azz mi si è raddoppiata la risposta chiedo scusa, se qualcuno mi può dire come cancellare il doppione sarei grato
Sono totalmente d'accordo, sull'intero contenuto del tuo post, estremamente preciso (politica di Israele, concetto di cittadinanza e minoranze, influenza lobbies ...) Per quanto riguarda la Dichiarazione Balfour, hai perfettamente colto il problema. Prima della dichiarazione il movimento sionista era filo-tedesco e/o relativamente autonomo / isolato. Con la dichiarazione (nella quale uno Stato "estraneo" alle problematiche ebraiche, per la prima volta riconosce il concetto di "homeland" per gli ebrei in Palestina), il movimento sionista sposta la sua attività di lobbying nell'area anglo-sassone, ed in particolare negli USA. Lo UK ne trae un vantaggio contingente (appogio della lobby ebraica nelle pressioni pro-intervento USA nella WW1) ma gli USA diventano l'oggetto delle principali pressioni ebraiche, da lì fino alla costituzione dello Stato di Israele, ed ad oggi. Da un punto di vista giuridico, la Dichiarazione non aveva grande valore (anche se poi fu sottoscritta da USA, Francia e anche Italia - Sonnino mi sembra), ma da un punto di vista simbolico ha un valore enorme : il movimento sionista e le sue rivendicazioni sulla Palestina sono ufficialmente riconosciute dalla comunità internazionale. grazie per l'intervento qualificante !
...C'è da dire che l'atteggiamento degli USA è stato molto equilibrato (almeno nell'apparenza) fino al 1967, ossia alla presidenza Jhonson. Nella crisi di Suez israele invase l'Egitto per conto di Francia e GB tenendo all'oscuro gli USA, gli usa fino a quella data evitarono accuratamente di fornire israele degli armamenti ultramoderni che fornisce oggi a standard anche superiori a quelli delle proprie forze armate). Eisenhower, che io considero il più grande presidente del 900 dopo Roosevelt, seppe frenare efficacemente le lobbies filoisraeliane (non solo ebraiche, negli USA operano anche gruppi di protestanti filo sionisti che hanno discreto seguito) e costrinse israele a retrocedere ai confini pre crisi (da notare l'italia intelligentemente respinse l'offerta di Francia e Gb di partecipare all'impresa, dovrebbe far riflettere circa le scelte sulla libia di oggi). Certo armamenti residuati si consentiva arrivassero dagli USA, ma non si era succubi della difesa di Israele senza se senza ma come oggi. Fino al 1973 israele aveva ancora mezzi della II^ guerra mondiale, seppe approfittare egregiamente della guerra fredda per avvalorare l'assioma nazionalismo arabo= urss e perciò essere considerata appieno nell'alleanza occidentale e poi perno di una presenza USA nel MO. Il dramma fu la presidenza Jhonsonn che consentì la guerra dei 6 giorni e soprattutto l'esito che ancora perdura, solo corretto dalla restituzione del Sinai con la pace di camp David del 1976, ossia l'occupazione del Golan, della cisgiordania e di gerusalemme est. La domanda corretta di Rob è perchè ancora oggi viene consentita una così palese violazione non dico delle norme internazionali, ma anche di un comune senso di civiltà e di rispetto nel relazionarsi da parte di israele. Le risposte le avete già date. Eppure un'Israele multietnica in pace con i vicini, con confini certi, accettati e riconosciuti, con una parola fine al sionismo di conquista dei territori biblici (damasco ne dovrebbe far parte a pieno titolo) uno sfruttamento comune delle risorse, come in definitiva chiesto anche dalla controparte araba, sarebbe naturale centro di gravità politico, culturale ed economico della regione. Lo stato palestinese demilitarizzato sarebbe naturalmente una confederazione con israele dato che già di fatto ne è un protettorato privo come è di continuità territoriale e sovranità, i profughi risarciti e fatti rientrare a determinate condizioni e non trattati come cittadini di serie b diventerebbero non più le mine del medio oriente pronte per ogni fanatismo. Gli attentati non si fermerebbero di colpo è normale, così come non si metterebbero subito a tacere i fanatici di tutte le parti, ci sarà un prezzo da pagare ma anche un dividendo per tutti, soprattutto per noi italiani. L'identità ebraica dello stato andrebbe tutelata come noi tuteliamo l'identità cattolica, riconoscendone il ruolo e la storia, ma consentendo a chiunque di diventare cittadino a pieno titolo...
