Nel libro di John Perkins "Confessioni di un sicario dell'economia", si spiega bene la nascita dell'alleanza Arabia-USA. Venne usato il classico metodo di asservimento dei paesi terzomondisti, il paese da modernizzarsi commissionava infrastrutture e servizi a società americane contratti del valore di miliardi di dollari, con l'unica differenza che l'Arabia i soldi li aveva anche senza chiederli in prestito, anzi usava i soldi che gli stessi USA pagavano per il petrolio. Negli anni '80 lo stesso giochetto venne tentato con l'Iraq di Saddam Hussein, altro paese ricchissimo di petrolio, si diceva più della stessa Arabia. L'offerta era vantaggiosa, una modernizzazione completa, un rifornimento di armamenti eccellenti e un giramento internazionale da un'altra parte in caso di gassificazione di curdi e sciti... Allora perchè Saddam rifiutò, innescando la sequenza sicari dell'economia-sciacalli-esercito? Ovvero che al fallimento delle proposte economiche intervengono gli "sciacalli" che uccidono i personaggi scomodi (nel libro viene citato Torroijos di Panama), se anche loro falliscono la palla passa all'esercito.
Visto che siamo in off-topic, mi permetto una risposta molto semplice: perchè voleva l'egemonia sulla regione, che agli americani non andava certo bene. Tra l'altro negli anni '80 la collaborazione con gli Stati Uniti c'era eccome.
Non sono un moderatore di nessuna delle sezioni "Discussioni varie", però sarebbe potuta andare anche in "Warfare moderno" (parlando di geostrategia posteriore alla guerra di Korea). Ma se hai scelto di metterla qui, non credo ci siano problemi; l'ho sottolineato solo per rimarcare la mia risposta un pò "semplicistica".
Bè, in effetti si può spostare, non ci ho pensato. Come poteva Saddam pensare di avere un'egemonia regionale contro gli USA?
Suppongo sperasse di scendere a patti con gli americani, che glielo lasciassero fare. Invece appena s'è preso il Kuwait, gli americani gli hanno dato il ben servito e si sono schierati con l'Arabia Saudita.