So che alcuni terreni (montagne, foreste, fiumi etc etc) conferiscono dei malus (siano questi malus alla cavalleria di entrambi gli schieramenti o un generico valore negativo all'attaccante, o il bonus per il doppio della cavalleria in pianura). Tuttavia volevo sapere se ogni battaglia combattutasi in quella provincia ha sempre gli stessi malus, o se le percentuali di composizione del terreno di quella provincia influenzano in qualche modo i valori. Per esempio, Roma ha un fiume, 20 % pianure, 30% colline, 7% foresta e il rimanente è terreno agricolo. Su quale terreno si combatte? Si basa sulle percentuali? E il fiume c'è sempre? Ed infine...tutti questi bonus e malus sono davvero considerati dai giocatori o sono più che altro un tocco di sapore al gioco? Grazie!
Le percentuali del terreno di battaglia servono proprio a determinare quali possibilità hai di incontrare quel terreno. Nell'esempio, una battaglia a Roma sarà combattuta al 43% su un terreno agricolo, al 30% in collina, al 20% in pianura, ecc. Il fiume invece ci sarà sempre. Riguardo la tua domanda finale: sì, un buon giocatore ne tiene ovviamente conto.
Quoto Enok, risposta molto esauriente, ovvio che alcune truppe ottengono determinati malus in determinati terreni, mentre altre (Cavalleria in terreno agricolo o artigliera (ovvio dal 1700 in su per le battaglie campali) in collina) ne sono avantaggiate
Bè ovvio, a meno di trovarti contro un nemico potente e alquanto ostico non stai attento a queste sottigliezze, sopratutto nelle fasi avanzate
Il difetto principale di Europa Universalis: dopo 50 anni di conquiste non hai più avversari al tuo livello. Fortuna che c'è il multiplayer...
Già, hai ragione, anche se non lo considero un difetto, in modalità difficile-molto difficile con aggressività alta i nemici fanno numero e sono ostici, anche se non imbattibili
Io gioco sempre a molto difficile, ma la musica purtroppo non cambia. Al massimo, a seconda della nazione scelta, possono servire una ventina d'anni in più per diventare la superpotenza (al limite un secolo in totale), ma una volta arrivati a quel punto non c'è coalizione IA che regga.
Prova il Magna Mundi e farai fatica a trovare una coalizione che NON riesca a piallarti, io non sono mai riuscito a farcela (ci sono arrivato vicino solo due volte, una con l'Austria in cui avevo raggiunto l'estensione del 1815 più l'Olanda, e un'altra con l'Impero Ottomano in cui avevo conquistato tutto il centro-sud Italia). Non ho MAI avuto l'esercito più grande del mondo, e comunque con l'attrito che c'è in pochi mesi fuori da terreno amico perdi la metà dei soldati se stai troppo sopra il limite di rifornimento (per non parlare della WE assassina)... Ad ogni modo non ho mai notato una grande influenza del terreno sul combattimento (lo so che c'è), al limite un (piccolo) incremento dell'attrito nei mesi invernali sulle Alpi o in Russia, ma niente di determinante (a parte il fiume, quello è un pelo più pericoloso).
Magna Mundi lo provai mesi e mesi fa con In Nomine, ma la sua eccessiva storicità (al limite della ripetitività) mi dava parecchio a noia. Magari un'altra possibilità con Divine Wind proverò a dargliela, nell'attesa del gioco vero e proprio (quello sì che lo aspetto con ansia!). Comunque per quanto riguarda i malus del terreno, che è un altro discorso rispetto all'attrito, diventano determinanti quando hai un esercito pari o inferiore al tuo avversario. Una montagna con -4 all'attaccante (o sarebbe meglio dire -2 attacco e +2 difesa) la fa eccome la differenza! Ovvio che se hai un esercito doppio rispetto al nemico: (a) vinci ugualmente la battaglia nonostante il malus, oppure (b) puoi anche permetterti quella perdita che tanto la guerra la vinci comunque. Quando giochi con Milano e dopo qualche anno ti attacca subito l'Austria, fidati che ringrazierai continuamente le Alpi!
Il fiume è un misero -1, basta un buon comandante per recuperare il gap. Certo, meglio evitare se possibile...
Quoto, anche se il divertimento non ci perde affatto a parer mio, nonostante si conosca già il finale
Beh, ognuno ha i suoi legittimi gusti! Per quanto mi riguarda al 1821 ci arrivo raramente e quando lo faccio è per una questione di principio, non per divertimento. Una volta diventato la prima potenza, cioè dopo un secolo o poco più, la partita posso anche considerarla finita. Passare il tempo ad abbassare l'infamia e ad annettere province in guerre a senso unico, mi annoia abbastanza.
Il terreno influisce anche sulla durata degli assedi o quello è un elemento che è deciso a caso? (quanto odio quando esce la scritta "status quo" che mi fa perdere mesi e mesi ) Una volta ci ho messo un casino per far capitolare una fortezza in montagna, mentre una in pianura è caduta dopo pochi mesi. Succede anche a voi?
No, il terreno non influisce sugli assedi. Oltre il caso contano le mura, l'artiglieria e la capacità del generale.