re) ?
     
  5. archita

    archita

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    più che controrivoluzione il suo potere era basato sull'appoggio interessato da vari istituzioni e gruppi ( Monarchia,Chiesa,le grandi famiglie industriali,la campagna etc..etc..) e si sa che Mussolini stesso diluì la componente radicale delle milizie e dei ras incorporandole nello Stato e nelle forze armate e moltiplicò le iscrizioni al PNF e diede a tutti uniformi e distintivi per metter su tutta una nuova leva di fascisti che non erano altro che "yesmen" dell'ultima ora che devono la loro posizione solo a Mussolini ( è più o meno come ha fatto Stalin liquidando la vecchia guardia del partito ) e che in realtà sono alieni ad autentici propositi ideologici.

    inoltre Mussolini volle come segretario del PNF prima Giovanni Giuriati poi Starace a cui il Duce chiese loro anche un autentica purga fra i vecchi iscritti anche se non cruenta, furono semplicemente radiati nei primi anni '30 dal partito più di centomila e Starace fu così solerte nello svuotamento del fascismo ( diventato ormai appendice dello Stato che Mussolini volle governare ma non riformarlo ) che eliminò politicamente anche l'ultimo residuo dello squadrismo quale Leandro Arpinati. Praticamente il PNF divenne teatrino di Mussolini divenuto più Capo del Governo che Duce del Fascismo dal '34 in poi.

    la repubblica di Salò potrebbe considerarsi come il ritorno del Mussolini socialista e radicale e delle origini ma questa è un altra storia...
     
  6. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Infatti, troppo forti i poteri reazionari in Italia, ai quali tra l'altro il fascismo avrebbe dovuto appoggiarsi. Penso che Mussolini volesse, su un piano a lungo termine, portare la popolazione dalla sua parte (credo che a livello di coscienze Chiesa e Corona superassero di molto il fascismo) e insieme alla fascistizzazione delle istituzione compiere finalmente la socializzazione dell'economia, ma parliamo di un fascismo che arrivi fino agli anni '50 come minimo.
     

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