piuttosto non hai capito ( come al solito polemico ) che pur essendo vero che il sionismo non sia stato un movimento contingente è pur anche vero che il movimento sionista poteva essere ostacolato dalla posizione inglese che con il Libro Bianco del 1939 si proibiva l'immigrazione di più di una certa quota e restrizioni sul trasferimento di terre. Inoltre Gli inglesi cercarono di far fronte a continue violazioni da parte degli israeliani che acquistarono ugualmente terra palestinese tramite il Jewish National Fund e dopo la guerra deportarono immigrati illegali nelle isole Mauritius e non riconobbero la Jewish Agency istituzione sionista che durante il periodo del mandato britannico applicava disobbedienza civile, evasione fiscale,guerriglia e manifestazioni. Londra si era irrigidita deportando altri immigrati illegali a Cipro e nel frattempo riconobbero nel 1946 Libano e la Siria e la Transgiordania. Nel 1947 gli inglesi bloccarono anche la nave Exodus e l'incidente fu di conseguenze stavolta notevoli perchè la nave era di proprietà americana ( la ex-President Garfield ) e da lì poi l'UK si è trovata isolata riguardo alla questione di Israele per pressioni americane ( con il pretesto dello scandalo Exodus ) e per pressioni sovietiche ( per opportunismo ). Se non si fosse arrivati alla pressione delle superpotenze sul caso,interessate per motivi diversi all'esistenza di Israele a discapito degli arabi, la situazione sarebbe stata forse diversa nel '47 perchè l'Haganah avrebbe avuto minore sostegno estero ( armi americane e cecoslovacche e vari residuati bellici ) mentre la Legione Araba era sostenuta in una certa misura dagli inglesi che fornirono sopratutto consiglieri e ufficiali e quel che è più importante la risoluzione ONU non avrebbe avuto l'importante imprimatur degli USA e dell'URSS come sostegno alla lotta di Ben Gurion. Non nego l'importanza delle lobbies ebraiche negli USA e il ruolo storico del sionismo ma ho voluto far capire che la nascita e lo sviluppo dello Stato di Israele sono stati agevolati dall'appoggio interessato delle superpotenze che hanno accelerato il processo e isolato i britannici. Inoltre Israele rientra nell'ottica generale della geopolitica sul collasso delle vecchie potenze europee perchè anche altri processi di formazione di stati nazionali sono stati resi possibili o accelerati dall'intervento diretto o indiretto delle superpotenze a scopo di modificare equilibri e fisionomia delle regioni geopolitiche a discapito dell'ordine geopolitico pre-IIWW.
Provo a mettere per l'ultima volta i fatti in sequenza logica e cronologica (oltre che sostanziale); cito da Wiki (pensa a che punto sono ridotto - però quando lo fai anche tu, almeno dillo) : << Nel febbraio 1947, il Governo di Sua Maestà, guidato da Clement Attlee, non essendo più in grado di mantenere l'ordine in Palestina, decise di rimettere il mandato britannico alle Nazioni Unite ... L'ONU designò il 13 maggio 1947 i membri di un Comitato, l'UNSCOP, composto dai rappresentanti di 11 Stati (Australia, Canada, Guatemala, India, Iran, Paesi Bassi, Perù, Svezia, Cecoslovacchia, Uruguay, Jugoslavia). Per evitare accuse di parzialità, nessuna delle grandi potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale (Cina, Francia, Gran Bretagna, URSS, USA) entrò a far parte del Comitato .. >> Quindi tutta la tua precedente lungherrima disquisizione è disattesa ... Se, se, se, ... Come avevo già tentato di spiegarti, il Governo di Sua Maestà ne aveva le scatole piene degli ebrei e di tutti i