Oggi per quando mi riguarda ci sono ben 3 ricorrenze , neanche ho idea di quello che sto festeggiando.
La Germania e il Giappone non hanno vissuto esperienze paragonabili alla Resistenza in Italia PS dal 2002 il Meclemburgo-Pomerania festeggia il Giorno della liberazione dal Nazionalsocialismo e della fine della 2a guerra mondiale
una guerra conclusa secondo me merita sempre di essere festeggiata (per paradosso in Italia non si festeggia il 4 novembre), a maggior ragione una guerra che per noi è stata anche guerra civile, quindi giusto festeggiare, magari ricordando anche chi ha fatto la scelta di combattere dall'"altra parte"
Per me, invece, è una spaccatura dell'Italia che farei volentieri a meno di ricordare. Visto che i segni ce li portiamo appresso ancora oggi.
Per come si festeggia oggi il 25 aprile ne farei a meno pure io......ma per il valore ideale che dovrebbe avere questa ricorrenza mi pare cmq giusto celebrarla
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7313c602-1da2-4f98-bf52-99d0fb688555.html Bellissimo documentario, visto questa mattina su Rai Storia
Secondo me il fatto che il 25 aprile si festeggi ricordando solo una parte dei morti non fa altro che aumentare l'astio tra le parti. I tedeschi festeggiano il 3 ottobre,per loro la guerra è finita nell'89. PS. Pasqua dai suoceri a Kiel con interrogatorio al nonno fuggito da Konigsberg nel '45 quando aveva 17 anni!
Una delle prime frasi del video, ancora parte del prologo: Si è detto: i caduti di una guerra meritano tutti uguale rispetto. È vero e vale anche per quegli italiani che scelsero di combattere al fianco dei nazisti per perpetrare un sistema di dittatura, di violenza, di razzismo. Ma vi furono italiani che morirono per un futuro diverso. Chiuso subito. Manca totalmente di obiettività ed è ricco di retorica. Non sono un anticomunista viscerale, ma di sicuro non condivido le finalità del comunismo. Nonostante questo, non mi sognerei di dire che questa ideologia è un modello politico per ottenere la dittatura. Il comunismo è abolizione della proprietà privata, nazionalizzazione dei beni di produzione, parità sociale e tutto ciò che viene esposto in quello splendido testo che è il Manifesto del Partito Comunista (perlomeno la corrente principale marxista). Se poi nella storia si è provato ad applicarlo praticamente dappertutto tramite il totalitarismo, è solo una questione pratica (oltre che profondamente sbagliata). Idem per il fascismo, le cui finalità non sono certo quelle di accentrare il potere in un singolo uomo, di perpetrare violenza e razzismo come dice Rai Storia. Sarebbe come affermare che la democrazia americana è un sistema politico razzista perchè fino agli anni '60 avevano le leggi razziali contro i neri. In secondo luogo, la resistenza merita sicuramente rispetto. E non lo dico "tanto per" come fa questo documentario riguardo i fascisti. Chi si alza la mattina e imbraccia un fucile, invece di continuare a rastrellare l'orticello, per combattere una dittatura (seppur morbida come quella fascista; meno quella che portarono i nazisti) merita enorme rispetto. Però ci si dimentica di dire che i partigiani combatterono per conto dello straniero, regalando il Paese a coloro che fino al giorno prima stavamo combattendo.
Secondo me è stata una guerra per entrambi i contendenti, guerra dove fascisti hanno fatto violenza come le hanno fatte i catto-comunisti (specialmente i comunisti, che erano la maggior parte dei partigiani).
Ciao A onor del vero, ho perso una prima parte di quel documentario questa mattina e quindi questa frase mi era sfuggita. Certo, concordo che c'è della retorica nel voler ricordare anche i caduti dell'altra parte per poi dire che qualcuno è invece morto per qualcosa di diverso. Però la cosa non mi lascia così sconvolto. Per quanto si possa voler commemorare anche chi combatteva per una causa sbagliata, è fuori di dubbio (almeno per me) che chi si è invece battuto per qualcos'altro merita un riconoscimento diverso. E sottolineo che ho scritto diverso e non migliore Sinceramente non capisco questa parte cosa c'entri. Non capisco: il problema è che abbiamo regalato il Paese agli ex-nemici? Cosa avremmo dovuto fare? aspettare passivamente che gli Alleati facessero tutto da soli? pacatamente ciao
Serve da introduzione a questo: Se preferisci un'altra similitudine: "i fascisti non mangiavano i bambini" (semi-cit). Anche loro combattevano per un'ideale e per il proprio Paese, non per poter perpetrare violenza.
è dalla IIWW che le nazioni sconfitte festeggiano le sconfitte anche se è pur vero che la disfatta è stata praticamente totale, in passato non è stato sempre così ( a parte alcune damnatio memorie dei romani vincitori su alcuni popoli ) ed è singolare che Napoleone da sconfitto sul campo divenne vincitore della pace sul piano della memoria e dell'ideologia. Difatti non mi sembra che i francesi hanno festeggiato la fine della tirannia napoleonica che ha ammazzato la rivoluzione francese stessa...
si va beh i catto-comunisti nel 43-45 dove li hai sognati? per la parte tra parentesi: fonte? sia per specialmente i comunisti sia per che per erano la maggior parte dei partigiani