problemi derivanti dal "Mandato" in Palestina, tant'è che lo rimettono all'ONU. Pensateci Voi ! E questo perchè, di converso, al movimento sionista delle prese di posizione britanniche non importava nulla, e sarebbero arrivati comunque al loro scopo. A questo punto però, per avverare il sogno sionista della nascita di Israele, serve una decisione internazionale, e dopo le lunghe discussioni all'interno del UNSCOP, il tutto viene rimesso all'Assemblea, all'interno della quale le pressioni degli USA (vedi post precedenti) determinano l'approvazione della Risoluzione 181 e quindi la nascita della "Nazione Ebraica" (e Palestinesi addio ...) Quindi, riassumendo : - gli inglesi con tutta la loro ostinata resistenza, non contano nulla, si stancano e mollano la patata bollente all'ONU ; - le lobby ebraiche - Weizmann e Ben Gurion in testa - nel momento "del destino" si rivolgono a Truman ! (vedi sopra); - gli USA determinano l'approvazione della Risoluzione, con le proprie pressioni e con i loro 27 voti su 33 favorevoli (non contando la Francia) ; - Stalin - per opportunità sue contingenti appoggia con 5 voti, ma - IMHO - la mozione sarebbe passata ugualmente, perchè c'era ancora un bel bacino di voti sudamericani (almeno 6, tra gli astenuti - vedi sopra) sui quali gli USA avrebbero sicuramente fatto pressione in caso di "pericolo". Ma perchè mai ??? Gli USA aveva già deciso la creazione dello Stato di Israele (vedi citazioni precedenti, e - en passant, ti ricordo che il New York Times è stato di proprietà della famiglia di milionari ebraico-americani Ochs-Sulzberger, dal 1896; e che il Washington Post della famiglia Meyer : Eugene Isaac Meyer fu publisher del WP, ma anche Chairman of the Federal Reserve (1930-33) e per finire primo presidente della Banca Mondiale - Giugno 1946) e l'URSS aveva i motivi suoi (favorire l'emigrazione di ebrei che negli ultimi anni creavano qualche problema dal Poilitburo in giù era già un bel risultato ...) ma senza il sionismo non ci sarebbe mai stato un ritorno in Palestina degli ebrei della diaspora ... e quindi il resto non sarebbe mai successo !!! e senza le pressioni della WZO (chiamiamo le lobby con il loro nome) forse Truman avrebbe ascoltato il suo segratario di Stato e l'intero Staff, che non erano affatto d'accordo ! e di nuovo non ci sarebbe stata la Risoluzioni 181 e nemmeno Israele (alla faccia di Stalin e delle sue mire su basi navali ..., senza i voti USA la risoluzione non sarebbe andata molto lontana : di paesi ai quali la questione non era affatto chiara ce n'erano parecchi, oltre a quelli arabi ...) La geopolitica della geopolitica nella geopolitica di una geopolitica ... La Storia (con la S maiuscola) è un guazzabuglio di eventi, di cose dette e non dette; bisogna cercare di dare la giusta rilevanza, per cercare di capire ... se tutto rimane sullo stesso livello, ottieni quella "fog of history", che tentano disperatamente di insegnarci fin da piccoli ... Rigorosamente IMHO cordialmente ciao
Comunque, per quanto l'attenzione si concentri solo su Israele, non è e non è stato, l'unico paese ad operare in questo modo. La Turchia occupa da quasi 37 anni la parte settentrionale dell'isola di Cipro, dove mantiene 30.000 soldati (le truppe d'occupazione) ha formato una pseudo-repubblica riconosciuta solo da lei, ha espulso il grosso della popolazione (i 200.000 non turchi), ed ha avviato una consistente opera di colonizzazione facendovi affluire oltre 150.000 immigrati. Provate ad attraversare il confine e vedete cosa vi fanno i turchi!
provo a farti sapere che la tua citazione di Wiki non ha disatteso per niente quanto ho affermato a riguardo che l'UK ha applicato una serie di misure rigorose di controllo della questione palestinese e hai tralasciato le conseguenze della Exodus che fu quello a spingere gli inglesi ( già scossi da molti attentati e guerriglia endemica ) a rimettere il mandato all'ONU ( Andrea Frediani in guerre del XX secolo newton editori e Sergio Minerbi Israele mezzo secolo Luni Editrice ). Inoltre non hai parlato nettamente della posizione inglese sulla questione visto che hai sottostimato la sua opposizione che per gli ebrei fu il principale ostacolo al disegno ( hai tralasciato il caso del Libro Bianco come un passo indietro rispetto alla dichiarazione Balfour ). Inoltre il mio intervento ha intento di delineare il fatto che l'Israele è stato riconosciuto da USA e URSS quasi contemporeaneamente e gli israeliani volevano appunto che si arrivasse al voto positivo di queste potenze per isolare i britannici, la stessa Golda Meir ha ritenuto essenziale anche il voto sovietico perchè poteva anche esserci rischio di veto ( non trascurabile, il veto avrebbe potuto bloccare la risoluzione ONU sulla Corea ad esempio se i russi non si fossero astenuti ). Il fatto essenziale comunque stà che il voto era chiaramente contro gli interessi britannici ( i delegati inglesi manifestarono l'irritazione insieme a rappresentanti di paesi arabi riconosciuti dalla stessa UK qualche tempo prima ). Dunque il nocciolo del mio argomento è che Israele aveva bisogno del supporto sia militare che diplomatico di potenze extraeuropee ( non mi stanco di dirlo sul declino degli imperi europei e l'avvento dei colossi extraeuropei all'indomani della IIWW ) per soppravivere alla lotta dunque non un processo così inevitabile. Infatti io non ho negato il sionismo e le sue pressioni ma è altrettanto innegabile che Ben Gurion e Golda Meir hanno saputo cogliere l'occasione del nuovo equilibrio geopolitico per avere un vantaggio decisivo sugli inglesi e arabi. sul "guazzabuglio" ritengo che tu hai solo un tuo punto di vista e hai tralasciato l'interpretazione geopolitica sulle origini di Israele che da almeno vent'anni è cambiata inserendosi nel contesto delle relazioni internazionali USA-UK-URSS dell'immediato dopoguerra dove l'UK cercava di ritagliarsi un ruolo autonomo fra le superpotenze mentre esse erano impegnate a ridisegnare gli equilibri anche nella stessa M.O ( il caso Turchia e Persia ) e Stalin mirava ad indebolire l'UK dove fosse possibile mentre gli USA erano interessati a sostituirsi agli inglesi come punto di riferimento globale ( non è la prima volta che gli USA hanno danneggiato interessi britannici, fra le due guerre gli Stati Uniti diedero supporto agli irlandesi ). Sono convinto che in assenza di interessi da parte di queste potenze ( il voto ebraico per le elezioni di Truman ebbe un peso ma non fu l'unico motivo ) Ben Gurion e l'Haganah non avrebbero vinto con i soli fondi privati o perlomeno non sarebbero riusciti ad ottenere vantaggi al momento dell'armistizio ( più di 1000 km quadrati di terra che doveva essere assegnata agli arabi fra qui il prezioso Negev ) e dunque non un Israele potente e capace poi di vincere le successive guerre su posizioni migliori.
Israele è nata perchè il movimento sionista dall'inizio del '900 ha spinto in quel senso e i sionisti non erano esattamente dei beduini poveri e analfabeti. MA, senza Risoluzione ONU, Israele non sarebbe mai nato. La Risoluzione è stata voluta e gestita dagli USA (sotto la pressione di quegli stessi sionisti), che potevano avere la maggioranza necessaria da soli, salvo veti. Se la Gran Bretagna fosse stata così intransingentemente contraria a Israele avrebbe potuto mettere il veto, ma non l'ha fatto a) perchè gli USA glielo avrebbero impedito b) perchè non volevano passare da anti-semiti (dopo la WW2, annessi e connessi) L'URSS avrebbe potuto mettere il veto, ma ha votato a favore. I suoi 5 voti - come spero di aver dimostrato - non sarebbero comunque stati essenziali. perchè Stalin non ha messo il veto ? a) doveva qualche favore agli ebrei, per cose successe prima / durante la guerra e/o b) voleva togliersi dalle "p..e" qualche centinaio di migliaia di ebrei che costituivano una minoranza politicamente significativa e che aveva espresso nel Politburo tutta una serie di leader antagonisti) e quindi potenzialmente pericolosi. Stalin era anche un tantino paranoico. Se all'alba della Guerra Fredda - con l'amico Roosevelt morto e con al potere il non proprio simpatico Truman, che tanto per gradire gli aveva mostrato l'atomica) - Stalin pensava al "nemico" Inghilterra (in coma finanziario) e non agli USA, era - oltre che paranoico - imbecille. L'eventuale influsso della Guerra Fredda avrebbe dovuto avere l'effetto contrario di quello che sostieni : data la posizione USA, l'URSS avrebbe dovuto porre il veto. Se non è successo, la Guerra Fredda non c'entra niente Questi sono i fatti. Tutto il resto è folklore (anche se necessario) o eventi contingenti (anche se drammatici) - come ne accadono a migliaia tutti i giorni - senza modificare significamente il corso della Storia. cordialmente, ciao
io mi sono perso nella discussione però ho trovato questo... http://www.adnkronos.com/IGN/News/E...ethanhiau-no-da-Hamas-e-Anp_312035757377.html
World News Daily - May 13, 2011 http://www.informationclearinghouse.info/article28091.htm - - - Israel Has To Choose: Mideast Peace Or Apartheid The choice is not between Hamas and Israel; the choice is between settlement-colonies or states: between accepting two states with the 1967 border or maintaining an apartheid regime. By Saeb Erekat May 13, 2011 "Haaretz" -- - Having all Palestinian political factions come together for national reconciliation was an emotional experience for all Palestinians who witnessed the events taking place in Cairo. The Arab Spring has finally reached Palestine. The left, the religious right, and the nationalist camp − across the Palestinian political spectrum − with the support of the new Egyptian government, reached an agreement to establish a technocratic administration in order to hold elections within one year and rebuild the Gaza Strip. This is a critical step in our path toward freedom and independence. ... In September 2011, a united Palestinian people will go to the United Nations to request that the State of Palestine be admitted as a full member of the UN. It is time for Israel to stop denying freedom to the Palestinian people. We deserve to live free just like all other peoples in the world. Our message is very simple: The Palestinian people will not remain hostage to Israeli intransigence and unilateralism; settler violence and expansion are not going to stop us. ... The choice is not between Hamas and Israel, as Prime Minister Benjamin Netanyahu has suggested. The choice is between settlement-colonies or states : between accepting two states with the 1967 border outlining the shape of the future for Israelis and Palestinians where real peace is possible, or maintaining an apartheid regime that will define our relationship with Israelis as one of oppressor and oppressed. We have clearly made our choice; we are waiting for Israel to do the same. Only days before our national reconciliation, Prime Minister Netanyahu complained to the international community regarding the lack of a unified Palestinian government. He asked, “Shall I make peace with Gaza or with the West Bank?” To Netanyahu we can now reply, “You shall make peace with the State of Palestine.” Netanyahu may persist to find excuses why he will not negotiate in good faith with us, and we will persist to take our case to the United Nations. - - - New York, 20 mag. (TMNews) Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha risposto picche al presidente americano Barack Obama. L'idea di tornare ai confini del 1967 per arrivare alla nascita di uno stato palestinese indipendente è "indifendibile". Come quella di trattare la pace con Hamas, che ha definito "il corrispettivo palestinese di al Qaida".
Obama ... ridicolo ! Giovedì 19 maggio Obama detta la nuova linea per le trattative di pace http://www.corriere.it/esteri/11_ma...te_a36a03ee-8232-11e0-817d-481efd73d610.shtml << Per decenni - ha concluso Obama - il conflitto arabo-israeliano ha portato la guerra nella regione. Il popolo palestinese non ha ancora uno Stato. Per molti è impossibile un passo avanti, ma io non sono d'accordo. Siamo arrivati ad un momento in cui si stanno demolendo delle barriere ed è ora che avvenga anche per palestinesi ed israeliani. Il popolo israeliano deve avere diritto di esistere. Il nostro impegno per la sicurezza di Israele è inossidabile, ma lo status quo è insostenibile. Sempre più palestinesi vivono nella parte ovest della Cisgiordania e quindi c'è il pericolo del populismo crescente. Il sogno di uno stato ebraico non può essere conseguito con l'occupazione. Non possiamo però imporre la pace: israeliani e palestinesi devono prendersi le proprie responsabilità. Una pace duratura è sinonimo di due Stati separati. Bisogna quindi negoziare sulle questioni chiave. Serve una Palestina aperta e un Israele sicuro. La linea di confine deve essere quella del 1967. I palestinesi devono avere uno stato sovrano. >> Venerdì 20 maggio http://www.corriere.it/esteri/11_ma...ce-israele-palestina_a8ad24c4-8310-11e0-baac-f3bedd074966.shtml Netanyahu corre a Washington Netanyahu ha detto al presidente Usa di essere pronto a scendere a compromessi per la pace ma ha respinto la proposta del presidente Barack Obama per un ritorno di Israele a confini del 1967 Il presidente americano Barack Obama ha riconosciuto l'esistenza di «divergenze» con gli israeliani su come far avanzare il processo di pace Sabato 22 maggio http://archiviostorico.corriere.it/..._Netanyahu_Obama_Israele_co_9_110521012.shtml Gelo ! Gelo tra il presidente americano Barack Obama e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. «Israele - ha detto quest' ultimo - non accetterà un ritiro sui confini del 1967». Domenica 22 maggio Obama immediatamente a Canossa, genuflesso ! http://www.corriere.it/esteri/11_ma...an_00aa522a-8486-11e0-8f6d-f05899f85374.shtml Obama partecipa alla Conferenza dell'AIPAC = American Israel Public Affairs Committee, ex : American Zionist Committee for Public Affairs, una delle più potenti lobby ebraiche e dichiara : << La mia posizione sui confini del '67 è stata mal interpretata da molti. Ciò che io ho sostenuto significa che Israele e Palestina negozieranno un confine diverso da quello che esisteva il 4 giugno del 1967 >>. Obama ha proseguito: << Questo consente a pari di prendere in considerazione i cambiamenti avvenuti e le esigenze di entrambe le parti >> 180° nel giro di 4 giorni. Obama detta la linea per le trattative di pace, Netanyahu corre a Washington e fa la voce grossa; Obama rettifica di fronte alle lobby ebraiche. Scandaloso. Una marionetta. USA superpotenza ? Chi comanda in America ?
Chi comanda in America ? Se qualcuno dice la parola "ebrei" succede che lo sommergono di pollici giù, vero ?
Ti sei dimenticato di citare la risposta di Hamas. Tanto per completezza: http://www.corriere.it/esteri/11_ma...te_a36a03ee-8232-11e0-817d-481efd73d610.shtml
E intanto i babbei americani festeggiano che hanno sparato ad Osama. (Vabbè sono un po' duro, ma da giurista trovo assurdo che una Democrazia esporti democrazia con i missili, ed invece di insegnare ai popoli "liberati" come fare un processo giusto spari in testa al prigioniero come farebbe il più scemo e feroce dei talebani . IN GOD WE TRUST...e magari anche in qualche milione di dollari delle lobby giuste:ador Non si rendono conto che sono 400 milioni di burattini, almeno noi europei l'abbiamo sempre saputo che post WWII non contiamo una cippa lippa. SIGH per noi
Hai ragione. Me ne sono volutamente scordato. Perchè HAMAS detta la "propria linea", di rifiuto del riconoscimento di Israele, a torto o a ragione. No detta la linea degli USA. Infatti Obama non ha rettificato dicendo che Israele deve "scomparire", ma che "Israele ha diritto a negoziare un confine diverso da quello del '67", quello delle Risoluzioni ONU; quindi, così facendo Obama entra anche in contrasto con l'ONU, almeno formalmente.
Due pesi e 14 misure... poi si capisce perché sono scoppiate due guerre mondiali ) Fissato il principio della modificabilità delle frontiere in virtù di vittorie militari post II^ gm apre la possibilità concreta di risolvere le controversie internazionali attraverso la guerra (vedasi Kossovo e Kuwait, ovviamente seguito da Ossezia). Si è di fatto smantellato il sistema post Helsinki creato da Kissinger, nessuno se ne accorge e lo dice, ma ciò è foriero di ulteriori disgrazie...temo.
Ma scusate, cosa doveva fare Obama, innimicarsi gli israeliani e perdersi così il suo principale alleato nella regione solo perchè tutti i popoli hanno diritto ad avere un loro stato? Alla fine anche lui ha capito che è facile dire cazzate in campagna elettorale, ma che non è poi così facile mantenerle.
Ma gliel'aveva ordinato il medico di fare l'uscita sul (giusto) ritorno ai confini del '67 di giovedì, beccarsi il cazziatone di Natanyahu di venerdì, fare una figura di m...a di propozioni epiche di domenica, togliendo definitivamente - ai suoi elettori non ebrei - il dubbio su chi comanda in America ?
esatto Rob, Perchè prima la posizione ipocrita su israele almeno aveva senso per non far crollare l'ordine mondiale della guerra fredda ed il principio ricordato sopra. Aperto il vaso di pandora delle possibili modifiche territoriali tutto può accadere se sia ha forza e volontà politica. Quindi solo avendo la forza= esercito si può sventare qualunque sovvertimento (e la NATO o altra organizzazione non basta più) quindi addio stati basati sul wellfare... ergo appare assolutamente logico per l'Iran come qualunque stato dotarsi di arma atomica... sigh